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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IL PAESE SI INTERROGA DAVANTI A VIOLENZE CONTRO IMMIGRATI

Le violenze xenofobe avvenute in questi giorni in una township di Johannesburg, ed estesesi ieri in un abitato vicino, sono state duramente condannate dal presidente Thabo Mbeki, oggi a Maputo per un impegno politico, che ha sollecitato la polizia e intervenire con decisone per portare i responsabili davanti alla giustizia. Già ieri consiglio dei ministri aveva condannato “nei termini più duri possibili” le violenze di domenica scorsa ad Alexandra, in cui sono morte tre persone e decine sono rimaste ferite, facendo sapere di aver creato un gruppo di lavoro speciale per investigare sull’accaduto e fornire suggerimenti su come affrontare i sintomi di una crescente tensione tra sudafricani dei quartieri poveri e immigrati stranieri. Non è ancora chiaro chi abbia ordinato le ‘spedizioni punitive’ contro cittadini immigrati nel sobborgo: alcuni media locali chiamano in causa i membri dell’Associazione dei residenti di Alexandra, un sovraffollato quartiere povero non distante del centro della città, irritati perché l’amministrazione locale avrebbe assegnato agli immigrati case popolari, mentre altre fonti sottolineano che i fatti sono degenerati perché criminali comuni hanno approfittato delle tensioni per commettere rapine e furti sia nelle case degli immigrati che dei cittadini sudafricani; scontri tra abitanti e polizia, intervenuta per ristabilire l’ordine arrestando inoltre una cinquantina di persone, sono continuati fino a ieri sera. Un migliaio di stranieri si sono trasferiti in tende davanti alla stazione di polizia di Alexandra, dove l’accampamento è stato allestito dagli agenti accortisi che gli immigrati si erano radunati lì intorno in cerca di protezione, e sono ora assistiti dalla Croce Rossa. Nelle stesse ore in cui si pronunciava il governo, ci sono stati disordini anche nella township di Diepsloot, dove gli stranieri stavano scappando da Alexandra; qualcuno – secondo un testimone teppisti ubriachi- ha alzato barricate e incendiato copertoni per respingere l’arrivo degli immigrati; la polizia ha condotto per tutta la giornata un operazione nel quartiere in cerca dei responsabili, arrestando 13 persone.

Birmania: ciclone Nargis; 77'738 morti, 55'917 dispersi

RANGOON - Il bilancio provvisorio delle vittime del ciclone Nargis, che ha colpito la Birmania il 3 maggio, ha raggiunto i 77'738 morti e i 55'917 dispersi: un totale di 133'655 persone. Lo ha annunciato oggi la televisione di stato birmana. Intanto piogge torrenziali sferzano ancora il delta dell'Irrawaddy, la più colpita dal ciclone.

Il nuovo bilancio è il primo fornito dalla televisione di stato birmana a dare una dimensione più in linea con le stime sul numero delle vittime rese dalle organizzazioni internazionali. Fino a due giorni fa, infatti, i bilanci ufficiali forniti dai media birmani parlavano di un totale di 60'000, tra morti e dispersi. Alcune stime occidentali fanno salire il totale dei morti e dei dispersi a forse 200'000 persone

Terremoti: Cina; Sichuan, oltre 4,8 milioni di senzatetto

PECHINO - Il terremoto in Cina ha provocato oltre 4,8 milioni di senzatetto nella regione del Sichuan. Lo ha annunciato oggi un alto responsabile del governo provinciale

ITALIA

MADRID, NO ALLA POLITICA DELLE ESPULSIONI Il vicepremier spagnolo, Maria Teresa Fernandez de la Vega, ha espresso forti critiche nei confronti delle misure che il governo italiano sta prendendo contro l'immigrazione clandestina affermando che "il governo (spagnolo) respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia, e per questo non può condividere quanto sta succedendo in Italia": lo ha riferito l'agenzia di stampa spagnola Efe. In dichiarazioni alla stampa al termine della riunione settimanale del consiglio dei ministri, de la Vega, citata da Efe, ha aggiunto di "non condividere la politica di espulsioni" a suo parere attuata in Italia.

"Il governo (spagnolo) respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia, e perciò non può condividere quanto sta accadendo in Italia, è evidente", ha affermato questo pomeriggio De la Vega, stando alla registrazione della sua dichiarazione oggi al termine del consiglio dei ministri. Il vicepremier socialista spagnolo rispondeva ad una giornalista che le aveva domandato un parere sul decreto sull'immigrazione in preparazione da parte del governo italiano e se misure analoghe potrebbero essere adottate da quello di Madrid. "In Spagna abiamo la politica di immigrazione che conoscete: sappiamo che l'immigrazione è un fenomeno necessario, e buono, quando è immigrazione legale e ordinata, e noi lavoriamo per avere una politica di immigrazione legale e ordinata" ha aggiunto il vicepremier socialista. "Il governo - ha detto ancora De la Vega - non condivide la politica di espulsioni senza rispetto della legge e del diritto. E neppure le azioni che possono esaltare, che esaltano, la violenza, il razzismo e la xenofobia". "Abbiamo meccanismi legali per combattere l'immigrazione illegale, questi - ha concluso - sono i meccanismi che vanno utilizzati".

OSCE, PREOCCUPAZIONE AGGRESSIONI CAMPO NOMADI NAPOLI L'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa con sede a Vienna, ha espresso "preoccupazione per i violenti attacchi" a un campo nomadi a Napoli sollecitando le autorità italiane ad "assicurare la protezione della popolazione rom". In un comunicato, il direttore dell'Odhir, l'ufficio per le istituzioni democratiche dell'organizzazione, basato a Varsavia, Christian Strohal, ha al contempo sollecitato "politici e media ad astenersi dalla retorica anti rom". "Siamo preoccupati per i recenti episodi di violenza contro i rom in Italia", si legge nel comunicato pervenuto all'ANSA. Strohal definisce "comprensibili" le "frustrazioni per l'alto livello di criminalità" riscontrato nel Paese ma respinge come "pericolosa" la "attuale stigmatizzazione di rom e gruppi di immigrati in Italia in quanto contribuisce ad alimentare tensioni e aumenta il potenziale di violenza". Nello stesso comunicato, Andrzej Mirga, responsabile dell' ufficio per questioni dei rom dell'Odhir, dice che c'é stato un "preoccupante" aumento di retorica anti rom e anti immigrati negli ultimi mesi in Italia: "non deve esserci posto in una tollerante società democratica per stereotipi razziali e incitazioni all'odio e alla violenza".

Gheddafi accusa: paesi Ue affondano barconi TRIPOLI - Il leader libico Muammar Gheddafi ha accusato gli stati europei di aver ucciso centinaia di immigrati africani affondando deliberatamente le imbarcazioni nel Mediterraneo per impedire loro di raggiungere l'Europa. "Questa tragedia sta continuando. Nel Mediterraneo è stata dichiarata una guerra contro gli africani", ha detto Gheddafi, in un incontro ieri a Tripoli con i leader dei sindacati africani. E' la prima volta che il ledaer libico fa una simile dichiarazione, senza tuttavia nominare nessun Paese in particolare.

L'accusa del colonnello è stata riportata oggi dall'agenzia ufficiale libica Jana. "L'Europa cerca di difendere se stessa e fa qualsiasi cosa per evitare l'arrivo di immigrati. Così colpiscono le barche e poi dichiarano che tutte le persone a bordo sono morte", ha detto. "Certe volte fingono di soccorrere un'imbarcazione, ma la fanno ribaltare così che tutte i lavoratori migranti che sono a bordo muoiono". La Libia è il principale punto di partenza per gli immigrati africani che tentano di arrivare in Italia (principale rotta marittima per i clandestini diretti in tutta Europa). Secondo le associazioni in difesa dei migranti, sono circa 100.000 gli immigrati che compiono la traversata verso l'Italia ogni anno, mentre molti altri muoiono di fame o annegano nel naufragio di imbarcazioni sovraffollate.

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Sono sicura che di questa violenza non parlerà nessuno. daria-mfla

VIOLENZE SESSUALI: ROMENA AGGREDITA, ARRESTATO ITALIANO

ROMA, 15 MAG - Una ragazza rumena, dipendente di una cooperativa di servizi, è stata aggredita e violentata in call center della capitale, dove la donna lavora come addetta alle pulizie, dal convivente della responsabile del call-center, un italiano di 39 anni, arrestato dalla polizia poco dopo. La ragazza aveva appena iniziato a fare le pulizie del locale che si trova vicino piazza Vescovio quando è stata aggredita alle spalle da un uomo che, minacciandola con un taglierino, l'ha costretta a subire violenza sessuale. Subito dopo la violenza la donna ha chiesto soccorso in un bar poco distante dal call center ed ha chiamato la Polizia. Le indagini, avviate dalla squadra mobile, hanno consentito di identificare l'aggressore, convivente della responsabile del call center. (ANSA).

ANCORA STUPRI

PALERMO - Due anni fa avrebbero violentato una tredicenne. Con questa accusa sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato due giovani di 18 e di 17 anni. La minaccia di troncare il rapporto è stata utilizzata da un minore palermitano sulla sua fidanzata per farle subire una serie di sorprusi sessuali.

Le indagini dei poliziotti furono avviate dalla segnalazione di un consultorio familiare al quale si era rivolta la ragazza dopo un anno dalle violenze subite. Davanti agli psicologi di un centro di neuropsichiatria infantile la ragazza ha raccontato la sua storia.

In passato spesso polizia e carabinieri erano stati chiamati per sedare le liti tra la ragazza e i genitori che le chiedevano di lasciare il fidanzato. Contrasti che avevano portato la vittima delle violenze ad essere ospitata in una casa famiglia.

L'adolescente sarebbe stata costretta, sostengono gli investigatori, ad avere rapporti sessuali con il suo ragazzo dinanzi ad altri adolescenti che poi avrebbero abusato anche loro di lei.

La polizia di Stato sta ora ricercando altri tre ragazzi che almeno in un caso avrebbero abusato della tredicenne. Le famiglie sia della vittima che dei due giovani del 'branco' al momento identificati abitano nella stessa zona di Palermo, in periferia, nell'area compresa fra lo Zen e Sferracavallo.

Per il sostituto procuratore dei Minori, Maria Vittoria Randazzo, le indagini in questi anni su casi di violenza fanno registrare un dato allarmante. "La sessualità - sottolinea - viene vista come un mezzo di scambio per farsi accettare".

15/05/2008

Siparietto


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ESTERI

ITALIA


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gror080516 (last edited 2008-06-26 09:52:40 by anonymous)