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'''MOGADISCIO: ATTACCO CONTRO COMMISSARIATO, NOVE SOLDATI UCCISI'''

Sono nove i soldati somali morti nei violenti scontri avvenuti ieri nei pressi di un commissariato di polizia nel quartiere di Daynile, nel nord di Mogadiscio, dopo l’attacco alla struttura lanciato dagli ‘shebab’ (gruppi armati legati alle frange più radicali dell’opposizione politica) e conclusosi con la liberazione di tutti i detenuti. Secondo fonti locali i combattimenti, iniziati ieri sera, si sono conclusi con la presa del commissariato da parte delle forze antigovernative (che successivamente hanno rivendicato l’aggressione) rimaste nell’edificio per oltre un’ora. Sempre ieri sera, oppositori armati hanno lanciato attacchi anche in altre zone di Mogadiscio contro forze governative e soldati etiopici. Gli episodi più gravi sono stati segnalati nel distretto di Hodan e nell’area di Tarabunka, dove l’uso delle parti di artiglieria pesante avrebbe provocato almeno il ferimento di due civili. Su queste ulteriori violenze non sono però disponibili bilanci certi. Almeno tre bambini invece sono morti nella città portuale di Kismayo, nell’estremo sud del paese, in un episodio ancora tutto da comprendere che ha provocato anche il ferimento di una donna e di due dei suoi figli. Secondo le ricostruzioni ancora incerte in circolazione sulla stampa locale, un gruppo di uomini armati (probabilmente delinquenti comuni) ha aperto il fuoco contro un’abitazione nel tentativo di sequestrarne il proprietario, un facoltoso commerciante.

'''Iraq: uccisi tre marines Usa'''

Tre marines americani e due loro interpreti iracheni sono stati uccisi da un attentatore suicida nell'ovest dell'Iraq. Lo ha reso noto l'esercito Usa.I cinque 'sono stati uccisi durante un'operazione contro forze nemiche nella provincia di al Anbar' a maggioranza sunnita.

'''PRIDE A GERUSALEMME'''

Con lo slogan "amore libero" migliaia di persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla parata del gay pride a Gerusalemme, che si è svolta senza incidenti. I manifestanti sono partiti alle 16 dal parco Independence e hanno concluso la marcia al parco Liberty Bell. Un gruppo di attivisti di estrema destra, sostenuti dal sindaco di Gerusalemme Uri Lupoliansky, aveva chiesto di vietare il gay pride, ma l'Alta corte di Giustizia ha respinto l'istanza.Una manifestazione di protesta si è tenuta in un'area ultraortodossa della città con centinaia di partecipanti. Ieri sera in diversi quartieri ultraortodossi sono stati bruciati cassonetti della spazzatura contro il gay pride, che secondo i religiosi «turba la santità di Gerusalemme».

'''CHAPARE, ‘ZONA LIBERA DA INGERENZA STATI UNITI’'''

I ‘cocaleros’ (coltivatori di coca) del Chapare non accetteranno più aiuti dal Programma di sviluppo degli Stati Uniti, Usaid, il quale, sostengono, usa la sua influenza per provocare la caduta del presidente Evo Morales. “Abbiamo cominciato a togliere tutti i cartelli che contengono la sigla Usaid, per poter dichiarare la zona libera dall’ingerenza degli Stati Uniti” ha detto alla stampa boliviana il rappresentante dei ‘cocaleros’ Julio Salazar. Sempre secondo la stampa locale, gli operatori di Usaid hanno iniziato a lasciare la regione, bastione del presidente, lui stesso per venti anni a capo del sindacato dei cocaleros. I contadini non sono preoccupati per il venir meno dei finanziamenti americani poiché sostengono che gli aiuti potranno riceverli dalla cooperazione allo sviluppo venezuelana, dopo avere saputo, la settimana scorsa, che il governo di Hugo Chavez ha destinato oltre 100 milioni di dollari a un programma boliviano di sviluppo nelle zone rurali chiamato “Bolivia cambia, Evo cumple” (Bolivia volta pagina, Evo lo fa). Nella passata legislatura Usaid ha destinato 87 milioni di dollari a progetti in Chapare, finanziando direttamente le organizzazioni locali senza passare per le autorità governative. Più volte i sindacati avevano denunciato che il programma americano stava dando il suo denaro a gruppi ostili al presidente Morales, un’accusa respinta dall’organizzazione. Martedì scorso il vice ministro degli Affari esteri Hugo Fernandez non ha parlato di nessuna ‘espulsione’, limitandosi a dire che tutti i progetti di Usaid “sono giunti a conclusione e non ci sono stati nuovi accordi”. Da parte sua, l’ambasciata degli Stati Uniti a La Paz ha detto di “non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sulla decisione attinente i programmi di aiuti nel Chapare”.
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'''Infortuni: Lucchesia, morto artigiano'''

Un artigiano di 46 anni e' morto in un incidente sul lavoro in provincia di Lucca.L'uomo, un fabbro socio di un ditta di Camaiore, lavorava alla saracinesca di una villetta a Bargecchia, sulle colline di Massarosa. E' stato colpito alla testa da un gancio che si e' staccato dall'ingranaggio. Accertamenti vengono eseguiti dai vigili urbani e dal servizio prevenzione infortuni sul lavoro del'Asl 12.

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ESTERI

MOGADISCIO: ATTACCO CONTRO COMMISSARIATO, NOVE SOLDATI UCCISI

Sono nove i soldati somali morti nei violenti scontri avvenuti ieri nei pressi di un commissariato di polizia nel quartiere di Daynile, nel nord di Mogadiscio, dopo l’attacco alla struttura lanciato dagli ‘shebab’ (gruppi armati legati alle frange più radicali dell’opposizione politica) e conclusosi con la liberazione di tutti i detenuti. Secondo fonti locali i combattimenti, iniziati ieri sera, si sono conclusi con la presa del commissariato da parte delle forze antigovernative (che successivamente hanno rivendicato l’aggressione) rimaste nell’edificio per oltre un’ora. Sempre ieri sera, oppositori armati hanno lanciato attacchi anche in altre zone di Mogadiscio contro forze governative e soldati etiopici. Gli episodi più gravi sono stati segnalati nel distretto di Hodan e nell’area di Tarabunka, dove l’uso delle parti di artiglieria pesante avrebbe provocato almeno il ferimento di due civili. Su queste ulteriori violenze non sono però disponibili bilanci certi. Almeno tre bambini invece sono morti nella città portuale di Kismayo, nell’estremo sud del paese, in un episodio ancora tutto da comprendere che ha provocato anche il ferimento di una donna e di due dei suoi figli. Secondo le ricostruzioni ancora incerte in circolazione sulla stampa locale, un gruppo di uomini armati (probabilmente delinquenti comuni) ha aperto il fuoco contro un’abitazione nel tentativo di sequestrarne il proprietario, un facoltoso commerciante.

Iraq: uccisi tre marines Usa

Tre marines americani e due loro interpreti iracheni sono stati uccisi da un attentatore suicida nell'ovest dell'Iraq. Lo ha reso noto l'esercito Usa.I cinque 'sono stati uccisi durante un'operazione contro forze nemiche nella provincia di al Anbar' a maggioranza sunnita.

PRIDE A GERUSALEMME

Con lo slogan "amore libero" migliaia di persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla parata del gay pride a Gerusalemme, che si è svolta senza incidenti. I manifestanti sono partiti alle 16 dal parco Independence e hanno concluso la marcia al parco Liberty Bell. Un gruppo di attivisti di estrema destra, sostenuti dal sindaco di Gerusalemme Uri Lupoliansky, aveva chiesto di vietare il gay pride, ma l'Alta corte di Giustizia ha respinto l'istanza.Una manifestazione di protesta si è tenuta in un'area ultraortodossa della città con centinaia di partecipanti. Ieri sera in diversi quartieri ultraortodossi sono stati bruciati cassonetti della spazzatura contro il gay pride, che secondo i religiosi «turba la santità di Gerusalemme».

CHAPARE, ‘ZONA LIBERA DA INGERENZA STATI UNITI’

I ‘cocaleros’ (coltivatori di coca) del Chapare non accetteranno più aiuti dal Programma di sviluppo degli Stati Uniti, Usaid, il quale, sostengono, usa la sua influenza per provocare la caduta del presidente Evo Morales. “Abbiamo cominciato a togliere tutti i cartelli che contengono la sigla Usaid, per poter dichiarare la zona libera dall’ingerenza degli Stati Uniti” ha detto alla stampa boliviana il rappresentante dei ‘cocaleros’ Julio Salazar. Sempre secondo la stampa locale, gli operatori di Usaid hanno iniziato a lasciare la regione, bastione del presidente, lui stesso per venti anni a capo del sindacato dei cocaleros. I contadini non sono preoccupati per il venir meno dei finanziamenti americani poiché sostengono che gli aiuti potranno riceverli dalla cooperazione allo sviluppo venezuelana, dopo avere saputo, la settimana scorsa, che il governo di Hugo Chavez ha destinato oltre 100 milioni di dollari a un programma boliviano di sviluppo nelle zone rurali chiamato “Bolivia cambia, Evo cumple” (Bolivia volta pagina, Evo lo fa). Nella passata legislatura Usaid ha destinato 87 milioni di dollari a progetti in Chapare, finanziando direttamente le organizzazioni locali senza passare per le autorità governative. Più volte i sindacati avevano denunciato che il programma americano stava dando il suo denaro a gruppi ostili al presidente Morales, un’accusa respinta dall’organizzazione. Martedì scorso il vice ministro degli Affari esteri Hugo Fernandez non ha parlato di nessuna ‘espulsione’, limitandosi a dire che tutti i progetti di Usaid “sono giunti a conclusione e non ci sono stati nuovi accordi”. Da parte sua, l’ambasciata degli Stati Uniti a La Paz ha detto di “non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sulla decisione attinente i programmi di aiuti nel Chapare”.

ITALIA

Infortuni: Lucchesia, morto artigiano

Un artigiano di 46 anni e' morto in un incidente sul lavoro in provincia di Lucca.L'uomo, un fabbro socio di un ditta di Camaiore, lavorava alla saracinesca di una villetta a Bargecchia, sulle colline di Massarosa. E' stato colpito alla testa da un gancio che si e' staccato dall'ingranaggio. Accertamenti vengono eseguiti dai vigili urbani e dal servizio prevenzione infortuni sul lavoro del'Asl 12.

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