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Appunti e note redazionali

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Sommario

In primo Piano

1.200 TONNELLATE DI RIFIUTI IN STRADA, EMERGENZA A NAPOLI

E' tra le 1000-1200 tonnellate il quantitativo di rifiuti non raccolto che giace lungo le strade della città di Napoli a causa del rallentamento delle attività di conferimento negli impianti di Cdr. Gli autocompattatori dell'Asia - l'Azienda speciale igiene ambientale del Comune di Napoli - hanno ripreso a sversare all'alba nell'impianto Cdr di Caivano. Al momento, per evitare che la situazione diventi più difficile, sono impegnati tutti gli automezzi che proseguiranno l'attività di raccolta per tutta la giornata. Dall'Asia fanno sapere che solo in serata sarà possibile stabilire a quanto ammonteranno le giacenze lungo le strade.

Ed e' quindi sempre alta la tensione davanti all'ex discarica di Contrada Pisani (chiusa da una decina di anni) nel quartiere Pianura dove un centinaio di persone continuano a presidiare i cancelli dell'entrata principale del sito che potrebbe essere riaperto per fronteggiare l'emergenza rifiuti. Nella notte è stato anche incendiato un autobus dell'Anm (Azienda napoletana mobilità). Il conducente del mezzo, secondo fonti dell'Anm, è stato portato per precauzione nell'ospedale San Paolo in stato di shock.

Stamane, comunque, i mezzi delle ditte incaricate dal commissariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania, scortati dalla polizia, sono entrati all'interno della discarica di località Pisani a Pianura, che dovrebbe riaprire proprio per fronteggiare l'ennesima grave crisi che da alcuni giorni ha investito l'intera regione Campania. La discarica di Pianura è stata chiusa 11 anni dopo essere stata in attività per circa 40 anni, accogliendo i rifiuti della città di Napoli e di numerosi comuni della provincia.

La scorsa notte decine di manifestanti hanno cercato di impedire l'accesso ai mezzi, che però hanno raggiunto l'area attraverso una strada laterale, resa praticabile da un rapido lavoro delle pale meccaniche.

Sul posto vi sono molti mezzi e unità delle forze dell'ordine. Polizia e carabinieri sono riusciti ad entrare nella discarica evitando lo scontro con i manifestanti utilizzando due entrate alternative al sito. I manifestanti continuano a bloccare le strade ed è stato anche chiuso il tratto della ferrovia Cumana a Pianura. Continuano i roghi nell'intera area entre ai lati delle strade vi sono centinaia di topi morti.

A Cercola, intanto, una cinquantina di persone sta presidiando l'area davanti al sito provvisorio di stoccaggio dei rifiuti, individuato dal Comune di in località 'masseria Totaro', impedendo l'accesso agli operai ed ai mezzi che dovrebbero provvedere alla messa in sicurezza del terreno. "Non li faremo entrare", dicono alcuni manifestanti, e siamo intenzionati a rimanere sul posto per evitare che inizino i lavori di sistemazione dell'area". Il sito è stato individuato dal commissario straordinario, Mario Fasano, in base al provvedimento del commissariato ai rifiuti emanato nelle scorse settimane. "Stamattina - ha detto uno dei manifestanti - è venuto sul posto anche il commissario straordinario al quale abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni e non abbiamo consentito ai camion di entrare nel sito per la preparazione del sito". "Siamo stanchi di subire passivamente le decisioni che vengono dall'alto - sottolineano i dimostranti - anche perché, purtroppo, da cinque anni attendiamo che il terreno venga bonificato. Un anno e mezzo fa, con una spesa di 180 mila euro, si decise di bonificare l'area nel giro di 30 giorni, mentre sono ormai passati cinque anni ed è stata pulita soltanto il 10 per cento". Il sito provvisorio, di circa 1500 metri quadrati, secondo i manifestanti, "potrebbe ospitare la spazzatura del paese di una sola giornata e non risolverebbe il problema". AUDIO IN DIRETTA.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

KENYA: L'OPPOSIZIONE IN PIAZZA NONOSTANTE IL DIVIETO

Primi incidenti a Nairobi, dove la polizia ha attaccato con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua un folto gruppo di persone proveniente dallo slum di Kibera, sostenitori del leader dell'opposizione Raila Odinga - che marciavano verso il centro città. Al tempo stesso, i manifestanti bloccavano l'autostrada urbana che è di fatto la principale arteria per raggiungere (e lasciare) la capitale keniana. Il clima è tesissimo: la manifestazione è stata vietata, ma Odinga l'ha confermata. Altre analoghe proteste sono previste in numerose città del Paese, tra cui Mombasa, la seconda per importanza. Il governo ha deciso inoltre di posticipare di una settimana la riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie. Mentre la diplomazia internazionale cerca disperatamente un compromesso dell'ultima ora. >>> AUDIO DA RODU

GAZA Incursione israeliana, sale il bilancio delle vittime: 9 morti, di cui 3 bambini

Continua a salire il numero dei palestinesi uccisi nell'incursione israeliana di questa mattina a Khan Yunes, nel sud della striscia di Gaza. Fonti mediche palestinesi hanno confermato la morte di sei persone, fra cui due miliziani di Hamas e 4 membri di una famiglia: madre, due figli e una figlia. Fra le rovine dell'abitazione, però, colpita da una cannonata israeliana, ancora si scava per trovare il padre e la quarta figlia. Nel primo pomeriggio l'aviazione israeliana ha centrato anche le abitazioni di tre esponenti della Jihad islamica, a Gaza city e nel sud della Striscia. Finora non si ha notizia di altre vittime.

AFGHANISTAN: Secondo il governo <Oltre 200 talebani uccisi a Musa Qala>

Il ministero della Difesa afgano ha dichiarato oggi che oltre 200 talebani sono stati uccisi durante i combattimenti con l'esercito afgano a Musa Qala, nel sud dell'Afghanistan, la città strappata agli incorti a dicembre. "Oltre 200 talebani, di cui 17 comandanti, sono stati uccisi nei combattimenti a Musa Qala", ha detto all'Afp il generale Mohammad Zahir Azimi, portavoce del ministero della Difesa. Finora nessun bilancio preciso era stato reso noto. L'esercito afgano con l'aiuto delle truppe britanniche dell'Isaf e di quelle della coalizione a guida Usa, ha riconquistato il 10 dicembre Musa Qala, nella provincia di Helmand. Tuttavia si stanno ancora svolgendo diversi combattimenti nella zona, dato che buona parte della provincia è ancora in mano talebana.

BRASILE Incendio in un carcere di Minas Gerais

Ieri, otto persone sono morte nell'incendio scoppiato nel carcere di una cittadina dell'interno dello stato di Minas Gerais, provocato da un corto circuito. Si tratta di una prigione che da oltre un anno il pubblico ministero di Minas Gerais aveva in parte interdetto perché fatiscente. L'incendio è scoppiato nella parte ancora in funzione. La rete elettrica era comunque stata definita dalle stesse autorità "in condizioni deplorevoli". Per di più, l'unico agente carcerario era uscito al momento del sinistro, portandosi via le chiavi delle celle. Alcuni agenti di polizia, notate le fiamme e l'impossibilità di far uscire i detenuti, hanno preso a picconate le pareti esterne. Ma per gli otto della cella numero uno era ormai troppo tardi: sono morti nel bagno, soffocati dalle esalazioni di fumo dalla gommapiuma dei materassi. I parenti delle vittime hanno annunciato che faranno causa allo Stato.

PAKISTAN: si abbassa tensione

Si abbassa la tensione in Pakistan dopo l'annuncio di una nuova data per le elezioni, il 18 febbraio. Nel discorso del presidente Pervez Musharraf alla nazione, l'annuncio del rinvio del voto di 40 giorni - le elezioni erano previste per l'8 gennaio - portera' ad un balzo di voti dell'opposizione, che ha deciso di partecipare e che beneficera' dell'emozione suscitata

PAKISTAN Musharraf non pienamente soddisfatto delle indagini sull'uccisione della Bhutto

Il presidente Pervez Musharraf ha dichiarato di essere "non pienamente soddisfatto" delle indagini sulla morte dell'ex-premier pakistana Benazir Bhutto. Il presidente ha ammesso che l'uccisione della Bhutto fa sicuramente parte di una cospirazione politica, ma dichiara la sua completa estraneità all'assassinio, mentre il partito della ex-premier ha richiesto la creazione di una commissione di inchiesta internazionale sotto egida Onu per indagare su quanto accaduto.

Germania: proteste legge Big Brother

La mobilitazione politica in internet sta sviluppando in Germania proteste contro la 'legge Big Brother'. Sono 30 mila coloro che hanno aderito alla richiesta di esaminare la possibile incostituzionalita' della legge entrata in vigore con l'inizio del 2008. Il testo impone l'obbligo per le imprese di tlc di raccogliere e conservare per sei mesi numeri telefonici, ora e data di una conversazione, nonche' dati relativi a sms, e-mail o navigazione Internet.

ITALIA

Thyssen, l'addio all'operaio Demasi

Folla commossa nella chiesa del Santo Volto, a Torino, per dare l'ultimo saluto a Giuseppe Demasi, ultima vittima della Thyssenkrupp. E' morto domenica scorsa a 26 anni dopo oltre tre settimane di agonia. Ad accogliere la bara c'erano l'arcivescovo di Torino, il cardinale Poletto, i ministri Damiano e Ferrero, il sindaco Chiamparino, il presidente della Provincia Saitta e il vicepresidente della Regione,Peveraro.

Operaio morto nel Potentino

Un uomo - Luigi Varallo, di 57 anni, di Brienza (Potenza) - e' morto stamani, a Tito (Potenza), in un incidente sul lavoro. E' avvenuto in un un centro di rottamazione di autoveicoli. Secondo quanto si e' appreso, l'uomo e' stato colpito alla testa dalla sponda di un cassonetto dove erano accumulati dei rottami. Varallo ha riportato un grave trauma cranico: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma al loro arrivo l'uomo era gia' morto.

La 194 ha evitato 3 mln aborti

(ANSA) - ROMA, 3 GEN - In 30 anni, grazie alla legge 194, sono stati evitati oltre 3.300.000 aborti, di cui oltre 1.000.000 di aborti clandestini. La stima e' del direttore del dipartimento Salute della donna e dell'eta' evolutiva dell'Istituto superiore di sanita' (Iss) Angela Spinelli. Nel 1982 si registravano circa 235.000 aborti l'anno, nel 2006 si e' passati a 130.000. Gli aborti clandestini erano circa 350.000 l'anno prima della legge 194, poco piu' di 100.000 nel 1983, e circa 20.000 nel 2006.

Tribunale: no espulsione prostituta

Il Tribunale di Genova ha accolto il ricorso di una prostituta romena contro un decreto di espulsione perche' ritenuta pericolosa. Angela S. era stata fermata dalla polizia in una retata e aveva ricevuto la notifica di espulsione firmata dal prefetto. Il giudice di pace non aveva convalidato il provvedimento, spiegando che erano state violate norme come quella alla liberta' personale e alla libera circolazione nella Ue. Il Tribunale ha quindi dichiarato illegittimo il decreto.

Vibo Valentia, non c'è il posto letto, muore dopo 4 ore in pronto soccorso

Non c'era un posto disponibile nei vari ospedali calabresi e dopo quattro ore nel pronto soccorso di Vibo Valentia un uomo di 80 anni, Orazio Maccarone, di San Calogero, è morto. Il fatto è accaduto il 26 dicembre ma i familiari lo hanno raccontato solo ora alla Gazzetta del Sud, che oggi pubblica la notizia, annunciando di non voler presentare una denuncia. Nel 2007 nello stesso ospedale di Vibo Valentia sono morte due sedicenni, Federica Monteleone a gennaio per un blackout durante un intervento chirurgico, ed Eva Ruscio, a dicembre, anche lei mentre si trovava in sala operatoria.

Siparietto


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gror080103 (last edited 2008-06-26 09:59:43 by anonymous)