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ITALIA

GENOVA: IN ATTESA DELLA SENTENZA SULLA CASERMA BOLZANETO (Indy Italia)

I pubblici ministeri del processo per le torture inflitte ai dimostranti anti-g8 nella casema genovese di Bolzaneto nel 2001 hanno rinunciato alle proprie repliche, inizialmente previste per oggi. La corte è quindi in camera di consiglio dalle 10.00 di questa mattina, per emettere la sentenza di primo grado del processo a quarantacinque tra agenti e funzionari di Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e personale sanitario penitenziario. Abuso d'ufficio, abuso d'autorità sugli arrestati, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso ideologico le ipotesi d'accusa. Ma la prescrizione è prevista per il prossimo gennaio, ai legali degli agenti di polizia basterà dunque presentare ricorso in appello per avere la certezza di non scontare alcuna pena. La sentenza di primo grado è tuttavia sufficiente perché le vittime possano rivalersi sui colpevoli in sede civile, con la tutt'altro che remota possibilità di ottenere cospicui risarcimenti. Ancora incerto invece il destino dell'altro processo, quello per la mattanza nella scuola Diaz: dopo 147 udienze e la requisitoria del PM Zucca nello scorso fine settimana. Anche i PM hanno dovuto denunciare il clima mafioso e i tentativi di ostruzione da parte della polizia dell'ex capo De Gennaro & co. (foto vecchie degli agenti, verbali indecifrabili e parziali, ...) e hanno dichiarato che alla scuola Diaz non ci fu nessuna provocazione precendente alla "perquisizione", nessun accoltellamento dell'agente Nucera, nessuna molotov, nessuna collutazione con gli agenti, ma fu una vera azione repressiva e punitiva con il pestaggio dei presenti e il ferimento di 79 persone (su 93 arrestate). Il processo andrà avanti spedito, anche se ancora manca la risposta alla domanda più importante e che non sembra interessare a nessuno: chi ordinò quella infame operazione di polizia?

LAMPEDUSA: MORTI 3 MIGRANTI, 25 DISPERSI

Proseguono le operazioni di ricerca degli immigrati dispersi in mare questa mattina una settantina di miglia a sud di Lampedusa, dopo che il gommone a bordo del quale viaggiavano si è ribaltato quando stava per essere raggiunto dalla nave "Fenice" della Marina militare. Tre i morti accertati, mentre 48 persone sono state tratte in salvo. All'appello mancano ancora 25 persone, dal momento che sull'imbarcazione, stando alla testimonianza degli stessi immigrati, erano saliti in 76. La ricerca dei dispersi è ostacolata da un mare forza quattro, con onde che arrivano fino a due metri e mezzo. Solo una corvetta della Marina militare è rimasta sul posto a perlustrare il mare, le imbarcazioni più piccole sono invece dovute rientrare. Il gommone naufragato è uno dei tre natanti che erano stati segnalati all'alba mentre facevano rotta verso le isole Pelagie. Uno di questi, un grosso barcone, trasporta circa 320 persone che arriveranno sulle coste siciliane intorno alle 22, mentre altri 50 migranti sono stipati su un'imbarcazione più piccola.

NAPOLI: ARCI ACCUSA IL MINISTERO P.I. PER SCHEDTURA BAMBINI ROM

Una circolare inviata ai dirigenti delle scuole pubbliche chiederebbe un elenco con le provenienze degli alunni stranieri, in particolare rom, sinti e camminanti. La notizia è stata diffusa da un gruppo di insegnanti di Napoli. Il Ministero della Pubblica istruzione smentisce, ma il prefetto di Napoli afferma che gli agenti che ha inviato nelle scuole hanno il compito di richiedere elenchi degli studenti stranieri. Poiché il Ministero della Pubblica Istruzione pubblica ogni anno un rapporto sugli alunni stranieri che frequentano gli istituti scolastici, la circolare assume un carattere discriminatorio e razzista. Il ministro dell'interno Roberto Maroni smentisce: “Sono accuse false e destituite di ogni fondamento”.

ABRUZZO: ARRESTATO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PER CORRUZIONE

Associazione per delinquere, corruzione e concussione per gestione privata nella sanità. Queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza di Pescara ad arrestare il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, nell'ambito di una vasta operazione che ha interessato anche le regioni Marche e Lazio. Oltre al presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, condotto in carcere, sono stati arrestati l'assessore alla Sanita', Bernardo Mazzotta, il segretario generale della presidenza, Lamberto Quarta, l'assessore Antonio Boschetti, l'ex assessore alla Sanità del centrodestra Vito Domenici e l'ex presidente della finanziaria regionale Masciarelli. Secondo quanto si è appreso l'inchiesta sarebbe la seconda parte di quella avviata due anni fa sulla cartolarizzazione dei debiti della sanità abruzzese per la quale finì in carcere Masciarelli, ritenuto l'artefice di un sistema per un pagamento di tangenti. Alla base dei dieci arresti (con i 25 indagati le persone coinvolte sono in tutto 35) ci sarebbe la collaborazione importante di uno degli indagati, l'imprenditore della sanita', Vincenzo Angelini, amministratore della casa di cura Villa Pini d'Abruzzo di Chieti e proprietario della Sanatrix dell'Aquila, danneggiato dalla concussione.

NAPOLI: BUONA LA PARTECIPAZIONE AL CORTEO DI SABATO SERA A CHIAIANO

Il corteo man mano che procedeva lungo il percorso si è ingrossato nei numeri: si stima in circa mille il numero dei partecipanti, tra i quali durante il percorso si è levata la voce di Alex Zanotelli, padre comboniano, che provocatoriamente ha chiesto che - in applicazioni alle leggi create ad hoc per difendere i siti individuati come discariche - si arrestassero immediatamente tutti i partecipanti al corteo compreso lui stesso: siamo tutti colpevoli di difendere il nostro territorio. Al termine della manifestazione dal furgone che capeggiava il corteo sono intervenuti esponenti dei centri sociali, dei comitati e della società civile. Mauro Bertini, ex sindaco del comune di Marano, ha lanciato pesanti accuse al cardinale che ha ricevuto privatamente Silvio Berlusconi la scorsa settimana. Probabilmente per prendere ordini sull'atteggiamento da tenere in questa delicata situazione. Infatti i parroci dell'area, solitamente sensibili ai problemi dell'ambiente e sempre al fianco dei cittadini, non hanno partecipato al corteo.

ESTERI

AFGHANISTAN: FORTE OFFENSIVA DEI TALEBANI AL CONFINE COL PAKISTAN

Nove soldati statunitensi sono morti ieri in Afghanistan nella provincia di Kunar, al confine con il Pakistan, nella più sanguinosa offensiva dei talebani contro una base delle truppe americane degli ultimi tre anni. L'attacco ha provocato anche 15 feriti tra i soldati Nato e quattro feriti tra le truppe afghane.

IRAQ: ANCHE OGGI ATTENTATI MORTALI

Due attentati compiuti a poca distanza l'uno dall'altro hanno provocato la morte di cinque persone, tra cui tre poliziotti, a Falluja, 50 chilometri a ovest di Baghdad. Nel riferire la notizia, la polizia ha fatto sapere che entrambi gli attentati sono stati commessi facendo esplodere bombe situate al margine della strada.

TURCHIA: 86 PERSONE DI UN GRUPPO PARAMILITARE ACCUSATE DI TERRORISMO

Il procuratore Aykut Genzig Engin ha riferito che 86 persone sono state incriminate per terrorismo, accusate di essere coinvolte nel piano segreto del gruppo paramilitare Ergenekon, che mirava a rovesciare l'ordine democratico. Il procuratore non ha reso pubblici i nomi, ma fonti interne sostengono che la lista contenga un folto numero di giornalisti ed ex ufficiali dell'esercito. L'esistenza dell'organizzazione Ergenekon è venuta alla luce l'anno scorso, grazie al ritrovamento di un carico di armi nella casa di un ufficiale dell'esercito a Istanbul. Il gruppo è accusato di aver pianificato diversi omicidi a sfondo politico, nonché di aver tramato per uccidere il premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. In Kurdistan tre guerriglieri curdi e due soldati turchi sono morti ieri in due diversi scontri avvenuti nella provincia sud-orientale di Sirnak. Lo hanno riferito oggi fonti della sicurezza turche. Nella zona, dopo i combattimenti, le forze armate turche hanno lanciato un'operazione di terra e hanno effettuato alcuni raid aerei. I guerriglieri del Pkk (Partito curdo dei lavoratori) hanno esortato oggi la Turchia a interrompere le operazioni militari, come condizione per la liberazione dei tre ostaggi tedeschi sequestrati mercoledì alle pendici del Monte Ararat. "Il Pkk è pronto a rilasciare i tre tedeschi a condizione che la Turchia interrompa i suoi attacchi militari nella regione dove sono stati catturati e che la liberazione avvenga con la supervisione di un'organizzazione internazionale come la Croce Rossa", ha dichiarato il portavoce dell'organizzazione curda Sozdar Avesta.

SUDAN: IL PRESIDENTE RISCHIA L'ARRESTO

Il procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha chiesto al collegio del tribunale dell'Aja spiccare un mandato di cattura contro il presidente sudanese Omar al-Bashir per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio, in riferimento alla campagna di violenza, stupri e sfollamento forzato della popolazione del Darfur. I tre giudici della Cpi dovranno decidere entro tre settimane se emettere un mandato d'arresto. Si teme la rappresaglia di Khartoum contro civili, Ong e peacekeepers.

REGNO UNITO: OTTO NUOVE CENTRALI NUCLEARI IN 15 ANNI

Il premier britannico Gordon Brown ha annunciato oggi che la Gran Bretagna costruirà "almeno otto centrali nucleari 'chiavi in mano' entro i prossimi 15 anni", e avrà alcuni impianti allacciati alla rete elettrica già nel 2017. "Il Regno Unito si sta muovendo velocemente per rimpiazzare le sue vecchie centrali atomiche - ha detto Brown all'incontro parigino Europa-Mediterraneo, per uscire dalla dipendenza dal petrolio ed evitare un cambiamento climatico fuori controllo".

CINA: REPRESSIONE CRESCENTE CONTRO LE PROTESTE DEI LAVORATORI

Da tre giorni durano nella contea dello Yuhuan le proteste dei lavoratori provenienti dalle campagne. La polizia ha annunciato che userà le maniere forti per reprimere queste manifestazioni in vista delle Olimpiadi di Pechino. I disordini sono scoppiati nella provincia costiera di Zhejiang, a Kanmen, dove l'enorme sviluppo di fabbriche e opifici ha attirato un gran numero di lavoratori. Il 10 luglio, un gruppo di lavoratori ha circondato la stazione di polizia, danneggiando 6 motociclette e lanciando pietre. Tre agenti sono stati feriti, mentre 23 rivoltosi sono stati tratti in arresto. Dopo la manifestazione del 28 giugno nella contea di Weng'an, alla quale avevano partecipato circa 30.000 dimostranti, era degenerata quando la folla ha appiccato il fuoco ad alcuni edifici governativi e alle automobili, accusando la polizia locale di aver insabbiato il caso di uno stupro e omicidio di una ragazza di 17 anni, sono state arrestate un centinaio di persone per la loro partecipazione a proteste di strada avvenute a fine giugno nel sud-ovest del paese.

SRI LANKA: PROSEGUE L'OFFENSIVA DELL'ESERCITO CONTRO LE TIGRI TAMIL

Una nuova offensiva dell'esercito dello Sri Lanka in territorio controllato dai ribelli delle Tigri tamil ha provocato 62 morti tra i guerriglieri, con un solo soldato caduto, nello scorso fine settimana. Lo hanno detto oggi le forze armate di Colombo. I combattimenti, avvenuti con bombardamenti via terra, via mare e dal cielo, sono avvenuti in diversi distretti del nord dell'isola. L'esercito cingalese sostiene di aver preso il controllo di due aree nel distretto di Vavuniya lo scorso venerdì, infliggendo perdite pesanti ai ribelli

GIAPPONE: GROSSA MANIFESTAZIONE CONTRO L'ARRIVO DI UNA NAVE NUCLEARE USA

Oltre 13.000 persone hanno protestato ieri nel porto giapponese di Yokosuka, a sud di Tokyo, contro l'imminente arrivo della portaerei a propulsione nucleare statunitense Uss George Washington. La portaerei, che sostituisce la Uss Kitty Hawk, sarà la prima nave nucleare ad attraccare in un porto del Giappone. Lo scorso maggio la nave ha subito seri danni per un incendio scoppiato a bordo che ha causato diversi feriti, costringendo la marina Usa a posticipare l'entrata in servizio della nave in Giappone e alimentando le già diffuse preoccupazioni sul tema della sicurezza espresse della popolazione locale, che mette in discussione la scelta di far attraccare permanentemente una portaerei nucleare nei pressi di una zona abitata.


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gror080714 (last edited 2008-07-14 18:17:00 by anonymous)