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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

NOTIZIE BREVI

ESTERI

AFGHANISTAN: GRAVE ATTENTATO A KANDAHAR

Attentato dinamitardo questa mattina in un mercato di Kandahar, capoluogo della provincia meridionale di Helmand. Secondo le prime ricostruzioni, la deflagrazione ha provocato almeno 10 morti, otto civili e due agenti delle forze dell'ordine; l’attentatore si è fatto esplodere a pochi passi da un’automobile della polizia. Nelle regioni del sud, considerate le roccaforti della guerriglia talebana, gli attentati contro le forze dell’ordine locali e i militari stranieri sono molto frequenti.

IRAQ: ESPLOSIONI NELLA CAPITALE

E’ di almeno sette vittime il bilancio di una serie di esplosioni che si sono verificate questa mattina in diversi quartieri di Baghdad: lo hanno reso noto dirigenti della polizia locale, secondo i quali nel complesso i feriti sono 17. Una prima deflagrazione, nel distretto settentrionale di Sulaikh, ha investito un convoglio di automobili che trasportava il generale maggiore Mudhar al-Mawla: l’alto ufficiale sarebbe rimasto illeso, mentre il suo autista e due passanti hanno perso la vita. Altre due esplosioni, causate forse da autobomba, sono avvenute nei pressi di un’accademia di polizia: quattro i morti e sei i feriti, studenti e civili.

PAKISTAN: ATTACCATO UN POSTO DI BLOCCO DELL'ESERCITO

Ha provocato almeno otto morti e una quarantina di feriti un’esplosione avvenuta oggi nei pressi di un posto di blocco militare nella Valle di Swat, nel Pakistan nord-occidentale: lo hanno riferito responsabili della polizia locale, secondo i quali a causare la strage è stato "un attentatore suicida". A conferma delle gravi tensioni che attraversano le regioni tribali al confine con l’Afghanistan, nella località di Faisal un gruppo di militanti armati ha fatto irruzione in un terminale usato dalle forze armate degli Stati Uniti per inviare rifornimenti oltre frontiera; nella sparatoria hanno perso la vita due persone, mentre 12 camion sono stati dati alle fiamme.

Aids: oggi Giornata mondiale, ancora pochi i test nel mondo

NEW YORK - Diagnosi e cure tempestive rimangono la prima arma contro la diffusione dell'Aids soprattutto tra i bambini dei paesi africani. Non solo: secondo il terzo rapporto "Bambini e Aids" realizzato da quattro agenzie delle Nazioni Unite (Unicef, Organizzazione Mondiale per la Sanità, Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids e Fondo delle Nazioni Unite) sono ancora troppo pochi i bambini e le donne che effettuano i test Hiv. Due gli aspetti di allarme nel 2007: meno del 10% dei neonati nati da donne sieropositive è stato sottoposto al test Hiv prima dei due mesi di vita; solo il 18% delle donne in gravidanza nei paesi a basso e medio reddito ha effettuato il test. E solo il 12% di quelle risultate positive ha effettuato ulteriori accertamenti per verificare a che stadio fosse l' infezione e che tipo di cure erano necessarie.

SVIZZERA: IERI REFERENDUM SULLA MARIJUANA

Domenica 30 Novembre si è votato per un referendum impensabile in Italia come quello sulla depenalizzazione della marijuana e sull'eroina distribuita statalmente. Gli svizzeri hanno bocciato la depenalizzazione per l'utilizzo di Cannabis mentre è stato approvato con grande maggioranza il decreto legge che amplià ulteriormente un programma federale, già esistente,che prevede la distribuzione controllata di eroina per i tossicodipendenti più gravi ed altre novità sull'utilizzo degli stupefacenti. Con queste votazioni si crea la base legale per la cosidetta politica dei quattro pilastri: prevenzione,terapia,riduzione dei danni,repressione; tutto quello che accade in un paese limitofo ricco,pulito e democratico è una chimera per tutti i cittadini italiani che non sono talmente ignoranti da credere e sopratutto da non sapere che le droghe esistono da sempre,sono utilizzate da una gran parte degli italiani ed è assurdo che queste non vengano regolarizzate in droghe leggere e pesanti e non si differenzino le droghe leggere naturali come la marijuana con droghe sintetiche come l ecstasy. In tutta Europa sono tollerati i 5 grammi di media come uso personale ed in Svizzera le droghe leggere, oltre ad essere riconosciute come tali,sono oggetto di referendum ma in Italia il ministro delegato alla lotta alla droga dichiara che "è dimostrato che chi usa droga a 20 anni ha i buchi al cervello"!

ROMA: VATICANO CONTRO LA DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI OMOSESSUALITA' NEL MONDO

L'Onu non deve depenalizzare l'omosessualità come richiesto dalla Francia perchè ciò porterebbe a nuove discriminazioni in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno "messi alla gogna". E' quanto ha spiegato mons. Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. "Per esempio - ha detto l' arcivescovo - gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Monsignor Celestino Migliore si è detto anche rattristato dal progetto di introdurre l'aborto tra i diritti umani promosso da alcune associazioni all'Assemblea generale dell'Onu. L'aborto - ha detto mosnignor Celestini - rappresenta "la barbarie moderna che, dal di dentro, ci porta a smantellare le nostre società". L'Italia, come gli altri 26 partner comunitari, ha firmato la proposta per la depenalizzazione dell'omosessualita' nel mondo.

Clima: conferenza ONU in Polonia, ma intanto crescono le emissioni

Inizia oggi la Conferenza Onu sul clima, che chiuderà i lavori il 12 dicembre. Circa 8.000 sono i delegati previsti da tutto il mondo, fra rappresentanti governativi e delle Nazioni Unite, organizzazioni intergovernative, non governative e stampa. 192 Paesi hanno sottoscritto la Convenzione Onu sul clima: a Copenaghen nel 2009 verrà definito l'accordo successivo a quello di Kyoto, in scadenza nel 2012, che dovrà frenare decisamente la crescita del riscaldamento globale. Le emissioni di gas serra climalteranti infatti continuano ad aumentare. Nel 2006 le emissioni di 40 Paesi industrializzati, sono rimasti sotto i livelli del 1990 del 5%, ma sono aumentate del 2,3% dal 2000 al 2006. Quelle dei Paesi industrializzati che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto nel 2006 erano sotto i livelli dell'anno base del 17%, ma sempre in aumento dal 2000. Nel frattempo, la maggiore crescita delle emissioni è stata registrato per i Paesi con economie emergenti come India e Cina, con un incremento delle emissioni dei gas serra del 7.4% tra il 2000 e il 2006.

Romania: alle elezioni votano pochissimi, centro-destra in vantaggio

L'affluenza nazionale è stata del 39,26%, con il 35,63% nelle città e il 44,24% melle zone rurali. Nella capitale Bucarest ha votato solo il 30,37% degli aventi diritto. Una scarsa affluenza si è verificata anche nei 221 seggi per i romeni all'estero che, per la prima volta, saranno rappresentati nel nuovo Parlamento da quattro deputati e due senatori. Anche se le statistiche ufficiali indicano oltre due milioni di romeni che lavorano all'estero, alle urne ne sono andati solo 24.000. Lo spoglio del 71,6% dei voti indica oggi al primo posto il Partito democratico-liberale di centro-destra, all'opposizione, vicino al capo dello stato Traian Basescu. Leggermente più indietro è il Partito socialdemocratico, associato con quello conservatore (Psd-Pc), anch'esso all'opposizione. Si profila così un governo di centro destra.

ITALIA

ALITALIA, FANTOZZI: SI CHIUDE 12 DICEMBRE, DA OGGI COSTI A CAI

A partire da oggi la Cai "si assume i costi" di Alitalia. Lo afferma il commissario straordinario della stessa Alitalia, Augusto Fantozz, che ha ribadito che il prezzo di acquisto di Alitalia è di 1,052 miliardi. I piloti stanno per ricevere le lettere di assunzione da Cai, ma il leader dei piloti dell' Anpac, Fabio Berti, secondo il quale "non sono mai arrivate le lettere per la Cigs né le lettere di assunzione".

TORINO: piccolo incendio alla FIAT, c.i.g. per 1.500 operai

Un piccolo incendio si e' sviluppato questa mattina alla verniciatura dello stabilimento Fiat di Mirafiori. L'azienda ha messo in cassa integrazione i 1.500 addetti del secondo turno delle linee della Mito, della Multipla e della Thesis, gli unici attualmente al lavoro nella fabbrica torinese. Non si sa ancora se domani l'attivita' riprendera' regolarmente.


Gr 13:00

In primo Piano

Tra emotività e ragione

Non considerata dai sondaggi, l'iniziativa sull'imprescrittibilità dei reati di pedofilia sorprende quasi tutti e conquista la maggioranza dei cantoni e del popolo. Nella politica della droga e nell'AVS gli svizzeri rifiutano invece gli esperimenti.

Lo scenario ricorda quello del febbraio del 2004: anche allora il popolo era stato chiamato a esprimersi sull'inasprimento della legislazione su una categoria di criminali particolarmente invisa alla popolazione. Si trattava all'epoca dell'iniziativa sull'internamento a vita di «criminali sessuomani o violenti estremamente pericolosi e refrattari alla terapia».

Anche in quel caso, l'iniziativa era avversata da buona parte delle forze politiche, che ne criticavano in particolare le difficoltà di applicazione, difficoltà che si sono puntualmente manifestate al momento di trovare il modo di realizzare il dettato costituzionale.

E anche in quel caso la maggioranza aveva accettato l'iniziativa, dando la priorità a una politica della mano dura nei confronti degli autori di reati particolarmente esecrabili, piuttosto che ai principi della proporzionalità e della compatibilità con il diritto internazionale. Tolleranza zero

Evidentemente esiste nel paese una maggioranza favorevole a misure draconiane nei confronti di alcune categorie di criminali. Fra la popolazione, i casi di pedofilia o i crimini a sfondo sessuale suscitano, comprensibilmente, forti emozioni.

Le campagne contro questo genere d'iniziative sono difficili da condurre con successo, perché nessun partito e nessuna istituzione vuole dare l'impressione di non fare tutto il necessario per lottare contro crimini particolarmente stigmatizzati dalla società, i cui autori non suscitano evidentemente nessuna simpatia o solidarietà.

Resta il fatto che, come già l'iniziativa sull'internamento a vita, anche l'iniziativa sull'imprescrittibilità dei reati di pornografia infantile approvata domenica sarà di difficile applicazione. Già solo la definizione di «fanciulli impuberi» potrebbe causare non pochi grattacapi al legislatore.

Ponendo il reato di pedofilia sullo stesso piano dei crimini di guerra, dei genocidi e degli atti terroristici, l'iniziativa ha certo ottenuto un'importante vittoria simbolica, colta sulla scia delle forti emozioni suscitate dal tema.

Ma i suoi effetti pratici in termini di lotta alla pedofilia sono ancora tutti da verificare. Bisognerà vedere se il parlamento riuscirà a correggere le pecche più evidenti dell'iniziativa, tra cui quella di rendere il reato di pornografia infantile più grave dell'omicidio di un bambino. Politica della droga: avanti così

Nella politica della droga, i votanti non sembrano invece essersi fatta condizionare da considerazioni di principio o da reazioni emotive. Fornendo un chiaro sostegno alla politica dei quattro pilastri, i cittadini svizzeri hanno dato prova di un pragmatismo lontano dalle posizioni ideologiche che talvolta ancora dominano il dibattito sulle droghe.

È particolarmente significativo il fatto che il tentativo degli avversari della legge di riaprire la discussione sulla distribuzione controllata di eroina non abbia sortito gli effetti sperati.

A fronte dei risultati tangibili dell'attuale politica – scomparsa delle scene aperte, diminuzione delle morti per droga – il popolo svizzero ha deciso di dare basi legali solide all'uso terapeutico di sostanze stupefacenti, senza lasciarsi turbare dal fatto che lo stato distribuisca eroina a chi è refrattario ad altre forme di terapia.

D'altro canto, il chiaro no all'iniziativa sulla canapa dimostra che la maggioranza della popolazione è piuttosto contraria anche a ulteriori esperimenti in direzione di una maggiore tolleranza verso le droghe. Il voto rispecchia del resto quelli del passato sullo stesso argomento. Nelle ultime tre votazioni sulla politica della droga, la popolazione ha sempre respinto le svolte, sia in senso restrittivo, sia in senso liberale. AVS: l'argomento invincibile dei costi

Nel voto sull'iniziativa per un pensionamento flessibile a 62 anni è invece prevalso con ogni probabilità il timore di un aumento dei costi che avrebbe alterato l'equilibrio finanziario di uno degli elementi centrali dello stato sociale svizzero.

Già restii in tempi normali a spese avventate, gli svizzeri non hanno certo voluto correre rischi proprio in un momento in cui si annuncia una recessione economica. Se ancora qualche mese fa l'iniziativa sembrava avviata per lo meno a un risultato onorevole, la crisi finanziaria ne ha intralciato pesantemente il cammino. Neppure la Svizzera francese, di solito sensibile ai temi sociali, ha dato un sostegno compatto alla proposta dei sindacati e della sinistra.

D'altra parte, le proposte che mirano a estendere le prestazioni dello stato sociale hanno sempre avuto vita dura nelle urne. Le iniziative popolari sull'AVS o su temi affini hanno in genere piuttosto lo scopo di influire sulla discussione in parlamento. Non per niente il Partito socialista si è affrettato a minacciare il referendum sull'11esima revisione dell'AVS, se il parlamento non troverà un compromesso sul pensionamento flessibie.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Aids: oggi Giornata mondiale, ancora pochi i test nel mondo

NEW YORK - Sono ancora troppo poche le persone che effettuano i test Hiv nel mondo. E' l'allarme lanciato in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids che si celebra oggi.

Diagnosi e cure tempestive rimangono la prima arma contro la diffusione dell'Aids soprattutto tra i bambini dei paesi africani. Non solo: secondo il terzo rapporto "Bambini e Aids" realizzato da quattro agenzie delle Nazioni Unite (Unicef, Organizzazione Mondiale per la Sanità, Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids e Fondo delle Nazioni Unite) sono ancora troppo pochi i bambini e le donne che effettuano i test Hiv.

Due gli aspetti di allarme nel 2007: meno del 10% dei neonati nati da donne sieropositive è stato sottoposto al test Hiv prima dei due mesi di vita; solo il 18% delle donne in gravidanza nei paesi a basso e medio reddito ha effettuato il test. E solo il 12% di quelle risultate positive ha effettuato ulteriori accertamenti per verificare a che stadio fosse l' infezione e che tipo di cure erano necessarie.

Clima: al via conferenza Poznan, intanto crescono emissioni

POZNAN (Polonia) - Occhi puntati su Poznan, in Polonia, dove prende il via oggi la Conferenza Onu sul clima, che chiuderà i lavori il 12 dicembre. Circa 8.000 sono i delegati previsti da tutto il mondo, fra rappresentanti governativi e delle Nazioni Unite, organizzazioni intergovernative, non governative e stampa. I 192 Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione Onu sul clima si trovano in questo momento a metà strada della road map che li porterà a Copenaghen 2009, quando verrà definito l'accordo successivo a quello di Kyoto, in scadenza nel 2012.

In vista di questo appuntamento, il segretario esecutivo della Convenzione (Unfccc), Yvo de Boer, ha già fatto partire il suo appello perché il prossimo trattato sia realmente ambizioso e metta un freno alla corsa del riscaldamento globale.

Le emissioni di gas serra climalteranti infatti continuano ad aumentare. Secondo gli ultimi dati presentati dall'Onu, nel 2006 le emissioni di 40 Paesi industrializzati, che sono obbligati a fare rapporto nell'ambito della Convenzione, sono rimasti sotto i livelli del 1990 del 5%, ma sono aumentate del 2,3% dal 2000 al 2006. Quelle dei Paesi industrializzati che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto nel 2006 erano sotto i livelli dell'anno base del 17%, ma sempre in aumento dal 2000. Nel frattempo, la maggiore crescita delle emissioni è stata registrato per i Paesi con economie emergenti come India e Cina, con un incremento delle emissioni dei gas serra del 7.4% tra il 2000 e il 2006.

"Questi dati mostrano l'urgenza con cui i negoziati devono procedere a Poznan, per costruire un nuovo accordo che risponda alle sfide poste dai cambiamenti climatici", ha commentato il segretario esecutivo dell'Unfccc, de Boer.

Romania: elezioni, centro-destra in vantaggio

BUCAREST - Modificando le indicazioni fornite ieri dagli exit poll sulle elezioni legislative in Romania, lo spoglio dei voti - giunto al 71,6% del totale - indica oggi al primo posto il Partito democratico-liberale di centro-destra, all'opposizione, vicino al capo dello stato Traian Basescu. Leggermente più indietro è il Partito socialdemocratico, associato con quello conservatore (Psd-Pc), anch'esso all'opposizione. Si profila così un governo di centro destra anche per il futuro della Romania, considerando che qualunque sia il partito di maggioranza relativa, Basescu aveva mostrato di puntare a una coalizione con l'attuale premier, Calin Popescu Tariceanu.

I dem-lib hanno - coi dati finora disponibili - il 33,29% alla Camera dei deputati e il 34,67% al Senato. L'alleanza Psd-Pc ha ottenuto il 32,41% alla Camera e il 33,36% al Senato, mentre i liberali del premier Tariceanu sono indicati al terzo posto, con il 18,10% alla Camera e il 18,18% al Senato. L'Unione democratica dei magiari di Romania, ora membro del governo di minoranza insieme ai liberali, ha vinto il 6,20% alla Camera e il 6,44% al Senato.

A causa del nuovo sistema elettorale che abbina il voto maggioritario a quello sulle liste, che presuppone anche una redistribuzione dei seggi, già prima delle elezioni i commentatori davano come poco attendibili gli exit poll. Ieri questi davano al primo posto l'alleanza Psd-Pc con circa il 35%.

L'affluenza nazionale è stata del 39,26%, con il 35,63% nelle città e il 44,24% melle zone rurali. Nella capitale Bucarest ha votato solo il 30,37% degli aventi diritto. Una scarsa affluenza si è verificata anche nei 221 seggi per i romeni all'estero che, per la prima volta, saranno rappresentati nel nuovo Parlamento da quattro deputati e due senatori. Anche se le statistiche ufficiali indicano oltre due milioni di romeni che lavorano all'estero, alle urne ne sono andati solo 24.000.

AFGHANISTAN

IRAQ

PAKISTAN

ITALIA

ALITALIA, FANTOZZI: SI CHIUDE 12 DICEMBRE, DA OGGI COSTI A CAI

ROMA - A partire da oggi la Cai "si assume i costi" di Alitalia. Lo afferma il commissario straordinario della stessa Alitalia, Augusto Fantozzi, a RadioUno. "Per impossibilità tecniche", il closing è stato rinviato al 12 dicembre, ha detto, 'ci sono delle modalita' di pagamento convenute, c'é l'assunzione degli oneri economici da parte di Cai al primo dicembre: da oggi pagano". Fantozzi ha ribadito che il prezzo di acquisto di Alitalia è di 1,052 miliardi e i termini di pagamento sono chiari.

IN ARRIVO LETTERE ASSUNZIONE PER I PILOTI "I piloti stanno per ricevere le lettere di assunzione" da Cai, ha detto il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi, durante una trasmissione su RadioUno. A Fantozzi ha subito ribattuto nel corso della stessa trasmissione, il leader dei piloti dell' Anpac, Fabio Berti, secondo il quale "non sono mai arrivate le lettere per la Cigs né le lettere di assunzione".

Fiat: piccolo incendio a Mirafiori

In cassa integrazione 1. 500 addetti (ANSA) - TORINO, 1 DIC - Un piccolo incendio si e' sviluppato questa mattina alla verniciatura dello stabilimento Fiat di Mirafiori. L'azienda ha messo in cassa integrazione i 1.500 addetti del secondo turno delle linee della Mito, della Multipla e della Thesis, gli unici attualmente al lavoro nella fabbrica torinese. Non si sa ancora se domani l'attivita' riprendera' regolarmente.

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gror081201 (last edited 2008-12-01 18:50:01 by anonymous)