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'''Sommario''' '''CASO MUMIA ABU JAMAL: LA DIFESA CHIEDE UN NUOVO PROCESSO'''
 
Mumia Abu-Jamal ha chiesto ieri, tramite il suo legale Robert Bryant, di poter avere un nuovo processo. L’ex attivista del Black Panther Party ed ex giornalista radiofonico era stato condannato a morte per l'omicidio, nel 1981, del poliziotto Daniel Faulkner. Il processo subito, una montatura per fermare la sua attivita' politica, ha presentato non pochi punti criticabili e lo ha condotto nel braccio della morte per ben 26 anni. Lo scorso mese di marzo, la corte d'Appello di Filadelfia aveva però commutato in ergastolo la pena di morte a meno che l’accusa o la difesa non richiedessero un nuovo processo.
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'''In primo Piano''' '''BOMBARDATO ACCAMPAMENTO GUERRIGLIA FARC'''
Almeno sette membri delle Farc sarebbero stati uccisi in un attacco aereo contro un loro accampamento localizzato in una zona rurale del dipartimento meridionale di Cauca: lo ha riferito il ministro della Difesa, Juan Manuel Santos, precisando che l’offensiva sarebbe stata condotta dalle forze aeree in coordinamento con la polizia e che il bilancio è ancora provvisorio. In concomitanza il ministero dell’Interno ha fatto sapere che in un’altra operazione, nella zona del comune di San Calisto (dipartimento nord-orientale di Norte de Santander, ndr), i militari si sarebbero scontrati con un gruppo di guerriglieri dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), uccidendone uno e sequestrando un carico di armi. Di recente, il presidente Alvaro Uribe aveva ordinato il rafforzamento dell’offensiva contro l’Eln dopo un anno e mezzo di colloqui preliminari di pace conclusi senza esito.
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'''Editoriale''' "ECOLAMPADINE" VENEZUELANE PER I POVERI DI WASHINGTON'''
Un programma pilota per rifornire di lampadine a basso consumo le famiglie meno abbienti di 11 città statunitensi, a cominciare dalla capitale Washington, è stato inaugurato dal governo di Caracas con la collaborazione delle aziende ‘Citgo Petroleum Corporation’, controllata al 100% dall’azienda petrolifera venezuelana ‘Pdvsa’, e l’organizzazione no profit 'Citizens Energy'.. L’obiettivo, ha riferito la radio nazionale del Venezuela, è distribuire mezzo milione di ‘lampadine a fluorescenza’ nell’ambito del piano denominato ‘Iluminación Energéticamente Eficiente’, iniziativa nata sulla scia della cosiddetta ‘Misión Revolución Energética’ promossa dal governo del presidente Hugo Chávez. “Si prevede un risparmio fino a 15 milioni di dollari e una riduzione del consumo energetico di quasi 165 milioni di kilowatt all’ora. A Washington il programma sarà destinato a 1500 famiglie a cui saranno distribuite 30.000 lampadine tra luglio e settembre” si legge in una nota ufficiale.
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'''NOTIZIE BREVI''' MINE ANTIUOMO: MENO ORDIGNI, MENO VITIME
Oltre 38.000 mine antiuomo sono state rimosse in Afghanistan nei primi sei mesi dell’anno: lo ha detto Haidar Raza, direttore del Centro Onu per le operazioni di sminamento (Unmaca), in una conferenza stampa a Kabul, specificando che la cifre equivale al 10% di tutte le mine rimosse. Reza ha riferito che in sei mesi l’Unmaca ha bonificato oltre 65 milioni di metri quadrati di terre, rimuovendo anche 419 mine anticarro e quasi un milione di ordigni inesplosi, anche se più di quattro milioni di persone vivono in territori considerati ancora a rischio. Secondo dati dell’organizzazione non governativa inglese Halo Trust, dal 1979 a oggi sono state disseminate, ufficialmente, almeno 640.000 mine, tra antiuomo e anticarro, a cui vanno aggiunti altri milioni di ordigni inesplosi. L’Afghanistan si è impegnato a rimuovere tutte le mine terrestri presenti sul suo territorio entro il 2013 e a ridurre del 70% entro il 2011 i terreni "inquinati" da mine e altri ordigni. [MV]
Line 23: Line 28:
'''ESTERI''' '''ERANO CIVILI DISARMATI ALMENO METÀ DEI PALESTINESI UCCISI DA ISRAELE'''
Più della metà dei palestinesi uccisi di recente dalle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza non aveva preso parte ad alcuna azione armata, secondo l’organizzazione israeliana "B’tselem" per la difesa dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati (Tpo). La constatazione, riferita dal quotidiano israeliano ‘Haaretz’, smentisce le dichiarazioni ufficiali dell’esercito di Tel Aviv secondo cui il 90% dei palestinesi uccisi erano miliziani armati. B’tselem fornisce vari esempi precisi di operazioni militari concluse con l’uccisione di civili, compresi adolescenti e bambini. B’tselem ricorda che non più tardi dello scorso giovedì quattro bambini sono stati uccisi e altri due feriti in un’incursione aerea israeliana contro presunti miliziani armati; le vittime stavano giocando a pallone nel campo profughi di Jabaliya.
Line 25: Line 31:
'''ITALIA''' '''Operazione nel Paese Basco'''
Line 27: Line 33:
'''Siparietto''' Sette persone accusate di essere membri dell'Eta sono state arrestate nel Paese Basco. Tra di loro ci sarebbe Arkaitz Goikoetxea considerato il capo della ''cellula di Vizcaya''. La notizia, non ancora confermata dal Ministero spagnolo dell'Interno.


'''

Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) incontrera' il Capo dello stato di Israele, Shimon Peres, a Gerusalemme. Si tratta di una visita senza precedenti nel suo genere. Abu Mazen giungera' nella tarda mattinata da Peres. Durante il colloquio saranno discussi gli sviluppi del processo di pace, la situazione regionale e una serie di iniziative per elevare il livello di vita dei palestinesi. Peres si e' consultato con il premier Olmert e con i ministri Barak e Livni.

'''Giornalista iracheno ucciso a Kirkuk'''

Un giornalista curdo iracheno, Suran Mame Hame, e' stato ucciso nella notte a Kirkuk, 255 km a Nord di Baghdad, nel Kurdistan iracheno. Un commando ha aperto il fuoco contro Hame nei pressi della sua abitazione nel quartiere centrale di Shorja. Hame lavorava come corrispondente per la rivista curda Livin e per il sito web del Kurdistan Post di Erbil. Hame aveva ricevuto minacce di morte. Negli ultimi cinque anni in Iraq sono stati uccisi 237 tra giornalisti e operatori.

'''Francia: terzo incidente nucleare'''

Terzo incidente nucleare in poche settimane. E 15 operai sono rimasti contaminati. La fuoriuscita del liquido radiottivo è avvenuta nell'impianto di Saint Alban, nella regione dell’Isere (Sud della Francia). La notizia arriva da Electricité de France (Edf), l’azienda elettrica francese. "Gli operai sono stati leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere dell’unità produttiva numero due" ha indicato un responsabile della direzione. In seguito all’incidente, avvenuto venerdì, ma di cui ha dato notizia solo nella giornata di ieri il quotidiano Dauphiné Liberé, sono state ritrovate "tracce di elementi radioattivi" nel corso dei monitoraggi e dei controlli di routine dei dipendenti dell’impianto. I lavoratori sono stati sottoposti a un controllo medico, ma l’azienda gia' esclude che vi siano conseguenze di alcun tipo per la loro salute. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite. Questo incidente nell’Isere avviene dopo quello del 7 luglio nella centrale nucleare di Tricastin, regione di Vaucluse, e quello del 18 luglio della centrale di Romans-sur-Isere, nella Drome.

'''Serbia. Preso Radovan Kadzic'''
La sua latitanza è durata 13 anni, e si sarebbe conclusa il 18 luglio e non ieri, come inizialmente comunicato. Fonti della presidenza della Repubblica serba, in uno scarno comunicato, hanno reso noto che le forze di sicurezza serbe hanno arrestato Radovan Karadzic, e l’hanno subito consegnato a un procuratore del tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia. Karadzic, capo politico dei serbi di Bosnia, è accusato di genocidio. Manca ancora all’appello Ratko Mladic, l’uomo che ha tradotto in una micidiale strategia militare la follia etnonazionalista di Karadzic, accusato tra le altre cose dell’assedio di Sarajevo e del massacro di Srebrenica, in cui morirono 8.000 persone. Il giudice Milan Dilparic, dopo un primo interrogatorio condotto la scorsa notte, ha annunciato che Radovan Karadzic verrà consegnato in tempi brevi al Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini nella ex Jugoslavia. I legali di Karadzic hanno già fatto sapere che ricorreranno contro questa decisione.
Le agenzie riportano anche i commenti russi, nei quali si esprimono perplessità e critiche.
 Una nota del ministero degli Esteri mette le mani avanti sulla necessità che Belgardo consegni il prigioniero al Tribunale penale internazionale (Tpi): "Questa decisione è un affare interno della Serbia e del suo governo".
Da Bruxelles, il rappresentante russo presso la Nato Dimitri Rogosin afferma che "se Karadzic merita di essere giudicato all'Aja, allora accanto a lui sul banco degli imputati devono stare anche coloro che hanno preso la decisione di bombardare i pacifici cittadini morti a centinaia durante la cosiddetta democratizzazione dei Balcani da parte dell'Occidente".


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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

CASO MUMIA ABU JAMAL: LA DIFESA CHIEDE UN NUOVO PROCESSO

Mumia Abu-Jamal ha chiesto ieri, tramite il suo legale Robert Bryant, di poter avere un nuovo processo. L’ex attivista del Black Panther Party ed ex giornalista radiofonico era stato condannato a morte per l'omicidio, nel 1981, del poliziotto Daniel Faulkner. Il processo subito, una montatura per fermare la sua attivita' politica, ha presentato non pochi punti criticabili e lo ha condotto nel braccio della morte per ben 26 anni. Lo scorso mese di marzo, la corte d'Appello di Filadelfia aveva però commutato in ergastolo la pena di morte a meno che l’accusa o la difesa non richiedessero un nuovo processo.

BOMBARDATO ACCAMPAMENTO GUERRIGLIA FARC Almeno sette membri delle Farc sarebbero stati uccisi in un attacco aereo contro un loro accampamento localizzato in una zona rurale del dipartimento meridionale di Cauca: lo ha riferito il ministro della Difesa, Juan Manuel Santos, precisando che l’offensiva sarebbe stata condotta dalle forze aeree in coordinamento con la polizia e che il bilancio è ancora provvisorio. In concomitanza il ministero dell’Interno ha fatto sapere che in un’altra operazione, nella zona del comune di San Calisto (dipartimento nord-orientale di Norte de Santander, ndr), i militari si sarebbero scontrati con un gruppo di guerriglieri dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), uccidendone uno e sequestrando un carico di armi. Di recente, il presidente Alvaro Uribe aveva ordinato il rafforzamento dell’offensiva contro l’Eln dopo un anno e mezzo di colloqui preliminari di pace conclusi senza esito.

"ECOLAMPADINE" VENEZUELANE PER I POVERI DI WASHINGTON Un programma pilota per rifornire di lampadine a basso consumo le famiglie meno abbienti di 11 città statunitensi, a cominciare dalla capitale Washington, è stato inaugurato dal governo di Caracas con la collaborazione delle aziende ‘Citgo Petroleum Corporation’, controllata al 100% dall’azienda petrolifera venezuelana ‘Pdvsa’, e l’organizzazione no profit 'Citizens Energy'.. L’obiettivo, ha riferito la radio nazionale del Venezuela, è distribuire mezzo milione di ‘lampadine a fluorescenza’ nell’ambito del piano denominato ‘Iluminación Energéticamente Eficiente’, iniziativa nata sulla scia della cosiddetta ‘Misión Revolución Energética’ promossa dal governo del presidente Hugo Chávez. “Si prevede un risparmio fino a 15 milioni di dollari e una riduzione del consumo energetico di quasi 165 milioni di kilowatt all’ora. A Washington il programma sarà destinato a 1500 famiglie a cui saranno distribuite 30.000 lampadine tra luglio e settembre” si legge in una nota ufficiale.

MINE ANTIUOMO: MENO ORDIGNI, MENO VITIME Oltre 38.000 mine antiuomo sono state rimosse in Afghanistan nei primi sei mesi dell’anno: lo ha detto Haidar Raza, direttore del Centro Onu per le operazioni di sminamento (Unmaca), in una conferenza stampa a Kabul, specificando che la cifre equivale al 10% di tutte le mine rimosse. Reza ha riferito che in sei mesi l’Unmaca ha bonificato oltre 65 milioni di metri quadrati di terre, rimuovendo anche 419 mine anticarro e quasi un milione di ordigni inesplosi, anche se più di quattro milioni di persone vivono in territori considerati ancora a rischio. Secondo dati dell’organizzazione non governativa inglese Halo Trust, dal 1979 a oggi sono state disseminate, ufficialmente, almeno 640.000 mine, tra antiuomo e anticarro, a cui vanno aggiunti altri milioni di ordigni inesplosi. L’Afghanistan si è impegnato a rimuovere tutte le mine terrestri presenti sul suo territorio entro il 2013 e a ridurre del 70% entro il 2011 i terreni "inquinati" da mine e altri ordigni. [MV]

ERANO CIVILI DISARMATI ALMENO METÀ DEI PALESTINESI UCCISI DA ISRAELE Più della metà dei palestinesi uccisi di recente dalle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza non aveva preso parte ad alcuna azione armata, secondo l’organizzazione israeliana "B’tselem" per la difesa dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati (Tpo). La constatazione, riferita dal quotidiano israeliano ‘Haaretz’, smentisce le dichiarazioni ufficiali dell’esercito di Tel Aviv secondo cui il 90% dei palestinesi uccisi erano miliziani armati. B’tselem fornisce vari esempi precisi di operazioni militari concluse con l’uccisione di civili, compresi adolescenti e bambini. B’tselem ricorda che non più tardi dello scorso giovedì quattro bambini sono stati uccisi e altri due feriti in un’incursione aerea israeliana contro presunti miliziani armati; le vittime stavano giocando a pallone nel campo profughi di Jabaliya.

Operazione nel Paese Basco

Sette persone accusate di essere membri dell'Eta sono state arrestate nel Paese Basco. Tra di loro ci sarebbe Arkaitz Goikoetxea considerato il capo della cellula di Vizcaya. La notizia, non ancora confermata dal Ministero spagnolo dell'Interno.

Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) incontrera' il Capo dello stato di Israele, Shimon Peres, a Gerusalemme. Si tratta di una visita senza precedenti nel suo genere. Abu Mazen giungera' nella tarda mattinata da Peres. Durante il colloquio saranno discussi gli sviluppi del processo di pace, la situazione regionale e una serie di iniziative per elevare il livello di vita dei palestinesi. Peres si e' consultato con il premier Olmert e con i ministri Barak e Livni.

Giornalista iracheno ucciso a Kirkuk

Un giornalista curdo iracheno, Suran Mame Hame, e' stato ucciso nella notte a Kirkuk, 255 km a Nord di Baghdad, nel Kurdistan iracheno. Un commando ha aperto il fuoco contro Hame nei pressi della sua abitazione nel quartiere centrale di Shorja. Hame lavorava come corrispondente per la rivista curda Livin e per il sito web del Kurdistan Post di Erbil. Hame aveva ricevuto minacce di morte. Negli ultimi cinque anni in Iraq sono stati uccisi 237 tra giornalisti e operatori.

Francia: terzo incidente nucleare

Terzo incidente nucleare in poche settimane. E 15 operai sono rimasti contaminati. La fuoriuscita del liquido radiottivo è avvenuta nell'impianto di Saint Alban, nella regione dell’Isere (Sud della Francia). La notizia arriva da Electricité de France (Edf), l’azienda elettrica francese. "Gli operai sono stati leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere dell’unità produttiva numero due" ha indicato un responsabile della direzione. In seguito all’incidente, avvenuto venerdì, ma di cui ha dato notizia solo nella giornata di ieri il quotidiano Dauphiné Liberé, sono state ritrovate "tracce di elementi radioattivi" nel corso dei monitoraggi e dei controlli di routine dei dipendenti dell’impianto. I lavoratori sono stati sottoposti a un controllo medico, ma l’azienda gia' esclude che vi siano conseguenze di alcun tipo per la loro salute. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite. Questo incidente nell’Isere avviene dopo quello del 7 luglio nella centrale nucleare di Tricastin, regione di Vaucluse, e quello del 18 luglio della centrale di Romans-sur-Isere, nella Drome.

Serbia. Preso Radovan Kadzic La sua latitanza è durata 13 anni, e si sarebbe conclusa il 18 luglio e non ieri, come inizialmente comunicato. Fonti della presidenza della Repubblica serba, in uno scarno comunicato, hanno reso noto che le forze di sicurezza serbe hanno arrestato Radovan Karadzic, e l’hanno subito consegnato a un procuratore del tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia. Karadzic, capo politico dei serbi di Bosnia, è accusato di genocidio. Manca ancora all’appello Ratko Mladic, l’uomo che ha tradotto in una micidiale strategia militare la follia etnonazionalista di Karadzic, accusato tra le altre cose dell’assedio di Sarajevo e del massacro di Srebrenica, in cui morirono 8.000 persone. Il giudice Milan Dilparic, dopo un primo interrogatorio condotto la scorsa notte, ha annunciato che Radovan Karadzic verrà consegnato in tempi brevi al Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini nella ex Jugoslavia. I legali di Karadzic hanno già fatto sapere che ricorreranno contro questa decisione. Le agenzie riportano anche i commenti russi, nei quali si esprimono perplessità e critiche.

  • Una nota del ministero degli Esteri mette le mani avanti sulla necessità che Belgardo consegni il prigioniero al Tribunale penale internazionale (Tpi): "Questa decisione è un affare interno della Serbia e del suo governo".

Da Bruxelles, il rappresentante russo presso la Nato Dimitri Rogosin afferma che "se Karadzic merita di essere giudicato all'Aja, allora accanto a lui sul banco degli imputati devono stare anche coloro che hanno preso la decisione di bombardare i pacifici cittadini morti a centinaia durante la cosiddetta democratizzazione dei Balcani da parte dell'Occidente".


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