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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

GENOVA G8: Diaz, al via requisitoria pm Indagini difficili -a causa dell'omertà dei poliziotti-

GENOVA, 3 LUG - E' iniziata questa mattina la requisitoria dei pm al processo per l'irruzione della Polizia nella scuola Diaz durante il G8. Al processo non sono presenti i 29 poliziotti imputati. Il pm Enrico Zucca ha subito parlato delle difficolta' riscontrate nelle indagini nei confronti dei poliziotti, a causa della loro 'omertà'. 'Riteniamo - ha detto - di aver usato prudenza nelle indagini, ma ora chiediamo alla giustizia rigore. Invochiamo ordine e legge per il rispetto dei diritti'.

GENOVA G8: DIAZ, PM NON CI FU SASSAIOLA CONTRO POLIZIA audio con supportolegale

GENOVA, 3 LUG - Il pm Enrico Zucca nella prima parte della sua requisitoria ha contestato, citando le deposizione dei testi della difesa, che ci sia stata una sassaiola da parte degli occupanti la scuola Diaz contro alcune pattuglie della polizia. L'episodio per l'accusa è importante perchè la sassaiola è stato il motivo addotto dai vertici della polizia per decidere l'irruzione nella scuola che sfociò nella «macelleria messicana» e nell'arresto di 93 manifestanti. Il pm ha quindi citato uno degli imputati, Spartaco Mortola, all'epoca capo della Digos, come il poliziotto che parlò per primo di un lancio di oggetti contro le camionette. Il fatto Mortola lo riferì direttamente a Kovac allora responsabile della scuola adibita a dormitorio

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

ANCORA MORTI SUL LAVORO

SASSARI, 3 LUG - Il giovane operaio, Pietro Ghiani, di 23 anni, di Gergei, è morto in località Baddu 'e ludu dove è in costruzione il depuratore di Mores, alla periferia del paese. Lavorava per un ditta che ha in subappalto parte dell'opera quando un terrapieno lo ha travolto. Il giovane si trovava in un canalone dove stava collocando alcuni tubi, ma una parete ha ceduto. Due colleghi di lavoro hanno tentato di liberarlo dalla terra, senza riuscirci. All'arrivo del personale del 118 e dei Vigili del fuoco era già morto. (ANSA).

FIRENZE Filo spinato contro CpT

FIRENZE, 3 LUG - Filo spinato nel centro di Firenze per protestare contro l'ipotesi di realizzare a Firenze Centri di permanenza temporanea (Cpt). Un gruppo di 7-8 giovani ha cosi' impedito il traffico pedonale in via de' Calzaiuoli, in pieno centro, e ha esposto due tazebao con la scritta: 'No Cpt. Questa non e' una citta' lager'. Il transito ai pedoni, soprattutto turisti, e' stato impedito per alcuni minuti. All'arrivo di Cc vigili urbani i giovani sono scappati a piedi.

TELECOM ITALIA: DOMANI SCIOPERO NAZIONALE LAVORATORI CONTRO I TAGLI

Milano, 03 lug - Domani i lavoratori di Telecom Italia sciopereranno, per l'intero turno di lavoro, a livello nazionale, a sostegno della vertenza aperta dalle segreterie di categoria SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL con l'azienda, respingendo la politica dei tagli. Lo ricorda un comunicato Uilcom Milano-Lombardia. L'azienda - prosegue la nota - ha avviato le procedure di legge per 5000 lavoratori senza un confronto preventivo con le Organizzazioni Sindacali. I tagli occupazionali dichiarati rischiano di impoverire l'Azienda, anche sotto il profilo professionale e pregiudicano lo sviluppo futuro della stessa. Tutto ciò mette in pericolo il futuro di Telecom che resta un asset strategico per il Paese

ROMA Esalazioni zolfo, evacuate famiglie

ROMA, 3 LUG - Un centinaio di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case per forti esalazioni di zolfo nel quartiere Morena, a Roma. Dai rilievi dei vigili del fuoco e' stata rilevata una concentrazione di idrogeno solforato di gran lunga superiore alla norma. Sono state 32 le famiglie fatte evacuare dalle proprie abitazioni per ragioni di sicurezza. L'emissione di zolfo e' stata generata dal perforamento del terreno di una trivella per la realizzazione di un pozzo.

ROMA i movimenti per la casa chiedono incontro all'assessore audio ror

I movimenti di lotta per la casa oggi si sono dati appuntamento a lungotevere dei cenci per richiedere un incontro all'assessore sulle politiche abitative.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

STRISCIA DI GAZA - VALICHI APERTI? SOPRATTUTTO PER I. . .COCOMERI

“Sì, è vero, il numero di camion che vengono fatti entrare a Gaza rispetto alle settimane scorse è aumentato, ma quelli in più sono carichi di angurie israeliane da piazzare sul mercato, con il risultato che mancano olio, pane i beni di prima necessità che hanno raggiunto prezzi altissimi...in compenso siamo sommersi dai cocomeri”: lo racconta alla MISNA Iyad, un operatore umanitario palestinese da Gaza, poche ore dopo l’ennesimo episodio di tensione verificatosi a causa del lungo isolamento imposto alla popolazione della Striscia. È di diversi palestinesi e sei poliziotti egiziani feriti, infatti, il bilancio degli ultimi scontri a Rafah, il valico che collega l’Egitto alla Striscia di Gaza di cui il governo del Cairo aveva annunciato l’apertura, per due giorni, per permettere il passaggio di palestinesi malati e in necessità di cure mediche. “La tensione è salita a causa della lentezza esasperante con cui sono state eseguite le operazioni di controllo dei permessi” sottolinea Iyad spiegando che “in diverse ore nessuno è stato autorizzato a passare; il caldo, la lunga attesa e il senso di frustrazione che questo isolamento prolungato hanno generato nella popolazione hanno fatto il resto”. Le persone, tra cui molti malati, “hanno cominciato a lamentarsi sempre di più, e qualcuno ha cominciato a lanciare pietre contro gli agenti che presidiavano il valico”; le immagini trasmesse dalle reti televisive locali mostravano la reazione della polizia egiziana che ha aperto gli idranti per respingere migliaia di palestinesi al di là della frontiera. Martedì, primo dei due giorni di apertura del valico, circa 200 persone erano state fatte passare in territorio egiziano. “Allo stato attuale, nonostante l’entrata in vigore della tregua negoziata con Israele, la situazione dei collegamenti con l’esterno è pressoché invariata – aggiunge la fonte – e la qualità della vita della gente di Gaza non è cambiata di una virgola”. Ieri risultavano aperti il valico di Eretz, (nord) “dal quale vengono fatte passare non più di 10 o 15 persone al giorno, solo se dotate di permessi speciali ”, quello di Sufa, dove per la prima volta da un anno Israele ha autorizzato l’ingresso di carichi di cemento e materiale edile, e il valico di Karni, ma solo parzialmente. Dal raggiungimento della tregua, il 19 giugno scorso, Israele ha mantenuto chiusi i valichi, fatta eccezione per sporadiche aperture di poche ore, violando di fatto gli accordi in vigore, in rappresaglia per il lancio di razzi sul suo territorio.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia - Bloccato in extremis tentato golpe laicista

Una oscura organizzazione ultranazionalista stava pianificando un colpo di Stato in chiave laicista e anti-islamica per rovesciare il governo turco. La polizia ha arrestato 21 persone, tra cui due generali e altri ufficiali in pensione, sospettati di essere collegati al gruppo Ergenekon. Il quotidiano Sabah ha pubblicato oggi i documenti sequestrati dalle forze dell'ordine che descrivono minuziosamente i vari passi per la realizzazione del golpe. Il piano mirava, innanzitutto, a minare la fiducia della gente verso il partito di governo, l'Akp, e il premier Erdogan; diffondere dei rapporti che mostrassero un pessimo andamento dell'economia nazionale; dare inizio a manifestazioni di protesta. Secondo i documenti, i primi moti erano in programma per il prossimo 7 luglio. Il partito Ak è in questi giorni al vaglio della Corte Suprema in quanto il procuratore generale presso quella corte, ha ravvisato degli atteggiamenti lesivi contro la laicità dello Stato. Negli ultimi 50 anni, in Turchia si sono verificati quattro colpi di stato, l'ultimo nel 1997.

Afghanistan - Battaglia di 10 ore in zona italiana: uccisi 25 talebani

Ieri nella provincia occidentale di Badghis, di competenza del contingente spagnolo ma rientrante sotto il comando regionale italiano, le truppe Nato hanno combattuto i talebani nel corso di una battaglia durata dieci ore. Gli scontri si sono verificati nel distretto di Muqur, e hanno provocato la morte - secondo i comandi Nato - di almeno 25 guerriglieri. La battaglia è scoppiata dopo che i talebani hanno attaccato le truppe Nato che erano impegnate nel rastrellamento di un villaggio.

ITALIA

ancora un morto sul lavoro

Un operaio di 22 anni è morto questa mattina in un cantiere di Mores, a circa 40 chilometri da Sassari, travolto da terra e sassi di uno scavo. Secondo le prime notizie pare che il lavoratore fosse impegnato alla realizzazione del depuratore del paese. Sarebbe crollata una parete che lo ha ricoperto e schiacciato. Sul luogo sono intervenuti il personale del 118 e le forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'incidente e per accertare eventuali responsabilità. Il giovane operaio, Pietro Ghiani, di 23 anni, di Gergei, è morto in località Baddu 'e ludu dove è in costruzione il depuratore di Mores, alla periferia del paese. Lavorava per un ditta che ha in subappalto parte dell'opera quando un terrapieno lo ha travolto. Il giovane si trovava in un canalone dove stava collocando alcuni tubi, ma una parete ha ceduto. Due colleghi di lavoro hanno tentato di liberarlo dalla terra, senza riuscirci. All'arrivo del personale del 118 e dei Vigili del fuoco era già morto.

i moviemtni per la casa chiedono incontro all'assessore

I movimenti di lotta per la casa oggi si sono dati appuntamento a lungotevere dei cenci per richiedere un incontro all'assessore sulle politiche abitative.

CORRISPODNEZA ROR

trambus opel oggi in sciopero

CORRISPONDENZA ROR

CENTO PERSONE EVACUATE A ROMA PER ESALAZIONI ZOLFO

Nella notte un centinaio di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa di forti esalazioni di zolfo nel quartiere Morena, a Roma. Dai rilievi strumentali effettuati dai vigili del fuoco è stata rilevata una concentrazione di idrogeno solforato di gran lunga superiore alla norma. Sono state 32 le famiglie fatte evacuare dalle proprie abitazioni per ragioni di sicurezza; venti famiglie sono state sistemate dalla Protezione Civile in alloggi provvisori, dodici hanno trascorso la notte presso case di amici e parenti. L'emissione di zolfo è stata generata dal perforamento del terreno di una trivella per la realizzazione di un pozzo. L'intervento dei pompieri è durato tutta la notte. Stamani provvisoriamente è stato possibile interrompere la fuoriuscita di zolfo tramite l'introduzione di un cuscino pneumatico nella cavità e poi gonfiato con aria, che ha fatto da tappo.

stasera per sport sotto l'assedio la gabbia al forte prenestino

CORRISPONDENZA ROR

Siparietto


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ITALIA


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