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n operaio edile, A.B., 68 anni, precipita da un'impalcatura durante lavori di ristrutturazione di un albergo di Casamicciola. L'uomo e' stato ricoverato nell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per un sospetto trauma cranico. Il ferito e' assistito anche dal personale della rianimazione ed al momento e' sottoposto alla tac. L'uomo, secondo i primi rilievi, non sarebbe in pericolo di vita. '''CONVOCATI A RAPPORTO I MEDICI''' Il test delTirreno - La Guardia medica rifiuta ancoraIl direttore dell'Asl: E' interruzione di pubblico servizioL'assessore regionale: il cittadino deve avere il farmacoCosa prevede la legge Altri contenuti che parlano di Inchiesta Non è un farmaco abortivo, non possono comportarsi così E’ interruzione di servizio Tutti i contenuti E la Guardia medica continua a rifiutarla. Il test di una collaboratrice del Tirreno. Monta anche la polemica politica In due ambulatori di guardia medicia di i medici si sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo a due ragazze. E' così scattata l'inchiesta interna della Asl 5 di Pisa e il direttore sanitario annuncia al Tirreno che farà una segnalazione alla Procura dela Repubblica ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio. Segnalerà anche il caso all'Ordine dei medici per violazione del codice deontologico. La storia. Il primo episodio è avvenuto alla vigilia di Pasqua quando una ragazza di circa 20 anni è andata, insieme al fidanzato, alla guardia medica del villaggio 'I Passi' e sul portone ha trovato un cartello sul quale c'era scritto «Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo». Il secondo caso segnalato all'Asl è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi quando una ragazza si è fatta accompagnare da una amica al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara. Qui le hanno detto di far riferimento alla guardia medica perchè c'erano troppe emergenze in corso. "Abbiamo telefonato alla guardia medica - ha raccontato la ragazza - ma ci hanno risposto che era meglio restare al pronto soccorso perchè nessuno dei medici ci avrebbe prescritto il farmaco». La prova del Tirreno. E così funziona ancora alla Guardia medica. Il Tirreno ha inviato l'altra sera una propria collaboratrice in veste di paziente. I cartelli erano stati tolti dalla porta a vetri di ingresso ma lasciati su una vicina macchina dal caffè. Il medico di turno, una dottoressa, ha ripetuto il no alla nostra collaboratrice. "Vada dal suo medico che conosce la sua storia clinica". All'obiezione che sarebbero passate molte ore, e dunque ridotta l'efficacia del farmaco, la dottoressa ha nuovamente replicato - a riprova che non era un problema legato alla conoscenza o meno della storia sanitaria della paziente - di andare allora in mattinata a un consultorio o al distretto sanitario. Le denunce. L'Asl intanto annuncia un'inchiesta severa sulle guardie mediche con denuncia all'autorità giudiziaria di chi si è rifiutato di fornire la pillola che non è un medicinale abortivo ma anticoncenzionale. L'Asl 5 ha invece precisato che al pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera-universitaria pisana (Aoup) la 'pillola del giorno dopo' viene regolarmente somministrata e lo è stato anche in uno dei due casi segnalati dal Tirreno, dove la paziente si è rivolta dopo il rifiuto della Guardia medica. Le polemiche. Intanto monta la polemica anche politica. Secondo Alessandro Capriccioli, membro di Giunta dell' Associazione Luca Coscioni è 'incivile' il comportamento dei medici del servizio pubblico che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo mettendo così in atto quotidianamente un diverso tipo di soccorso, in favore del fronte confessionale. «Pisa è una città a rischio di deriva clericale - aggiunge Marco Cecchi dei Radicali di Pisa -. Rifiutare la prescrizione di questo farmaco è un tipo di obiezione di coscienza particolarmente odioso» mentre consiglieri regionali della Sinistra Arcobaleno Alessia Petraglia (Sd), Monica Sgherri (Prc), Bruna Giovannini (sd) e Roberta Fantozzi (Prc) chiedono, in un'interrogazione, che la Giunta regionale si attivi per prevenire il ripetersi di eventi simili» . Di diverso parere il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni secondo il quale «La libertà di coscienza afferisce a qualcosa che è sancito con grande chiarezza nella Costituzione italiana. Le inchieste sui valori costituzionali - ha proseguito il ministro - mi sembrano una cosa fuori luogo. Penso che decidere ciò che è appropriato e opportuno vada lasciato alla professionalità e alla competenza dei medici». «Penso - ha proseguito Fioroni - che sia stata presa una pericolosa china in questo nostro Paese, sicuramente non appropriata, quando si pensa di dover affidare al Parlamento la prescrizione e la stesura delle ricette e - ha concluso - stabilire quando un farmaco, in Italia come nel mondo, è appropriato per la propria utilizzazione». Al ministro replica Marisa Nicchi, candidata alla Camera per la Sinistra L' Arcobaleno: «E' evidente - dice - che il clima politico pesante a cui fa riferimento viene alimentato proprio da coloro che vogliono colpevolizzare le donne nelle proprie scelte. Un ulteriore segno di intolleranza. Prima di tutto si rispetti la volontà delle donne che in questo caso non aveva niente a che vedere con la libertà di coscienza dei medici». (Il Tirreno - 01 aprile 2008) |
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'''PALESTINA''' Il 'Comitato mondiale di salvezza del Popolo e della Terra', gruppo rabbinico israeliano di estrema destra, darà un premio di 1.800 shekel (circa 300 euro) al colono Erez Bar-On che due giorni fa ha ucciso a colpi di pistola un palestinese delle Brigate dei martiri di al-Aqsa, Abdel Latif Hurub, che cercava di pugnalarlo. La motivazione del premio così recita: il premio cerca di spingere, "gli ebrei a non essere colti da timore di fronte a un terrorista". "Chi uccide un terrorista è un eroe", ha dichiarato il gruppo. '''IRAQ''' Quattro soldati Usa sono stati uccisi duranti scontri a fuoco con milizie sciite a Baghdad. Lo rende noto oggi il comando militare Usa in Iraq. I militari sono stati uccisi il 26 marzo e durante lo scorso week-end, prima del cessate-il-fuoco annunciato domenica dallo sciita Moqtada al Sadr. Le forze statunitensi hanno sostenuto l'offensiva lanciata dall'esercito iracheno contro i miliziani sciiti, iniziata lo scorso 25 marzo a Bassora che ha provocato la ripresa degli scontri in diverse città e soprattutto nei quartieri sciiti della capitale. Otto membri di una milizia sunnita mobilitata dall'esercito Usa nella lotta contro al Qaeda sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno. E' accaduto a circa 200 km a nord di Baghdad. Lo riferisce l'esercito statunitense. La bomba era stata individuata lungo la strada ed è esplosa mentre i miliziani sunniti stavano cercando di spostarla per portarla in un luogo sicuro per farla brillare. Tre miliziani sono rimasti feriti. Dieci poliziotti iracheni sono stati uccisi e altri 5 feriti dall'esplosione di due ordigni in due zone diverse della provincia di Diyala. Secondo fonti di polizia, il primo ordigno e' esploso al passaggio di una pattuglia di polizia nella citta' di Muqdadiya, mentre il secondo ordigno, e' esploso nella cittadina di Wajihiya. E intanto Otto membri di una milizia mobilitata dagli Usa contro al Qaida sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba a 200 km a nord di Baghdad. '''TURCHIA''' Quarantacinque persone sospettate di essere legate ad al Qaeda sono state arrestate in Turchia, con otto raid simultanei. Lo riferisce l'agenzia stampa turca Anatolian. Il gruppo pare stesse pianificando attacchi terroristici. Durante le operazioni di polizia sono stati confiscati anche computer e messaggi in codice. Sette ribelli curdi del Pkk sono rimasti uccisi in scontri a fuoco con l'esercito turco nel sud-est della Turchia. L'operazione - come ha annunciato un comunicato diffuso stamani ad Ankara dallo Stato maggiore della Difesa - rientra nelle attivita' delle forze armate turche contro l'organizzazione terroristica a Sirnak. Ieri tre militari turchi e nove ribelli erano rimasti uccisi in analoghi scontri nella stessa regione. '''TANZANIA''' Le squadre di soccorso hanno estratto dalla miniera di Mirerani, inondata nella notte tra il 29 e il 30 marzo, cinque corpi. Nella miniera ai piedi del Kilimangiaro in Tanzania erano rimasti intrappolati in 66. Dopo il recupero dei 5 nuovi corpi senza vita, le squadre ne hanno localizzati altri 25. A dichiararlo e' il commissario regionale Henry Shekifu aggiungendo: ''Restano ancora 20 dispersi''. '''VIETNAM'''' Si e' concluso dopo due giorni consecutivi lo sciopero indetto dai lavoratori di una fabbrica di scarpe della Nike, in Vietnam. I lavoratori chiedevano un aumento di circa 8 euro per fronteggiare la crescita dell'inflazione e del costo della vita. Lo ha riferito Nguyen Thi Dung, responsabile sindacale affermando che 'tutti i manovali hanno ripreso questa mattina il loro lavoro' dopo aver accettato un aumento di 4 euro. |
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Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
n operaio edile, A.B., 68 anni, precipita da un'impalcatura durante lavori di ristrutturazione di un albergo di Casamicciola. L'uomo e' stato ricoverato nell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per un sospetto trauma cranico. Il ferito e' assistito anche dal personale della rianimazione ed al momento e' sottoposto alla tac. L'uomo, secondo i primi rilievi, non sarebbe in pericolo di vita.
CONVOCATI A RAPPORTO I MEDICI
Il test delTirreno - La Guardia medica rifiuta ancoraIl direttore dell'Asl: E' interruzione di pubblico servizioL'assessore regionale: il cittadino deve avere il farmacoCosa prevede la legge Altri contenuti che parlano di Inchiesta Non è un farmaco abortivo, non possono comportarsi così E’ interruzione di servizio Tutti i contenuti E la Guardia medica continua a rifiutarla. Il test di una collaboratrice del Tirreno. Monta anche la polemica politica In due ambulatori di guardia medicia di i medici si sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo a due ragazze. E' così scattata l'inchiesta interna della Asl 5 di Pisa e il direttore sanitario annuncia al Tirreno che farà una segnalazione alla Procura dela Repubblica ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio. Segnalerà anche il caso all'Ordine dei medici per violazione del codice deontologico.
La storia. Il primo episodio è avvenuto alla vigilia di Pasqua quando una ragazza di circa 20 anni è andata, insieme al fidanzato, alla guardia medica del villaggio 'I Passi' e sul portone ha trovato un cartello sul quale c'era scritto «Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo». Il secondo caso segnalato all'Asl è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi quando una ragazza si è fatta accompagnare da una amica al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara. Qui le hanno detto di far riferimento alla guardia medica perchè c'erano troppe emergenze in corso. "Abbiamo telefonato alla guardia medica - ha raccontato la ragazza - ma ci hanno risposto che era meglio restare al pronto soccorso perchè nessuno dei medici ci avrebbe prescritto il farmaco».
La prova del Tirreno. E così funziona ancora alla Guardia medica. Il Tirreno ha inviato l'altra sera una propria collaboratrice in veste di paziente. I cartelli erano stati tolti dalla porta a vetri di ingresso ma lasciati su una vicina macchina dal caffè. Il medico di turno, una dottoressa, ha ripetuto il no alla nostra collaboratrice. "Vada dal suo medico che conosce la sua storia clinica". All'obiezione che sarebbero passate molte ore, e dunque ridotta l'efficacia del farmaco, la dottoressa ha nuovamente replicato - a riprova che non era un problema legato alla conoscenza o meno della storia sanitaria della paziente - di andare allora in mattinata a un consultorio o al distretto sanitario.
Le denunce. L'Asl intanto annuncia un'inchiesta severa sulle guardie mediche con denuncia all'autorità giudiziaria di chi si è rifiutato di fornire la pillola che non è un medicinale abortivo ma anticoncenzionale. L'Asl 5 ha invece precisato che al pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera-universitaria pisana (Aoup) la 'pillola del giorno dopo' viene regolarmente somministrata e lo è stato anche in uno dei due casi segnalati dal Tirreno, dove la paziente si è rivolta dopo il rifiuto della Guardia medica.
Le polemiche. Intanto monta la polemica anche politica. Secondo Alessandro Capriccioli, membro di Giunta dell' Associazione Luca Coscioni è 'incivile' il comportamento dei medici del servizio pubblico che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo mettendo così in atto quotidianamente un diverso tipo di soccorso, in favore del fronte confessionale. «Pisa è una città a rischio di deriva clericale - aggiunge Marco Cecchi dei Radicali di Pisa -. Rifiutare la prescrizione di questo farmaco è un tipo di obiezione di coscienza particolarmente odioso» mentre consiglieri regionali della Sinistra Arcobaleno Alessia Petraglia (Sd), Monica Sgherri (Prc), Bruna Giovannini (sd) e Roberta Fantozzi (Prc) chiedono, in un'interrogazione, che la Giunta regionale si attivi per prevenire il ripetersi di eventi simili» .
- Di diverso parere il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni secondo il quale «La libertà di coscienza afferisce a qualcosa che è sancito con grande chiarezza nella Costituzione italiana. Le inchieste sui valori costituzionali - ha proseguito il ministro - mi sembrano una cosa fuori luogo. Penso che decidere ciò che è appropriato e opportuno vada lasciato alla professionalità e alla competenza dei medici». «Penso - ha proseguito Fioroni - che sia stata presa una pericolosa china in questo nostro Paese, sicuramente non appropriata, quando si pensa di dover affidare al Parlamento la prescrizione e la stesura delle ricette e - ha concluso - stabilire quando un farmaco, in Italia come nel mondo, è appropriato per la propria utilizzazione». Al ministro replica Marisa Nicchi, candidata alla Camera per la Sinistra L' Arcobaleno: «E' evidente - dice - che il clima politico pesante a cui fa riferimento viene alimentato proprio da coloro che vogliono colpevolizzare le donne nelle proprie scelte. Un ulteriore segno di intolleranza. Prima di tutto si rispetti la volontà delle donne che in questo caso non aveva niente a che vedere con la libertà di coscienza dei medici».
(Il Tirreno - 01 aprile 2008)
Siparietto
Gr 13:00
PALESTINA
Il 'Comitato mondiale di salvezza del Popolo e della Terra', gruppo rabbinico israeliano di estrema destra, darà un premio di 1.800 shekel (circa 300 euro) al colono Erez Bar-On che due giorni fa ha ucciso a colpi di pistola un palestinese delle Brigate dei martiri di al-Aqsa, Abdel Latif Hurub, che cercava di pugnalarlo. La motivazione del premio così recita: il premio cerca di spingere, "gli ebrei a non essere colti da timore di fronte a un terrorista". "Chi uccide un terrorista è un eroe", ha dichiarato il gruppo.
IRAQ
Quattro soldati Usa sono stati uccisi duranti scontri a fuoco con milizie sciite a Baghdad. Lo rende noto oggi il comando militare Usa in Iraq. I militari sono stati uccisi il 26 marzo e durante lo scorso week-end, prima del cessate-il-fuoco annunciato domenica dallo sciita Moqtada al Sadr. Le forze statunitensi hanno sostenuto l'offensiva lanciata dall'esercito iracheno contro i miliziani sciiti, iniziata lo scorso 25 marzo a Bassora che ha provocato la ripresa degli scontri in diverse città e soprattutto nei quartieri sciiti della capitale.
Otto membri di una milizia sunnita mobilitata dall'esercito Usa nella lotta contro al Qaeda sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno. E' accaduto a circa 200 km a nord di Baghdad. Lo riferisce l'esercito statunitense. La bomba era stata individuata lungo la strada ed è esplosa mentre i miliziani sunniti stavano cercando di spostarla per portarla in un luogo sicuro per farla brillare. Tre miliziani sono rimasti feriti.
Dieci poliziotti iracheni sono stati uccisi e altri 5 feriti dall'esplosione di due ordigni in due zone diverse della provincia di Diyala. Secondo fonti di polizia, il primo ordigno e' esploso al passaggio di una pattuglia di polizia nella citta' di Muqdadiya, mentre il secondo ordigno, e' esploso nella cittadina di Wajihiya. E intanto Otto membri di una milizia mobilitata dagli Usa contro al Qaida sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba a 200 km a nord di Baghdad.
TURCHIA
Quarantacinque persone sospettate di essere legate ad al Qaeda sono state arrestate in Turchia, con otto raid simultanei. Lo riferisce l'agenzia stampa turca Anatolian. Il gruppo pare stesse pianificando attacchi terroristici. Durante le operazioni di polizia sono stati confiscati anche computer e messaggi in codice.
Sette ribelli curdi del Pkk sono rimasti uccisi in scontri a fuoco con l'esercito turco nel sud-est della Turchia. L'operazione - come ha annunciato un comunicato diffuso stamani ad Ankara dallo Stato maggiore della Difesa - rientra nelle attivita' delle forze armate turche contro l'organizzazione terroristica a Sirnak. Ieri tre militari turchi e nove ribelli erano rimasti uccisi in analoghi scontri nella stessa regione.
TANZANIA
Le squadre di soccorso hanno estratto dalla miniera di Mirerani, inondata nella notte tra il 29 e il 30 marzo, cinque corpi. Nella miniera ai piedi del Kilimangiaro in Tanzania erano rimasti intrappolati in 66. Dopo il recupero dei 5 nuovi corpi senza vita, le squadre ne hanno localizzati altri 25. A dichiararlo e' il commissario regionale Henry Shekifu aggiungendo: Restano ancora 20 dispersi.
VIETNAM'
Si e' concluso dopo due giorni consecutivi lo sciopero indetto dai lavoratori di una fabbrica di scarpe della Nike, in Vietnam. I lavoratori chiedevano un aumento di circa 8 euro per fronteggiare la crescita dell'inflazione e del costo della vita. Lo ha riferito Nguyen Thi Dung, responsabile sindacale affermando che 'tutti i manovali hanno ripreso questa mattina il loro lavoro' dopo aver accettato un aumento di 4 euro.
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