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‘’’LIBANO’’’

Due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite nella notte negli scontri scoppiati nel nord del Libano tra sostenitori di gruppi politici rivali. È quanto riferiscono i media libanesi, precisando che teatro degli scontri è stato il villaggio di Bsarma, nel distretto di Koura. Le vittime sono un militante del movimento filo-siriano Marada, Yussef Franjieh, e un attivista del gruppo antisiriano delle Forze libanesi, Pierre Ishaq. I tre feriti sono tutti sostenitori delle Forze libanesi.

‘’’ISRAELE’’’

Sono in corso in Israele le primarie per eleggere il nuovo leader di Kadima al posto del primo ministro Ehud Olmert, che, sotto inchiesta per corruzione, ha annunciato le proprie dimissioni il 30 luglio scorso. Favorita nella corsa il ministro degli Esteri Tzipi Livni, capo dei negoziatori israeliani con i palestinesi, che si avvia a diventare il primo premier donna dai tempi di Golda Meir. "Chiedo a tutti di andare a votare. Il cambiamento inizia oggi ai seggi", e' stato l'appello della Livni ai circa 70mila militanti di Kadima chiamati a esprimersi sul nuovo leader del partito fondato da Ariel Sharon. A votare nelle primarie del Kadima - alle quali concorrono altri due candidati - il ministro della Sicurezza pubblica Avi Ditcher e il collega degli Interni Meir Sheetrit - sono chiamati circa 74mila militanti.

‘’’YEMEN’’’ Due esplosioni si sono verificate stamani nei pressi dell'ambasciata degli Stati Uniti a Sanaa, capitale dello Yemen, secondo quanto riporta l'agenzia stampa francese Afp. Un vettura in fiamme è visibile sulla strada che costeggia l'ambasciata Usa, massicciamente presidiata e protetta. La polizia ha immediatamente bloccato l'intera zona. In seguito all'esplosione, si sarebbe verificato uno scontro a fuoco. Risultano deceduti 6 attentatori e 6soldati e 4 passanti, tra cui una donna Indiana.

‘’’SYRIA’’’

E' stata di nuovo posposta, su richiesta di Israele, la quinta tornata di colloqui indiretti di pace tra la Siria e lo Stato ebraico con la mediazione della Turchia: lo ha reso noto il ministro degli Esteri siriano, Walid al-Moualem. "La parte israeliana ha chiesto un rinvio", ha dichiarato Moualem ai giornalisti. "Quando in Israele saranno pronti a riprendere i colloqui, lo saremo anche noi", ha aggiunto. La sessione negoziale era gia' saltata una prima volta all'inizio del mese, come reso noto dallo stesso leader di Damasco, Bashar al-Assad: la causa a quanto sembra erano state le dimissioni del capo delegazione israeliano, Yoram Turbowicz, rassegnate dopo la rinuncia preannunciata dal premier Ehud Olmert. Per la sostituzione di quest'ultimo, anche a capo del governo, in giornata si svolgono nello Stato ebraico le primarie del suo partito, il centrista Kadima.

‘’’DAGHESTAN’’’

Resta alta la tensione nel Caucaso, dove questa mattina sono stati uccisi dieci guerriglieri durante un'operazione speciale dei servizi segreti (Fsb) in Daghestan, una delle regioni più turbolente della federazione russa. Lo rendono noto le agenzie Itar-Tass e Interfax, che citano il portavoce daghestano dei servizi segreti. I guerriglieri sono caduti in un'imboscata organizzata dall'Fsb mentre viaggiavano a bordo di un pullmino. Fra le persone uccise figurano il capo della banda, Zakir Navrusov, e un agente dell'Fsb. A bordo del pullmino si trovavano fucili mitragliatori, esplosivi e munizioni.

‘’’IRAQ’’’

Almeno dieci persone sono rimaste uccise e piu' di trenta sono rimaste ferite in una serie di attacchi avvenuti oggi a Baghdad. Uno degli attacchi e' stato caratterizzato dall'esplosione di due autobombe in un distretto commerciale della capitale irachena. A riferirlo sono fonti di sicurezza locali.

‘’’NIGERIA’’’

Un gruppo di miliziani armati appartenente al Mend, Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger, ha fatto sapere di aver fatto esplodere, questa mattina, un importante oleodotto nella regione petrolifera del Delta del Niger. Si tratta dell'ultima di una serie di attacchi che ieri hanno avuto come obiettivo la compagnia petrolifera Royal Dutch Shell. Questa mattina alle 9.30 (ora locale) abbiamo fatto saltare in aria quello che pensiamo sia un oleodotto appartente sia alla Shell che all'Agip. L'attacco e' avvenuto a Rumuekpe, nello Stato di Rivers, si legge in un comunicato rilasciato dal movimento.

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gror080917 (last edited 2008-09-17 10:45:10 by anonymous)