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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

PAKISTAN: BENAZIR BHUTTO E' MORTA IN UN ATTENTATO

È stata uccisa oggi in un attentato che ha fatto decine di morti Benazir Bhutto, ex presidente del Pakistan e leader del Partito popolare pachistano, amata dai politici di Washington ed in Europa e candidata alle elezioni presidenziali convocate tra due settimane. Nel pomeriggio di oggi la Bhutto aveva appena terminato un comizio quando, secondo una ricostruzione ancora parziale, mentre se ne stava andando è stata colpita a morte dai colpi provenienti da un kalasnikov. I due attentatori si sarebbero poi esplodere in mezzo alla folla che assisteva al comizio, uccidendo almeno 35 persone. Tra di loro pare ci siano altri tre leader del Partito popolare del Pakistan: Zumarad Khan, Shert Rehman e Rehman Malik. Secondo la TV di Stato pakistana, la Bhutto sarebbe stata colpita da un cecchino.Il marito di Benazir Bhutto, Asif Ali Zardari, ha detto che l'attentato "è opera del governo". La donna era rientrata pochi mesi fa in Pakistan dopo anni d'esilio per partecipare alle elezioni. Il governo oggi si è riunito per decidere un rinvio della consultazione. Nel paese sono scoppiate violente manifestazioni di protesta e scontri. Nella città natale della Bhutto, Karachi, nel Pakistan meridionale, sarebbero almeno dieci i morti gli scontri seguiti alla notizia del suo assassinio.A Lahore, ad est di Islamabad, colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro le abitazioni di sostenitori del presidente Pervez Musharraf. A Peshawar (Nord ovest) la polizia è dovuta intervenire per sedare le rivolte. Diversi negozi sono stati chiusi, altri sono stati saccheggiati e auto date alle fiamme in ogni parte del Paese.Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è stato convocato d'urgenza.Vi proponiamo l'approfondimento con Emanuele Giordana, direttore dell'associazione lettera 22.

Editoriale

PLAN CONDOR: I CRIMINI DELLA CIA

Giornata di interrogatori per Nestor Jorge Fernandez Troccoli, uruguayano di 60 anni già esponente dei servizi segreti della marina uruguayana, torturatore arrestato lunedi scorso nell'ambito delle 140 richieste di custodia cautelare emesse dalla magistratura romana nei confronti dei responsabili delle giunte militari e dei servizi di sicurezza cileni, argentini, uruguayani e brasiliani in attività negli anni '70-'80. Che cosa fu il plan condor? Lo abbiamo chiesto ad Alessio Aringoli, americanista e collaboratore della rivista Erre. AUDIO DA RODU

NOTIZIE BREVI

ESTERI

USA L'Iraq e l'Afghanistan costano a Washington 15 miliardi di dollari al mese

Gli Stati Uniti spendono 15 miliardi di dollari al mese per la guerra in Iraq ed in Afghanistan. Finora a stima si assestava su una spesa di 11,7 miliardi al mese, ma il senatore repubblicano dell'Alaska Ted Stevens, un grande sostenitore del protrarsi della presenza militare americana in Iraq, in un discorso pronunciato in aula lo scorso 18 dicembre ha sottolineato che i 70 miliardi di dollari che la Casa Bianca ha voluto aggiungere come stanziamento straordinario alla finanziaria, serviranno per sostenere i costi della guerra solo fino al 31 marzo prossimo.

IRAQ: 3900 Usa morti da marzo 2003, in dicembre caduti 19 soldati, il 2007 l'anno piu' letale

Ha raggiunto quota 3.900 il numero dei soldati americani morti in Iraq dall'inzio del conflitto, nel marzo del 2003. Questo dicembre, con 19 caduti, e' stato fino ad ora il mese con meno vittime, ma il 2007, con 897 morti, e' stato l'anno piu' letale per le forze Usa dall'inzio dell'offensiva contro il regime di Saddam. Lo stimano i dati del sito Iraq Coalition Casualty Count, che precisa: la morte di 3,898 soldati e' stata confermata dal dipartimento della Difesa USa.

LIBANO Hezbollah offre quattro condizioni per accordarsi sul nuovo presidente

Hassan Nasrallah, leader del movimento sciita libanese Hezbollah, ha posto oggi quattro condizioni alla maggioranza parlamentare antisiriana per porre fine alla crisi politica che da mesi paralizza il Libano e blocca le elezioni presidenziali. Lo rivela oggi il quotidiano libanese 'al Mustaqbal', che cita Fathi Yakan, uno dei membri dell'opposizione. Tra le condizioni vi un accordo sull'emendamento costituzionale che consentirebbe l'elezione del generale Michel Suleiman, attuale capo dell'Esercito, alla carica di capo di Stato. Le altre condizioni riguardano la creazione di un governo di unità nazionale, la nomina di un nuovo capo delle forze armate e un'intesa per la definizione di un calendario per emendare la legge elettorale e organizzare le legislative non oltre la fine del mandato dell'attuale Parlamento, cioè entro il 2009.

PALESTINA Arresti in Cisgiordania di esponenti di Hamas e Jihad Islamica

Due esponenti della Jihad Islamica sono stati arrestati oggi in Cisgiordania dall' esercito israeliano, secondo fonti palestinesi. Mohammed Assayda, docente all'università al-Najah, è stato arrestato a Nablus, mentre Samer al-Saadi è stato arrestato nel campo profughi di Jenin. Un portavoce militare non confermato nè smentito la notizia. Le forze di sicurezza palestinesi fedeli al presidente Abbas, secondo quanto ha denunciato Hamas, avrebbero oggi arrestato 13 esponenti di Hamas in varie città della Cisgiordania.

TURCHIA: raid contro Pkk nei pressi del confine con l'Iraq, elicotteri in azione

L'esercito turco, appoggiato da elicotteri, ha condotto una serie di attacchi contro i separatisti curdi del Pkk. Le operazioni in una zona vicina al confine con l'Iraq, non si segnalano sconfinamenti dei militari. Intanto, migliaia di soldati sono stati inviati a rinforzo delle truppe a Sirnak, Hakkari e Tunceli, tutte province a ridosso della frontiera irachena.

COLOMBIA, OSTAGGI FARC: 'SÌ' A PIANO DI CHÁVEZ PER RILASCIO TRE PRIGIONIERI Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha ricevuto nelle ultime ore dal suo collega colombiano Alvaro Uribe il ‘via libera’ all’attesa operazione che dovrebbe condurre al rilascio di tre ostaggi delle Farc, la segretaria di Ingrid Betancourt, Clara Rojas, suo figlio Emmanuel di tre anni, nato in prigionia, e l’ex-parlamentare Consuelo Gonzalez. Il piano di Chávez prevede inizialmente che una piccola flotta di aerei con a bordo rappresentanti di diversi paesi latinoamericani si rechi a Villavicencio, un centinaio di chilometri a sud-est di Bogotá; da lì due elicotteri partiranno per una località sconosciuta per dirigersi nella zona designata per la liberazione. All’operazione parteciperanno delegati di Francia, Argentina, Brasile, Ecuador, Cuba e Bolivia, e del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Secondo la stampa colombiana il rilascio potrebbe avvenire oggi stesso o domani: non si esclude che una volta liberi gli ostaggi possano essere trasportati direttamente in territorio venezuelano. Il ‘sì’ di Uribe giunge a più di un mese dalla brusca decisione con cui il presidente colombiano aveva revocato, per motivi ancora controversi, il mandato di mediatore tra il governo e le Farc assegnato nell’agosto scorso a Chávez.

MESSICO Campo zapatista delle donne

Si aprono domani le registrazioni per il terzo incontro delle donne Comandanta Ramona, che si terr nel caracol di La Garrucha dal 28 al 31 di questo mese, municipio autonomo ribelle zapatista di Francisco Gmez, zona selva-tzeltal. I lavori del terzo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo, in questa occasione dedicata esclusivamente alle donne, si svilupperanno nelle riunioni plenarie, "affinch nessuno rimanga qui senza ascoltare le parole di lotta delle compagne zapatiste". I temi presi in considerazione sono: la donna, e la donna dell'altra campagna; come vivevano prima e come stanno adesso le zapatiste; che cosa hanno fatto e come per organizzarsi, per ottenere i loro diritti; quali sono adesso le loro responsabilit; come si sostengono nella loro lotta; che cambiamenti vivono ora e come lottano con le loro bambine e bambini zapatisti.

COREA DEL NORD In ritardo gli aiuti alimentari promessi in cambio del nucleare

C'è un ritardo nell'attuazione degli impegni di indennizzi economici presi dalle altre nazioni nei colloqui a sei tra le due Coree, gli Usa, il Giappone e la Russia, ha dichiarato Hyun Hak Bong, viceresponsabile dell'ufficio per gli affari americani del ministero degli Esteri di Pyongyang. La Corea del Nord, ho fatto sapere il diplomatico, potrebbe rallentare i lavori di smantellamento delle installazioni nucleari se tarderanno gli aiuti promessi.

ETIOPIA Condannati due operatori di ActionAid per cospirazione

Due uomini, rispettivamente il direttore della policy di ActionAid Etiopia e il direttore dell'Organisation for social justice in Etiopia, sono stati condannati in Etiopia a due anni e due mesi di carcere per essere stati riconosciuti colpevoli del reato di provocazione e preparazione. Bekele e Demassie, secondo la sentenza, avrebbero “creato le condizioni per eventuali sommosse contro l'ordine costituito, reato meno grave di quello di alto tradimento, per cui erano stati portati sotto processo e che prevede anche il ricorso alla pena di morte. I due - precisa ActionAid - potrebbero essere liberati presto visto che hanno già trascorso oltre due anni in carcere e, normalmente, i condannati che hanno già scontato i due terzi della condanna vengono lasciati liberi sulla parola.

ITALIA

Monnezza

La chiusura di Taverna del Re una farsa annunciata. La mobilitazione segue permanente.

Da ieri notte hanno ripreso a scaricare, la sbandierata chiusura del sito di Taverna del Re è durata 5 giorni. Il tempo di far tranquillizzare comunità e comitati in lotta per fregarli. L'ennesima riprova di grande coerenza istituzionale!!! Oggi pomeriggio i comitati di Aversa insieme a quelli di Giugliano hanno occupato in risposta la stazione ferroviaria di Aversa e poi bloccato una strada statale.

Al presidio permanente di Giugliano sono ripresi i blocchi e la zona è ritornata militarizzata. Durante il blocco del pomeriggio di oggi 26/12 la gente esasperata in seguito ad una prima carica si è stesa sotto i Tir impedendone il passaggio.

Intanto si aspettano altri carichi di morte per questa notte.

Alitalia soffre in Borsa dopo la decisione del Cda su Air France

«ULTIMA SPIAGGIA» - In un'intervista al Sole 24 Ore il presidente della compagnia di bandiera, Maurizio Prato, riferendosi alle trattative con la compagnia francese, ha sottolineato che «questa è l'ultimissima spiaggia per Alitalia». «Non ci sarà più tempo per altri tentativi», ha aggiunto. Prato ha anche puntato il dito contro il «clima ostile, polemico e provocatorio, da più parti alimentato, teso a ritardare e quasi a voler influenzare le decisioni» del Cda della compagnia, che ha dato la propria preferenza a Air France-klm come partner strategico. Da parte del sindacato «non c'è ostilità preconcetta ma la rivendicazione di un diritto-dovere ad un confronto sui piani industriali e finanziari» dei candidati all'acquisto di Alitalia, peraltro «condizione posta dagli stessi acquirenti» e «sia dal governo sia da Prato che avevano indicato la trattativa e un accordo con il sindacato come elemento per la vendita». Lo afferma il segretario nazionale della Fit Cisl Claudio Genovesi a proposito dell'ostilità dei sindacati di cui parla in modo critico il numero uno dell'Alitalia, Maurizio Prato, in una intervista al «Sole 24 ore».

Siparietto


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ITALIA

Siparietto

Monnezza

La chiusura di Taverna del Re una farsa annunciata. La mobilitazione segue permanente.

Da ieri notte hanno ripreso a scaricare, la sbandierata chiusura del sito di Taverna del Re è durata 5 giorni. Il tempo di far tranquillizzare comunità e comitati in lotta per fregarli. L'ennesima riprova di grande coerenza istituzionale!!! Oggi pomeriggio i comitati di Aversa insieme a quelli di Giugliano hanno occupato in risposta la stazione ferroviaria di Aversa e poi bloccato una strada statale.

Al presidio permanente di Giugliano sono ripresi i blocchi e la zona è ritornata militarizzata. Durante il blocco del pomeriggio di oggi 26/12 la gente esasperata in seguito ad una prima carica si è stesa sotto i Tir impedendone il passaggio.

Intanto si aspettano altri carichi di morte per questa notte.

L'appuntamento generale è per le 12 di domani Giovedì 27 Dicembre

Serbia: Adottata risoluzione che esclude indipendenza Kosovo in cambio di adesione Ue

Il parlamento di Belgrado ha approvato oggi, con 220 voti favorevoli, 14 contrari e 3 astenuti, la proposta di legge del governo che respinge l'ingresso nell'Unione Europea e nella Nato se l'Occidente riconoscerà l'indipendenza del Kosovo. La risoluzione ha il sostegno del presidente Boris Tadic e del primo ministro Vojislav Kostunica, che guidano i due principali partiti della coalizione di governo serba, e dovrebbe ottenere l'appoggio dei nazionalisti del Partito Radicale all'opposizione. La Serbia non accetterà mai l'indipendenza del Kosovo, ha detto Tadic al Parlamento. La Serbia continuerà la campagna diplomatica nella seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu del 9 gennaio, ha aggiunto il presidente.

CAmpo zapatista delle donne

Si aprono domani le registrazioni per il terzo incontro delle donne Comandanta Ramona, che si terr nel caracol di La Garrucha dal 28 al 31 di questo mese, municipio autonomo ribelle zapatista di Francisco Gmez, zona selva-tzeltal. I lavori del terzo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo, in questa occasione dedicata esclusivamente alle donne, si svilupperanno nelle riunioni plenarie, "affinch nessuno rimanga qui senza ascoltare le parole di lotta delle compagne zapatiste". I temi presi in considerazione sono: la donna, e la donna dell'altra campagna; come vivevano prima e come stanno adesso le zapatiste; che cosa hanno fatto e come per organizzarsi, per ottenere i loro diritti; quali sono adesso le loro responsabilit; come si sostengono nella loro lotta; che cambiamenti vivono ora e come lottano con le loro bambine e bambini zapatisti.

Si annuncia la partecipazione di comandanti donne, responsabili regionali e locali, agenti autonome e commissarie. Municipi autonomi, giunte di buon governo, dirigenti donne, amministratrici e promotrici di salute ed educazione, tra altre.

OSTAGGI FARC: 'SÌ' A PIANO DI CHÁVEZ PER RILASCIO TRE PRIGIONIERI Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha ricevuto nelle ultime ore dal suo collega colombiano Alvaro Uribe il ‘via libera’ all’attesa operazione che dovrebbe condurre al rilascio di tre ostaggi delle Farc, la segretaria di Ingrid Betancourt, Clara Rojas, suo figlio Emmanuel di tre anni, nato in prigionia, e l’ex-parlamentare Consuelo Gonzalez. Il piano di Chávez prevede inizialmente che una piccola flotta di aerei con a bordo rappresentanti di diversi paesi latinoamericani si rechi a Villavicencio, un centinaio di chilometri a sud-est di Bogotá; da lì due elicotteri partiranno per una località sconosciuta per dirigersi nella zona designata per la liberazione. All’operazione parteciperanno delegati di Francia, Argentina, Brasile, Ecuador, Cuba e Bolivia, e del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Secondo la stampa colombiana il rilascio potrebbe avvenire oggi stesso o domani: non si esclude che una volta liberi gli ostaggi possano essere trasportati direttamente in territorio venezuelano. Il ‘sì’ di Uribe giunge a più di un mese dalla brusca decisione con cui il presidente colombiano aveva revocato, per motivi ancora controversi, il mandato di mediatore tra il governo e le Farc assegnato nell’agosto scorso a Chávez.

Incontro Mazen - Olmert a Gerusalemme

Il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas s'incontreranno oggi nella residenza di Olmert a Gerusalemme. È il primo incontro tra i leader israeliano e palestinese dopo quello nella conferenza di Annapolis del mese scorso. Il tema centrale del vertice dovrebbe essere lo status di Gerusalemme.

Condannati due operatori di ActionAid per cospirazione Due uomini, rispettivamente il direttore della policy di ActionAid Etiopia e il direttore dell'Organisation for social justice in Etiopia, sono stati condannati in Etiopia a due anni e due mesi di carcere per essere stati riconosciuti colpevoli del reato di provocazione e preparazione. Bekele e Demassie, secondo la sentenza, avrebbero “creato le condizioni per eventuali sommosse contro l'ordine costituito, reato meno grave di quello di alto tradimento, per cui erano stati portati sotto processo e che prevede anche il ricorso alla pena di morte. I due - precisa ActionAid - potrebbero essere liberati presto visto che hanno già trascorso oltre due anni in carcere e, normalmente, i condannati che hanno già scontato i due terzi della condanna vengono lasciati liberi sulla parola.


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gror071227 (last edited 2008-06-26 10:00:51 by anonymous)