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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19.30

ESTERI

LIBANO: ANCORA SANGUINOSI SCONTRI TRA FAZIONI POLITICHE

La situazione in Libano torna a essere bollente. Lo scorso fine settimana si sono verificati diversi scontri a fuoco a Tripoli, nel nord del paese, tra miliziani alawiti ( la stessa confessione dello sciismo cui appartiene il presidente siriano Bashar Assad) e guerriglieri sunniti vicini alla maggioranza al governo. Gli scontri, che hanno interessato le aree di Bab al Tebbaneh e Jabal Mohsen, hanno causato almeno sei vittime e il ferimento di 44 persone. Domenica le fazioni si erano accordate per schierare l'esercito nelle zone più a rischio di violenze, ma ancora oggi fonti locali parlano si sporadiche sparatorie e di cecchini ancora appostati sui tetti, mentre i residenti sono chiusi in casa per paura. Stamattina una persona è stata uccisa e un'altra è morta per le ferite riportate nei giorni scorsi. La ripresa di episodi di violenza, dopo l'accordo di Doha, che ha messo fine alla crisi istituzionale nel Paese portando all'elezione di Michel Suleiman alla carica di presidente, pare sia legata alle difficoltà del premier Fouad Siniora, di nominare un governo di unità nazionale. Secondo l'accordo di Doha, l'opposizione in tale esecutivo dovrebbe avere il potere di veto sulle questioni fondamentali, come ad esempio la nuova legge elettorale. Al momento non è comunque dato sapere se gli scontri dello scorso fine settimana e quelli, delle settimane precedenti, nella valle della Bekaa, siano un modo per mettere pressione sul processo politico.

IRAQ: COLPI DI CANNONE SU POSTI DI BLOCCO GOVERNATIVI

Almeno dieci persone sono morte la notte scorsa in un villaggio a nord-est di Baghdad in seguito ad un attacco a colpi di mortaio messo a segno presumibilmente da gruppi legati ad al Qaida. Lo riferisce l'agenzia Nina, secondo cui alcuni colpi di mortaio si sono abbattuti su dei posti di blocco allestiti da attivisti di al Sawha nella zona a Nord di Khalis, ad una settantina di km a Nord-Est della capitale. Il bilancio, secondo la stessa fonte, è di almeno dieci morti e 24 feriti, tutti attivisti del Sahwa della provincia di Diyala

TURCHIA: ANCORA DIFFUSI I DELITTI D'ONORE

Sono oltre 1.000 i delitti d'onore commessi in Turchia negli ultimi cinque anni e nella sola Istanbul almeno una persona alla settimana viene uccisa per 'motivi d'onorè. Lo scrive il quotidiano Radikal che riferisce i dati di un'inchiesta condotta dalla Direzione Generale per la Tutela dei Diritti Umani della Presidenza del Consiglio dei Ministri secondo la quale gli assassini, una volta condotti in prigione, sono considerati dei veri e propri eroi e non si pentono dei delitti commessi. 'Il Rapporto sui Delitti D'Onorè è stato presentato nell'ambito della conferenza 'Donne e Partecipazione: Problemi e Soluzionì, in occasione della quale è stato reso noto che nel 2002 erano stati commessi 150 delitti d'onore, mentre nel 2007 il numero è salito a 220. Secondo il rapporto, è nelle grandi città che si registrano le più alte percentuali di questo genere di delitti. Negli ultimi cinque anni 167 persone sono state uccise in Istanbul, 144 in Ankara, 121 a Izmir e 69 a Diyarbakir e, nella maggior parte dei casi, gli omicidi sono stati commessi da persone provenienti dalle province orientali del Paese. Il rapporto conclude notando che nella sola Istanbul il numero dei delitti d'onore è aumentato dai 27 del 2006 ai 53 del 2007.

PAKISTAN: UCCISE ALMENO 11 DEI SEQUESTRATI DI TRE GIORNI FA

Almeno 11 sciiti sono stati uccisi da un gruppo sunnita in un distretto del nord-ovest del Pakistan, secondo la denuncia di un capo clan. I corpi decapitati di 8 appartenenti alla tribu sciita Toori sono stati rinvenuti a Arawali e altri 3 nella zona di Sadda, ha precisato il leader tribale Ali Akbar all'emittente Geo news. L'amministratore del distretto di Kurram, Azam Khan, ha invece detto che «stando alle nostre informazioni, solo otto cadaveri sono stati rinvenuti». Tutte le vittime erano state sequestrate venerdì scorso, quando la carovana alimentare con la quale si stavano spostando è stata attaccata nella zona sunnita di Pir Qayyum. Quattro persone erano state uccise nell'agguato.

Continuano in Cecenia gli attacchi della guerriglia contro le forze dell'ordine. Oggi sono state registrate tre distinte sparatorie nel corso delle quali un poliziotto è stato ucciso e un ufficiale dei servizi segreti (Fsb) è rimasto ferito. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando le forze di sicurezza locali. Il poliziotto è morto durante il trasporto all'ospedale dopo essere stato colpito in un agguato nei pressi del villaggio di Mekenskaia, nel distretto di Naur, condotto a bordo di una Lada da sconosciuti, che hanno aperto il fuoco contro una colonna di cinque in cui viaggiavano agenti di polizia. Quasi alla stessa ora, un ufficiale dell'Fsb è rimasto ferito leggermente alla testa mentre si trovava con un altro collega su una Niva, anch'essa presa di mira da uomini armati, nei dintorni del villaggio di Petropavlovskaia. Un terzo blitz si è verificato con le stesse modalità a pochi km dal villaggio di Vinogradnoe, lungo l'autostrada per Grozny, ma i poliziotti a bordo delle auto di servizio non sono stati colpiti.

FRANCIA: INCENDIATO PER PROTESTA IL CPT

Domenica 22-06-2008, a Parigi, il centro di detenzione provvisorio per stranieri senza documenti di Vincennes, dentro il complesso della scuola di polizia, è stato distrutto dal fuoco. I detenuti nel carcere e altre persone fuori stavano protestando contro il fatto avvenuto il giorno prima: un detenuto tunisiano di 41 anno è MORTO nel centro. La polizia dice: infarto. I poliziotti hanno usato il gas contro i detenuti e gli hanno pestati. La polizia dice che i detenuti hanno messo il fuoco a materassi in due parti del carcere. 150 vigili del fuoco sono intervenuti. 18 feriti all'ospedale. Una cinquantina di detenuti avrebbe riuscito a fuggire: c'erano 249 detenuti. Gli altri sono stati trasferiti in altre città, lontanissime.

BOLIVIA: LA PROVINCIA DI TARIJA, NELL'EST, VOTA PER L'AUTONOMIA

Quasi l'80 percento dei votanti al referendum sullo statuto economico svoltosi ieri nella provincia di Tarija ha sì. Secondo i dati emanati dall'emittente televisiva Unitel, i no avrebbero ottenuto poco più del 20 percento dei voti. Alta l'astensione circa il 35 percento, come avvenuto nei distretti che hanno già votato. “Se il governo non riconosce questo risultato, non potrà mai essere considerato un governo democratico” ha detto Mario Cossio, governatore di Tarija. E se si considera che su nove dipartimenti boliviano solo due (La Paz e Oruro), avrebbero rifiutato il percorso verso l'autonomia, è presumibile che entro breve la crisi sociale boliviana esploda ancor di più. Le province di Pando, Beni, Tarija e Santa Cruz hanno votato a favore di statuti autonomi. E il 10 agosto i boliviani voteranno per il referendum revocatorio del mandato presidenziale di Evo Morales.

ZIMBABWE: IL CANDIDATO DELL'OPPOSIZIONE TSAVANGIRAI RINUNCIA PER PROTESTA ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

In seguito all'annuncio di Tsvangirai, nella capitale Harare si sono verificati episodi di aggressioni di civili da parte di attivisti del partito di Mugabe, lo Zanu-Pf, lo denuncia il partito di Tsvangirai, il Movimento per il cambiamento democraticò (Mcd). Nel suo comunicato si legge “oltre duemila giovani attivisti hanno scatenato il pandemonio a Mbare, nel centro di Harare, aggredendo a caso cittadini inermi”. Il fronte vicino a Mugabe ha reagito mettendo in dubbio la rinuncia di Tsvangirai al ballottaggio del prossimo 27 giugno, e ha invitato i suoi sostenitori a non fermare la campagna elettorale. La consultazione si farà ugualmente, fanno sapere, anche con un solo candidato. “Gli atti di violenza assurdi contro l'opposizione e gli osservatori delle elezioni devono cessare”, ha commentato il governo statunitense con un comunicato, in cui si annuncia anche l'intenzione di sollevare il problema davanti al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Molto contrariato si è detto anche il ministro degli Esteri britannico David Miliband, secondo cui ora “Il governo del presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe non può più essere considerato legittimò”.

ITALIA

ALBANO: NO ALL'INCENERITORE

Cerroni, Acea, Ama intendono costruire in località Roncigliano-Cancelliera un inceneritore-gassificatore da 230.000 t/anno di CDR (Combustibile Da Rifiuti) (!!??), nonostante la manifestata contrarietà delle popolazioni a questo progetto. Il 5 giugno scorso, il consiglio comunale di Albano laziale ha votato all’unanimità un o.d.g., proposto dal coordinamento dei cittadini contro l'inceneritore, confermando la destinazione agricola dei terreni acquistati da Cerroni per costruire l’impianto. Malgrado ciò, Marrazzo e la giunta regionale, si apprestano a varare un nuovo piano regionale dei rifiuti dove, accanto agli inceneritori di S. Vittore e Colleferro, già funzionanti, e Malagrotta, in avviamento, è previsto l’impianto di Albano, ancora da costruire. Nell’autunno scorso il Consiglio regionale aveva votato contro; oggi invece, sotto la pressione di un a lobby guidata da politici come Di Carlo (ex Margherita) e Montino (ex DS), PDL e PD si apprestano a varare questo nuovo disastro. Il 14 giugno a Roncigliano una affollatissima assemblea popolare ha ribadito l'opposizione popolare. Il 20 giugno c'è stato un picchetto sotto la Presidenza della Regione Lazio, che ha consegnato a Marrazzo le firme raccolte contro l’inceneritore. E domani 24 giugno, alle 10.30, si svolgerà una manifestazione al Consiglio regionale di via della Pisana.

NAPOLI: A CHIAIANO I COMITATI RIBADISCONO IL NO ALLA DISCARICA

Molti giornali, Repubblica in testa, riportano nei titoli di oggi che Chiaiano accetta la discarica, riferendo dell' incontro avvenuto ieri in prefettura tra Bertolaso e i rappresentanti delle istituzioni locali e al quale non è stato ammesso il presidente dell'ente parco ... i comitati invece erano stati esclusi dall'invito. Pare, per quanto lo abbiano poi raccontato in maniera poco chiara ieri sera al presidio prima della partita di calcio dell'Italia, che una parte istituzionale ammessa all'incontro abbia "patteggiato" quantità e tipologia di rifiuti da stoccare....cedendo in qualche modo alle pressioni del commissariato e, nei fatti, tradendo il mandato dei comitati "contro la discarica" Dunque a fronte di dimissioni annunciate a gran voce la scorsa settimana e poi non concretizzatesi, la mediazione è stata la strada intrapresa da una parte delle istituzioni presenti al presidio, mentre Carlo Migliaccio, presidente della commissione ambiente, ha invece dichiarato di continuare la battaglia contro la discarica e ha annunciato una conferenza stampa presso la sala del multimediale del comune di Napoli per domani 24 giugno. Stasera invece è convocato per le 18 presso il comune di Marano un consiglio comunale che il mediacenter del presidio seguirà con una diretta audio


Gr 13:00

ESTERI

‘’’LIBANO’’’

Una persona è stata uccisa questa mattina nel secondo giorno consecutivo di scontri nel Nord del Libano tra sunniti sostenitori del governo e attivisti alawiti filo-Hezbollah. Lo riferiscono media locali, secondo cui sale così a sei il numero delle persone morte finora. L'agenzia ufficiale Nna riferisce che 44 persone sono inoltre rimaste ferite, tra cui due soldati, nei due giorni di scontri, verificatisi ad est di Tripoli, a circa 90 km a nord di Beirut. Da tempo si verificano ad intermittenza violenze tra sunniti e esponenti della minoranza alawita, la stessa a cui appartiene la famiglia al Assad, al potere in Siria sin dal 1970. Gli scontri nei pressi di Tripoli fanno seguito ad analoghe sparatorie avvenute all'inizio del mese nella valle orientale della Bekaa tra sunniti e sciiti e potrebbero mettere a rischio l'accordo del 21 maggio che ha posto fine dopo 18 mesi alla più grave crisi politico-istituzionale del Libano sin dalla fine della guerra civile (1975-1990).

‘’’IRAQ’’’

Almeno dieci persone sono morte la notte scorsa in un villaggio a nord-est di Baghdad in seguito ad un attacco a colpi di mortaio messo a segno presumibilmente da gruppi legati ad al Qaida. Lo riferisce l'agenzia Nina, secondo cui alcuni colpi di mortaio si sono abbattuti su dei posti di blocco allestiti da attivisti di al Sawha nella zona a Nord di Khalis, ad una settantina di km a Nord-Est della capitale. Il bilancio, secondo la stessa fonte, è di almeno dieci morti e 24 feriti, tutti attivisti del Sahwa della provincia di Diyala

Migliaia di copie di un volantino che annuncia un'imminente «rivoluzione» contro le truppe americane sono state diffuse in questi giorni nella provincia di Babilonia, a sud di Baghdad. Secondo quanto riporta il giornale arabo 'al-Quds al-Arabì, diverse volte negli ultimi giorni sarebbero stati diffusi questi volantini che non portano la firma di alcun gruppo armato islamico, pur sostenendo che «la resistenza nazionale è l'unica scelta per l'Iraq per cacciare gli occupanti e i loro servi». I cittadini vengono poi invitati a prepararsi in modo adeguato e a custodire le proprie armi in attesa dell'ora zero, senza specificare quando questa verrà. Molti osservatori locali ritengono che dietro ai volantini di questi giorni ci possano essere gli uomini dell'Imam sciita Moqtada al-Sadr, visto che di recente quest'ultimo ha annunciato la nascita di un gruppo speciale all'interno dell'Esercito del Mahdi autorizzato a tenere le armi e a compiere azioni armate.

‘’’TURCHIA’’’

Sono oltre 1.000 i delitti d'onore commessi in Turchia negli ultimi cinque anni e nella sola Istanbul almeno una persona alla settimana viene uccisa per 'motivi d'onorè. Lo scrive il quotidiano Radikal che riferisce i dati di un'inchiesta condotta dalla Direzione Generale per la Tutela dei Diritti Umani della Presidenza del Consiglio dei Ministri secondo la quale gli assassini, una volta condotti in prigione, sono considerati dei veri e propri eroi e non si pentono dei delitti commessi. 'Il Rapporto sui Delitti D'Onorè è stato presentato nell'ambito della conferenza 'Donne e Partecipazione: Problemi e Soluzionì, in occasione della quale è stato reso noto che nel 2002 erano stati commessi 150 delitti d'onore, mentre nel 2007 il numero è salito a 220. Secondo il rapporto, è nelle grandi città che si registrano le più alte percentuali di questo genere di delitti. Negli ultimi cinque anni 167 persone sono state uccise in Istanbul, 144 in Ankara, 121 a Izmir e 69 a Diyarbakir e, nella maggior parte dei casi, gli omicidi sono stati commessi da persone provenienti dalle province orientali del Paese. Il rapporto conclude notando che nella sola Istanbul il numero dei delitti d'onore è aumentato dai 27 del 2006 ai 53 del 2007

‘’’PAKISTAN’’’

Almeno 11 sciiti sono stati uccisi da un gruppo sunnita in un distretto del nord-ovest del Pakistan, secondo la denuncia di un capo clan. I corpi decapitati di 8 appartenenti alla tribu sciita Toori sono stati rinvenuti a Arawali e altri 3 nella zona di Sadda, ha precisato il leader tribale Ali Akbar all'emittente Geo news. L'amministratore del distretto di Kurram, Azam Khan, ha invece detto che «stando alle nostre informazioni, solo otto cadaveri sono stati rinvenuti». Tutte le vittime erano state sequestrate venerdì scorso, quando la carovana alimentare con la quale si stavano spostando è stata attaccata nella zona sunnita di Pir Qayyum. Quattro persone erano state uccise nell'agguato.

Continuano in Cecenia gli attacchi della guerriglia contro le forze dell'ordine. Oggi sono state registrate tre distinte sparatorie nel corso delle quali un poliziotto è stato ucciso e un ufficiale dei servizi segreti (Fsb) è rimasto ferito. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando le forze di sicurezza locali. Il poliziotto è morto durante il trasporto all'ospedale dopo essere stato colpito in un agguato nei pressi del villaggio di Mekenskaia, nel distretto di Naur, condotto a bordo di una Lada da sconosciuti, che hanno aperto il fuoco contro una colonna di cinque in cui viaggiavano agenti di polizia. Quasi alla stessa ora, un ufficiale dell'Fsb è rimasto ferito leggermente alla testa mentre si trovava con un altro collega su una Niva, anch'essa presa di mira da uomini armati, nei dintorni del villaggio di Petropavlovskaia. Un terzo blitz si è verificato con le stesse modalità a pochi km dal villaggio di Vinogradnoe, lungo l'autostrada per Grozny, ma i poliziotti a bordo delle auto di servizio non sono stati colpiti.

‘’’TUNISIA’’’

"Nascondendosi dietro la motivazione della lotta al terrorismo, le autorità tunisine commettono maltrattamenti e detenzioni arbitrarie" è la denuncia dell'ultimo rapporto di Amnesty International, intitolato "In nome della sicurezza: maltrattamenti abituali in Tunisia". Amnesty elenca una serie di pratiche, come la privazione del sonno, gli elettrochoc e le fint e esecuzioni, che sarebbero "in contraddizione non solo con il rispetto dei diritti umani, ma anche con le leggi tunisine".

‘’’MELILLA’’’

Per due volte nella giornata di ieri gruppi di migranti africani hanno tentato di passare la frontiera ed entrare a Melilla, enclave spagnola in Marocco, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine. Stando ai media spagnoli, approfittando della partita Spagna- Italia agli Europei, verso le 23.15 una ventina di migranti ha tentato con la forza di penetrare nel territorio spagnolo. Già nelle prime ore di ieri mattina circa 60-70 persone avevano tentato di passare la frontiera, custodita da agenti marocchini e spagnoli ed erano stati in gran parte ricacciati indietro.

‘’’FRANCIA’’’

Domenica 22-06-2008, a Parigi, il centro di detenzione provvisorio per stranieri senza documenti di Vincennes, dentro il complesso della scuola di polizia, è stato distrutto dal fuoco. I detenuti nel carcere e altre persone fuori stavano protestando contro il fatto avvenuto il giorno prima: un detenuto tunisiano di 41 anno è MORTO nel centro. La polizia dice: infarto. I poliziotti hanno usato il gaz contro i detenuti e gli hanno pestati. La polizia dice che i detenuti hanno messo il fuoco a materazzi in due parti del carcere. 150 vigili del fuoco sono intervenuti. 18 feriti all'ospedale.

Una cinquantina di detenuti avrebbe riuscito a fuggire: c'erano 249 detenuti. Gli altri sono stati trasferiti in altre città, lontanissime. Il nuovo Gran Rabbino di Francia, Gilles Bernheim, ha giudicato oggi «probabile» ma «non certo» che l'aggressione ai danni di un giovane ebreo, avvenuta sabato sera a Parigi, possa rivestire una matrice antisemita. Bernheim ha insistito sul fatto che è compito della giustizia determinare le circostanze dell'aggressione e il movente dei responsabili, e ha aggiunto «È chiaro che la matrice antisemita dell'aggressione è probabile, sebbene non sia certa”. Il 17enne Rudy Haddad, ferito gravemente a colpi di spranghe di ferro da un gruppo di suoi coetanei perchè portava sulla testa la kippah, è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione di un ospedale parigino ;si trova in uno stato di 'coma artificiale’ ma è in fase di miglioramento.

ITALIA

’’CREMONA’’’

E'stata uccisa per un debito di mille euro Antonia Sangiovanni, la badante di 53 anni di Crema (Cremona),accoltellata ieri da un tassista. L'omicida sarebbe Vito D'Onghia, barese di 54 anni, residente a Vigevano (Pavia). Vittima e omicida avevano in comune la passione per il gioco d'azzardo che praticavano nei casino' in territorio svizzero, dove si recavano insieme. D'Onghia ha confessato il movente del delitto: un debito di mille euro.

‘’’GENOVA’’’

Picchiava la compagna di 17 anni incinta e denutrita perche' non voleva piu' chiedere l'elemosina. Arrestato rom. Con l'accusa di riduzione in schiavitu'. La vicenda e' stata scoperta dagli agenti della Polfer durante i controlli nelle aree ferroviarie della Liguria, dove la coppia di nomadi trovava rifugi di fortuna. La ragazzina ha raccontato che il suo aguzzino la picchiava perche' non voleva piu' chiedere l'elemosina.

‘’’VERCELLI’’’

Potrebbero appartenere a due migranti i cadaveri ritrovati lungo l'autostrada che collega Vercelli a Santhia'. I due corpi, si e' appreso in seguito, non erano carbonizzati ma in avanzato stato di decomposizione. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c'e' infatti anche quella della tratta di migranti. Non e' escluso che i due uomini siano morti per gli stenti di un lungo viaggio, forse a nel cassone di un camion o in un container, e scaricati lungo l'autostrada

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080623 (last edited 2008-06-26 09:48:41 by anonymous)