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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

FRANCIA: VENERDI' LA DECISIONE SULL'ESTRADIZIONE DI MARINA PETRELLA

Sarà resa nota venerdì prossimo la decisione della Camera di istruzione della Corte d'appello di Versailles sulla richiesta di libertà provvisoria per Marina Petrella, l'ex br condannata all'ergastolo in Italia e arrestata il 22 agosto scorso ad Argenteuil, alla periferia di Parigi. Questa mattina si è svolta l'udienza alla quale era presente anche l'ex brigatista, che ha 53 anni e per la quale le autorità italiane hanno chiesto l'estradizione. La procedura di estradizione sarà contestata successivamente davanti alla stessa istanza giudiziaria di Versailles. Sentiamo Irene Terrel, avvocata di Marina Petrella.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Apec: anti- Bush mostrano didietro

In una delle proteste contro il presidente Usa Bush a Sydney, una cinquantina di attivisti hanno esibito il deretano in un parco cittadino. A poca distanza da li' i 21 leader mondiali erano riuniti per il vertice dell'Apec. Gli attivisti dei due sessi si sono esibiti davanti a un pubblico di circa 200 persone, concedendo anche un paio di bis, con il tradizionale gesto di disprezzo, detto 'mooning' (moon, o luna, e' una metafora dei glutei anche nell'inglese classico).

Fece votare cane, ma evita prigione

Non andra' in carcere la donna che ha fatto votare il suo cane alle ultime elezioni americane.Jane Balogh, una elettrice di Seattle, aveva iscritto di proposito il suo cane nelle liste elettorali per dimostrare quanto fosse facile votare per chi non ne aveva diritto. Ma la trovata non era piaciuta alle autorita'. La donna rischiava 3 mesi di carcere. Ma un giudice ha deciso che potra' cavarsela con una multa di 250 dollari.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

NEL VILLAGGIO DI BILIN E’ L’ORA DEI FESTEGGIAMENTI

E’ festa a Bilin dopo che la Suprema corte israeliana ha ordinato ai militari di spostare una parte del muro costruito in Cisgiordania che nega agli abitanti di questo piccolo villaggio palestinese l’accesso alle terre che coltivavano fino a due anni fa. La commissione popolare di Bilin, in attesa che la sentenza sia applicata, raccoglie i frutti dell’azione legale intrapresa e delle dimostrazioni che una volta a settimana per due anni hanno portato a marciare lungo la barriera migliaia di palestinesi, israeliani e attivisti stranieri. “Questo è il primo giorno felice che festeggiamo da quando è iniziata l’occupazione nel 1967” ha detto commosso Abu Nizar, un membro della commissione popolare. “Ci è stato detto che ci saranno restituiti tra i 100 e i 140 ettari dei 200 che ci sono stati sequestrati” ha aggiunto poi Nsseir Samara, altro membro della Commissione popolare ricordando che dovrà essere l’esercito a ridisegnare il percorso del muro.

ELEZIONI LEGISLATIVE: CITTADINI CHIAMATI ALLE URNE

Più di 14 milioni di marocchini sono chiamati oggi alle urne per eleggere i loro rappresentanti alla camera bassa del parlamento. Sono 33 i partiti in lizza (erano 26 nel 2002) raggruppati in tre grandi schieramenti: i partiti della coalizione attualmente al governo (sinistra e centro-destra), i partiti islamici, tra cui il Partito giustizia e sviluppo (Pjd), e le tre formazioni della sinistra non al governo. Nelle 95 circoscrizioni e nei 38.687 seggi elettorali, gli aventi diritto dovranno designare 295 deputati locali e altri 30 di una “lista nazionale” esclusivamente riservata alle donne. E’ la prima volta nella storia del paese che la campagna elettorale e le elezioni si svolgono in presenza di osservatori internazionali. Il risultato più atteso delle consultazioni è quello del partito islamico moderato, il Pjd, che conta 42 deputati nel parlamento uscente e che ha incentrato la sua campagna non su temi religiosi ma sulla lotta contro la corruzione

MIGRANTI: NAUFRAGIO AL LARGO DELLE CANARIE

Dieci corpi senza vita di migranti marocchini sono stati recuperati questa mattina al largo delle Canarie in Spagna, secondo fonti della protezione civile spagnola. Le vittime erano a bordo di una “carretta del mare” che si è ribaltata a cento metri dalla costa e che ospitava 18 persone, tutte di nazionalità marocchina. Due persone sono state ricoverate per ipotermia, altre due sono state ritrovate illese. Le autorità spagnole stanno continuando le ricerche in mare di eventuali sopravvissuti e pensano che ci potrebbero essere altre imbarcazioni che hanno tentato la traversata del tratto di oceano tra le Canarie e le coste africane. Il 20 agosto scorso 12 africani avevano trovano la morte in circostanze simili: tra agosto e i primi giorni del mese in corso nelle Canarie sono sbarcati 1.255 migranti.

ANCORA UN ‘NO’ AL NUOVO COMANDO MILITARE AMERICANO

“Tutto quello che posso dire agli Stati Uniti è che…non vogliamo le loro armi, cerchiamo un aiuto che ci consenta di responsabilizzare il nostro popolo”: lo ha detto il primo presidente dello Zambia, nonché ‘padre della Patria’, Kenneth Kaunda, esprimendo la sua più totale contrarietà alla costruzione di una nuova base militare americana sul continente da parte di Washington. Kaunda, le cui parole sono state riportate dal quotidiano locale ‘The Post’, ha chiesto agli Stati Uniti di lasciare le loro armi fuori dall’Africa e ha invitato i capi di Stato africani “a resistere alle richieste americane” per la costruzione sul proprio territorio della sede del nuovo comando militare americano in Africa (Africom), creato nei mesi scorsi da Washington. Nei giorni scorsi anche l’attuale presidente dello Zambia, Levy Mwanawasa, aveva rifiutato la costruzione di una base militare americana sul proprio territorio. Ancora più duro e diretto il ministro della Difesa sudafricano Mosiuoa Lekota, il quale ha definito il rifiuto opposto ad Africom “una posizione continentale”. “Un afflusso di forze americane in questo o quel paese africano rischia di minacciare le relazioni tra i paesi del continente” ha detto Lekota, aggiungendo che in occasione del recente vertice dei paesi membri della Comunità di sviluppo dell’Africa autrale (Sadc) i ministri della Difesa delle 14 nazioni che ne fanno parte hanno deciso che nessun paese della regione ospiterà la futura base americana. Lekota ha poi aggiunto che la stessa posizione è stata espressa dalla quasi totalità dei paesi africani anche in sede di Unione Africana.

IRAQ: UCCISI SETTE SOLDATI AMERICANI

Sette soldati americani sono stati uccisi in Iraq nelle ultime ore. Lo hanno reso noto fonti militari americane, secondo cui quattro marines sono morti ieri in combattimento nella provincia di Al Anbar, dove lunedi' scorso si era recato in visita a sorpresa il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, mentre altri tre soldati sono stati uccisi nelle stesse ore nel nord dell'Iraq, nella provincia di Ninive. Con le ultime vittime registrate ieri, e' salito a oltre 3.750 il numero dei militari americani uccisi nel Paese dall'inizio della guerra nel 2003.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070907 (last edited 2008-06-26 10:00:37 by anonymous)