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'''INCURSIONE E RAID ISRAELIANI A GAZA''' Una decina di carri armati israeliani sono penetrati nella Striscia di Gaza, dove dall’alba di oggi sono in corso scontri con attivisti palestinesi. Lo ha detto la radio israeliana confermata da fonti di stampa palestinese secondo cui i corazzati israeliani si trovano nei pressi del campo profughi di al Bureij, nel centro della Striscia. L’operazione segue di poche ore un raid aereo sulla località di Al-Khaza'a, non lontano da Khan Yunis, nel sud della Striscia, nel quale sono morti due esponenti di Hamas e altre sette persone sarebbero rimaste ferite. Intanto, è salito a sette il numero delle vittime palestinesi per le incursioni lanciate dall’esercito israeliano dopo l’uccisione di due civili israeliani nell’attacco avvenuto al valico di Karni mercoledì scorso. Dopo l’attacco – condotto da un commando di palestinesi riusciti ad infiltrarsi in Israele – il primo ministro Ehud Olmert aveva promesso “una risposta immediata”. '''Raid aerei a Baghdad e Basra, 12 miliziani uccisi''' Gli eserciti statunitense e britannico hanno lanciato stanotte due raid aerei rispettivamente su Sadr City, l'enclave sciita di Baghdad, e su Basra, uccidendo 12 miliziani e ferendone almeno uno, secondo quanto riferito dagli stessi comandi militari. Nel primo attacco, sei miliziani sciiti che trasportavano alcune granate sarebbero stati uccisi da un missile lanciato da un aereo telecomandato, mentre nel secondo altri sei combattenti che stavano sparando colpi di mortaio contro l'esercito iracheno sarebbero stati uccisi a Basra '''Scontri a Redeyef per il carovita, 20 arresti''' Tre giorni di violente manifestazioni nella città tunisina di Redeyef, nella provincia centrale di Gasfa, per protestare contro il carovita hanno provocato scontri e portato agli arresti di 20 persone, secondo fonti sindacali. Parte degli arrestati sarebbe stata poi rilasciata, mentre sette persone sarebbero state incriminate per danneggiamento di proprietà e disturbo dell'ordine pubblico. In Tunisia l'inflazione alimentare è arrivata all'8,6 percento nel solo mese di febbraio. '''INAUGURATA ALL’AVANA PRIMA SUCCURSALE “BANCA''' “Questa non è solo un’istituzione concepita per prestare denaro, ma uno strumento per coordinare politiche finanziarie, soprattutto di fronte all’attuale crisi internazionale”: con queste parole Francisco Soberón, presidente del ‘Banco Central de Cuba’, ha inaugurato all’Avana la prima succursale della banca dell’Alba - l'Alternativa bolivariana delle Americhe nata in contrapposizione alla fallita ‘Area di libero commercio delle Americhe’ (Alca), fortemente voluta dalla Casa Bianca. La banca, che inizierà le sue attività il 25 aprile, “è strutturata in maniera tale che ciascun paese vi apporterà fondi secondo le proprie disponibilità. Ma tutti i suoi membri, indipendentemente dal loro contributo, avranno la stessa facoltà di voto” ha aggiunto Soberón, alla presenza dei ministri delle Finanze di Venezuela, Rafael Isea, e Nicaragua, Alberto José Guevara, e dell’ambasciatore boliviano a Cuba, Saul Sánchez. La banca dell’Alba avrà un capitale iniziale pari a circa 1,2 miliardi di euro, la maggior parte proveniente dal Venezuela. Presentando due mesi fa l’iniziativa al VI vertice dell’Alba, il presidente venezuelano Hugo Chávez aveva chiarito che il nuovo istituto di credito “è la nostra risposta al Fondo monetario internazionale e alla Banca Mondiale, strumenti usati per dominare e sottomettere i nostri popoli”. '''HAITI: CONTINUANO GLI SCONTRI PER IL CAROVITA''' Da fine marzo la popolazione di Haiti manifesta contro l’aumento dei prezzi di alimenti e beni di prima necessità; le dimostrazioni sono sfociate in scontri con la polizia, in cui sono rimasti coinvolti anche i caschi blu della missione Onu (Minustah). Finora gli scontri hanno provocato cinque morti e oltre una sessantina di feriti, per la maggior parte da armi da fuoco. La protesta ha avuto l'avvio da un aumento spropositato dei prezzi degli alimenti di base, come riso e olio. Si stima che in meno di una settimana ad Haiti i prezzi siano saliti drasticamente toccando punte del 100%. Haiti, lo ricordiamo, è il paese più povero dell’America Latina con l’80% degli otto milioni e mezzo di abitanti che sopravvive con meno di un euro e 27 centesimi al giorno (due dollari). '''FEBBRE ‘DENGUE’ A RIO DE JANEIRO: IN UNA SETTIMANA MIGLIAIA DI NUOVI CASI''' È salito a 79 vittime, 46 nell’area metropolitana e 33 nel territorio statale, il bilancio della più grave epidemia di febbre ‘dengue’ nella storia di Rio de Janeiro che solo nell’ultima settimana ha registrato 12 nuovi decessi e 18.000 nuovi contagi su un totale di 75.399: sono gli ultimi dati forniti dalla segreteria della Sanità locale, secondo la quale si sta ancora indagando sulle cause della morte di altre 80 persone, forse collegate alla malattia trasmessa dalle zanzare ‘Aedes Aegypti’che nella versione emorragica può essere fatale. Delle 79 vittime confermate finora, 36 sono di minori di 15 anni. Solo dall’inizio dell’anno il numero dei casi di ‘dengue’ nello stato di Rio de Janeiro ha già superato quello complessivo registrato nell’intero 2007, pari a 66.553 contagi. Dopo la capitale, le città più colpite dall’epidemia sono Angra de dos Reis (5157 casi), Nova Iguaçú (4437), Campos dos Goytacazes (3309) e Duque de Caxias (2290). |
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'''INCATENATI CONTRO LA NUOVA DISCARICA. NUOVA PROTESTA A BENEVENTO''' Un gruppo di persone del comitato civico contro la realizzazione della discarica a S.Arcangelo Trimonte si è incatenato da questa mattina sotto la prefettura di Benevento. Il loro gesto, spiegano, è volto a sensibilizzare le istituzioni locali contro il provvedimento in atto del commissariato straordinario per i rifiuti in Campania. Dal presidio sentiamo Carmine, attivista del centro sociale Depistaggio di Benevento che partecipa alla protesta. |
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Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
INCURSIONE E RAID ISRAELIANI A GAZA
Una decina di carri armati israeliani sono penetrati nella Striscia di Gaza, dove dall’alba di oggi sono in corso scontri con attivisti palestinesi. Lo ha detto la radio israeliana confermata da fonti di stampa palestinese secondo cui i corazzati israeliani si trovano nei pressi del campo profughi di al Bureij, nel centro della Striscia. L’operazione segue di poche ore un raid aereo sulla località di Al-Khaza'a, non lontano da Khan Yunis, nel sud della Striscia, nel quale sono morti due esponenti di Hamas e altre sette persone sarebbero rimaste ferite. Intanto, è salito a sette il numero delle vittime palestinesi per le incursioni lanciate dall’esercito israeliano dopo l’uccisione di due civili israeliani nell’attacco avvenuto al valico di Karni mercoledì scorso. Dopo l’attacco – condotto da un commando di palestinesi riusciti ad infiltrarsi in Israele – il primo ministro Ehud Olmert aveva promesso “una risposta immediata”.
Raid aerei a Baghdad e Basra, 12 miliziani uccisi
Gli eserciti statunitense e britannico hanno lanciato stanotte due raid aerei rispettivamente su Sadr City, l'enclave sciita di Baghdad, e su Basra, uccidendo 12 miliziani e ferendone almeno uno, secondo quanto riferito dagli stessi comandi militari. Nel primo attacco, sei miliziani sciiti che trasportavano alcune granate sarebbero stati uccisi da un missile lanciato da un aereo telecomandato, mentre nel secondo altri sei combattenti che stavano sparando colpi di mortaio contro l'esercito iracheno sarebbero stati uccisi a Basra
Scontri a Redeyef per il carovita, 20 arresti
Tre giorni di violente manifestazioni nella città tunisina di Redeyef, nella provincia centrale di Gasfa, per protestare contro il carovita hanno provocato scontri e portato agli arresti di 20 persone, secondo fonti sindacali. Parte degli arrestati sarebbe stata poi rilasciata, mentre sette persone sarebbero state incriminate per danneggiamento di proprietà e disturbo dell'ordine pubblico. In Tunisia l'inflazione alimentare è arrivata all'8,6 percento nel solo mese di febbraio.
INAUGURATA ALL’AVANA PRIMA SUCCURSALE “BANCA
“Questa non è solo un’istituzione concepita per prestare denaro, ma uno strumento per coordinare politiche finanziarie, soprattutto di fronte all’attuale crisi internazionale”: con queste parole Francisco Soberón, presidente del ‘Banco Central de Cuba’, ha inaugurato all’Avana la prima succursale della banca dell’Alba - l'Alternativa bolivariana delle Americhe nata in contrapposizione alla fallita ‘Area di libero commercio delle Americhe’ (Alca), fortemente voluta dalla Casa Bianca. La banca, che inizierà le sue attività il 25 aprile, “è strutturata in maniera tale che ciascun paese vi apporterà fondi secondo le proprie disponibilità. Ma tutti i suoi membri, indipendentemente dal loro contributo, avranno la stessa facoltà di voto” ha aggiunto Soberón, alla presenza dei ministri delle Finanze di Venezuela, Rafael Isea, e Nicaragua, Alberto José Guevara, e dell’ambasciatore boliviano a Cuba, Saul Sánchez. La banca dell’Alba avrà un capitale iniziale pari a circa 1,2 miliardi di euro, la maggior parte proveniente dal Venezuela. Presentando due mesi fa l’iniziativa al VI vertice dell’Alba, il presidente venezuelano Hugo Chávez aveva chiarito che il nuovo istituto di credito “è la nostra risposta al Fondo monetario internazionale e alla Banca Mondiale, strumenti usati per dominare e sottomettere i nostri popoli”.
HAITI: CONTINUANO GLI SCONTRI PER IL CAROVITA
Da fine marzo la popolazione di Haiti manifesta contro l’aumento dei prezzi di alimenti e beni di prima necessità; le dimostrazioni sono sfociate in scontri con la polizia, in cui sono rimasti coinvolti anche i caschi blu della missione Onu (Minustah). Finora gli scontri hanno provocato cinque morti e oltre una sessantina di feriti, per la maggior parte da armi da fuoco. La protesta ha avuto l'avvio da un aumento spropositato dei prezzi degli alimenti di base, come riso e olio. Si stima che in meno di una settimana ad Haiti i prezzi siano saliti drasticamente toccando punte del 100%. Haiti, lo ricordiamo, è il paese più povero dell’America Latina con l’80% degli otto milioni e mezzo di abitanti che sopravvive con meno di un euro e 27 centesimi al giorno (due dollari).
FEBBRE ‘DENGUE’ A RIO DE JANEIRO: IN UNA SETTIMANA MIGLIAIA DI NUOVI CASI
È salito a 79 vittime, 46 nell’area metropolitana e 33 nel territorio statale, il bilancio della più grave epidemia di febbre ‘dengue’ nella storia di Rio de Janeiro che solo nell’ultima settimana ha registrato 12 nuovi decessi e 18.000 nuovi contagi su un totale di 75.399: sono gli ultimi dati forniti dalla segreteria della Sanità locale, secondo la quale si sta ancora indagando sulle cause della morte di altre 80 persone, forse collegate alla malattia trasmessa dalle zanzare ‘Aedes Aegypti’che nella versione emorragica può essere fatale. Delle 79 vittime confermate finora, 36 sono di minori di 15 anni. Solo dall’inizio dell’anno il numero dei casi di ‘dengue’ nello stato di Rio de Janeiro ha già superato quello complessivo registrato nell’intero 2007, pari a 66.553 contagi. Dopo la capitale, le città più colpite dall’epidemia sono Angra de dos Reis (5157 casi), Nova Iguaçú (4437), Campos dos Goytacazes (3309) e Duque de Caxias (2290).
ITALIA
INCATENATI CONTRO LA NUOVA DISCARICA. NUOVA PROTESTA A BENEVENTO Un gruppo di persone del comitato civico contro la realizzazione della discarica a S.Arcangelo Trimonte si è incatenato da questa mattina sotto la prefettura di Benevento. Il loro gesto, spiegano, è volto a sensibilizzare le istituzioni locali contro il provvedimento in atto del commissariato straordinario per i rifiuti in Campania. Dal presidio sentiamo Carmine, attivista del centro sociale Depistaggio di Benevento che partecipa alla protesta.
Siparietto
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