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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

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Casilino 900

Erano le prime luci dell’alba quando settanta agenti del “gruppo sociale sicurezza urbana”, coadiuvati dalle forze dell’ordine, hanno fatto irruzione nel campo rom Casilino ‘900. L’operazione è scattata senza alcun preavviso, nello stesso giorno in cui era previsto il censimento del campo da parte della Croce Rossa. I volontari della Cri si sono fatti da parte e per gli abitanti del campo è iniziato il rastrellamento. Una dopo l’altra le baracche vivono circa 600 rom sono state passate a setaccio, ispezionate, messe a soqquadro. Le forze dell’ordine hanno staccato i gruppi elettrogeni e sequestrato i pochi effetti personali. Poi è toccato alle persone. E’ stata sufficiente la regola del sospetto per caricare su diversi pullman dalle 70 alle 80 persone, senza una parola, senza un chiarimento. AUDIO

Partigiani a Roma Un gruppo di ex partigiani appartenenti all'Anpi entrato oggi pomeriggio nell'Aula Giulio Cesare del Campidoglio a Roma, dove era in corso il consiglio comunale. I partigiani indossavano al collo il loro tipico fazzoletto tricolore, che hanno mantenuto per tutta la durata della seduta. Probabilmente con questa protesta pacifica i partigiani hanno voluto ricordare i valori della Resistenza, dopo le polemiche sorte negli ultimi giorni a proposito di alcune dichiarazioni relative al regime fascista.

Una protesta stantia, anacronistica e 'nostalgica ma soprattutto fuori luogo. Lo ha dichiarato Luigi Camilloni, presidente di Osservatorio Sociale in merito ai fazzoletti esibiti dall'Anpi al consiglio comunale di Roma.

Torino antifa E' prevista per domani, nella sala della circoscrizione del quartiere San Paolo di Torino, un incontro sulla "destra radicale" che avrà come ospiti Gabriele Adinolfi(fondatore di terza posizione, componente di spicco dei NAR....). La sala è stata richiesta dai politici di Alleanza Nazionale, mentre diversi antifascisti e antifasciste si sono dati appuntamento in un presidio di fronte al luogo dell'evento. Le ultime notizie riportano una probabile cancellazione dell'incontro, ma il presidio si terra' comunque. In questi minuti si sta tenendo un'assemblea tra centri sociali, sindacati di base ed ANPI. Forte accento nel comunicato dei centri sociali sulla figura di Dante Di Nanni, “uno dei simboli, se non il simbolo di San Paolo”, si legge nel comunicato. “A pochi metri da quella stessa via San Bernardino in cui Dante Di Nanni asserragliato nella sua abitazione, da solo, a soli 18 anni perse la vita dopo lunghe ore di scontro a fuoco contro tedeschi e fascisti; un gruppuscolo di neo-fascisti vorrebbe riportare indietro le lancette dell´orologio e travisare l´identità del nostro territorio, organizzando un incontro di revisionisti e dichiarati estremisti della nuova destra all´interno della sala della circoscrizione in corso Ferrucci, nello stesso edificio in cui ha sede l´Associazione Nazionale Partigiani d´Italia sezione Dante Di Nanni. AUDIO

Alitalia

Giornata di mobilitazione dei lavoratori e lavoratrici di alitalia contro il cosiddetto piano di salvataggio fondato sui licenziamenti: a Fiumicino si è tenuta una lunga e partecipata assemblea ed in seguito un corteo spontaneo di alcune centinaia di lavoratori che ha bloccato la viabilità esterna all'aeroporto sulla strada antistante il terminal dei voli nazionali. L'assemblea è stata prorogata fino alle 23. Davanti alla sede del ministero del lavoro c'è stato un presidio che poi si è diviso quando i lavoratori hanno saputo che il confronto sarebbe proseguito anche con tavoli separati in altre zone di Roma. A quel punto c'è stato anche qualche momento di “tensione”, con le forze dell'ordine che hanno cercato di impedire ai manifestanti di raggiungere le sedi di via veneto e via fornovo .

Vicenza VICENZA: SABATO MANIFESTAZIONE ORE 15 PIAZZA MATTEOTTI Il rinnovo dell'incarico a Paolo Costa di commissario straordinario del Governo per l'ampliamento del Dal Molin "conferma la volontà di Berlusconi di far saltare la consultazione popolare del 5 ottobre". E' l'accusa mossa dal Presidio Permanente contrario alla nuova base Usa di Vicenza, che sottolinea come proprio Costa "é stato l'autore della lettera con la quale si chiedeva di 'estirpare alla radice il dissenso locale'". La manifestazione dei No Dal Molin programmata per sabato prossimo, viene sottolineato, ha lo scopo "di difendere il diritto dei cittadini a decidere del proprio futuro, difendere la consultazione del 5 ottobre e chiedere le dimissioni del questore Sarlo, colpevole di aver portato la violenza a Vicenza" AUDIO

Prigioniero basco in sciopero della fame

Juan Josè Rego, prigioniero politico basco di 69 anni, ha annunciato ieri uno sciopero della fame e della sete, per protestare contro le dure condizioni di detenzione. Secondo quanto riferito dai militanti di Askatasuna ( associazione nata per difendere i diritti dei prigionieri politici), Rego avrebbe dovuto essere trasferito all'ospedale di Donostia, ma un cambio di prigione avrebbe fatto slittare di oltre 10 giorni il suo trasporto. Per questo ha deciso di rifiutare le medicine di cui ha bisogno e di ricorrere allo sciopero della fame come forma di protesta. A lui, come ad altri 14 prigionieri politici baschi, non è stata concessa l'applicazione dell'articolo 92 del codice penale spagnolo, ovvero la liberazione per i prigionieri in gravi condizioni di salute. Askatasuna e il Movimento pro amnistia, che vedono proprio nel trattamento riservato ai detuniti politici ammalati l'esempio più clamoroso "della crudele politica penitenziaria del governo socialista", hanno denunciato le condizioni "insopportabili" di detenzione e hanno chiamato la popolazione alla protesta. Rego è detenuto nel carcere di Mansilla da quando è stato arrestato, nel 1995, e soffre da più di quindici anni di una malattia cerebro-vascolare, di diabete e ipertensione. Nel 2005, poi, è stato colpito da un infarto che lo ha lasciato senza memoria per alcuni mesi e con una mobilità ridotta.

Milizie armate di coloni nei Territori

L'organizzazione pacifista israeliana Peace Now, che si batte per la formazione di uno stato palestinese, ha denunciato la formazione di milizie armate di coloni nei Territori. Lo ha dichairato il segretario generale dell'associazione Yariv Openheimer, che ha auspicato una reazione adeguata da parte della polizia e dello Shin Bet, il servizio di intelligence interna israeliano.

Palestinese ucciso a Nablus

Un giovane palestinese di 25 anni è stato ucciso questa mattina da soldati israeliani a Nablus, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti sanitarie locali. L'uccisione è avvenuta quando i militari, giunti in città per arrestare un membro delle Brigate dei Martitri di Al Aqsa, sono stati fronteggiati dalla folla che li ha bersagliati con sassi. L'esrcito israeliano non conferma l'uccisione e sostiene siano in corso delle verifiche.

CIPRO: RIUNIFICAZIONE, UN VERTICE DI OLTRE QUATTRO ORE

Dialogo e Pace, Brief

Sono durati oltre quattro ore oggi i colloqui a Nicosia tra i presidenti dei settori greco e turco di Cipro, Dimitris Christofias e Mehmet Ali Talat, impegnati dalla scorsa settimana in un difficile negoziato che potrebbe condurre alla riunificazione dell’isola dopo 34 anni. Al termine dell’incontro l’inviato speciale delle Nazioni Unite Alexander Downer ha detto che i due dirigenti torneranno a discutere giovedì prossimo, sempre a Nicosia. Nel corso delle trattative, iniziate il 3 settembre con un vertice di circa due ore, saranno discussi i principali problemi che dopo l’invasione turca del 1974 hanno impedito la riunificazione di Cipro: tra i nodi più difficili da sciogliere, il futuro assetto istituzionale dell’isola e i risarcimenti per le proprietà confiscate nel settore settentrionale a circa 24.000 greco-ciprioti. [ VG]

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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

L'Ossezia del Sud: nessuna indipendenza, integrazione nella Russia

"Sì, senza alcun dubbio faremo parte della Russia". Durante una riunione con esponenti del Cremlino a Soci, secondo quanto rende noto l'Agenzia di stampa Interfax, il presidente dell'Ossezia del sud, Eduard Kokoity, rende noto l'obiettivo dei separatisti: l'integrazione della regione nella Federazione russa.

Kokoity ha precisato che l'obiettivo principale del suo governo è quello di riunificare le due Ossezia, ma che "non è in alcun modo in programma una Ossezia indipendente". "Ciò perché tale è stata la scelta compiuta dai nostri avi, ed è questo che storicamente è avvenuto", ha spiegato Kokoity.

Mosca finora si è limitata a riconoscere unilateralmente l'indipendenza dalla Georgia della stessa Ossezia del Sud e dell'altra entità secessionistica, l'Abkhazia, ma come Stati indipendenti. Tra i Paesi stranieri, analogo riconoscimento per ora è venuto soltanto dal Nicaragua. Nei giorni scorsi la Russia ha annunciato il dislocamento permanente di 4mila soldati in Ossezia del sud.

SECONDO LA PAZ, FORZE INTERNE ED ESTERNE VOGLIONO UNA "GUERRA CIVILE"

Il governo di La Paz da ieri considera l'ambasciatore americano Philip Goldberg "persona non grata" che “complotta contro la democrazia, tentando di dividere il paese” e deve perciò tornare al più presto nel suo paese; secondo l’agenzia di stampa ‘Bolpress’ il diplomatico si è incontrato in segreto con Ruben Costas, governatore (alias prefetto) di Santa Cruz, il rappresentante più drastico del movimento autonomista che si oppone al governo centrale del presiudente Evo Morales. Da Washington, un portavoce del Dipartimento di stato ha definito “prive di fondamento” le accuse contro il suo ambasciatore a La Paz. In contemporanea con questi sviluppi, si estendevano ieri le proteste organizzate dalle forze di opposizione: nella regione meridionale del Chaco. Secondo l’agenzia statale di stampa Abi, formazioni di estrema destra, incoraggiate da vari esponenti dell’opposizione al governo di La Paz, hanno compiuto un attentato contro un gasdotto nei pressi di Tarija (capoluogo dell'omonimo dipartimento) riducendo di tre milioni di metri cubi al giorno la fornitura di gas al Brasile, equivalenti a una perdita economica di otto milioni di dollari al giorno; per la riparazione del gasdotto, secondo le previsioni dei tecnici, saranno necessari 20 giorni e 100 milioni di dollari. Santo Ramirez, presidente ad interim dell’azienda statale Yacimentos petroliferos fiscales bolivianos (Ypfb), in una conferenza ha definito il danneggiamento del gasdotto"un attentato terrorista contro la patria". La Bolivia estrae ogni giorno 40 milioni di metri cubi di gas utilizzandone non più di sette ed esportando il resto tra Argentina e Brasile. Un comunicato del ministero degli Esteri di Brasilia la notte scorsa ha definito gli episodi di cui sono stati protagoniste forze di opposizione al governo "atti di grave sfida delle istituzioni e dell'ordine legale" e ha espresso preoccupazione e solidarietà per il governo di Morales aggiungendo: “Il governo brasiliano solidarizza con il governo costituzionale della Bolivia e spera che cessino le azioni di gruppi che usano la violenza e l'intimidazione"; riferendosi in particolare all'attentato di Tarija, il comunicato precisa che Brasilia sta adottando "tutte le misure necessarie per garantire il rifornimento del gas" dalla Bolivia. Fino a notte inoltrata (ora europea) la tensione rimaneva alta a causa di varie manifestazioni di violenza in tutte le province orientali, protagoniste dell’opposizione al presidente Morales; secondo La Paz i governatori delle province “ribelli” stanno tentando di provocare una “guerra civile”. Un invito a riprendere il dialogo è giunto dai vescovi: “Rivolgo un forte e deciso appello – ha detto ieri monsignor Jesus Juaez, Segretario generale della Conferenza episcopale boliviana - per la pacificazione e il rispetto della vita”.

TENSIONI ULTERIORI DOPO ATTACCO A MOSCHEA DEL NORD CON 20 VITTIME

Un’inchiesta è stata disposta da Islamabad sull’attacco di ieri sera a una moschea di Benai, distretto di Dir nel nord del Pakistan, al confine con l’Afghanistan, in cui, secondo fonti dei servizi di sicurezza locali, sono morte non meno di 20 persone - tra cui, a quanto pare, alcuni bambini - e altre 30 sono state ferite. Il distretto di Dir non è lontano da Swat e Bajaur, territori in cui l'esercito pachistano da settimane compie operazioni armate contro insorti locali; in particolare a Bajaur l’esercito, secondo un suo comunicato, avrebbe appena ucciso una ventina di insorti. Per la polizia locale, l’attacco alla moschea sarebbe stato uno “spregevole atto di terrorismo” senza connotazioni religiose; per il neopresidente Asif Ali Zardari è stato “un atto odioso, contrario ai principi dell’islam”. Il “New York Times” ha intanto rivelato che già da luglio il presidente statunitense ha autorizzato in segreto le forze speciali americane a compiere incursioni terrestri nelle zone di confine del Pakistan anche senza il preventivo assenso di Islamabad. Una settimana dopo un’incursione compiuta da soldati americani di base in Afghanistan nelle zone cosiddette ‘tribali’ del nord-ovest del Pakistan – che ha fatto una quindicina di vittime civili - il generale Ashgaq Kayani, capo dello stato maggiore delle forze armate di Islamabad ha avvertito che d'ora in poi - "non importa a quale prezzo" - le sue truppe impediranno alle forze straniere di penetrare in territorio pachistano; i lanci di missili americani dall’Afghanistan su obiettivi in Pakistan sono divenuti intanto quasi fatti quotidiani perchè secondo Washington quei territori costituirebbero una zona di insediamento di insorti e terroristi di varia estrazione.

ITALIA

PINCIO: "PARCHEGGIO NON SI FARA', AMPLIEREMO VILLA BORGHESE"

ROMA - Il parcheggio dentro la pancia della collina del Pincio non ci sarà. Al termine della riunione della giunta capitolina, che ha approvato una memoria in merito al progetto del garage multipiano, l'assessore comunale alla Cultura Umberto Croppi ha spiegato che: "Il progetto originario non c'é più. Quei 700 posti auto li aboliamo e ampliamo il parcheggio del Galoppatoio di Villa Borghese in modo da bilanciare la non realizzazione del parcheggio del Pincio".

Siparietto


Gr 9:30

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ITALIA


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gror080911 (last edited 2008-09-12 12:33:33 by anonymous)