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Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

In primo Piano

REFERENDUM PER NUOVA COSTITUZIONE: SCHIACCIANTE IL SUCCESSO DEL SI'

Schiacciante successo del 'si' nel referendum per la nuova Costituzione ecuadoriana, secondo le proiezioni tra il 66,4 e il 70%. Fondata su un 'modello di economia sociale e solidaristica', intende modificare in termini sostanziali l'assetto di potere in vigore finora, iniquo nei confronti dei nativi e della popolazione più povera e prevede, tra le sue principali prescrizioni, cinque diversi tipi di proprietà: pubblica, privata, mista, popolare e solidale. Importante il divieto assoluto di installare basi militari straniere nel paese; non sarà quindi rinnovato l’accordo che dal 1999 consente agli Stati Uniti l’utilizzo della grande base di Manta e che scade l'anno prossimo. Tra le altre novità: una radicale riforma agraria con espropriazione e ridistribuzione delle terre; il controllo statale rigido su settori strategici come il petrolio, l'estrazione mineraria e le telecomunicazioni; l'assistenza sanitaria gratuita per tutti gli anziani; l'unione civile dei gay; pene ridotte e tolleranza per l'uso individuale di stupefacenti; il controllo diretto del Presidente eletto sulla politica monetaria in sostituzione della banca centrale, e il potere del Presidente di sciogliere le Camere durante il mandato di quattro anni rinnovabili.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Washington, raggiunto l'accordo sulla bozza del piano di intervento sull'economia (Peace Link)

Un intervento urgente per impedire il collasso dell'economia. Un enorme, immeritato sussidio ai pesci grossi di Wall Street a spese dei contribuenti. Mentre il Congresso si prepara a votare il testo finale – oggi la Camera, probabilmente mercoledì il Senato – ecco i punti fondamentali del piano da 700 miliardi, più o meno quanto gli Usa hanno speso finora in Iraq. La bozza che oggi arriva sui banchi del Congresso divide l'intervento finanziario in tre tranche. Bush riceverebbe 250 miliardi subito. Per altri 100 miliardi, sarebbe sufficiente un resoconto del Tesoro al Congresso. Gli ultimi 350 miliardi saranno disponibili “solo a seguito di una ulteriore azione del Congresso”. Inoltre, verrà creata una commissione indipendente che controllerà l'attuazione del piano. Sono previsti controlli più stringenti sugli stipendi e le “buonuscite d'oro” dei dirigenti delle aziende che vendono i loro titoli allo Stato. E sarà introdotto un meccanismo per cui, se tra cinque anni il governo sarà ancora in perdita, il presidente dovrà chiedere al Congresso di recuperare il denaro sufficiente dal settore finanziario. Come? Per esempio introducendo nuove tasse sulle transazioni di Borsa. Ma nessuno sa quale sarà il costo finale. Tutto dipenderà dall'andamento dell'economia e dei mercati nei prossimi anni. Il meccanismo d'acquisto è quello dell'asta al ribasso: il governo chiede alle banche di determinare il valore dei titoli che vogliono vendere. Dato il rischio di fallimento, si presume che le varie società faranno a gara per vendere il prima possibile i loro “toxic assets”, facendo così scendere i prezzi. L'unica certezza, però, è che a breve termine il debito pubblico salirà. E che decisioni importanti dovranno essere prese dal prossimo presidente, che entrerà in carica il 20 gennaio. Ci sono due scenari estremi: 1) non facendo niente per salvare il sistema finanziario, un crack peggiore di quello del 1929; 2) gli Stati Uniti finiscono in un tunnel di stagnazione come il Giappone negli anni Novanta. All'inizio del decennio scorso, scoppiò la bolla immobiliare nipponica. Il governo di Tokyo cercò di tenere a galla il sistema bancario, evitando dolorosi fallimenti. Ma il prezzo da pagare fu un “decennio perso” fatto di bassi consumi, prezzi in rialzo e disoccupazione crescente; con tassi di interesse portati in pratica a zero, non c'era più spazio per tentare di rilanciare l'economia. Europa in caduta libera trainata al ribasso dal calo di Wall Street. Parigi cede il 4,21%, Francoforte il 3,63% e Londra il 3,25 per cento. A Milano il Mibtel e l'S&P/Mib arretrano rispettivamente del 4,17% e del 4,49 per cento.

Crisi mutui: GB; tesoro, Bradford & Bingley nazionalizzata

LONDRA - La banca britannica Bradford & Bingley verrà nazionalizzata, e i suoi migliori asset sono stati trasferiti al gruppo spagnolo Santander, mentre quelli più a rischio resteranno a carico dello Stato. Lo ha annunciato ufficialmente il ministero delle Finanze inglese. Il Banco Santander pagherà 612 milioni di sterline (oltre 1,2 miliardi di franchi svizzeri) per rilevare la rete di 197 agenzie della banca britannica ed i circa 20 miliardi di sterline di depositi di circa 2,7 milioni di clienti. Le azioni B&B saranno cancellate oggi dal listino, il che vuol dire che gli azionisti hanno perso tutto. Bradford & Bingley è diventato così il secondo colosso bancario britannico a cadere vittima della crisi dei mercati finanziari, dopo che già Northern Rock era stato salvato dal Governo poco dopo l'esplosione della crisi legata al credito immobiliare statunitense ad alto rischio. Il Governo britannico a sua volta pagherà circa 14 miliardi di sterline per rendere possibile il trasferimento dei depositi della clientela a Santander; la banca spagnola già opera nel Regno Unito attraverso Abbey National. Oltre a questo sempre il Governo di Londra si farà carico di quattro miliardi di sterline per proteggere i depositi superiori alle 35'000 sterline. In cambio, sempre il Governo avrà diritto ad incamerare gli eventuali incassi derivanti dalla cessione di asset della banca.

AUSTRIA: AVANZA LA DESTRA XENOFOBA E FASCISTA ALLE ELEZIONI POLITICHE

Stando alle proiezioni, in Austria, i due partiti di estrema destra avrebbero ottenuto un notevole successo. Alle elezioni politiche anticipate, il peggior risultato dal dopoguerra della socialdemocrazia e dei cristiano popolari: i primi 29,7%, mentre i secondi 26%. l due partiti di estrema destra, invece, hanno totalizzato il 29%: il POE di Hans-Christian Strache 18%, i nazionalconservatori di Haider l'11%. Ora la soluzione più probabile sarà una riedizione della Grande coalizione socialdemocratici-cristiano popolari. I due partiti della destra vogliono la chiusura totale delle frontiere e la lotta all'immigrazione. E proprio durante questo week-end 90 tombe musulmane sono state profanate nel cimitero di Traun nella provincia di Linz. Su numerose lapidi sono stati tracciati con vernice nera simboli ebraici, ma il sospetto - confermato dai leader della locale comunità islamica - è che si tratti di estremisti neo-nazisti.

PAKISTAN: LA GUERRA TRA ESERCITO E COMBATTENTI ISLAMICI E' SEMPRE PIU' CRUENTA (Peace Reporter)

Oltre duemila guerriglieri talebani uccisi e almeno sessanta soldati morti. E' il bilancio della grande offensiva militare lanciata lo scorso 7 agosto dall'esercito di Islamabad nell'area tribale di Bajaur, principale roccaforte dei jihadisti pachistani e presunto nascondiglio dei capi di Bin Laden e Al-Zawairi. Un bilancio, fornito nel finesettimana dal generale pachistano Tariq Khan, che ignora completamente le vittime civili di questa operazione: almeno cinquecento morti secondo il Satp e oltre trecentomila sfollati di cui ventimila si sono rifugiati oltreconfine, nella provincia afgana di Kunar. I reporter stranieri che nei giorni scorsi hanno, per la prima volta dal 7 agosto, avuto la possibilità di fare una brevissima visita guidata al fronte, raccontano di villaggi distrutti, carri armati bruciati ed elicotteri 'Cobra' di fabbricazione Usa che volano tra le montagne sparando a tutto spiano. "Per finire il lavoro e riportare stabilità qui in Bajaur ci vorrà ancora un mese e mezzo, due al massimo", ha dichiarato alla stampa il generale Khan, mostrando un ottimismo non condiviso tra gli ufficiali pachistani. Uno di loro, dietro anonimato, ha confidato all'inviato dell'Afp che in Bajaur le forze armate pachistane stanno incontrando "una resistenza mai vista dall'inizio delle operazioni nelle Aree Tribali (nel 2003, ndr)"; "Bombardiamo ogni giorno le loro roccaforti con i jet e i Cobra - ha detto il militare - ma non riusciamo a vincerli".

LIBANO – Un’esplosione, probabilmente dovuta allo scoppio di un ordigno piazzato all’interno di un’automobile, ha causato la morte di almeno 5 persone e il ferimento di altre 17 (rispettivamente 6 e 16 secondo altre fonti) a Tripoli, nel nord del Libano. Gran parte delle vittime sono militari che si trovavano a bordo di un autobus. Il bilancio è parziale, sul mezzo si trovavano 24 militari.

ALGERIA – Un attentatore suicida si è fatto esplodere ieri sera a bordo della sua auto provocando la morte di tre persone e il ferimento di altre sei. Il fatto è avvenuto vicino a Dellys, 40 chilometri a est di Algeri, all’ora dello ‘Iftar’ (rottura del digiuno): ne ha dato notizia l’agenzia algerina Aps citando fonti di sicurezza. E’ il primo attentato suicida in Algeria dall’inizio del Ramadhan.

IRAQ – Una serie di esplosioni ha causato ieri a Baghdad la morte di almeno 32 civili e il ferimento di altri 100. Gli attentati sono avvenuti in alcuni quartieri a maggioranza sciita della capitale irachena alla rottura del digiuno e in tutti i casi gli attentatori hanno impiegato autobombe. L’attentato più cruento è avvenuto nei pressi di un mercato nel quartiere di Karradah dove sono rimaste uccise 19 persone.

SRI LANKA – Un attentatore suicida in sella a una bicicletta si è fatto esplodere uccidendo una persona e ferendone altre nove nella località di Vavuniya. Le autorità di Colombo hanno accusato dell’attentato l’Esercito di liberazione delle Tigri tamil (Ltte). Scontri tra Tigri tamil e militari nelle vicinanze del porto di Nachikkudah secondo fonti governative sono costati la vita a 10 ribelli e due soldati; un bilancio reso più grave da ulteriori scontri avvenuti tra sabato e domenica che avrebbero provocato la morte di 13 separatisti e cinque militari.

AFGHANISTAN – Dopo la morte di Malalai Kakr, nota donna poliziotta, uccisa ieri davanti la sua abitazione di Kandahar in un attentato rivendicato dai talebani, altre sei persone sono rimaste uccise a causa di un attentato suicida all’interno di un bazar nella città di frontiera di Spin Boldak. Ieri, sono intanto giunte con un giorno di ritardo rispetto all’accaduto notizie di scontri tra soldati francesi della coalizione internazionale a guida americana e insorti: il bilancio finale è di un morto e due feriti tra gli insorti, e di quattro feriti tra i transalpini.

INDIA – Secondo fonti governative 11 persone appartenenti a gruppi che lottano per l’autonomia del Kashmir hanno perso la vita a seguito di scontri con l’esercito. Nei combattimenti, avvenuti nelle foreste di Kagnan, a nord di Srinagar, capitale estiva del Kashmir, avrebbe perso la vita anche un soldato.

ITALIA

ALITALIA: FIRMANO ANCHE SDL E AVIA, I SINDACATI DEGLI ASSISTENTI DI VOLO (2 corrisp. ROR)

Alla fine è giunta l'inaspettata firma anche da parte dell'SdL e di Avia, i due sindacati con la stragrande maggioranza di iscritti nel comparto volo. Hanno ammesso che c'è ben poco da festeggiare. Gli assistenti di volo sono la categoria più penalizzata, in quanto un dipendente su tre non lavoreranno più con la nuova compagnia (circa 1.500 sui 4.600 attuali), mentre per quelli che resteranno il peggioramento delle condizioni di lavoro è notevole. Costretti a cambiare città, subiranno il taglio di giorni di ferie e di riposo, dovranno raggiungere l'aeroporto con i loro mezzi, dovranno considerevolmente aumentare le loro ore di volo e di servizio. Intanto Fabrizio Tomaselli, dell'SdL, ha fatto sapere che la firma assume un aspetto esclusivamente tecnico e che ora saranno i lavoratori a decidere. Fortemente contraria alla firma dell'accordo è la Cub Trasporti, che non è stata ammessa alle trattative. Dopo lo sciopero del 17 settembre scorso, che ha fatto cancellare circa 50 voli, la Cub Trasporti ha già indetto, per il 3 e il 17 ottobre, due nuovi scioperi per tutto il personale del Gruppo Alitalia: il primo di 8 ore (dalle 10 alle 18) e il secondo di 24 ore.

ROMA: CONTRO IL MINISTRO BRUNETTA I LAVORATORI BLOCCANO L'ISPRA

Da stamattina i lavoratori in stato di agitazione occupano l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la Ricerca ambientale. Il via alla mobilitazione permanente e' stato dato dai 700 precari a rischio nel neo Istituto, quasi il 50% del personale, ma anche dai dipendenti a tempo indeterminato dell'Ispra. A centinaia hanno occupato le sedi dell'Istituto "per opporsi - spiegano i ricercatori in una nota - agli attacchi del governo contro la Pubblica amministrazione, culminati con l'ultimo emendamento proposto che annulla le stabilizzazioni". L'emendamento, proseguono i lavoratori Ispra, "vuole abrogare i diritti sanciti dalle ultime due Finanziarie, negando ai precari qualunque possibilita' di mantenere il proprio posto di lavoro e persino la proroga degli attuali contratti". Secondo i ricercatori "senza i precari sara' a rischio l'operativita' dell'Istituto che include attivita' di monitoraggio e protezione ambientale, controllo nucleare, rifiuti, difesa del suolo e delle risorse idriche". L'agitazione si inserisce in una mobilitazione generale degli enti di ricerca tra cui Isfol, Ingv e Cnr.

ROMA: SGOMBERATA L'OCCUPAZIONE DELLE CASE ALLA SANTABARBARA (corrisp. ROR)

S'impenna la disoccupazione in un anno salita dal 5,7 al 6,7%

ROMA - Nel secondo trimestre 2008 il numero delle persone in cerca di occupazione è nuovamente aumentato, portandosi a 1.704.000 (+291.000 unità pari al +20,6% rispetto al secondo trimestre 2007). Il tasso di disoccupazione è aumentato di un punto percentuale in un anno posizionandosi al 6,7%. Lo annuncia l'Istat. In confronto al primo trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione è aumentato di due decimi di punto. Si tratta, precisa l'Istat, del più elevato tasso di disoccupazione degli ultimi due anni se si confrontano i dati destagionalizzati. L'aumento è dovuto alla crescita degli inattivi e degli ex-occupati.

Gr 13:00

In primo Piano

REFERENDUM PER NUOVA COSTITUZIONE: SCHIACCIANTE IL SUCCESSO DEL SI'

Fuochi d'artificio e una grande festa stradale nella centrale “Avenida de los Shryris” della capitale Quito ha annunciato, prima di qualsiasi comunicazione di risultati ufficiali, lo schiacciante successo del “si” nel referendum per la nuova Costituzione, secondo percentuali che gli exit-poll di due diversi istituti demoscopici fanno oscillare tra il 66,4 e il 70%. In realtà, anche i primi risultati ufficiali molto parziali diffusi dal Tribunal Supremo Electoral - i seggi si sono chiusi quando in Europa era mezzanotte – sembrano confermare una percentuale comunque superiore al 65%, largamente più ampia delle previsioni più ottimistiche; avevano diritto al voto nove milioni e 754.883 cittadini e l’affluenza alle urne, pur mancando ancora dati definitivi, sarebbe stata alta. Fondata su un “modello di economia sociale e solidaristica”, definito anche “socialismo del XXI secolo”, la nuova “Carta Magna” intende modificare in termini sostanziali l'assetto di potere in vigore finora, ritenuto molto ingiusto nei confronti dei nativi e della popolazione più povera e prevede, tra le sue principali prescrizioni, cinque diversi tipi di proprietà: pubblica, privata, mista, popolare e solidale. Rilevante è anche il divieto assoluto di installare basi militari straniere nel paese; si prevede che in base a questa novità non possa essere riconfermato l’accordo che dal 1999 consente agli Stati Uniti l’utilizzo di una struttura ecuadoriana, ufficialmente concessa per operazioni aeree antidroga

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Crisi mutui: GB; tesoro, Bradford & Bingley nazionalizzata

LONDRA - La banca britannica Bradford & Bingley verrà nazionalizzata, e i suoi migliori asset sono stati trasferiti al gruppo spagnolo Santander, mentre quelli più a rischio resteranno a carico dello Stato. Lo ha annunciato ufficialmente il ministero delle Finanze inglese.

Il Banco Santander pagherà 612 milioni di sterline (oltre 1,2 miliardi di franchi svizzeri) per rilevare la rete di 197 agenzie della banca britannica ed i circa 20 miliardi di sterline di depositi di circa 2,7 milioni di clienti.

Le azioni B&B saranno cancellate oggi dal listino, il che vuol dire che gli azionisti hanno perso tutto.

Bradford & Bingley è diventato così il secondo colosso bancario britannico a cadere vittima della crisi dei mercati finanziari, dopo che già Northern Rock era stato salvato dal Governo poco dopo l'esplosione della crisi legata al credito immobiliare statunitense ad alto rischio.

Il Governo britannico a sua volta pagherà circa 14 miliardi di sterline per rendere possibile il trasferimento dei depositi della clientela a Santander; la banca spagnola già opera nel Regno Unito attraverso Abbey National. Oltre a questo sempre il Governo di Londra si farà carico di quattro miliardi di sterline per proteggere i depositi superiori alle 35'000 sterline. In cambio, sempre il Governo avrà diritto ad incamerare gli eventuali incassi derivanti dalla cessione di asset della banca.

LIBANO – Un’esplosione, probabilmente dovuta allo scoppio di un ordigno piazzato all’interno di un’automobile, ha causato la morte di almeno 5 persone e il ferimento di altre 17 (rispettivamente 6 e 16 secondo altre fonti) a Tripoli, nel nord del Libano. Gran parte delle vittime sono militari che si trovavano a bordo di un autobus. Il bilancio è parziale, sul mezzo si trovavano 24 militari.

ALGERIA – Un attentatore suicida si è fatto esplodere ieri sera a bordo della sua auto provocando la morte di tre persone e il ferimento di altre sei. Il fatto è avvenuto vicino a Dellys, 40 chilometri a est di Algeri, all’ora dello ‘Iftar’ (rottura del digiuno): ne ha dato notizia l’agenzia algerina Aps citando fonti di sicurezza. E’ il primo attentato suicida in Algeria dall’inizio del Ramadhan.

IRAQ – Una serie di esplosioni ha causato ieri a Baghdad la morte di almeno 32 civili e il ferimento di altri 100. Gli attentati sono avvenuti in alcuni quartieri a maggioranza sciita della capitale irachena alla rottura del digiuno e in tutti i casi gli attentatori hanno impiegato autobombe. L’attentato più cruento è avvenuto nei pressi di un mercato nel quartiere di Karradah dove sono rimaste uccise 19 persone.

SRI LANKA – Un attentatore suicida in sella a una bicicletta si è fatto esplodere uccidendo una persona e ferendone altre nove nella località di Vavuniya. Le autorità di Colombo hanno accusato dell’attentato l’Esercito di liberazione delle Tigri tamil (Ltte). Scontri tra Tigri tamil e militari nelle vicinanze del porto di Nachikkudah secondo fonti governative sono costati la vita a 10 ribelli e due soldati; un bilancio reso più grave da ulteriori scontri avvenuti tra sabato e domenica che avrebbero provocato la morte di 13 separatisti e cinque militari.

AFGHANISTAN – Dopo la morte di Malalai Kakr, nota donna poliziotta, uccisa ieri davanti la sua abitazione di Kandahar in un attentato rivendicato dai talebani, altre sei persone sono rimaste uccise a causa di un attentato suicida all’interno di un bazar nella città di frontiera di Spin Boldak. Ieri, sono intanto giunte con un giorno di ritardo rispetto all’accaduto notizie di scontri tra soldati francesi della coalizione internazionale a guida americana e insorti: il bilancio finale è di un morto e due feriti tra gli insorti, e di quattro feriti tra i transalpini.

INDIA – Secondo fonti governative 11 persone appartenenti a gruppi che lottano per l’autonomia del Kashmir hanno perso la vita a seguito di scontri con l’esercito. Nei combattimenti, avvenuti nelle foreste di Kagnan, a nord di Srinagar, capitale estiva del Kashmir, avrebbe perso la vita anche un soldato.

ITALIA

S'impenna la disoccupazione in un anno salita dal 5,7 al 6,7%

ROMA - Nel secondo trimestre 2008 il numero delle persone in cerca di occupazione è nuovamente aumentato, portandosi a 1.704.000 (+291.000 unità pari al +20,6% rispetto al secondo trimestre 2007). Il tasso di disoccupazione è aumentato di un punto percentuale in un anno posizionandosi al 6,7%. Lo annuncia l'Istat. In confronto al primo trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione è aumentato di due decimi di punto. Si tratta, precisa l'Istat, del più elevato tasso di disoccupazione degli ultimi due anni se si confrontano i dati destagionalizzati. L'aumento è dovuto alla crescita degli inattivi e degli ex-occupati.

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