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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

THYSSENKRUPP: IMPUTATO IN UDIENZA, ERA UN'ACCIAIERIA NON UN SALOTTO

“Era un'acciaeria, non un salotto. Ma gli impianti erano in sostanziale sicurezza e i dipendenti sapevano cosa dovevano fare in caso di pericolo, in particolare sapevano come e quando si doveva azionare il pulsante di emergenza per arrestare la linea”. Cosi' Cosimo Cafueri, responsabile della sicurezza alla Thyssenkrupp di Torino, primo imputato a rispondere in udienza, ha descritto lo stabilimento dove si verifico' nel dicembre del 2007 il rogo che costo' la vita a sette operai. Cafueri e' uno dei sei dirigenti accusati per il disastro. Potevano esserci cose non del tutto in ordine - ha dichiarato- ma furono scoperte dopo l'incidente. Era uno stabilimento siderurgico, non un salotto. E al pm Guariniello che lo ha incalzato chiedendogli se non ha mai pensato di dimettersi in una situazione cosi, ha risposto: le condizioni non sembravano cosi' rischiose. Il prossimo 14 ottobre tocchera' al direttore dello stabilimento Raffaele Salerno. Per ultimo verra' sentito l'imputato principale, Harald Espenhan, amministratore delegato della Thyssenkrupp

Alstom di Colleferro

Picchetti antisfratto

Tre picchetti coordinati antisfratto questa mattina a Roma. CORRISPONDENZA. (Dopo

Pigneto antira, dopo la retata

De Gennaro Assolto

Il tribunale di Genova ha assolto oggi l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro e l'ex dirigente della Digos Spartaco Mortola dall'accusa di aver indotto a testimoniare il falso l'ex questore Gianni Colucci, nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria sulle violenze alla scuola Diaz nei giorni del G8 di Genova dell'estate 2001. Di Gennaro e Mortola sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Il pm Enrico Zucca aveva chiesto una condanna a due anni di carcere per De Gennaro e un anno e quattro mesi per Mortola. L'accusa per De Gennaro -- attualmente direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) -- e Mortola era di aver fatto pressioni sull'ex questore Francesco Colucci affinché rendesse falsa testimonianza al processo per l'irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8.

AGGRESSIONE FASCISTA A VERONA

VERONA. Dal collettivo metropolis: Questa mattina alle 8 un gruppo di fascisti di Casa Pound e del Blocco studentesco ha aggredito davanti al Maffei un noto militante del collettivo metropolis e dei collettivi studenteschi. L'aggressione avviene il giorno dopo l'iniziativa degli studenti antifascisti in Provincia con la quale hanno denunciato le collusioni tra Istituzioni e fascisti di Casa Pound. L'assessore provinciale all'istruzione Luciani, infatti, insieme all'assessore regionale Donazzan, ha accettato di partecipare ad un dibattito pubblico con gli squadristi di Casa Pound.A breve verrà convocata una conferenza stampa per denunciare il fatto,

SENTENZA CAP ANAMUR

(ANSA) - AGRIGENTO, 7 OTT - Il tribunale di Agrigento ha assolto i tre imputati per la vicenda della Cap Anamur, la nave dell'associazione umanitaria tedesca. Nel 2004 la nave fu al centro di un caso diplomatico per avere salvato 37 immigrati nel Canale di Sicilia. Il presidente della Cap Anamur Bierdel,il comandante della nave Schmdt e il primo ufficiale Dachkevitce erano accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina."Questa sentenza e' importante per tutti quelli che fanno del bene",ha detto Schimdt.

ESTERI

COLOMBIA

Un tribunale di Sincelejo, 500 chilometri a nord-ovest di Bogotá, ha inflitto allo stato una multa di due miliardi e mezzo di pesos, circa 850.000 euro, da versare ai familiari delle vittime del massacro di Chengue, località rurale in cui nel 2001 un gruppo di paramilitari assassinò 27 civili. La corte ha appurato “un’omissione della forza pubblica, in particolare della polizia e dell’infanteria della Marina” nella protezione della popolazione di Chengue, nel dipartimento nord-occidentale di Sucre, riportano fonti della stampa locale; secondo i giudici, la forza pubblica favorì invece l’ingresso e l’uscita dal villaggio dei sicari del blocco ‘Heroes de los Montes de María’ delle Autodifese unite della Colombia (Auc), principale rete paramilitare responsabile per almeno un ventennio di alcuni dei più efferati massacri di civili. Il 17 Gennaio 2001 almeno un centinaio di paramilitari irruppero nel centro abitato obbligando gli abitanti ad uscire dalle case e a radunarsi nel parco. La metà delle 75 abitazioni del paese furono date alle fiamme mentre i paramilitari assassinavano alcuni ‘campesinos’. Per la strage lo stato fu condannato due anni fa anche dalla Corte interamericana dei diritti umani (Cidh) che accusò la magistratura di aver rallentato eccessivamente l’inchiesta.

IRAK

Un gruppo di trentasei detenuti iraniani è stato liberato oggi dal governo di Baghdad, dopo tre mesi di prigionia in Iraq. Gli iraniani sono stati riportati nel campo di Ashraf, nel nord del Paese, dove sono confinati più di tremila appartenenti al People's Mujahideen of Iran (Pmoi), un movimento bollato come terrorista sia da Washigton e da Teheran, ma non dalla Gran Bretagna e dall'Unione Europea. I trentasei, che hanno detto di essere stati torturati mentre erano in prigione, sono stati arrestati a luglio, durante un'azione della polizia contro il campo, nella quale morirono sette attivisti del movimento. Il Pmoi si è insediato in Iraq nel corso degli anni '80, grazie all'appoggio ottenuto dall'allora rais Saddam Hussein che, in guerra con l'Iran, ne aveva armato il braccio militare. Il loro campo è stato, però, disarmato dai soldati statunitensi nel 2003.

NIGERIA Resteranno nel Delta del Niger i militari delle Forze speciali miste, inviate nella regione petrolifera nel 2003 con il compito di proteggere le istallazioni e il personale delle multinazionali di idrocarburi, oggetto di frequenti attacchi da parte di miliziani armati. Alcuni di questi gruppi hanno nei giorni scorsi accettato un’amnistia proposta dal governo in cambio del disarmo.

IRAN

«Non ci sono prove che siano avvenuti stupri nel carcere di Kahrizak». È quanto ha affermato oggi il capo della polizia iraniana Esmail Ahmadi Moghaddam, il quale ha dichiarato che l'indagine sugli abusi denunciati dai detenuti è da considerarsi formalmente chiusa. Moghaddam, riferisce l'agenzia d'informazione Isna, ha comunque riconosciuto che nel carcere per detenuti politici «alcuni reati sono stati commessi», ma non ha approfondito queste dichiarazioni. Nelle scorse settimane migliaia di riformisti arrestati per le proteste scoppiate a Teheran all'indomani delle elezioni presidenziali sono stati rinchiusi nel carcere di Kahrizak. Alcuni di loro hanno denunciato di aver subito violenze, anche sessuali, in prigione. Uno dei candidati riformisti sconfitti, Mehdi Karroubi, ha più volte denunciato i crimini sui manifestanti, fornendo prove degli stupri, al punto che la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei ha successivamente ordinato la chiusura della prigione «perché non rispettava gli standard di detenzione»

TURCHIA Seconda giornata di scontri a Istanbul tra manifestanti e Polizia, mentre è in corso nella città turca il vertice annuale del Fondo monetario internazionale (Fmi). Gli scontri tra polizia e dimostranti, cominciati dopo che alcune decine di giovani avevano bersagliato con sassi gli agenti in tenuta antisommossa, sono avvenuti nel quartiere di Pangalti a poche centinaia di metri dal luogo dove sono riuniti i rappresentanti dei due organismi finanziari. La polizia ha fermato oggi alcune decine di persone. Ieri erano invece stati ottanta gli arrestati al termine degli incidenti in piazza Taksim, dove un uomo è morto, ufficialmente d'infarto. Oggi, intanto, i delegati dei 186 paesi aderenti a Fmi e Banca Mondiale chiuderanno i lavori, incentrati su una nuova patrimonializzazione della banche e sulla gradualità nel cambiare le regole che hanno portato al crack. Poca discussione, invece, sulla fragilità della ripresa e sulla disoccupazione in continua e inarrestabile crescita. Il commento di Ugo Biggeri, direttore della rivista Valori

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

‘’’IRAN’’’

«Non ci sono prove che siano avvenuti stupri nel carcere di Kahrizak». È quanto ha affermato oggi il capo della polizia iraniana Esmail Ahmadi Moghaddam, il quale ha dichiarato che l'indagine sugli abusi denunciati dai detenuti è da considerarsi formalmente chiusa. Moghaddam, riferisce l'agenzia d'informazione Isna, ha comunque riconosciuto che nel carcere per detenuti politici «alcuni reati sono stati commessi», ma non ha approfondito queste dichiarazioni. Nelle scorse settimane migliaia di riformisti arrestati per le proteste scoppiate a Teheran all'indomani delle elezioni presidenziali sono stati rinchiusi nel carcere di Kahrizak. Alcuni di loro hanno denunciato di aver subito violenze, anche sessuali, in prigione. Uno dei candidati riformisti sconfitti, Mehdi Karroubi, ha più volte denunciato i crimini sui manifestanti, fornendo prove degli stupri, al punto che la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei ha successivamente ordinato la chiusura della prigione «perché non rispettava gli standard di detenzione»

‘’’GUINEA’’’

Braccio di ferro tra la Francia e la giunta militare della Guinea. Moussa Dadis Camara non vuole interferenze estere nel proprio Paese. Il capitano ha così chiuso le porte al tentativo di mediazione intrapreso dalla Francia per cercare di riportare la democrazia nello stato africano. "La Guinea - ha detto perentorio Camara - non è un distretto amministrativo francese e non vogliamo sottometerci al suo potere coloniale". Domenica scorsa, infatti, Bernard Kouchner, ministro degli Esteri francese aveva chiesto un intervento internazionale in Guinea, dopo che centinaia di oppositori erano rimasti uccisi negli scontri di piazza. Il leader militare non si scompone e persevera nella linea dura, accusando i francesi di voler introdurre in Guinea un nuovo colonialismo.

‘’’TURCHIA’’’

Seconda giornata di scontri a Istanbul tra manifestanti e Polizia, mentre è in corso nella città turca il vertice annuale del Fondo monetario internazionale (Fmi). I poliziotti hanno risposto con i lacrimogeni e gli idranti al lancio di pietre e molotov da parte dei manifestanti, che marciavano a circa un chilometro dalla sede dei lavori. Il sito del quotidiano Hurriyet parla di un totale di circa 150 manifestanti che hanno attaccato questa mattina, a volto coperto, la Polizia in assetto antisommossa, che è riuscita poi a disperderli. Scontri si sono registrati anche ieri, quando circa cento manifestanti anti-Fmi sono stati arresti, dopo aver lanciato molotov contro la Polizia e distrutto le vetrine di banche e negozi nei pressi della centrale Piazza Taksim. Un manifestante di 55 anni ha inoltre perso la vita per un attacco cardiaco in seguito agli scontri.

‘’’GRECIA’’’

I lavoratori del porto greco del Pireo protestano contro il contratto di gestione concluso con un'impresa cinese e stanno attuando uno sciopero che colpisce uno dei settori chiave dell'economia nazionale. Sciopero che rappresenta il primo test per il nuovo governo socialista di Giorgio Papandreou. I lavoratori erano scesi in sciopero sabato, paralizzando l'intera attività dei container, dopo che il contratto che affida alla cinese Cosco il terminal del più grande porto del Mediterraneo orientale era entrato in vigore il primo ottobre. I sindacati chiedono l'annullamento del contratto. Lo sciopero era proseguito anche ieri, quando è stato deciso, riferiscono i media, di prolungarlo fino a domani. Una protesta che rischia di avere conseguenze pesanti per il comparto che gravita intorno alla marina mercantile. Un settore che, insieme a turismo e costruzioni rappresenta la gran parte dell'economia greca che quest'anno entrerà in recessione.

‘’’HONDURAS’’’

Si aprirà oggi in un luogo non ancora precisato di Tegucigalpa il “tavolo del dialogo e del negoziato” tra il presidente Manuel Zelaya deposto il 28 Giugno e il governo ‘de facto’. A convocarlo formalmente è stato Roberto Micheletti, ‘eletto’ per alzata di mano dal parlamento come successore di Zelaya all’indomani del golpe. Secondo Micheletti, i colloqui verteranno su due “temi cruciali che si riferiscono ai poteri dello stato e all’amnistia, senza pregiudizio per altri argomenti”; temi di fatto non meglio precisati che, ha aggiunto, “appartengono all’ambito della competenza nazionale e devono essere trattati in base alla legge e alla giurisprudenza honduregne”. Micheletti non ha fatto cenno alla questione centrale, il ritorno alla presidenza di Zelaya, ritenuta imprescindibile per la comunità internazionale; va ricordato che il governo ‘de facto’, che resta del tutto isolato, sostiene che Zelaya sia stato rimosso per aver violato la Costituzione

‘’’SENTENZA DIAZ’’’

Assolti per non aver commesso il fatto l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro e l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola accusati di aver indotto alla falsa testimonianza l'ex questore di Genova Francesco Colucci in riferimento all'irruzione della Polizia nella scuola Diaz durante il G8 del 2001. Mentre Colucci è stato rinviato a giudizio. L'ex capo Gianni De Gennaro non era presente alla lettura del dispositivo mentre è in aula Spartaco Mortola: la camera di consiglio è durata poco più di 15 minuti

Finisce in Parlamento la vicenda del mancato risarcimento della vedova di un operaio morto in un incidente sul lavoro. Dopo il rifiuto dell'Inail di risarcire i familiari di Mario Soggiu, un idraulico sardo di 56 anni, morto il 15 luglio a Bergamo nel cantiere del nuovo ospedale, un deputato bergamasco Antonio Misiani ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di intervenire affinchè l'Inail riconosca i diritti dei familiari della vittima. Soggiu è morto dopo essere caduto da una scala non protetta all'interno di una delle torri dell'ospedale, il cui accesso non era stato bloccato. Secondo la Segreteria della Fiom-Cgil «la morte del lavoratore è da attribuire alla mancata applicazione delle norme in materia di sicurezza, e alla violazione degli obblighi da parte delle aziende committenti e appaltatrici di informare e formare correttamente i lavoratori sui rischi presenti nell'ambiente di lavoro». Secondo l'Inail, invece, non spetterebbe ai familiari alcuna indennità dato che l'infortunio non sarebbe legato a un rischio lavorativo

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

per il gr di stasera: ci sono varie corrispondenze anche se alcune, piuttosto lunghe, andrebbero tagliate. Su audacity ci sono 3 corrispondenze relative e 3 diversi picchetti antisfratto a Roma; c'è l'intervento di mambay, senegalese del pigneto, che commenta gli arresti dell'altro giorno. per aggiornamento su scarcerazioni e appuntamenti c'è corrispondenza con compagna snia; c'è una corrispondenza con operaio Alstam di Colleferro. abbiamo sentito anche un compagno della rete no-ponte di Messina sull'alluvione, la corrispondenza va presa da intranet e tagliata. da intranet si può prendere anche una breve corr. sullo sciopero in ferrovia dell'11 ottobre. bisogna forse sentire avvocata Tartarini su Genova (assolto de gennaro)

Servizi audio della giornata


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gror0901007 (last edited 2009-10-07 17:51:33 by anonymous)