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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FIACCOLATE E MARCE PER NON DIMENTICARE SABRA E CHATILA

Il 15 settembre del 1982 i miliziani libanesi delle Falangi entrarono nei campi di rifugiati palestinesi di Sabra e Chatila con la complicità e la supervisione di Ariel Sharon, allora ministro della Difesa israeliano. In cinque giorni, vennero uccisi centinaia persone secondo le stime ufficiali, di non meno di 2000 se non 3500 secondo altre fonti attendibili. Nel 25° anniversario di quella strage, il Libano ha iniziato a commemorare le vittime con marce e fiaccolate. Nel corso di una di queste, dai sobborghi meridionali di Beirut fino a Chatila, i dimostranti sono sfilati in silenzio, con candele accese e foto dei parenti morti in quei cinque giorni di violenze

Palestina

Questa mattina soldati dell’esercito israeliano sono penetrati nel sud della Striscia di Gaza e, secondo testimonianze palestinesi, anche a nord. Il portavoce dell’esercito ha parlato di azioni contro “minacce terroristiche”, ma non ci sono notizie di vittime o feriti. Ismail Haniyeh, capo di Hamas ed ex primo ministro del governo dell’Autonomia nazionale palestinese, si è detto pronto a incontrare il presidente Mahmoud Abbas per ricucire i rapporti dopo il colpo di mano dello scorso giugno che ha consegnato ad Hamas il controllo della Striscia di Gaza e che ha portato alla formazione di un nuovo governo. “Sono disposto a incontrare Abbas in qualunque posto per risolvere la crisi; il dialogo può porre fine alle divisioni tra quelli che sono figli di uno stesso popolo” ha detto Haniyeh.

Yemen

56 africani uccisi negli ultimi dieci giorni mentre cercavano rifugio in Yemen

Sono 56 gli africani che solo negli ultimi dieci giorni hanno perso la vita nella traversata tra la Somalia e lo Yemen. Il bollettino è stato diffuso dall'Alta commissione per i rifugiati, la quale ha denunciato che sono moltissimi i migranti che vengono picchiati o colpiti con l'acido da color che gestiscono le tratte. Solo nell'ultimo anno sono stati circa 10 mila i Somali che hanno cercato rifugio oltre confine, e sarebbero morti in più di 400 per gli attacchi subiti in Yemen.

ITALIA

No Dal MOLIN

Oggi pomeriggio a Vicenza si è svolta la prima delle azioni programmate durante il festival no dal molin di queste settimane. Sono stati cementificati gli ingressi che portano alla caserma Ederle, la struttura che dovrebbe essere raddoppiata.

Ascoltiamo una corrispondenza di Radio Onda d’Urto.

Trastevere

Si sta svolgendo in questo momento a trastevere un’iniziativa che attraverserà le strade del quartiere per riprendere gli spazi pubblici, le piazze militarizzate del centro storico di Roma.

Corrispondenza

Albano

E’ iniziata da poco la tre giorni antifascista ad Albano, una serie di iniziative per ribadire il no alla presenza dei fascisti nel paese, che si ritrovano per il festival di Fiamma Tricolore.

corrispondenza

Crolla tetto supermarket, un morto E' avvenuto al Lidl di Saint Christophe

Un morto e un ferito per un incidente sul lavoro avvenuto ieri sera in un supermercato Lidl, a Croix Noire di Saint Christophe, in provincia di Aosta. Alle 17.40 circa si e' verificato il crollo parziale di uno soffitto che ha travolto due operai. Il supermercato era chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione.

Pantelleria: abbandonati dagli scafisti, annega un clandestino

Al largo di Pantelleria è stato ha recuperato il cadavere di una persona in acqua, probabilmente si tratta di una migrante, abbandonato in acqua insieme ad altre dieci persone, soccorse mentre erano aggrappate a taniche di benzina.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

SIRIA

Il vice-ministro degli Esteri siriano, Faysal Mekdad, ha affermato che la Siria non risponderà militarmente alla violazione del proprio spazio aereo avvenuta la scorsa settimana da parte di velivoli israeliani. Tuttavia, ha detto che nel caso in cui le crescenti tensioni nella regione dovessero degenerare Damasco “ha i mezzi per rispondere in maniera tale da preservare la sua posizione e il suo potere”.

ISRAELE

PALESTINA

Ismail Haniyeh, capo di Hamas ed ex primo ministro del governo dell’Autonomia nazionale palestinese, si è detto pronto a incontrare il presidente Mahmoud Abbas per ricucire i rapporti dopo il colpo di mano dello scorso giugno che ha consegnato ad Hamas il controllo della Striscia di Gaza e che ha portato alla formazione di un nuovo governo. “Sono disposto a incontrare Abbas in qualunque posto per risolvere la crisi; il dialogo può porre fine alle divisioni tra quelli che sono figli di uno stesso popolo” ha detto Haniyeh.

MOGADISCIO: POLIZIOTTI UCCISI IN VIOLENTI SCONTRI

Almeno cinque poliziotti sono morti negli intensi combattimenti avvenuti ieri sera nella zona nord di Mogadiscio. Lo riferiscono fonti locali, precisando che miliziani antigovernativi e soldati fedeli al governo di transizione si sono combattuti pesantemente per oltre un’ora nella zona intorno al complesso per bambini ‘Sos Kinderdorf’ nel quartiere di Huriwa e anche in quello di Suqa-Hola, entrambi nel nord di Mogadiscio. Le parti hanno utilizzato armi pesanti e, secondo informazioni ancora da confermare, i miliziani sarebbero riusciti a sottrarre alle forze governative almeno un veicolo militare. Al momento non si ha notizia della presenza di vittime civili. Qualche ora prima un altro poliziotto era stato ucciso da due sicari. Omicidi mirati e scontri tra forze governative e milizie di insorti avvengono quotidianamente a Mogadiscio. Secondo un bilancio stilato da una locale associazione dei diritti umani, nel solo mese di agosto queste violenze hanno causato la morte di almeno 200 persone, il ferimento di 400, nonché la fuga di quasi 20.000 civili.

CASTRO: "SALVAMMO REAGAN DA UN ATTENTATO"

“El imperio y la mentira”: è il titolo di alcune riflessioni del presidente cubano Fidel Castro, pubblicate ieri su Granma, l’organo ufficiale del partito comunista. “L’impero e la menzogna” (nella sua traduzione italiana) è un racconto dei rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti, dai tempi dell’amministrazione di Ronald Reagan al 2001, anno dell'attacco alle Torri gemelle. In particolare, il “lider maximo” – che da oltre un anno ha lasciato la vita politica attiva per problemi di salute – ha sostenuto che nel 1984 diplomatici cubani consegnarono a funzionari statunitensi informazioni in merito a un piano organizzato da un gruppo di estrema destra americano che intendeva assassinare l’allora presidente nel corso di un suo viaggio in North Carolina. “L’informativa data agli americani – scrive Castro – era completa di nomi e dettagli su tempistica e armi che sarebbero state impiegate. A 24 ore dalla consegna di quel materiale alcune persone furono arrestate in North Carolina con accuse varie, ma non quella di aver attentato alla vita del presidente. Qualche giorno dopo il funzionario cubano all’Onu incaricato di fornire l’informativa ricevette il ringraziamento del governo statunitense”.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070914 (last edited 2008-06-26 09:53:18 by anonymous)