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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Occupata la sede della confederazione generale del lavoro ad Atene

Occupata la sede della confederazione generale del lavoro ad Atene. Da stamattina lavoratori, disoccupati e disoccupate, migranti senza permesso di soggiorno hanno occupato la sede della confederazione generale del lavoro ad Atene nel quartiere di Pathision. Dalle ore 18:00 sono in assemblea insieme agli studenti ed agli universitari ed universitarie che in questi giorni hanno agitato le piazze e le strade della città a seguito dell'assassinio di Alexandros Grigoropoulos dieci giorni fa.

Due striscioni giganteschi con la parola 'resistenzà in cinque lingue, greco, italiano, spagnolo, tedesco e inglese, sono stati issati dai manifestanti di Atene tra le antiche rovine dell'Acropoli per chiedere dimostrazioni di massa in tutta la Grecia, dove continuano le occupazioni degli studenti nelle scuole e nelle università. Domani sciopero di quattro ore in tutta la Grecia.

audio ror

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ISRAELE-SIRIA

Israele e la Siria hanno comunicato alla Turchia di non essere interessate al momento a un nuovo round di colloqui indiretti mediati da Ankara. È quanto ha dichiarato una fonte diplomatica israeliana al quotidiano 'Haaretz', spiegando che tanto Damasco quanto Gerusalemme hanno spiegato ai mediatori turchi che i negoziati sono ufficialmente sospesi a causa delle elezioni politiche in programma per febbraio in Israele. Fonti turche affermano di ritenere che i colloqui potranno riprendere dopo che Israele avrà il suo nuovo premier. La fonti israeliane riferiscono ancora che il governo di Gerusalemme non è dispiaciuto per la sospensione dei colloqui con Damasco, visto che non era soddisfatto del modo in cui procedevano e, in particolare, del fatto che abbiano portato alla rottura dell'isolamento della Siria nonostante sia ancora, a suo giudizio, un paese sponsor del terrorismo. 'Haaretz' non esclude tuttavia che i negoziati di pace tra le due parti proseguano pur in mancanza di un vero e proprio round di colloqui, visto che fonti vicine ai negoziati riferiscono di una bozza di soluzione che Damasco avrebbe steso in merito alle alture del Golan - attualmente occupate da Israele - e che avrebbe fatto pervenire a Gerusalemme tramite la Turchia

Militanti palestinesi della Striscia di Gaza hanno lanciato questa mattina nove missili Qassam contro il territorio israeliano, dopo gli undici sparati ieri. Non vi sono stati vittime o danni alle cose, ma la tensione rimane molto alta mentre sta per scadere la tregua informale di sei mesi fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Il movimento islamico ha riferito che non intende rinnovare la tregua- in arabo chiamata 'calmà- ma che non colpirà Israele se non vi saranno provocazioni. Nel clima elettorale israeliano, in vista del voto del 10 febbraio, vi sono pressioni sul ministro della Difesa, il laburista Ehud Barak, per un'azione più decisa contro la ripresa dei lanci di razzi da Gaza. I consiglieri legali del ministero, scrive oggi Haaretz, hanno intanto avvertito Barak che un bombardamento di artiglieria contro i lanciatori di missili dislocati in centri abitati sarebbe illegale in base alla legge internazionale perchè metterebbe a rischio la popolazione civile.

Processato il giornalista iracheno che ha lanciato le scarpe contro Bush

«Mio fratello Montazer al-Zaidi è stato portato oggi davanti a un giudice per le indagini preliminari, rischia dai due ai sette anni di carcere a seconda dei capi di imputazione per i quali verrà giudicato colpevole»: è quanto ha reso noto Udai al-Zaidi, fratello del giornalista di al-Baghdadiya divenuto famoso per aver lanciato le sue scarpe contro il presidente americano, Goerge W. Bush, durante una conferenza stampa domenica a Baghdad. In un'intervista telefonica alla tv araba 'al-Jazeerà, Udai dice che «il governo gli ha assegnato un avvocato d'ufficio che noi non riconosciamo. Siamo preoccupati perché è stato portato in luogo segreto all'interno della zona verde di Baghdad e noi non sappiamo dove sia»

E intanto prosegue il conflitto a Baghdad. Due bombe sono state fatte esplodere a poco tempo di distanza contro i vigili in un quartiere orientale di Baghdad. Almeno 18 persone sono rimaste uccise e altre 52 ferite nell'attentato, secondo quanto rende noto la televisione in lingua araba al-Arabiya. La prima esplosione è stata quella di una autobomba, e pochi istanti dopo si è trattato di un ordigno lasciato sul ciglio della strada.

ITALIA

MORTI SUL LAVORO

COSENZA: Un operaio, Carmelo Porco, di 29 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Rocca Imperiale. L'uomo, dipendente di una impresa che effettua lavori di manutenzione della linea ferroviaria, è stato schiacciato da una vettura operatrice, utilizzata per i lavori di manutenzione, che stava per essere agganciata da un altro mezzo analogo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria.

MILANO: Un operaio di 50 anni, Gianmarco P., è caduto da un'altezza di tre metri da un ponteggio sul quale stava lavorando. È successo in un cantiere all'interno dell'ospedale San Paolo, in via Antonio Di Rudinì. Subito soccorso, ha riportato fratture scomposte ai polsi riportando 40 giorni di prognosi. È stato portato all'ospedale Santa Rita con un trauma cranico, una frattura a una gamba e una distorsione a una spalla, invece, un operaio di 61 anni di una ditta di consegne espresse situata in via Cialdini. L'operaio è caduto su uno scivolo in acciaio mentre stava caricando dei pacchi. Entrambi gli infortuni sono avvenuti ieri ma sono stati comunicati oggi.

iNTOSSICATI NEL CALL CENTER IN CUI LAVORANO

Sette operatori di un call center di una azienda multinazionale con sede nella zona industriale di Bari sono ricorsi ai medici del pronto soccorso dell'ospedale San Paolo e del Policlinico a causa di una leggera intossicazione. Sembra sia stata prodotta dall'impiego di solventi per la manutenzione dell'impianto di aerazione. La sostanza pare si sia sprigionata nell'aria dopo la messa in funzione dell'aerazione producendo malesseri temporanei. Nessuno degli operatori è in pericolo; dopo i primi accertamenti qualcuno è stato già dimesso. Indagini e accertamenti sono stati avviati dalla polizia

FIAT POMIGLIANO D'ARCO

Un altro mese di fermo per gli stabilimenti Fiat auto di Pomigliano d'Arco e Nola, nel napoletano. Con una nota inviata ai sindacati, l'azienda automobilistica, infatti, ha comunicato che la cassa integrazione si protrarrà fino all'8 febbraio prossimo, invece che fino al 12 gennaio come stabilito alcuni giorni fa.

La decisione sarebbe consequenziale «alla necessità di adeguare i flussi produttivi dello stabilimento - si legge nella nota - alla domanda di mercato, come conseguenza dell'andamento negativo del mercato automobilistico».

Rinchiusa in un cpt dopo essere stata picchiata

E' successo ad una trans che, dopo essere stata aggredita nel luglio scorso, è stata rinchiusa nel cpt di via corelli a milano e picchiata dalla polizia. Ha deciso di denunciare la sua storia ed ora rischia l'espulsione.

audio ror di stamattina

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

‘’’ISRAELE-SIRIA’’’

Israele e la Siria hanno comunicato alla Turchia di non essere interessate al momento a un nuovo round di colloqui indiretti mediati da Ankara. È quanto ha dichiarato una fonte diplomatica israeliana al quotidiano 'Haaretz', spiegando che tanto Damasco quanto Gerusalemme hanno spiegato ai mediatori turchi che i negoziati sono ufficialmente sospesi a causa delle elezioni politiche in programma per febbraio in Israele. Fonti turche affermano di ritenere che i colloqui potranno riprendere dopo che Israele avrà il suo nuovo premier. La fonti israeliane riferiscono ancora che il governo di Gerusalemme non è dispiaciuto per la sospensione dei colloqui con Damasco, visto che non era soddisfatto del modo in cui procedevano e, in particolare, del fatto che abbiano portato alla rottura dell'isolamento della Siria nonostante sia ancora, a suo giudizio, un paese sponsor del terrorismo. 'Haaretz' non esclude tuttavia che i negoziati di pace tra le due parti proseguano pur in mancanza di un vero e proprio round di colloqui, visto che fonti vicine ai negoziati riferiscono di una bozza di soluzione che Damasco avrebbe steso in merito alle alture del Golan - attualmente occupate da Israele - e che avrebbe fatto pervenire a Gerusalemme tramite la Turchia

Militanti palestinesi della Striscia di Gaza hanno lanciato questa mattina nove missili Qassam contro il territorio israeliano, dopo gli undici sparati ieri. Non vi sono stati vittime o danni alle cose, ma la tensione rimane molto alta mentre sta per scadere la tregua informale di sei mesi fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Il movimento islamico ha riferito che non intende rinnovare la tregua- in arabo chiamata 'calmà- ma che non colpirà Israele se non vi saranno provocazioni. Nel clima elettorale israeliano, in vista del voto del 10 febbraio, vi sono pressioni sul ministro della Difesa, il laburista Ehud Barak, per un'azione più decisa contro la ripresa dei lanci di razzi da Gaza. I consiglieri legali del ministero, scrive oggi Haaretz, hanno intanto avvertito Barak che un bombardamento di artiglieria contro i lanciatori di missili dislocati in centri abitati sarebbe illegale in base alla legge internazionale perchè metterebbe a rischio la popolazione civile.

‘’’IRAQ’’’ Due bombe sono state fatte esplodere a poco tempo di distanza contro i vigili in un quartiere orientale di Baghdad. Almeno 18 persone sono rimaste uccise e altre 52 ferite nell'attentato, secondo quanto rende noto la televisione in lingua araba al-Arabiya. La prima esplosione è stata quella di una autobomba, e pochi istanti dopo si è trattato di un ordigno lasciato sul ciglio della strada.

«Mio fratello Montazer al-Zaidi è stato portato oggi davanti a un giudice per le indagini preliminari, rischia dai due ai sette anni di carcere a seconda dei capi di imputazione per i quali verrà giudicato colpevole»: è quanto ha reso noto Udai al-Zaidi, fratello del giornalista di al-Baghdadiya divenuto famoso per aver lanciato le sue scarpe contro il presidente americano, Goerge W. Bush, durante una conferenza stampa domenica a Baghdad. In un'intervista telefonica alla tv araba 'al-Jazeerà, Udai dice che «il governo gli ha assegnato un avvocato d'ufficio che noi non riconosciamo. Siamo preoccupati perché è stato portato in luogo segreto all'interno della zona verde di Baghdad e noi non sappiamo dove sia»

‘’’SOMALIA’’’

Si registrano questa mattina violenti scontri a fuoco nei dintorni di Mogadiscio. Testimoni oculari hanno riferito alla radio locale Shabelle di un attacco contro la base militare presente nella zona denominata 'quarto chilometrò compiuto dai 'giovani mujahidin', noti nella zona con il nome di Shabab e ritenuti vicini ad al-Qaeda. Si tratta di una base usata dal contingente Onu, Amisom, presente nel paese per una missione di peacekeeping. La zona è stata attaccata a colpi di granate così come confermato da un responsabile degli Shabab. Nel corso di una conferenza stampa tenuta domenica scorsa a Mogadiscio, in occasione dell'adesione al gruppo armato di una fazione delle Corti islamiche, il portavoce dei giovani mujahidin, Muktar Robow Abu Mansur, aveva annunciato di voler attaccare le truppe straniere presenti nella capitale somala

‘’’COLOMBIA’’’

All'alba di ieri a San Pedro, nel Cauca, l'esercito colombiano ha compiuto un brutale attentato contro la vettura di Aida Quilcuè, Consigliera Maggiore del Consiglio Indigeno Regionale del Cauca - CRIC sparando 17 colpi di arma da fuoco contro l'auto. La leader indigena si è salvata per miracolo ma è rimasto ucciso nell'attentato suo marito Edwin Legarda.

Si tratta di un attentato brutale compiuto dall'esercito colombiano con la chiara intenzione di reprimere la protesta sociale che sta montando in Colombia negli ultimi mesi uccidendone i leader più rappresentativi. L'attentato dimostra come sia pratica usuale dell'esecutivo di Uribe il ricorso all'omicidio politico, ai massacri, alle sparizioni forzate per soffocare ogni voce di protesta, in particolare se si considera che il CRIC è stato uno dei protagonisti delle straordinarie mobilitazioni indigene che hanno percorso la Colombia da settembre a questa parte.

‘’’STRASBURGO’’’

Il parlamento europeo ha respinto in seconda lettura la proposta di portare la settimana di lavoro nell'ue fino a 65 ore. Tutti gli emendamenti sono stati approvati con una maggioranza superiore ai 393 voti richiesti, essendo il provvedimento in seconda lettura. Quello determinante, passato con 421 sì, 273 no e 11 astensioni e accolto da un applauso dagli eurodeputati, stabilisce che l'orario settimanale è di 48 ore e concede tre anni agli Stati Ue per derogarvi arrivando alle 65 ore settimanali, di fatto eliminando la possibilità di 'opt out' al termine del periodo transitorio. Il relatore, lo spagnolo Alejandro Cercas (Pse), è stato abbracciato da molti colleghi subito dopo le votazioni sugli emendamenti.

‘’’GRECIA’’’

Nuove proteste oggi in Grecia. Dopo aver occupato nella giornata di ieri la sede della televisione pubblica mentre andava in onda il telegiornale di punta dell'emittente, oggi diverse decine di studenti e precari hanno occupato la sede della principale confederazione sindacale del Paese, la Gsee. La protesta punta il dito contro l'atteggiamento ambiguo assunto dal sindacato in questi giorni: per gli occupanti, la Gsee non avrebbe infatti preso finora una posizione chiara sulla protesta sociale di migliaia di giovani greci scoppiata con l'omicidio a sangue freddo di Alexis.

Due striscioni giganteschi con la parola 'resistenzà in cinque lingue, greco, italiano, spagnolo, tedesco e inglese, sono stati issati dai manifestanti di Atene tra le antiche rovine dell'Acropoli per chiedere dimostrazioni di massa in tutta la Grecia, dove continuano le occupazioni degli studenti nelle scuole e nelle università

ITALIA

‘’’MORTI SUL LAVORO’’’

COSENZA: Un operaio, Carmelo Porco, di 29 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Rocca Imperiale. L'uomo, dipendente di una impresa che effettua lavori di manutenzione della linea ferroviaria, è stato schiacciato da una vettura operatrice, utilizzata per i lavori di manutenzione, che stava per essere agganciata da un altro mezzo analogo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria.

‘’’FIAT POMIGLIANO D'ARCO’’’

Un altro mese di fermo per gli stabilimenti Fiat auto di Pomigliano d'Arco e Nola, nel napoletano. Con una nota inviata ai sindacati, l'azienda automobilistica, infatti, ha comunicato che la cassa integrazione si protrarrà fino all'8 febbraio prossimo, invece che fino al 12 gennaio come stabilito alcuni giorni fa.

La decisione sarebbe consequenziale «alla necessità di adeguare i flussi produttivi dello stabilimento - si legge nella nota - alla domanda di mercato, come conseguenza dell'andamento negativo del mercato automobilistico».

Siparietto


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gror081217 (last edited 2008-12-17 17:01:31 by anonymous)