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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

Accordo tra Italia e Libia: ancora sulla pelle dei migranti (di Fulvio Vassallo Paleologo - Università di Palermo)

Otto anni dopo l’avvio delle prime trattative con il colonnello Gheddafi, l’Italia ha siglato un accordo politico globale con la Libia che include anche un capitolo specifico per combattere l’immigrazione clandestina. Finora si era trattato solo di intese operative, a livello di forze di polizia, adesso quelle stesse forze di polizia ottengono dai politici la formalizzazione e la legittimazione delle prassi “riservate” seguite fin qui, con l’aggiunta di mezzi e personale che dovrebbero migliorare “l’efficienza” degli interventi di contrasto. Nel 2004 veniva promulgata la legge n. 271, che attribuiva al Ministero dell’Interno la possibilità di finanziare la realizzazione, in paesi terzi, di “strutture utili ai fini del contrasto di flussi irregolari di popolazione migratoria verso il territorio italiano”. I finanziamenti elargiti dall’Italia non sono stati mai legati al rispetto dei diritti dei migranti o alla ratifica della Convenzione di Ginevra sul diritto d’asilo, né alla conformità delle strutture di trattenimento agli standard minimi internazionali per la detenzione. Con i fondi stanziati grazie a questa legge, in Libia, negli anni sorsi, erano stati finanziati almeno tre centri di detenzione per migranti, dove le violazioni dei diritti umani sono sistematiche, come confermato da Amnesty International e da Human Rights Watch. A confermare gli abusi non sono state solo le organizzazioni che difendono i diritti umani o i giornalisti che hanno potuto visitare la Libia, ma i vertici dei servizi segreti italiani, come l’ex direttore del SISDE Prefetto Mario Mori. Nel 2005, durante una audizione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, Mori dichiarava come in Libia “i clandestini vengono accalappiati come cani, messi su furgoncini pick-up e liberati in centri di accoglienza dove i sorveglianti per entrare devono mettere i fazzoletti intorno alla bocca per gli odori nauseabondi...”. Mori parlava anche del centro di accoglienza finanziato dagli italiani in Libia, nella località di Seba, al confine con il deserto, uno di quei centri di detenzione dove venivano trasferiti anche i clandestini respinti dai centri di permanenza temporanea italiani. “Il centro - dichiarava Mori - prevede di ospitare cento persone ma ce ne sono 650, una ammassata sull’altra senza il rispetto di alcuna norma igienica e in condizioni terribili. Mori aveva effettuato una visita nel Centro di Seba intorno alla metà di gennaio del 2005, cinque giorni prima dell’incontro del ministro Giuseppe Pisanu con il colonnello Gheddafi. Ora, un accordo globale per la chiusura del contenzioso coloniale. Un fiume di dollari destinato anche ad armare pattuglie congiunte per bloccare le imbarcazioni dei “clandestini” subito dopo la partenza. Sappiamo già cosa significa il “fermo di natanti” in mare, migliaia di morti e ancora processi per i comandanti delle imbarcazioni non militari, autori di interventi di salvataggio.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan: nuova strage di civili, sarebbero 70 i morti

Si fa sempre più difficile e confusa la situazione in Afghanistan per le truppe della coalizione. Dopo l'annuncio del comando Usa dell'uccisione di 220 militanti nei raid della scorsa settimana, nella provincia di Helmand, nuove accuse piovono sulle forze Isaf. Secondo la Reuters, diversi testimoni avrebbero riferito che a rimanere uccisi sotto i bombardamenti a Sangin ci sarebbero anche 70 civili. Sangin, a nord di Lashkargah, è la stessa località dove lo scorso 20 agosto i carri armati britannici avevano aperto il fuoco contro una festa di matrimonio uccidendo e ferendo decine di civili. Al momento la notizia della strage non ha ricevuto conferme dal governo afghano, che la scorsa settimana aveva minacciato di riconsiderare il ruolo delle truppe straniere dopo che in un altro raid aereo il 22 agosto, erano rimasti uccisi 90 civili, di cui oltre 50 bambini. La Nato ha annunciato di aver ucciso tre bambini e di aver ferito sette civili oggi nel sud est dell'Afghanistan quando un colpo di cannone ha mancato il bersaglio. L'incidente è avvenuto quando alcuni insorti taleban hanno aperto il fuoco contro una pattuglia dell'Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza, della Nato), nel distretto di Gayan, nella provincia di Paktika. L'ospedale di Emergency a Lashkargah, nella provincia meridionale di Helmand, sta ricevendo da ieri mattina una nuova ondata di civili feriti. "Abbiamo già ricoverato quindici persone, di cui otto bambini", riferisce il personale medico dell'ong italiana. "Altri nove pazienti sono stati curati in pronto soccorso. Dicono di provenire dal distretto di Sangin e di essere rimasti feriti durante un raid aereo della Nato compiuto da elicotteri sul villaggio di Sarevan Qala. In questi ultimi giorni l'attività militare in Helmand è molto intensa. Intanto a Kabul centinaia di afghani sono scesi in piazza per protestare per la morte di quattro civili, tra cui due ragazzini, avvenuta stamane durante un'operazione delle truppe straniere nei sobborghi della zona est della capitale. Questa almeno la denuncia dei manifestanti, che hanno mostrato ai giornalisti i corpi dei due bambini riferendo che nel corso di un assalto ad una abitazione nel villaggio di Hoodkhail hanno perso la vita anche un uomo e una donna. Un testimone, Mohammad Naweed, ha detto che le truppe internazionali hanno prelevato dalla casa tre uomini dopo aver lanciato un ordigno per aprirsi un varco. La situazione in città resta molto tesa, mentre i portavoce della coalizione non hanno commentato l'accaduto.

Colombia, governo Uribe annuncia invio truppe in Afghanistan

Il governo di Bogotà ha annunciato l'invio in Afghanistan di un nutrito gruppo di soldati che appoggerà come parte della forza di sicurezza internazionale la missione della Nato. Il ministro della Difesa colombiano, Juan Manuel Santos Calderon, ha confermato la notizia ma non ha specificato il numero di soldati colombiani che voleranno alla volta di Kabul. Di certo si sa che la compagine colombiana lavorerà a stretto contatto i soldati spagnoli dedicandosi a attività di sminamento e contro il narcotraffico, campi in cui sono fra i più esperti.

INDIA: ANCORA UCCISIONI PER MOTIVI RELIGIOSI

Da quando sono cominciati gli scontri, una settimana fa, sarebbero almeno 22 le vittime dell'odio scatenatosi contro i cristiani dello stato di Orissa. Se diciannove sono le morti accertate, la Chiesa cattolica indiana avverte che potrebbero essere anche di più, data l'impossibilità di avere notizie dai villaggi dell'interno. Il premier Manmohan Singh, pressato anche da appelli internazionali, ha schierato 3mila uomini a presidiare le comunità cristiane. Ciononostante, chiese e case continuano a essere nel mirino degli indù. Più di 40 chiese sono state bruciate, le case distrutte ammontano a circa 1800, ma il bilancio può crescere ancora. L'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, Raphael Cheenath, ha consigliato ai fedeli di non rimanere in casa in quanto esporrebbero le loro vite a serio pericolo. Sono così più di 50mila le persone che fuggono dai villaggi e cercano riparo all'interno della giungla. Il premier Singh ha descritto gli avvenimenti come "una sciagura nazionale". Le 25mila scuole cristiane presenti nel paese sono rimaste chiuse in segno di preghiera. Finora sono stati arrestati 167 persone responsabili di incendi e violenze.

Algeria: ucciso ufficiale esercito

Un ufficiale dell'esercito e un imprenditore sono rimasti uccisi in un attacco compiuto nel comune di Tlijene, in Algeria. Un ordigno e' stato fatto esplodere a distanza al passaggio dell'auto sulla quale viaggiavano i 2 uomini che stavano effettuando un sopralluogo nella zona per la costruzione di una pista aerea. L'attacco non e' stato ancora confermato dalle autorita'. In agosto, secondo un bilancio non ufficiale basato sulla stampa, sono morte circa 130 persone.

GEORGIA: USATE BOMBE A GRAPPOLO CONTRO LA POPOLAZIONE

La Georgia ha ammesso di aver impiegato “cluster bombs” nel recente conflitto con la Russia nell'Ossezia del Sud. Lo ha comunicato l'organizzazione per la tutela dei diritti umani Human Rights Watch, che già dall'inizio del conflitto denunciava l'impiego di bombe a grappolo da parte di entrambi i contendenti. Bonni Docherty, rappresentante di HRW, ha annunciato oggi in una conferenza stampa tenutasi a Ginevra di aver ricevuto una lettera ufficiale dal ministero della difesa georgiano in cui si riconosceva l'uso delle cluster bombs nei pressi del tunnel di Roki, che collega l'Ossezia del Sud alla Repubblica russa dell'Ossezia del Nord. Mosca dal canto suo, continua invece a smentirne l'impiego, anche se, dal 15 di agosto,  Human Rights Watch dice di avere le prove che un aereo russo ha sganciato bombe a grappolo su un'area densamente popolata.

ITALIA

SICILIA: DUE OPERAI DELLE FERROVIE TRAVOLTI E UCCISI DA UN TRENO

Due operai delle Ferrovie sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto sulla tratta Catania-Palermo, nei pressi della stazione di Motta Sant’Anastasia. Le due vittime, Giuseppe Virgillito, di 35 anni, e Fortunato Calabrese, di 55, indossavano le cuffie antirumore e non avrebbero sentito i fischi del treno regionale in arrivo che li ha travolti. Due morti evitabili: infatti era sufficiente che la squadra fosse composta anche da altri due operai di presidio ai lavori, così come previsto dalla normativa vigente. Quindi non si tratta di una tragica fatalità: c'è un colpevole, la direzione delle FS che per risparmiare taglia in primo luogo sulla sicurezza: manutenzione, controlli, squadre di lavoro ridotte.

GROTTAGLIE: VIOLENTE CARICHE POLIZIESCHE CONTRO SIT-IN ANTIDISCARICA (corrisp. ROR)

ALITALIA: RICATTO DEL GOVERNO AI SINDACATI

"A fine agosto Alitalia prevede di avere in cassa tra 195 e 200 milioni che si ridurranno a 30-50 milioni a fine settembre". E' quanto avrebbe riferito, secondo fonti sindacali, il commissario Augusto Fantozzi che avrebbe anche reso noto di avere dovuto pagare 50 milioni alla Iata per evitare l'interruzione del servizio di biglietteria internazionale. "Volevano gia' farlo venerdi' - avrebbe detto Fantozzi - abbiamo ottenuto tempo fino a oggi". Fantozzi ha incontrato i sindacati nella sede del ministero del Lavoro in occasione della riunione convocata dal governo. A nome dell'esecutivo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha detto che questa per Alitalia "è l'ultima occasione possibile. Ma il sottosegretario ha detto anche ai sindacati che il governo per ora non è "in grado di aprire un confronto sul piano industriale. Il nostro dovere e' mettere il commissario nelle condizioni di conoscere la situazione e poi dovra' valutare le offerte, una, quella della Cai (Compagnia Aerea Italiana) e' nota e gli arrivera' nelle prossime ore". Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha detto che il confronto sul piano sarà avviato giovedi' prossimo e dovra' concludersi entro il fine settimana successivo.

TOSCANA: Riuscito il corteo antifascista di Marina di Pietrasanta

Più di trecento persone hanno sfilato in corteo, ieri 31 agosto, a Marina di Pietrasanta dal pontile di Tonfano fino alla Versiliana di Fiumetto, per ribadire un no secco al ritorno del fascismo. Il corteo partito alle 17.40 è giunto intorno 19 alla Versiliana, chiusa per motivi d’ordine pubblico. Davanti ai cancelli del “caffè” è stata ricordata l’aggressione squadrista di alcuni esponenti di AN a danno di alcuni militanti antifascisti che, il 19 agosto, durante la commemorazione del fucilatore di partigiani Giorgio Almirante contestarono democraticamente l’iniziativa. La partecipazione al corteo è stata alta se consideriamo anche che si trattava dell’ultima domenica d’agosto. Il corteo è stato unitario, aperto da uno striscione: “Ieri come oggi antifascisti contro ogni ritorno” firmato antifascisti versiliesi. A seguire i partiti: PCL, CARC e PRC. Lo spezzone più grande è stato quello dell’antagonismo sociale che oltre a Dada Viruz Project e il SARS ha visto la partecipazione anche dei compagni dei centri sociali di Massa, Lucca e Pisa. Questo spezzone ha rivendicato il legame tra le pratiche dell’antifascismo e le lotte quotidiane contro CPT, impronte digitali, esercito per le strade e tutte le perverse logiche di guerra e repressione che il governo sta attuando. Alla manifestazione erano presenti anche Sinistra Critica, Lotta e Unità, Giovani Comunisti, ARCI e a chiudere uno spezzone anarchico.

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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan: nuova strage di civili, sarebbero 70 i morti

Si fa sempre più difficile e confusa la situazione in Afghanistan per le truppe della coalizione. Dopo l'annuncio del comando Usa dell'uccisione di 220 militanti nei raid della scorsa settimana, nella provincia di Helmand, nuove accuse piovono sulle forze Isaf. Secondo la Reuters, diversi testimoni avrebbero riferito che a rimanere uccisi sotto i bombardamenti ci sarebbero anche 70 civili.

Al momento la notizia della strage non ha ricevuto conferme dal governo afghano, che la scorsa settimana aveva minacciato di riconsiderare il ruolo delle truppe straniere dopo che in un altro raid aereo il 22 agosto, erano rimasti uccisi 90 civili, di cui oltre 50 bambini.

Proteste a Kabul per l'uccisione di quattro civili Intanto a Kabul centinaia di afghani sono scesi in piazza per protestare per la morte di quattro civili, tra cui due ragazzini, avvenuta stamane durante un'operazione delle truppe straniere nei sobborghi della zona est della capitale. Questa almeno la denuncia dei manifestanti, che hanno mostrato ai giornalisti i corpi dei due bambini riferendo che nel corso di un assalto ad una abitazione nel villaggio di Hoodkhail hanno perso la vita anche un uomo e una donna. Un testimone, Mohammad Naweed, ha detto che le truppe internazionali hanno prelevato dalla casa tre uomini dopo aver lanciato un ordigno per aprirsi un varco. La situazione in città resta molto tesa, mentre i portavoce della coalizione non hanno commentato l'accaduto.

Colombia, governo Uribe annuncia invio truppe in Afghanistan

Il governo di Bogotà ha annunciato l'invio in Afghanistan di un nutrito gruppo di soldati che appoggerà come parte della forza di sicurezza internazionale la missione della Nato.

Il ministro della Difesa colombiano, Juan Manuel Santos Calderon, ha confermato la notizia ma non ha specificato il numero di soldati colombiani che voleranno alla volta di Kabul. Di certo si sa che la compagine colombiana lavorerà a stretto contatto i soldati spagnoli dedicandosi a attività umanitarie e di sminamento, campo in cui i militari colombiani sono fra i più esperti. Secondo alcuni esperti l'invio di militari in Afghanistan potrebbe far parte di un tentativo di pulizia delle coscienze considerando le molteplici accuse di poco rispetto dei diritti umani piovute nel corso del tempo. Andando in guerra in Afghanistan i soldati di Bogotà potranno dimostrare le loro capacità e confermarsi come un corpo militare molto professionale e capace di dare aiuto alla missione Nato. Oltre allo sminamento e al lavoro umanitario i colombiani potranno partecipare ad azioni contro il narcotraffico. La Colombia già da diverso tempo assiste il governo di Kabul nel combattere il traffico di sostanze stupefacenti come l'oppio di cui l'Afghanistan è il primo produttore al mondo.

FILIPPINE

SOMALIA

Intensi combattimenti sono in corso da questa mattina in alcuni quartieri della zona centro-settentrionale di Mogadiscio. Lo riferiscono fonti locali, precisando che centinaia di famiglie sono in fuga dalla zona teatro degli scontri, nei quali le parti stanno utilizzando artiglieria pesante. L momento non vi sono bilanci di morti. Ieri scontri analoghi avevano provocato la morte di almeno un civile e di un numero imprecisato di combattenti.

Algeria: ucciso ufficiale esercito

Un ufficiale dell'esercito e un imprenditore sono rimasti uccisi in un attacco compiuto nel comune di Tlijene, in Algeria. Un ordigno e' stato fatto esplodere a distanza al passaggio dell'auto sulla quale viaggiavano i 2 uomini che stavano effettuando un sopralluogo nella zona per la costruzione di una pista aerea. L'attacco non e' stato ancora confermato dalle autorita'. In agosto, secondo un bilancio non ufficiale basato sulla stampa, sono morte circa 130 persone.

ITALIA

ELUANA: LEGALE FAMIGLIA, REGIONE RISPONDA ENTRO 10 GIORNI

"Hanno il dovere di rispondere indicando una struttura idonea. La Regione e' responsabile per l'amministrazione del servizio sanitario e non rispondere alla nostra richiesta, dopo il decreto della corte d'appello, che e' ancora esecutivo, e' illegittimo". E' quanto afferma Vittorio Angiolini, uno dei legali di Beppino Englaro, il padre di Eluana, la ragazza che si trova in stato vegetativo permanente da 16 anni in seguito a un incidente automobilistico. L'avvocato Angiolini ha inviato una diffida alla Regione chiedendo a quest'ultima di indicare, entro 10 giorni, una struttura ospedaliera nella quale possa avvenire l'ultimo atto della vita di Eluana. Il 9 luglio scorso, la corte d'appello di Milano aveva detto che bisogna sospendere l'alimentazione e l'idratazione grazie alle quali Eluana e' ancora viva. Ma sia la struttura dove la donna e' attualmente ricoverata, sia l'ospedale pubblico di Lecco, ai quali Beppino Englaro si e' rivolto, hanno deciso di non accogliere Eluana per dare esecuzione al provvedimento giudiziario.

Immigrati: ancora sbarchi in Sicilia

Tra la scorsa notte e questa mattina sono sbarcati sulle coste siciliane 75 migranti, su due diverse imbarcazioni. Un barcone con 45 persone, tra cui 18 donne, e' stato avvistato a un miglio da Punta Sottile, a Lampedusa. All'alba un'imbarcazione con 30 immigrati, tra cui una donna e tre bambini, e' stata avvistata a 17 miglia da Portopalo di Capo Passero.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080901 (last edited 2008-09-01 17:39:04 by anonymous)