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A Verona commercialista uccide la moglie e i 3 figli, poi si spara

Un uomo ha ucciso la moglie, i tre figli e poi si è suicidato. E' accaduto a Verona, nella zona di San Felice Extra. L'uomo era un commercialista, la moglie avvocato.

Le vittime della strage familiare sono Alessandro Mariacci, la moglie Maria Riccarda Carrara Bottagisio, entrambi di 43 anni e i loro tre figli maschi di 3, 6 e 9 anni.

La tragedia questa mattina Sarebbero morte tutte con un colpo di pistola alla testa le cinque persone ritrovate cadavere a San Felice Extra. A trovare i corpi è stata la donna delle pulizie entrando in casa stamattina. Dopo aver aperto la porta dell'abitazione con le chiavi di cui e' in possesso ha trovato in taverna la donna e un bambino riversi sul pavimento. In una camera c'erano i corpi degli altri due bambini e nel letto matrimoniale il corpo dell'uomo che si e' suicidato con un colpo di pistola alla tempia.

Il magistrato che conduce le indagini, il pm Pietro Pascucci, ha lasciato la casa della stragesenza rilasciare dichiarazioni, pur sottolineando che l'attenzione degli investigatori "e' rivolta a più aspetti". In casa non è stato trovato finora nessuno scritto che possa spiegare le ragioni della vicenda.

Sul luogo dell'omicidio-suicidio si e' recato per pochi minuti anche il parroco di San Felice, Don Federico. "Era una famiglia per bene - ha detto il sacerdote che curava le lezioni di catechismo al bimbo più grande - è un dramma inspiegabile". Secondo quanto ha dichiarato un vicino di casa la famiglia abitava nello stabile da circa due anni.

Sul letto, accanto al cadavere dell'uomo sono state trovate due pistole semiautomatiche, una delle quali con il cane alzato. Non è escluso che l'omicida-suicida le abbia usate entrambe.

La famiglia viveva in una porzione di una casa colonica, ristrutturata, con una corte privata. Un bella abitazione, perfettamente ordinata.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Grecia: prigioni, stop sciopero fame

PASSA AL SENATO E DIVENTA LEGGE NAZIONALIZZAZIONE FONDI PENSIONE

Dopo il voto favorevole della camera dei deputati di due settimane fa, anche il senato ha approvato dopo 11 ore di discussioni la legge che prevede il ritorno a un sistema pensionistico unico gestito dallo stato; la proposta del governo di Cristina Fernández Kirchner ha ottenuto 46 voti favorevoli e 18 contrari. In base ai nuovi criteri, lo stato assorbirà adesso una decina di fondi pensione privati creati a partire dal 1993, anno della liberalizzazione della previdenza attuata d’allora presidente Carlos Menem. I fondi privati che saranno assorbiti avevano investito parte dei versamenti dei lavoratori in istituzioni finanziarie americane che l’attuale crisi socio-economica internazionale ha messo a rischio: questa è stata la principale motivazione addotta dalla Fernández Kirchner presentando l’iniziativa. La nazionalizzazione dei fondi era necessaria “anche perché in 15 anni di vita non si erano ottenuti i risultati prefissati” ha detto il vicepresidente della commissione lavoro al senato, Julio Miranda. Il provvedimento è invece secondo l’opposizione un colpo di mano: di “una vera e propria confisca” ha parlato Ernesto Sánz, dell’Unione civica radicale (Ucr), facendo riferimento anche agli ingenti capitali di cui ora potrà disporre il governo. Presentando il progetto di legge, il presidente Fernández Kirchner aveva detto: “L’attuale sistema è frutto di una politica di saccheggio di cui stiamo vedendo le conseguenze anche a livello mondiale. Di fronte a un contesto internazionale nel quale i cosiddetti paesi del G8 varano politiche protezionistiche, noi non facciamo altro che proteggere i nostri pensionati e lavoratori”.

ELEZIONI MUNICIPALI: RISULTATI DEFINITIVI, RESPINTI DALL’OPPOSIZIONE

Il ‘Frente Sandinista de Liberación Nacional’ (Fsln, governo) ha vinto le elezioni municipali del 9 novembre conquistando 105 dei 146 municipi in cui si votava, tra cui 13 dei 16 capoluoghi dipartimentali del paese; all’opposizione del ‘Partido Liberal Constitucionalista’ (Plc) sono stati assegnati 37 comuni e quattro alla Alianza Liberal Nicaragüense (Aln, opposizione). Questi i risultati definitivi diffusi dal Consiglio supremo elettorale (Cse) che dopo le proteste di piazza che hanno accompagnato la lunga attesa per la proclamazione dei vincitori ha anche confermato la vittoria del candidato sandinista a sindaco di Managua, Alexis Argüello, contro il liberale Eduardo Montealegre. “Questa è la cronaca di una frode annunciata” ha detto il portavoce del movimento di Montealegre ‘Vamos con Eduardo’, ribadendo che i liberali non accetteranno l’esito dello scrutinio, definito “un furto”; l’opposizione si appresta ad organizzare altre manifestazioni e forme di protesta, già degenerate nei giorni scorsi in incidenti con i militanti sandinisti, “come non pagare le tasse nei comuni che ci sono stati rubati”. I vescovi hanno intanto chiesto a tutti i sacerdoti delle diocesi di organizzare per domenica una processione per la pace nelle 300 parrocchie del paese in occasione della solennità del Cristo Re: in un messaggio diffuso mercoledì, i presuli hanno lanciato un appello “contro la violenza, da qualsiasi parte provenga” invitando i protagonisti del confronto “a ricorrere a tutte le istanze costituzionali, giudiziarie e democratiche per trovare una soluzione, sulla base della verità e della giustizia”.

‘STORICA’ SENTENZA A FAVORE DEI BRACCIANTI HAITIANI

Concludendo un processo prolungatosi per dieci anni, un tribunale di San Pedro de Macorís ha emesso un inedito verdetto a favore di 500 braccianti haitiani che reclamano da un’azienda zuccheriera privata dominicana un regolare contratto di lavoro, con un adeguato salario e un’assicurazione sanitaria. La giudice Ana Maria Pérez ha ordinato allo zuccherificio ‘Cristobal Colón’ del ‘Grupo Vicini’, uno dei più antichi dell’industria della canna da zucchero dominicana, di “formalizzare per iscritto” i contratti agli immigrati, escludendo possibili ricorsi. La corte ha respinto l’istanza dell’azienda che ha dichiarato di non aver potuto finora ‘regolaizzare’ i braccianti perché privi di documenti di identità: “Ognuno dei richiedenti è stato pienamente identificato da un numero assegnatogli dalla stessa azienda” ha precisato la giudice, ricordando anche che “il carattere transitorio” dell’opera prestata dai migranti haitiani – che nella Repubblica Dominicana sono ampiamente impiegati, in modo irregolare, principalmente nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia – non esime l’azienda dal riconoscimento dei loro diritti. In assenza di un censimento ufficiale, si stima che siano tra il mezzo milione e i tre milioni gli immigrati ‘irregolari’ haitiani in Repubblica Dominicana impiegati nei lavori più umili e costretti per la maggior parte a vivere nelle baracche erette in mezzo alle piantagioni o tra le fondamenta dei grandi palazzi in costruzione a Santo Domingo.

ITALIA

ALITALIA: TRA OGGI E DOMANI TUTTE LE LETTERE CIGS

ROMA - Per il decollo di Compagnia aerea italiana, il 1 dicembre prossimo, l'Enac ha tutto pronto: potrà dare il via libera quando Cai comunicherà che anche per la nuova Alitalia è tutto pronto. Lo ha detto il presidente dell'Ente nazionale aviazione civile, Vito Riggio, sottolineando che fra le garanzie occorre quella "della disponibilità materiale di risorse per far fronte agli impegni per almeno tre mesi al netto delle entrate", cioé come se non ci fossero ricavi o fossero pari a zero. Questo, in sostanza, richiede una delibera che impegni i soci di Cai a versare il capitale nelle modalità previste dalla società.

Il commissario straordinario Fantozzi ha annunciato che fra venerdi' e sabato potrebbero partire le lettere per la messa in cassa integrazione dei 17.500 lavoratori di Alitalia, se al ministero del Lavoro si concluderà l'esame congiunto di Alitalia e sindacati sulle procedure su cigs e mobilità. Solo dopo un accordo, Cai potrà procedere con le lettere di assunzione dei 12.639 dipendenti della Nuova Alitalia.

Sul pagamento degli stipendi di dicembre e delle tredicesime, Fantozzi ha spiegato che al primo penserà Cai, mentre la tredicesima è un credito privilegiato e verrà pagato con le modalità proprie. "Capisco che Natale è vicino e stiamo considerando... ", ha detto il commissario senza spiegare a cosa si stia pensando.

CICCHITTO: AUSPICABILE ELECTION-DAY

"E' auspicabile un election-day" e unisca l'appuntamento alle elezioni europee con quelle locali. E' il presidente dei Deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto a dirlo nel corso dell'intervento al Cn di Fi. Cicchitto invita a sviluppare il "modello Obama" cioe' il ricorso ad attivisti sul territorio e ai contatti sui internet, "perche' le prime verifiche elettorali che ci attendono riguardano sia le elezioni europee sia quelle locali". Cicchitto ricorda infatti "sappiamo che mentre per le elezioni nazionali l'effetto-Berlusconi e' massimo, non si puo' dire altrettanto per quelle locali. Li' valgono il lavoro fatto prima e la qualita' dei candidati".

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