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GAZA, GIORNALISTA ISRAELIANA SUPERA BLOCCHI MILITARI PER LA "LIBERTÀ DI STAMPA"

“La libertà di stampa è più forte dei blocchi militari” ha detto dal centro di Gaza la giornalista israeliana Amira Hass, corrispondente del quotidiano israeliano Haaretz dai Territorio Occupati, che all’inizio del mese è entrata nella Striscia di Gaza a bordo di una nave di pacifisti internazionali, la Dignity. Da allora Hass ha potuto constatare di persona la situazione a Gaza mentre ai suoi colleghi israeliani da oltre due anni è impedito dai militari israeliani di entrare nella Striscia di Gaza nel timore che siano rapiti e usati come strumento di ricatto. “In primo luogo mi ha colpito la miseria” ha detto la giornalista all’agenzia ‘Ansa’ che l’ha intervistata nei luoghi a lei familiari sin dagli Anni ’90, quando viveva a Gaza, conquistandosi la fiducia e la stima dei palestinesi per i suoi articoli equilibrati e coraggiosi. “Rispetto al passato la povertà mi fa impressione” ha detto, ma anche aggiunto di essere molto felice di aver “aver potuto incontrare, dopo una separazione forzata, i vecchi amici. Molti mi invitano ma non ho tempo sufficiente per accettare tutte le proposte”. Al suo rientro in Israele la giornalista rischia di essere processata per aver partecipato a un’azione non autorizzata. “Una giornalista ha il diritto-dovere di recarsi nei posti di cui scrive” ha detto ai colleghi che la intervistavano, Safwat al-Kahlout e Aldo Baquis. “Andai a Jenin quando si combatteva all’inizio dell’intifada – ha continuato – entrai a Gaza anche quando era vietato. Sono le autorità che sbagliano quando impediscono il lavoro dei giornalisti”. Hass si è detta certa che, in caso di chiamata in giudizio, la sua testata l’appoggerà come ha incoraggiato la sua decisione di andare a Gaza.

BANGKOK, ESPLODE ORDIGNO TRA MANIFESTANTI, VITTIME

Un uomo è morto e 23 altre persone sono rimaste ferite per lo scoppio di una granata durante una manifestazione a Bangkok. L’esplosione è avvenuta nella notte tra i dimostranti del movimento People’s alliance for democracy (Pad) che da settimane presidiano la sede del primo ministro nel complesso che ospita gli edifici governativi nella capitale. Il capo del Pad, Sondhi Limthongkul, ha accusato dell’attacco il “governo assassino” e ha convocato per domenica prossima una grande manifestazione di protesta “per marciare contro il parlamento e far cadere il governo fantoccio”; secondo il Pad l’ordigno sarebbe stato esploso da un lanciarazzi, ma al momento non ci sono verifiche balistiche. Il primo ministro Somchai Wongsawat ha negato che il governo sia in qualche modo coinvolto nell’accaduto, mentre altre fonti ricordano che alcuni dei dimostranti sono armati. Il 2 settembre scontri tra dimostranti pro e anti governativi e con la polizia provocarono 2 morti e 500 feriti morti; altri incidenti in seguito causarono diversi feriti.

Turchia: 7 morti in scontri con ribelli curdi

DIYARBAKIR - Tre soldati turchi e quattro ribelli curdi sono stati uccisi ieri in scontri diversi nell'est e nel sud-est della Turchia. Lo riportano responsabili locali e media.

Quattro militanti e due soldati sono rimasti uccisi nel corso di combattimenti tra le forze di sicurezza e ribelli del Pkk vicino la località di Lice, nella provincia di Diyarbakir. Lo hanno annunciato fonti della sicurezza locale. Quattro membri delle forze di sicurezza sono stati feriti.

Un soldato è morto e cinque altri sono rimasti feriti nel corso di scontri con ribelli curdi in una regione montagnosa nell'est del paese, lo riporta l'agenzia Anadolu. I militari stavano pattugliando una vasta zona rurale nella provincia di Agri, vicino la frontiera iraniana.

Auto: Peugeot taglierà 2700 posti di lavoro

PARIGI - Il settore delle quattro ruote si conferma uno dei più colpiti dalla crisi economica: la casa automobilistica francese Psa Peugeot Citreon ha annunciato oggi il taglio di 2'700 posti di lavoro. I tagli interesseranno sia la manodopera che il management e i "colletti bianchi", e riguarderanno tutti gli stabilimenti della società. Altri 900 lavoratori dell'impianto di Rennes verranno ricollocati in altre fabbriche. La Psa Peugeot Citroen ha poi stimato un calo delle vendite nei principali mercati europei pari al 17% nel quarto trimestre e ad almeno il 10% in tutto il 2009.

Crisi: Rolls Royce taglia 2000 posti

A causa del rinvio di programmi Boeing e Airbus (ANSA) - ROMA, 20 NOV - Il gruppo Rolls Royce, secondo produttore mondiale di motori per aerei, tagliera' fino a 2.000 posti di lavoro nel 2009. I motivi della riduzione sono dovuti al rallentamento dell'economia e al rinvio di alcuni programmi da parte di Boeing e Airbus. La riduzione e' pari al 4% della forza lavoro totale. Circa 140 posti saranno eliminati nel Regno Unito.

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gror081120 (last edited 2008-11-20 11:06:42 by anonymous)