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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

AFGHANISTAN: ATTACCO DELLE TRUPPE ITALIANE

L'Italia è in guerra in Afghanistan e continua ad assassinare civili: l'ennesima conferma dall'agenzia di informazione Peacereporter, che oggi rilancia le parole del governatore di Farah. Questi ha infatti dichiarato oggi all'agenzia France Press che “truppe Nato italiane” hanno preso parte all’attacco avvenuto la scorsa notte nel distretto di Bakwa contro un abitazione nella quale si trovavano alcuni talebani, tra cui un loro comandante locale, il mullah Abdul Manan. Secondo il governatore, le vittime del raid, condotto con il supporto aereo dell’aviazione alleata, sono otto talebani e almeno due civili: una donna e un bambino. Ma il capo della polizia del distretto di Bakwa, Khan Agha, sostiene che le vittime civili dell’attacco italiano sono di più: “Nell’operazione – ha dichiarato – sono state uccise nove persone, tra cui due donne e due bambini. Mullah Manan non è tra le vittime”. "La notizia è falsa e priva di ogni fondamento. In particolare, nessuna unità delle forze armate italiane ha partecipato ad alcuna operazione svoltasi la scorsa notte nel distretto di Bakwa". Il comando italiano ad Herat smentisce seccamente.

ISRAELE: ATTACCO SUICIDA PALESTINESE A DIMONA

Una esplosione è avvenuta questa mattina in un centro commerciale di Dimona, nel Neghev. Due attentatori suicidi sono arrivati al centro commerciale, uno dei due si è fatto esplodere mentre il suo compagno è stato ucciso da un militare israeliano. Il primo bilancio delle vittime è di tre morti, compresi i due attentatori, e di quindici feriti. Le Brigate dei martiri di al Aqsa (al Fatah), il Fronte popolare per la liberazione della Palestina e i Comitati di resistenza popolare hanno fornito le identità dei due attentatori ed hanno negato che essi siano passati del territorio egiziano, come sostenuto invece da Israele. Durante un conflitto a fuoco avvenuto a Qabatiya, nei pressi di Jenin, in Cisgiordania, due militanti palestinesi sono stati uccisi dai soldati dell'esercito israeliano. La notizia è stata confermata da fonti ospedaliere.

PALESTINA: SCONTRI AL CONFINE CON L’EGITTO

Scontri sono in corso a Rafah, al confine tra Striscia di Gaza ed Egitto. Ci sarebbe un morto, diversi feriti e intossicati da gas lacrimogeni. Fonti locali riferiscono che 4 palestinesi che tentavano di varcare la frontiera, armati e con il volto coperto, sono stati feriti (uno poi e' Morto) da colpi d'arma da fuoco sparati da poliziotti egiziani, due dei quali colpiti da fuoco palestinese. Gli egiziani hanno anche lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla che preme sulla frontiera. Molti gli intossicati.

PAKISTAN: 8 LE VITTIME DELL'ATTENTATO SUICIDA DI STAMATTINA

Sale a otto il numero delle vittime, fra loro sei militari pakistani, dell'attentato suicida compiuto questa mattina a Rawalpindi. Un kamikaze aveva speronato con la sua moto un veicolo militare facendolo esplodere. L'attacco sarebbe avvenuto nei pressi del dipartimento logistico del corpo dei Genieri dell'esercito pakistano, a poca distanza dal comando generale delle forze armate. La violenta deflagrazione avrebbe anche investito un autobus che si trovava nella zona.

SRI LANKA: NUOVO ATTENTATO, 10 MORTI

Ancora un attentato oggi in Sri Lanka giorno di festeggiamenti per il 60.mo anniversario dell'indipendenza dell'isola. Una potente esplosione nel nord-est del paese ha squassato un bus facendo dieci morti e molti feriti, ha riferito una fonte militare. Si tratta del secondo attentato della giornata. Il bus e' stato colpito a Weli Oya, una regione rivendicata dai separatisti delle Tigri tamil. Molte delle vittime sono state portate in ospedale, ha detto la fonte militare senza pero' aggiungere altri particolari. Poco prima un soldato era stato ucciso e tre feriti dall'esplosione di una mini al ciglio di una strada nel sud dell'isola. Secondo il ministero della difesa, i due attentati portano la firma delle Tigri tamil per la liberazione dell'Eelam (Ltte), i ribelli induisti che si battono da tre decenni per l'indipendenza del nord e del nord est del paese, popolato al 75% da cingalesi buddisti.

CIAD: MIGLIAIA IN FUGA DALLA CAPITALE

Migliaia di civili, approfittando della piccola tregua nei combattimenti che da giorni insanguinano il Paese, sono in fuga dalla capitale del Ciad, N'Djamena, verso il Camerun. I ribelli, nel frattempo, hanno fatto sapere di essersi ritirati dalla capitale. La versione dei ribelli, però, non coincide con quella delle forze governative che sostengono di aver combattuto e di aver cacciato i ribelli con la forza da N'Djamena. Intanto il Consiglio di sicurezza dell'Onu non è riuscito a raggiungere un accordo sul testo messo a punto dalla Francia per la situazione in Ciad. Nel pomeriggio è convocata una nuova riunione.

SERBIA: RIELETTO PRESIDENTE BORIS TADIC

Il capo dello Stato uscente filo-europeo ha vinto con un 51% di suffragi contro 47,3 del nazionalista Nikolic. Un vantaggio di poco più di centomila voti. L'affluenza alle urne del 67,6% dei 6,7 milioni di cittadini aventi diritto, è stata la più elevata nella storia della Serbia del dopo-Milosevic.

COLOMBIA: FORSE PRESTO LIBERI TRE OSTAGGI IN MANO ALLE FARC

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, avrebbe ripreso i contatti con le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) per la liberazione di altri prigionieri, in particolar modo di tre ex deputati colombiani: Gloria Polanco, Luis Eladio Perez e Orlando Beltran. Secondo le Farc, saranno consegnati a Chavez e a Piedad Cordoba, senatrice colombiana, "come riconoscimento dei loro sforzi".

KENIA: IN CORSO TRATTATIVE, MA CONTINUANO GLI SCONTRI ARMATI

Si sono riaperti i negoziati a Nairobi, tra le fazioni di Odinga e Kibaki per cercare una soluzione alla crisi, scoppiata dopo le ultime elezioni, per la quale sono già morte un migliaio di persone e 300mila hanno abbandonato le proprie case. Kofi Annan, capo dei mediatori, aveva annunciato venerdì che le parti si erano accordate su una road map che fissava entro 7-15 giorni la fine delle violenze, l'agevolazione nella consegna degli aiuti umanitari e una prima intesa politica. Ma durante il weekend almeno 100 persone sono morte e altrettante case sono state incendiate.

ITALIA

MORTI SUL LAVORO: UNO OGNI 7 ORE

Un morto ogni sette ore, più di 1 milione d'incidenti l'anno. Queste le cifre sugli infortuni sul lavoro in Italia presentate oggi dall'Anmil, l'Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro, al capo dello Stato Giorgio Napolitano. “Dopo tanto parlare di prevenzione – afferma il presidente dell'associazione Piero Mercandelli – i numeri dicono semplicemente che con il personale a disposizione impegnato alla sicurezza sul lavoro, se si dovessero controllare tutte le aziende italiane, ognuna di esse riceverebbe un controllo ogni 23 anni”. Per questo non si può dire che in Italia sia garantito un fondamentale diritto della persona, ossia il diritto alla vita e alla sicurezza di ciascuno nel normale svolgimento della propria attività.

ROMA: MOBILITAZIONE STUDENTESCA ANTIFASCISTA (corrisp. Onda Rossa)

L'8 Febbraio i soliti gruppi di neofascisti tenteranno di strumentalizzare la storia, le tragedie ed i morti per portare avanti la loro infame propaganda. Un gruppo studentesco dichiaratamente neofascista (come verificabile sul loro stesso sito, e come ampiamente documentato dal dossier preparato dagli studenti democratici negli scorsi mesi) e protagonista di numerose > aggressioni nelle scuole della città , ha indetto una manifestazione che ritiene di poter "commemorare i martiri delle foibe" dando vita ad una parata in camicia nera. La manifestazione, inoltre, terminerà al teatro brancaccio - dove è previsto un sedicente convengo dall'emblematico titolo "istria slovenia dalmazia, anche le pietre parlano italiano". Convegno senza alcun profilo storico organizzato dall'Ufficio di Presidenza della Consulta degli Studenti, organismo che tutte le associazioni democratiche studentesche ritengono illegittimo dopo le elezioni inficiate da brogli ed azioni squadriste. Un convegno autoreferenziale, che tenta di trasformare la storia in propaganda, presso cui convergerà una sfilata di vessilli e slogan fascisti. Si tratta invece di fare dell'8 Febbraio una gioranta di memoria, coscienza e partecipazione. Senza aver nessuna remore ad affrontare, sul serio, la vicenda triestina in tutte le sue implicazioni, come avverrà ad esempio nel dibattito previsto alla Casa della Memoria. Senza lasciare però alcuno spazio a chi, ancora oggi, vorrebbe elogiare il regime fascista e riproporne, in nuove forme, la mentalità e la cultura di prevaricazione. (Madri per Roma Città Aperta - studenti e studentesse antifascisti di Roma)

NAPOLI: DENUNCIA DEI COMITATI CITTADINI CONTRO LA DISCARICA DI GIANTURCO

Depositata questa mattina dal comitato Salute e Ambiente Napoli est, presso la Procura di Napoli, una denuncia penale sui seri rischi per la salute e per l'ambiente derivanti dalla scelta di mettere 39.000 ecoballe nei suoli della ex Manifattura Tabacchi a Gianturco. "La denuncia – afferma il comitato - firmata da decine di cittadini del quartiere disposti a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento, verte su tre elementi documentati nel dossier che sarà allegato all'esposto: la presenza dell'amianto; il rischio di inquinamento della falda acquifera superficiale e la prossimità con le abitazioni e la vicinanza (poche centinaia di metri in linea d'aria) con i depositi di carburante. La presa di posizione arriva il giorno dopo che il super-commissario per l'emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro ha confermato l'apertura di altri tre siti per i rifiuti: l'ex manifattura tabacchi di Gianturco, Marigliano, e Villaricca.

GOVERNO: MARINI RINUNCIA

Il Presidente del Senato Franco Marini ha rimesso il mandato al Presidente della Repubblica. Marini ha rinunciato perché non ci sono le condizioni per la formazione di un governo in grado di portare a termine una riforma elettorale.

Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Sarebbe stato rivedicato da diversi gruppi l'attentato avvenuto nel centro commerciale di Dimona nel deserto del Negev. Le Brigate dei Martiri di al-Aqsa avrebbero rivendicato l'attacco con una telefonata a un'agenzia di stampa palestinese. Ci sarebbe poi, secondo quanto ha raccontato la tv israeliana Canale 10, un volantino con la rivendicazione firmato sia dalle Brigate dei Martiri di al-Aqsa che dai Comitati di resistenza popolare. Nel frattempo sarebbe giunta un'altra rivendicazione: quella della Jihad islamica.

Durante un conflitto a fuoco avvenuto a Qabatiya, nei pressi di Jenin, in Cisgiordania, due militanti palestinesi sono stati uccisi dai soldati dell'esercito israeliano. La notizia è stata confermata da fonti ospedaliere. Secondo la prima ricostruzione degli avvenimenti pare che una unità speciale dell'esercito di Tel Aviv, che opera a Qabatiya, sia stata attaccata da un commando armato durante un pattugliamento e abbia risposto al fuoco.

Le autorità israeliane avrebbero ricevuto da Hamas una lettera scritta da Gilad Shalit, il caporale rapito nel giugno del 2006 a Gaza da un gruppo di guerriglieri palestinesi. Secondo il quotidiano 'Hàaretz', che cita diverse fonti, la lettera sarebbe stata recapitata lo scorso mese e, dopo accurati controlli di autenticità, sarebbe stata consegnata alla famiglia di Shalit. Secondo altre fonti invece il messaggio di Hamas sarebbe di altra natura: proprio ieri Olmert ha stabilito i criteri per la liberazione dei prigionieri palestinesi in cambio della consegna di Shalit. Olmert ha affermato che è "determinato" a raggiungere un accordo, ma che non intende "sottostare a qualsiasi richiesta di Hamas".

PAKISTAN

Sale a otto il numero delle vittime, fra loro sei militari pakistani, dell'attentato suicida compiuto questa mattina a Rawalpindi. Un kamikaze aveva speronato con la sua moto un veicolo militare facendolo esplodere. L'attacco sarebbe avvenuto nei pressi del dipartimento logistico del corpo dei Genieri dell'esercito pakistano, a poca distanza dal comando generale delle forze armate. La violenta deflagrazione avrebbe anche investito un autobus che si trovava nella zona.

TURCHIA

Secondo quanto dichiarato da un ufficiale della sicurezza irachena questa mattina aerei turchi avrebbero preso di mira e bombardato almento tre postazioni di presunti ribelli curdi presenti nel nord dell'Iraq. Secondo il militare sarebbero stati almento cinque gli aerei che hanno compiuto il raid. Al momento non si hanno notizie in merito alla presenza di vittime del raid.

CIAD

Migliaia di civili, approfittando della piccola tregua nei combattimenti che da giorni insanguinano il Paese, sono in fuga dalla capitale del Ciad, N'Djamena, verso il Camerun. I ribelli, nel frattempo, hanno fatto sapere di essersi ritirati dalla capitale. La versione dei ribelli, però, non coincide con quella delle forze governative che sostengono di aver combattuto e di aver cacciato i ribelli con la forza da N'Djamena.

Intanto il Consiglio di sicurezza dell'Onu non è riuscito a raggiungere un accordo sul testo messo a punto dalla Francia per la situazione in Ciad. Nel pomeriggio è convocata una nuova riunione.

COLOMBIA

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, avrebbe ripreso i contatti con le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) per la liberazione di altri prigionieri, in particolar modo di tre ex deputati colombiani. Lo ha riferito Jesse Chacon, portavoce di Chavez. I tre ex deputati, Gloria Polanco, Luis Eladio Perez e Orlando Beltran, dunque, potrebbero essere presto liberati, come promesso dallo stesso gruppo guerrigliero. I tre sequestrati, secondo le Farc, saranno consegnati a Chavez e a Piedad Cordoba, senatrice colombiana, "come riconoscimento dei loro sforzi".

KENIA

Si sono riaperti i negoziati a Nairobi, tra le fazioni di Odinga e Kibaki per cercare una soluzione alla crisi, scoppiata dopo le ultime elezioni, per la quale sono già morte un migliaio di persone e 300mila hanno abbandonato le proprie case. Kofi Annan, capo dei mediatori, aveva annunciato venerdì che le parti si erano accordate su una road map che fissava entro 7-15 giorni la fine delle violenze, l'agevolazione nella consegna degli aiuti umanitari e una prima intesa politica. Ma durante il weekend almeno 100 persone sono morte e altrettante case sono state incendiate.

ITALIA

LAMPEDUSA

Una piccola imbarcazione con a bordo 31 persone e' stata intercettata stamani dalla Guardia costiera a mezzo miglio da Lampedusa. Sullo scafo in legno, lungo sette metri, erano stipati i migranti, tra i quali c'erano 4 donne. L' imbarcazione e' stata scortata al porto e gli occupanti trasferiti al centro di accoglienza dove sono tuttora in corso le procedure di identificazione.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080204 (last edited 2008-06-26 09:58:53 by anonymous)