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Morti sul lavoro

Un uomo e' morto questa mattina per un'esplosione in una cava di Bagnolo in valle Infernotto, nel Saluzzese. Nella sede di estrazione di Balma Oro, l'uomo di cui ancora non e' stata resa nota l'identita' e' morto probabilmente investito dallo scoppio di una delle mine che vengono fatte brillare in cava. Un altro operaio e' stato ferito ed e' stato trasportato in ospedale.

ATM: NESSUN REATO PER GLI SCIOPERI DEL 2003/4

Nessun reato per gli scioperi del personale Atm (Azienda trasporti Milanesi) verificatisi nel capoluogo lombardo a cavallo fra la fine del 2003 e l'inizio del 2004. Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato con una sentenza di proscioglimento la richiesta di condanna per 4.106 tranvieri,accusati dal pm di non aver rispettato le fasce orarie protette durante la protesta di cinque giorni attuata nell'inverno di cinque anni fa. Non ci fu dunque interruzione di pubblico servizio, reato penale, ma solo un illecito amministrativo, perché l'interruzione non si può configurare durante uno sciopero legalmente proclamato. Il giudice ha poi stigmatizzato l'identificazione dei tranvieri solo in base a liste fornite dall'azienda. Corrispondenza con uno degli avvocati difensori.

TENSIONE A HEBRON, INCURSIONI DELL’ESERCITO IN VARIE LOCALITÀ

C’è ancora tensione a Hebron dopo la decisione di un tribunale israeliano di ordinare lo sgombero di un edificio occupato abusivamente da famiglie di coloni israeliani; dopo le violenze da parte dei coloni nei confronti dei palestinesi, oggi l’esercito ha chiuso l’ingresso all’area e dichiarato l’edificio “zona militare”. L’esercito avrebbe anche accusato i coloni di istigare alla violenza contro gli abitanti di Hebron: la furia dei coloni da lunedì ha causato il ferimento di 20 palestinesi e di 18 soldati israeliani. Hebron, ‘al-Khalil’, ovvero ‘amico’ in arabo, la più grande città della Cisgiordania, è divisa in due dal 1997: la zona Hebron 1, dove vivono circa 130.000 palestinesi, e la Hebron 2, in cui convivono oltre 34.000 palestinesi, circa 600 coloni ebrei, 1500 militari israeliani, e dove è collocata una settantina di posti di blocco. Le tensioni di Hebron hanno ‘oscurato’ incursioni di ‘routine’ effettuate anche la notte scorsa dall’esercito di Israele in diverse località della Cisgiordania: in totale 14 palestinesi sono stati arrestati nel campo profughi di al-Azza e nel villaggio di al-Ubaydiyya nei pressi di Betlemme, e nelle cittadine di Arraba e Burqin a ovest di Jenin. A Gerusalemme, un palestinese è stato infine accoltellato alle spalle e gravemente ferito; secondo le prime ipotesi circolate sulla stampa israeliana l’aggressore sarebbe un ebreo ultra-ortodosso.

Thailandia: Il prossimo 8 dicembre l'elezione del nuovo primo ministro

Almeno duemila persone, tutte aderenti al Peoples Alliance for Democracy hanno iniziato a lasciare l'aeroporto di Bangkok che occupavano da otto giorni. Secondo le autorità aeroportuali i voli internazionali in partenza dalla città thailandese potrebbero riprendere già da domani. L'aeroporto di Bangkok è uno dei più importanti dell'area asiatica e la ripresa della sua piena attività è prevista per i prossimi giorni. Migliore la situazione per quanto riguarda l'arrivo e la partenza dei voli cargo. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha interdetto il primo ministro Wongsawat dallo svolgere attività politica per i prossimi cinque anni, il premier a interim Chavarat Charnivirakul ha fatto sapere che il prossimo 8 dicembre il parlamento voterà il nuovo primo ministro.

Pakistan, tensione sempre più alta con l'India

Il quotidiano pakistano The News ha riportato alcuni passaggi del documento approvato dalla National Security Conference, il comitato per la sicurezza pakistano, conclusosi nella notte e che ha visto la partecipazione di ministri, politici e vertici delle forze armate. Nel documento si legge che il Pakistan ha il diritto di difendere il suo onore la sua dignità così come la sua sovranità, l'indipendenza politica e l'integrità territoriale. Non solo. Il documento riporta una dura condanna agli attentati avvenuti a Mumbai ma allo stesso tempo chiede all'India di mantenere atteggiamenti di riservatezza sulla situazione. Dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri indiano Pranab Mukherjee che non aveva escluso l'uso di un'azione armata per difendere l'integrità dell'India la crisi fra i due Paesi sembra essere sempre più profonda. Il ministro degli Esteri pachistano Makhdoom Shah Mehmood Qureshi e tutti i membri del governo di Islamabad hanno fatto sapere che il Pakistan “rifiuta ogni tipo di violenza e azione armata perpetrati contro persone innocenti”. Nel frattempo Condoleeza Rice, segretario di Stato Usa, è giunta a Nuova Delhi per discutere con le autorità indiane la strategia da adottare per cooperare contro il terrorismo. Infine, il Pakistan rifiuta di estradare in India 20 presunti terroristi da tempo ricercati dalle autorità indiane.

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