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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

Roma: Manifestazione in Campidoglio sui cantieri per i Mondiali di nuoto 2009 (Rete dei centri sociali di Roma)

Oggi il Consiglio comunale di Roma discute dei mondiali di nuoto 2009 e delle strutture che per l'evento sono state progettate o per cui già sono aperti i cantieri. In questa occasione differenti comitati territoriali di Roma sono sotto il Capidoglio per manifestare il loro dissenso. Non perchè siano contrari alle gare in vasca, bensì per tutelare i loro territori da speculazioni, cementificazioni ed operazioni inutili. E' il caso di Ostia dove si vuole costruire una struttura per soli 5 giorni di gare sul lungo mare, una delle ormai rare aree preziose e belle per qualità naturali. Dove si vuole realizzare un'opera invasiva, quando sono almeno 13 le aeree in cui si potrebbe intervenire senza un impatto così violento. I tempi in vista dei mondiali, inoltre, sono talmente stretti che l'effettiva e puntuale realizzazione degli impianti è seriamente in discussione. Ci si ritroverebbe di fronte ad uno spreco di soldi e ad una devastazione ambientale. È anche il caso della piscina a Valco S.Paolo (Ponte Marconi). Qui, per raggiungere la piscina, c'è l'intenzione asfaltare tutto il lungotevere, compromettendo definitivamente la “vocazione verde” di quella parte di territorio. Da quasi un anno, ormai, il comitato territoriale “Ansa del Tevere” richiede la riqualificazione di quella strada come parco verde, ed ha attivato un percorso di partecipazione con tutta la cittadinanza. La realizzazione di una strada troppo larga per le reali esigenze del servizio, minaccerebbe le attività e l'accessibilità delle realtà sociali lì presenti. In questo quadro l'assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha fatto saltate diversi appuntamenti con il comitato “Ansa del Tevere”. Per questo, la rete dei centri sociali, che il 14 Giugno ha organizzato, insieme ai movimenti per il diritto all'abitare, la manifestazione in difesa degli spazi occupati e per “l'altra città di Roma”, sostiene con la sua presenza i comitati di Ostia e di S. Paolo nella mobilitazione di oggi. I territori della nostra metropoli non hanno bisogno di speculazioni e cemento. I nostri territori hanno la necessità che le ricchezze sociali, culturali ed ambientali vengano tutelate e valorizzate, affinchè si affermino reali diritti di cittadinanza per tutti e tutte.

NOTIZIE BREVI

ITALIA

Napoli: Migranti sfollati senza tetto protestano in Duomo (corrisp. ROR)

Dopo la terza notte trascorsa in strada, a Napoli, si sono spostati stamattina al Duomo gli oltre cento immigrati, rimasti senza tetto. Nei giorni scorsi un vasto incendio ha colpito un edificio di Pianura in via Trencia. Fra gli immigrati, provenienti per lo piu' da Costa d'Avorio, Ghana e Burkina Faso, ci sono 36 rifugiati politici e 76 richiedenti asilo. Una delegazione del gruppo è stata ricevuta dal sindaco di Napoli, Iervolino, nel pomeriggio. Verso le 18.30 hanno lasciato il Duomo, dopo che i tre migranti picchiati e fermati oggi dalla polizia sono stati rilasciati. "Gli immigrati, che oggi hanno occupato pacificamente il Duomo per chiedere di avere, per un loro diritto, un alloggio dignitoso, sono stati aggrediti e selvaggiamente pestati dalla polizia all'interno della cattedrale", afferma in una nota l'assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Giulio Riccio. "A essere testimoni del pestaggio, oltre ai passanti, vi sono anche i giornalisti. Questi fatti verranno confermati dai referti medici. Vanno subito individuati e puniti i responsabili. L'assessore al lavoro della giunta regionale campana Corrado Gabriele parla di "violenza della polizia contro i deboli". Nel fine-settimana, il Comune di Napoli aveva reso noto che sarebbero stati necessari alcuni giorni ancora per mettere a disposizione dei senzatetto la struttura destinata ad accogliere temporaneamente il centinaio di immigrati sfollati dall'edificio di via Trencia nel periferico quartiere di Pianura, in cui nei giorni scorsi si era sviluppato un incendio che alcuni hanno ritenuto doloso.

GENOVA: GRAVEMENTE FERITO UN OPERAIO EDILE

Un operaio in servizio in un cantiere edile in piazza Merani, nel quartiere residenziale genovese di Albaro, si è gravemente ferito nel primo pomeriggio di oggi. Sul posto sono accorsi medici del 118 e forze dell'ordine. L'uomo è stato intubato e portato in codice rosso, il più grave, all'ospedale San Martino di Genova. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia, l'operaio, un capocantiere, stava coordinando le operazioni per lo spostamento di un escavatore attraverso una gru quando è improvvisamente precipitato in uno scavo. Nella caduta ha riportato ferite molto gravi.

Roma: Manifestazione in Campidoglio sui cantieri per i Mondiali di nuoto 2009 (corrisp. ROR)

Forte dei Marmi: Sindaco vieta il commercio a immigrati

Ieri immigrati e immigrate di nazionalita' diverse hanno dato vita oggi a Forte dei Marmi a una manifestazione di protesta.gli immigrati hanno protestato contro il sindaco Umberto Buratti che ha vietato, con un'ordinanza, la vendita, anche da parte di ambulanti con regolare licenza, sul pontile e sugli arenili. Questa e' la seconda manifestazione in pochi giorni dall' emanazione dell'ordinanza.

ESTERI

TURCHIA: SI AGGRAVA BILANCIO DELLE BOMBE, 16 MORTI

Sale a 16 il bilancio dei morti nell'esplosione delle due bombe ieri sera a Istanbul, in Turchia, mentre sono 154 i feriti, alcuni dei quali gravi. Ancora non c'è stata nessuna rivendicazione. Un alto esponente dei separatisti curdi ha negato qualsiasi coinvolgimento del Pkk nell'attentato compiuto ieri sera nel quartiere Gungoren, situato nella parte europea di Istanbul, che ha provocato almeno 18 morti e 150 feriti.

IRAK: STRAGI PER ATTACCHI SUICIDI

E’ di diverse decine di vittime il bilancio di una serie di esplosioni che si sono verificate questa mattina in Iraq, soprattutto nella capitale Baghdad e nella città petrolifera settentrionale di Kirkuk. Nella capitale irachena tre donne si sono fatte saltare in aria tra la folla di pellegrini in marcia verso un santuario sciita dedicato all’imam Moussa ibn Jaafar al Kadhim, causando almeno 28 morti e decine di feriti. Sempre in mattinata attentati a Kirkuk e in una cittadina della provincia centrale di Diyala, che avrebbero causato almeno 15 morti. Un kamikaze ha lanciato il suo camion contro una manifestazione curda. Questa mattina è esploso un ordigno nella provincia di Diayala, uccidendo quattro civili iracheni, tra cui una donna. Infine nel quartiere di Karrada a Baghdad, uccidendo almeno 10 persone e ferendone altre 30. Lo riferisce l'emittente televisiva 'Al Arabiya'. Gli attacchi suicidi hanno preso di mira l'annuale pellegrinaggio alla moschea sciita dell'imam Moussa Kadim, situata nella parte settentrionale della capitale irachena.

Pakistan: Esplode bomba a Kohat

Un ragazzo e morto e dodici poliziotti sono rimasti feriti a seguito dell'esplosione di un ordigno collegato a una bicicletta. La bomba era nascosta sul ciglio di una strada della periferia di Kohat ed è stata fatta esplodere con un telecomando al passaggio di un convoglio della polizia.

Afghanistan. Due bambini uccisi da soldati Isaf

Il comando della missione Nato in Afghanistan (Isaf) ha riferito oggi che due suoi soldati hanno ucciso due bambini che si trovavano a bordo di un auto, nella provincia meridionale di Kandahar. I militari hanno aperto il fuoco, riferisce un portavoce, poiché il veicolo non si è fermato a un posto di blocco e non ha rispettato le procedure di sicurezza previste. Un altro uomo è rimasto gravemente ferito. L'episodio segue un altro simile verificatosi sabato scorso, quando alcuni soldati britannici hanno ucciso quattro persone a bordo di un auto che - hanno dichiarato i militari - non si era fermata a un controllo.

PALESTINA: COLONI EBREI AGGREDISCONO BAMBINI PALESTINESI E UN VOLONTARIO STATUNITENSE

"Eravamo su una collina, di fronte all’avamposto illegale di Havot Ma’on. All’improvviso, abbiamo visto un colono con un bastone in mano correre verso la valle dove si trovavano i volontari internazionali che accompagnavano a casa i bambini”. Così Giorgio, un volontario dell’associazione Operazione Colomba, ha raccontato alla MISNA l’aggressione subita ieri da due internazionali e 14 bambini palestinesi tra i cinque e i 15 anni, mentre tornavano da un campo estivo nel villaggio di At-Tuwani, vicino Hebron. “Abbiamo provato a chiamarli con il telefono cellulare – ha detto Giorgio – ma non siamo riusciti a metterci in contatto con loro: dopo più di mezz’ora è arrivato Joel, un volontario americano di Christian Peacemaker Team, con il viso coperto di sangue; ci ha detto di essere stato preso a sassate da un gruppo di coloni israeliani, che gli hanno tolto la videocamera con cui stava filmando e lo hanno picchiato”. Da quando, tra il 2002 e 2003, è iniziata la costruzione del cosiddetto “Muro della vergogna” tra Israele e Cisgiordania, per andare a scuola ad At-Tuwani i bambini del villaggio di Tuba sono stati costretti a cambiare il loro tragitto quotidiano; ora devono passare vicino all’insediamento dei coloni, con il rischio di essere aggrediti. Un’ordinanza dell’Alta corte israeliana di giustizia stabilisce che i bimbi debbano essere scortati dai militari: l’impegno, però, non è stato mantenuto e nelle ultime settimane si sono fatti avanti i volontari internazionali. “Oggi i soldati si sono presentati di nuovo, speriamo che vengano anche domani e nei prossimi giorni”, ha raccontato ancora il volontario di Operazione Colomba. “E’ triste, però, notare che qualcosa si muove solo dopo che vengono colpiti gli operatori umanitari stranieri, mentre i palestinesi subiscono aggressioni ogni giorno”.

Stati Uniti. MIGRANTI MANIFESTANO IN IOWA CONTRO ARRESTI DI MASSA

Guidate da 43 donne guatemalteche e messicane con ai polsi il ‘braccialetto elettronico’ imposto dalle autorità locali, centinaia di persone hanno marciato pacificamente a Postville, piccola località dello stato americano dell’Iowa, per protestare contro la più massiccia retata di migranti irregolari della storia degli Stati Uniti. I fatti risalgono al 12 maggio, quando 389 migranti, tra cui 287 guatemaltechi sono stati arrestati per possesso di documenti falsi mentre erano al lavoro nella fabbrica di carne kosher ‘Agriprocessors’ di Postville: i migranti hanno denunciato di essere stati in seguito trasferiti in una sorta di campo di detenzione allestito su terreni usati per la fiera locale del bestiame dove sono rimasti alcuni giorni al freddo, senza cibo e servizi igienici; circa un’ottantina sono stati poi processati ‘per direttissima’ e condannati a pene tra i sette e i cinque mesi di carcere in vista del loro imminente rimpatrio. Partito dalla chiesa di Santa Brigida il corteo ha sfilato per dieci chilometri al grido di ‘Basta con le retate’.

MESSICO: REFERENDUM DELL'OPPOSIZIONE, VINCE IL NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL PETROLIO

Nel referendum popolare, privo di valore vincolante, convocato dall’opposizione per contrastare l’ingresso dei privati nella società energetica nazionale Petroleos Mexicanos (Pemex), i “no” avrebbero raggiunto l’84% ma a Città del Messico avrebbero votato solo in 870.000, meno del milione e più sperato dagli organizzatori. La consultazione – ricorda la stampa locale - è tenuta solo nei nove dei 31 stati del paese in cui è al potere il Partito della rivoluzione democratica (Prd). Al presidente Felipe Calderon l’opposizione di sinistra contesta una riforma che, tra l’altro, permetterebbe alla Pemex di dare attività estrattive e di raffinazione in subappalto a gruppi privati. La Costituzione del Messico stabilisce che il petrolio è proprietà esclusiva dello stato e proibisce concessioni a privati o stranieri; da diversi anni, però, il governo conservatore concede spazio a gruppi non statali sostenendo di garantire in tal modo efficienza e produttività. Attualmente in discussione al Senato, nei mesi scorsi la riforma energetica del governo era stata all’origine di grandi manifestazioni di piazza e clamorose iniziative di protesta in parlamento. Tra le maggiori aziende petrolifere del mondo, la Pemex ha 138.000 dipendenti ed estrae ogni giorno l’equivalente di tre milioni di barili.

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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

TURCHIA: SI AGGRAVA BILANCIO DELLE BOMBE, 16 MORTI Sale a 16 il bilancio dei morti nell'esplosione delle due bombe ieri sera a Istanbul, in Turchia, mentre sono 154 i feriti, alcuni dei quali gravi. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca Anadolu. Ancora non c'è stata nessuna rivendicazione.

Un alto esponente dei separatisti curdi ha negato qualsiasi coinvolgimento del Pkk nell'attentato compiuto ieri sera nel quartiere Gungoren, situato nella parte europea di Istanbul, che ha provocato almeno 18 morti e 150 feriti.


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Un alto esponente dei separatisti curdi ha negato qualsiasi coinvolgimento del Pkk nell'attentato compiuto ieri sera nel quartiere Gungoren, situato nella parte europea di Istanbul, che ha provocato almeno 18 morti e 150 feriti.


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Afghanistan. Due bambini uccisi da soldati Isaf Il comando della missione Nato in Afghanistan (Isaf) ha riferito oggi che due suoi soldati hanno ucciso due bambini che si trovavano a bordo di un auto, nella provincia meridionale di Kandahar. I militari hanno aperto il fuoco, riferisce un portavoce, poiché il veicolo non si è fermato a un posto di blocco e non ha rispettato le procedure di sicurezza previste. Un altro uomo è rimasto gravemente ferito. L'episodio segue un altro simile verificatosi sabato scorso, quando alcuni soldati britannici hanno ucciso quattro persone a bordo di un auto che - hanno dichiarato i militari - non si era fermata a un controllo.

Nigeria. Attaccati due oleodotti, il Mend rivendica

Due oleodotti della compagnia Shell sono stati attaccati da miliziani nel Rivers State, nel sud della Nigeria. Gli impianti in questione si trovano nelle zone di Kula e Rumpuekpe. Poche ore dopo le azioni sono state rivendicate dal Mend, il Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger.

Ancora morti in Iraq Dodici persone sono rimaste uccise e 54 ferite in un attacco suicida a Kirkouk, nel nord dellIraq. Un kamikaze è precipitato sul suo camion durante una manifestazione curda. Questa mattina è esploso un ordigno nella provincia di Diayala, uccidendo quattro civili iracheni, tra cui una donna. Infine tre donne kamikaze con indosso cinture imbottite d'esplosivo si sono fatte saltare in aria tra la folla di pellegrini sciiti nel quartiere di Karrada a Baghdad, uccidendo almeno 10 persone e ferendone altre 30. Lo riferisce l'emittente televisiva 'Al Arabiya'. Gli attacchi suicidi hanno preso di mira l'annuale pellegrinaggio alla moschea sciita dell'imam Moussa Kadim, situata nella parte settentrionale della capitale irachena.

Pakistan. Esplode bomba a Kohat Un ragazzo e morto e dodici poliziotti sono rimasti feriti a seguito dell'esplosione di un ordigno collegato a una bicicletta. La bomba era nascosta sul ciglio di una strada della periferia di Kohat ed è stata fatta esplodere con un telecomando al passaggio di un convoglio della polizia.

Stati Uniti. MIGRANTI: MANIFESTAZIONE IN IOWA CONTRO ARRESTI DI MASSA

Guidate da 43 donne guatemalteche e messicane con ai polsi il ‘braccialetto elettronico’ imposto dalle autorità locali, centinaia di persone hanno marciato pacificamente a Postville, piccola località dello stato americano dell’Iowa, per protestare contro la più massiccia retata di migranti irregolari della storia degli Stati Uniti. I fatti risalgono al 12 maggio, quando 389 migranti, tra cui 287 guatemaltechi sono stati arrestati per possesso di documenti falsi mentre erano al lavoro nella fabbrica di carne kosher ‘Agriprocessors’ di Postville: i migranti hanno denunciato di essere stati in seguito trasferiti in una sorta di campo di detenzione allestito su terreni usati per la fiera locale del bestiame dove sono rimasti alcuni giorni al freddo, senza cibo e servizi igienici; circa un’ottantina sono stati poi processati ‘per direttissima’ e condannati a pene tra i sette e i cinque mesi di carcere in vista del loro imminente rimpatrio. Partito dalla chiesa di Santa Brigida il corteo ha sfilato per dieci chilometri al grido di ‘Basta con le retate’.

WTO. NEGOZIATI DI DOHA

Proseguiranno oltre la scadenza prevista di ieri i colloqui di Ginevra dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc, Wto): a ostacolare un accordo tra i paesi più industrializzati, gli “emergenti” e le economie più povere del mondo sarebbero anche i dazi dell’Unione Europea sulle banane latinoamericane. I paesi del gruppo Africa-Caraibi-Pacifico (Acp) – ha affermato ieri sera il ministro camerunense per il Commercio, loro portavoce – sono contrari a una riduzione delle imposte dell’UE troppo rapida e accentuata, perché misure del genere avvantaggerebbero gli esportatori rivali; sulla base dell’ultima proposta in discussione, l’Unione Europea abbasserebbe entro il 2016 i diritti di dogana sulle banane latinoamericane dai 176 euro attuali a 114 euro la tonnellata, riducendo così il vantaggio competitivo dei produttori Acp non sottoposti ad alcun dazio in entrata. Al di là della controversia sulle banane, pur significativa da un punto di vista economico, i negoziati che dovrebbero portare a termine il cosiddetto “ciclo di Doha” avviato nel 2001 restano segnati da divisioni profonde. Un’ipotesi di “compromesso” avanzata venerdì da Pascal Lamy, il direttore generale del Wto, è stata accolta come “un passo in avanti” da Washington ma bocciata da diversi paesi emergenti e in particolare dall’India. La proposta prevede limiti alquanto controversi ai sussidi per l’agricoltura garantiti da Stati Uniti e paesi dell’UE e, per gli “emergenti”, una forte riduzione dei dazi a protezione dei mercati nazionali di industria e servizi. “Troviamo qualche punto d’intesa quando discutiamo di ricchezza – ha detto il ministro indiano per il Commercio, Kamal Nath – non quando parliamo di povertà”.

ITALIA

Immigrazione sfollati senza tetto protestano in Duomo Napoli

Dopo terza notte trascorsa in strada per incendio Pianura Dopo la terza notte trascorsa in strada, a Napoli, si sono spostati stamattina al Duomo gli oltre cento immigrati, rimasti senza tetto. Nei giorni scorsi un vasto incendio ha colpito un edificio di Pianura in via Trencia. Fra gli immigrati, provenienti per lo piu' da Costa d'Avorio, Ghana e Burkina Faso, ci sono 36 rifugiati politici e 76 richiedenti asilo. Una delegazione del gruppo incontrera' in mattinata l'assessore alle Politiche sociali Giulio Riccio.

Sindaco vieta commercio immigrati Ieri immigrati e immigrate di nazionalita' diverse hanno dato vita oggi a Forte dei Marmi a una manifestazione di protesta.gli immigrati hanno protestato contro il sindaco Umberto Buratti che ha vietato, con un'ordinanza, la vendita, anche da parte di ambulanti con regolare licenza, sul pontile e sugli arenili. Questa e' la seconda manifestazione in pochi giorni dall' emanazione dell'ordinanza.

ENNESIMO FEMMINICIDIO Una donna di 27 anni, Barbara Brandolini, è stata trovata soffocata a Bergamo nell'appartamento del suo ex fidanzato. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un omicidio. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto questa mattina intorno alle 3,40 da una volante della questura, dopo che nella giornata di ieri era stata presentata dai familiari una denuncia di scomparsa. L'ex fidanzato della ragazza, 23 anni, è stato trovato dopo alcune ore fuori Bergamo ed è stato fermato, per il momento solo come persona informata sui fatti.

MORTA MARISA MERLINI Si è spenta ieri notte a 84 anni nella sua casa romana l'attrice Marisa Merlini. Era nata a Roma il 6 agosto 1923.Appena diciassettenne aveva esordito con successo nella rivista.'Pane, amore e fantasia' (1953) di Luigi Comencini, 'Tempo di villeggiatura' (1956) di Antonio Racioppi (ruolo con cui vince il Nastro d'Argento) 'Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca' (1969) di Ettore Scola. Forse i suoi lavori più noti. Fra le sue ultime apparizioni sullo schermo, nel 2005 ha preso parte al film di Pupi Avati 'La seconda notte di nozze'.


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Mondiali di nuoto 2009, un tuffo nel vuoto?

Lunedì 28 Luglio, il Consiglio comunale di Roma, discuterà dei mondiali di nuoto 2009 e delle strutture che per l?evento sono state progettate o per cui già sono aperti i cantieri. In questa occasione differenti comitati territoriali di Roma saranno presenti sotto il Capidoglio per manifestare il loro dissenso. Non perchè siano contrari alle gare in vasca, bensì per tutelare i loro territori da speculazioni, cementificazioni ed operazioni inutili. E? il caso di Ostia dove si vuole costruire una struttura per soli 5 giorni di gare sul lungo mare, una delle ormai rare aree preziose e belle per qualità naturali. Dove si vuole realizzare un?opera invasiva, quando sono almeno 13 le aeree in cui si potrebbe intervenire senza un impatto così violento. I tempi in vista dei mondiali, inoltre, sono talmente stretti che l?effettiva e puntuale realizzazione degli impianti è seriamente in discussione. Ci si ritroverebbe di fronte ad uno spreco di soldi e ad una devastazione ambientale. È anche il caso della piscina a Valco S.Paolo (Ponte Marconi). Qui, per raggiungere la piscina, c?è l?intenzione asfaltare tutto il lungotevere, compromettendo definitivamente la ?vocazione verde? di quella parte di territorio. Da quasi un anno, ormai, il comitato territoriale ?Ansa del Tevere? richiede la riqualificazione di quella strada come parco verde, ed ha attivato un percorso di partecipazione con tutta la cittadinanza. La realizzazione di una strada troppo larga per le reali esigenze del servizio, minaccerebbe le attività e l?accessibilità delle realtà sociali lì presenti. In questo quadro l?assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha fatto saltate diversi appuntamenti con il comitato ?Ansa del Tevere?. Per questo, la rete dei centri sociali, che il 14 Giugno ha organizzato, insieme ai movimenti per il diritto all?abitare, la manifestazione in difesa degli spazi occupati e per ?l?altra città di Roma?, sosterrà i comitati di Ostia e di S.Paolo nella mobilitazione di lunedì 28 Luglio, portando la sua solidarietà e la sua presenza. I territori della nostra metropoli non hanno bisogno di speculazioni e cemento. I nostri territori hanno la necessità che le ricchezze sociali, culturali ed ambientali vengano tutelate e valorizzate, affinchè si affermino reali diritti di cittadinanza per tutti e tutte! Chi crede nello sport sociale e popolare, non può non mobilitarsi per rispedire al mittente questo nuovo odioso insulto a Roma ed ai suoi abitanti

Appuntamento ore 16.00 sotto al Campidoglio Rete dei centri sociali di Roma


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Siparietto


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ESTERI

ITALIA


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gror080728 (last edited 2008-07-28 18:17:17 by anonymous)