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Sommario
In primo Piano
STATO D'ISRAELE: FINTA DEMOCRAZIA, VERO TERRORISMO (editoriale ROR)
Sono decenni che i politici del mondo occidentale proclamano che Israele è "l'unica democrazia del medio oriente" e quindi deve essere in ogni caso difesa. Ma è un affermazione che corrisponde al vero? Dunque, vediamo: democrazia vuol dire: potere del popolo. E chi ha il potere reale in Israele? Chiunque non sia in malafede o molto disinformato, lo sa bene: le forze armate e i servizi segreti (Mossad). Lo dicono e lo scrivono anche gli intellettuali israeliani onesti e realmente pacifisti, nel senso di una pace giusta con i palestinesi, non quella dei cimiteri o dell'apartheid. Chiunque governi a Tel Aviv - destra, centro, "sinistra" - sono sempre le forze armate e i servizi segreti a dettare l'agenda delle politica estera e interna, senza contare che spesso loro esponenti gestiscono direttamente il potere come responsabili di governo (ultimi esempi: Barak, generale, ministro della difesa; Livni, ex agente Mossad, ministra degli esteri). Quindi, di quale democrazia vanno cianciando? E, qualora non bastasse, guardiamo alla storia di Israele dal 1948 a oggi: una guerra lunga sessant'anni contro gli arabi (soprattutto palestinesi), con brevi parentesi. Sempre spacciate per guerre di "autodifesa", naturalmente. Sempre rifiutando proposte di pace che richiedano concessioni reali e non finte. Sempre infischiandosene delle decine di deliberazioni dell'ONU contro le sue politiche di aggressione e di violazione continuata dei diritti umani dei palestinesi (qualsiasi altro stato che avesse compiuto un decimo di quelle violazioni sarebbe additato al mondo come "canaglia"). Sempre negando di essere l'unica potenza nucleare della regione, per giunta sempre pronta a usarla "per autodifesa". Sempre rifiutando di fare l'unica cosa che le garantirebbe davvero la pace, cioè il ritiro dai territori occupati, lo smantellamento delle colonie, la fine del controllo economico e militare sui territori palestinesi, il riconoscimento del "diritto al ritorno" dei profughi palestinesi dal '48 a oggi, il riconoscimento di Gerusalemme Est come capitale palestinese. Troppo? Se vediamo la cosa dalla parte di chi, come i palestinesi, ha subito sessant'anni di oppressione, umiliazioni, demolizioni di case, sradicamento di centinaia di migliaia di ulivi e alberi da frutto, guerre, carcerazioni di massa, torture, assedi, e sofferenze di ogni tipo, è invece il minimo accettabile, dopo la rinuncia forzata al 78% del territorio della Palestina storica. Quanto alla minaccia dei "terroristi" palestinesi che giustificherebbe i massacri in corso a Gaza da dieci giorni, è sorprendente lo strabismo degli occidentali sulla questione (in Asia, Africa e America Latina non sono così acritici e faziosi): se un attentatore suicida palestinese ammazza, poniamo, 5 civili disarmati è un terrorista; ma un cacciabombardiere con la stella di Davide che distrugge un'abitazione e ammazza altrettanti civili disarmati compie invece un'azione di "autodifesa". Oppure, un elicottero israeliano "Apache" che mitraglia e ammazza i medici che stanno correndo in soccorso ai feriti (a Gaza, in questi giorni), o mitraglia e uccide i pompieri che cercano di spegnere gli incendi provocati dai bombardamenti dal cielo, dal mare a da terra (sempre a Gaza, in questi giorni), sta solo eliminando pericolosi miliziani di Hamas. Certo, Tel Aviv dice di essere dispiaciuta delle morti dei civili, ma afferma di non poterlo evitare. Secondo un comunicato militare di due giorni fa, l'offensiva contro Gaza avrebbe "eliminato circa 50 militanti di Hamas". Però le vittime totali sono oltre 500, i feriti 2.300... quindi sono le stesse forze armate israeliane ad ammettere che oltre il 90% delle vittime sono civili disarmati. Dunque, chi è terrorista?
NOTIZIE BREVI
ESTERI
GAZA CITY ISOLATA, L'AGGRESSIONE ISRAELIANA PROSEGUE, NESSUNA TREGUA
TEL AVIV/GAZA - La citta' di Gaza e' stata parzialmente isolata mentre in tutta la Striscia continua l'avanzata delle truppe israeliane e proseguono anche i bombardamenti dal cielo e dal mare contro obiettivi di Hamas. Lo ha affermato stamani il ministro della difesa israeliano Ehud Barak secondo il quale le operazioni militari nella Striscia stanno procedendo in conformita' con i piani e che sono stati conseguiti gli obiettivi previsti in questa fase dell'offensiva. Secondo Barak Hamas ha subito un duro colpo ma Israele non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi finali. Percio' le operazioni militari andranno avanti in parallelo con l'attivita' diplomatica internazionale. I morti intorno quota 520, una novantina i bambini; oltre 2300 feriti. Una donna e i suoi quattro figli uccisi dal fuoco israeliano, sale a nove il bilancio dei bambini morti oggi. Le vittime sono più di 500, ma non so dire quante, spiega Aid, responsabile del Palestinian Medical Relief a Gaza, la principale organizzazione sanitria della Striscia tenete conto che hanno continuato a bombardare per tutta la notte e ancora al mattino. Dall'aria e dal mare. Mentre continuano le sparatorie in strada. Ci sono mucchi immensi di macerie e le ambulanze fanno fatica a girare - continua il responsabile del medical Relief - Non abbiamo idea di quanta gente possa essere sepolta sotto i detriti degli edifici pubblici colpiti che collassano trascinando con loro tutto quello che c'è attorno. I feriti almeno tremila. Negli ospedali manca tutto, compresa l'elettricità per quasi tutto il giorno, ma il problema di base sono gli stessi letti. La capacita; di ricezione ospedaliera nella Striscia, in condizioni di normalità, è di circa 500 letti. Fate voi stessi la comparazione con il numero dei feriti e tirate le conseguenze. Nell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza l'esercito israeliano starebbe usando i controversi proiettili al fosforo bianco per creare spesse cortine fumogene ma che possono anche causare terribili ustioni. Si tratta dlle stesse munizioni impiegate dagli Usa in Iraq nel novembre del 2004 a Falluja. E' quanto rivela il britannico Times ricordando che in base al Trattato di Ginevra del 1980 il fosforo bianco "non puo' essere usato come arma di guerra nelle aree popolate da civili, anche se non ne e' vietato l'impiego appunto come cortina fumogena o come bengala per illuminare le aree dove operano le truppe. In realta', secondo il Times, vengono usate nelle aree urbane "per snidare i cecchini o quanti restano appostati tra le macerie per far esplodere gli ordigni improvvisati" al passaggio delle truppe. Israele ha riconosciuto di aver usato il fosforo bianco nel Libano meridionale durante la disastrosa guerra dell'estate del 2006 contro le milizie sciite di Hezbollah. "Se il fosforo bianco e' stato sparato in maniera deliberata sulla la gente qualcuno finira' alla Corte per i crimini di guerra) Aia", ha commentato l'ex maggiore dell'esercito britannico, Charles Heyman, perche' "e' anche un arma terroristica. Le gocce di fosforo bruciano al contatto con la pelle". Tsahal ha negato l'uso del fosforo, ma non ha voluto precisare il tipo di armi adottate limitandosi a ribadire che "Israele usa munizioni autorizzate dal diritto internazionale", ha detto il portavoce, capitano Ishai David. La delegazione europea è in Egitto: "Urgente il cessate il fuoco". Il presidente egiziano vede anche Sarkozy. Livni boccia le proposte Ue per un cessate il fuoco.
IRAQ: 5 BOMBE A BAGHDAD
Un civile e un poliziotto sono stati uccisi e altre 22 persone sono rimaste ferite oggi dall'esplosione di cinque diversi ordigni a Baghdad. Lo ha riferito l'agenzia irachena Aswat al-Iraq citando fonti di polizia, secondo cui la prima bomba e' esplosa nei pressi di una stazione di servizio sul viale Palestina, nella parte Est della citta', causando quattro feriti. Altri due ordigni, ha aggiunto l'agenzia, sono esplosi nella zona del vecchio campo militare al Rashid, nella parte Sud Orientale di Baghdad, causando il ferimento di otto persone. Il quarto ordigno e' esploso nel quartiere orientale di Zaiuna, al passaggio di una pattuglia della polizia, provocando la morte di un civile e di un poliziotto e il ferimento di altri tre civili e tre poliziotti. Il quinto ordigno e' esploso nella centrale via al-Nidal, provocando il ferimento di quattro persone. Da giorni nella capitale irachena sono state adottate nuove rigide misure di sicurezza, in occasione delle celebrazioni che avranno luogo mercoledi' per l'ultimo giorno di Ashura, una delle massime ricorrenze religiose sciite, che ricorda il "martirio" di Hussein, nipote del profeta Maometto, ucciso a Kerbala nel VII sec. Un membro del partito comunista curdo iracheno e' stato assassinato ieri sera da sconosciuti nel suo domicilio di Kirkuk (nord Iraq). 'Sconosciuti hanno ucciso uno dei nostri membri nella sua casa di Kirkuk sabato sera', ha detto Abdelrahmane Fares, del Pc curdo iracheno. 'Era un attivo militante e lavorava come funzionario al comune di Kirkuk'. Anuar Mohiddine Rassul e' stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. In dicembre e' stata uccisa un'altra militante dello stesso partito.
AFGHANISTAN: Ucciso soldato australiano a Uruzgan. Talebani distruggono centro medico a Kandahar
Un soldato australiano è stato ucciso in Afghanistan da un razzo lanciato da militanti talebani. Lo rende noto il ministero della Difesa australiano. Il soldato, il cui nome non è stato reso noto, è morto all'istante quando un razzo è esploso nel compound in cui si trovava insieme a un gruppo di commilitoni nella provincia meridionale di Uruzgan. Si tratta dell'ottava vittima australiana dall'inizio del conflitto, nel 2001. Il contingente australiano in Afghanistan è compsto da circa mille uomini. Ieri militanti talebani hanno distrutto un centro medico nella provincia meridionale di Kandahar. "Sono entrati la scorsa notte nel centro medico del distretto di Arghandab e l'hanno fatto saltare in aria dopo aver chiesto a tutto il personale di uscire", ha dichiarato Abdul Qayum Pakhla, direttore del dipartimento sanitario della provincia di Kandahar, spiegando che il centro era utilizzato da 20mila famiglie.
IMBOSCATA CONTRO MILITARI ETIOPICI, DRAMMATICA SITUAZIONE PER I CIVILI
Poche ore dopo la morte di almeno quattro soldati etiopici, uccisi alle porte di Mogadiscio dall’esplosione di una mina, il governo di Addis Abeba ha definito “un successo” l’intervento militare in Somalia e confermato l’avvio del ritiro delle sue truppe. In una nota del ministero degli Esteri si sostiene che l’invasione del dicembre 2006 ha permesso di eliminare “l’evidente pericolo” rappresentato due anni fa per l’Etiopia dal governo a Mogadiscio delle cosiddette Corti islamiche. Nel comunicato, tuttavia, si riconosce che la “pace stabile” chiesta dalla popolazione della Somalia non è stata ancora raggiunta. A conferma di una crisi tutt’altro che risolta, non solo da un punto di vista umanitario ma anche militare, è arrivata ieri la notizia dell’uccisione dei quattro soldati etiopici. Testimoni e funzionari locali hanno riferito che i militari hanno perso la vita in conseguenza dell’esplosione di una mina, mentre perlustravano una strada a ovest di Mogadiscio. Proprio sull’asse che dalla città conduce verso il distretto di Afgoi sono stati registrati negli ultimi giorni spostamenti delle truppe di Addis Abeba. Grave preoccupazione è stata espressa oggi dalle Nazioni Unite per le condizioni in cui versano oltre 50.000 persone costrette a fuggire dalle proprie abitazioni per i combattimenti tra due gruppi armati in corso da almeno 10 giorni nella regione di Galgadud, nel centro della Somalia. In una nota diffusa oggi da Nairobi, il coordinatore degli Affari Umanitari per la Somalia, Mark Bowden, ha sottolineato che i combattimenti hanno provocato numerose vittime tra i civili (almeno 40 su un totale di circa 100 morti) e lo sfollamento di circa il 90% della popolazione delle città di Dhusamareb (capoluogo provinciale circa 500 chilometri a nord di Mogadiscio) ed El Guri, quest’ultima epicentro e teatro degli scontri più violenti. “La maggioranza delle persone costrette a sfollare – si legge nella nota – si trova sparpagliata nei villaggi circostanti e da giorni vive all’aria aperta, spesso solo con gli alberi come tetto sopra la testa. Hanno un disperato bisogno di un rifugio, di acqua di assistenza alimentare e dei beni di prima necessità. La situazione è peggiorata poi dal fatto che nell’area di Galgadud c’è una generale impossibilità di assistenza umanitaria a cause dell’insicurezza”. Secondo le ultime stime i combattimenti, iniziati nelle scorse settimane e ripresi dopo una lunga pausa una decina di giorni fa, avrebbero provocato finora circa 100 vittime (40 delle quali civili) e una settantina di feriti.
Kosovo: nuove tensioni a Mitrovica
Serbia critica l'Eulex (ANSA) - BELGRADO, 5 GEN - Due serbi sono stati aggrediti e malmenati da una decina di albanesi nell'enclave a maggioranza serba di Mitrovica Nord. Continuano anche le schermaglie politiche, mentre la Serbia critica l'Eulex, la nuova missione dell'Ue attiva da circa un mese nella regione. 'La Serbia ha mostrato buona volonta' sul dispiegamento di Eulex, ma Eulex ha fatto poco o niente per prevenire gli incidenti degli ultimi giorni', ha detto il ministro serbo per il Kosovo, Goran Bogdanovic.
ITALIA
Istat, inflazione 2008 ai massimi dal '96
Nuova frenata dell'inflazione in Italia. Il tasso d'inflazione nel 2008 si e' attestato al 3,3%, contro l'1,8% del 2007. Il dato, comunicato dall' Istat è ai massimi dal 1996. A dicembre - secondo le stime dell'Istat - l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' (NIC), registra una variazione di meno 0,1 per cento rispetto al mese di novembre 2008 e una variazione di piu' 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
GAZA CITY ISOLATA, ISRAELE AVANZA. NAPOLITANO: AUSPICO TREGUA
TEL AVIV/GAZA - La citta' di Gaza e' stata parzialmente isolata mentre in tutta la Striscia continua l'avanzata delle truppe israeliane e proseguono anche i bombardamenti dal cielo e dal mare contro obiettivi del movimento integralista palestinese Hamas. Lo ha affermato stamani il ministro della difesa israeliano Ehud Barak secondo il quale le operazioni militari nella Striscia stanno procedendo in conformita' con i piani e che sono stati conseguiti gli obiettivi previsti in questa fase dell'offensiva.
Secondo Barak Hamas ha subito un duro colpo ma Israele non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi finali. Percio' le operazioni militari andranno avanti in parallelo con l'attivita' diplomatica internazionale.
Il Times: Israele usa armi al fosforo bianco a Gaza
Nell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza l'esercito israeliano starebbe usando i controversi proiettili al fosforo bianco per creare spesse cortine fumogene ma che possono anche causare terribili ustioni. Si tratta dlle stesse munizioni impiegate dagli Usa in Iraq nel novembre del 2004 a Falluja.
E' quanto rivela il britannico Times ricordando che in base al Trattato di Ginevra del 1980 il fosforo bianco "non puo' essere usato come arma di guerra nelle aree popolate da civili, anche se non ne e' vietato li"impiego appunto come cortina fumogena o come bengala per illuminare le aree" dove operano le truppe.
In realta', secondo il Times, vengono usate nelle aree urbane "per snidare i cecchini o quanti restano appostati tra le macerie per far esplodere gli ordigni improvvisati" al passaggio delle truppe. Israele ha riconosciuto di aver usato il fosforo bianco nel Libano meridionale durante la disastrosa guerra dell'estate del 2006 contro le milizie sciite di Hezbollah. "Impiegare tali proiettili in un'area delle aree piu' densamente popolate del mondo come la Striscia di Gaza - scrive il giornale conservatore - alimentera' ulteriormente le critiche contro l'offensiva israeliana che ha gia' causato almeno 2.300 feriti". I proiettili danno vita a "esplosioni fantastiche, causano tanto fumo ostacolando la vista del nemico e consentendo alle nostre truppe di avanzare", ha spiegato un esperto di sicurezza israeliano. "Se il fosforo bianco e' stato sparato in maniera deliberata sulla la gente qualcuno finira' all' (a Corte per i crimini di guerra) Aia", ha commentato l'ex maggiore dell'esercito britannico, Charles Heyman, perche' " e' anche un arma terroristica. Le gocce di fosforo bruciano al contatto con la pelle".
Tsahal ha negato l'uso del fosforo, ma non ha voluto precisare il tipo di armi adottate limitandosi a ribadire che "Israele usa munizioni autorizzate dal diritto internazionale", ha detto il portavoce, capitano Ishai David. Tra i militari il fosforo bianco viene chiamato 'Willy Pete' fin dalla I Guerra mondiale ed e' stato ampiamente utilizzato dagli Usa nel Vietnam.
Ucciso soldato australiano a Uruzgan. Talebani distruggono centro medico a Kandahar Il centro era utilizzato da 20mila famiglie
Un soldato australiano è stato ucciso in Afghanistan da un razzo lanciato da militanti talebani. Lo rende noto il ministero della Difesa australiano. Il soldato, il cui nome non è stato reso noto, è morto all'istante quando un razzo è esploso nel compound in cui si trovava insieme a un gruppo di commilitoni nella provincia meridionale di Uruzgan. Si tratta dell'ottava vittima australiana dall'inizio del conflitto, nel 2001. Il contingente australiano in Afghanistan è compsto da circa mille uomini. Ieri militanti talebani hanno distrutto un centro medico nella provincia meridionale di Kandahar. "Sono entrati la scorsa notte nel centro medico del distretto di Arghandab e l'hanno fatto saltare in aria dopo aver chiesto a tutto il personale di uscire", ha dichiarato Abdul Qayum Pakhla, direttore del dipartimento sanitario della provincia di Kandahar, spiegando che il centro era utilizzato da 20mila famiglie.
IMBOSCATA CONTRO MILITARI ETIOPICI, ADDIS ABEBA CONFERMA RITIRO
Poche ore dopo la morte di almeno quattro soldati etiopici, uccisi alle porte di Mogadiscio dall’esplosione di una mina, il governo di Addis Abeba ha definito “un successo” l’intervento militare in Somalia e confermato l’avvio del ritiro delle sue truppe. In una nota del ministero degli Esteri si sostiene che l’invasione del dicembre 2006 ha permesso di eliminare “l’evidente pericolo” rappresentato due anni fa per l’Etiopia dal governo a Mogadiscio delle cosiddette Corti islamiche. Nel comunicato, tuttavia, si riconosce che la “pace stabile” chiesta dalla popolazione della Somalia non è stata ancora raggiunta. A conferma di una crisi tutt’altro che risolta, non solo da un punto di vista umanitario ma anche militare, è arrivata ieri la notizia dell’uccisione dei quattro soldati etiopici. Testimoni e funzionari locali hanno riferito che i militari hanno perso la vita in conseguenza dell’esplosione di una mina, mentre perlustravano una strada a ovest di Mogadiscio. Proprio sull’asse che dalla città conduce verso il distretto di Afgoi sono stati registrati negli ultimi giorni spostamenti delle truppe di Addis Abeba. Una fonte locale della MISNA ha confermato che alcuni reparti etiopici si sono spostati verso ovest, prendendo posizione in una base militare già usata dalle forze alleate del governo di transizione somalo. Questi movimenti, spiegano alla MISNA da Mogadiscio, sembrano inserirsi nel contesto del ritiro annunciato da Addis Abeba per la fine del 2008. I ministri della Difesa di Uganda e Burundi, i due paesi che contribuiscono alla forza di circa 3400 soldati dell’Unione Africana in Somalia (Amisom), hanno chiesto ieri una revisione del mandato per le loro truppe e l’invio di rinforzi da altri paesi: solo in questo modo – è il messaggio giunto dal vertice bilaterale, a Bujumbura – sarà possibile sostenere il governo di transizione dall’offensiva di gruppi dell’opposizione armata che controllano gran parte del paese.
Iraq: Kirkuk, membro Pc curdo ucciso
Un'altra militante e' stata uccisa in dicembre (ANSA) - KIRKUK(IRAQ), 4 GEN - Un membro del partito comunista curdo iracheno e' stato assassinato ieri sera da sconosciuti nel suo domicilio di Kirkuk (nord Iraq). 'Sconosciuti hanno ucciso uno dei nostri membri nella sua casa di Kirkuk sabato sera', ha detto Abdelrahmane Fares, del Pc curdo iracheno. 'Era un attivo militante e lavorava come funzionario al comune di Kirkuk'. Anuar Mohiddine Rassul e' stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. In dicembre e' stata uccisa un'altra militante dello stesso partito.
Kosovo: nuove tensioni a Mitrovica
Serbia critica l'Eulex (ANSA) - BELGRADO, 5 GEN - Due serbi sono stati aggrediti e malmenati da una decina di albanesi nell'enclave a maggioranza serba di Mitrovica Nord. Continuano anche le schermaglie politiche, mentre la Serbia critica l'Eulex, la nuova missione dell'Ue attiva da circa un mese nella regione. 'La Serbia ha mostrato buona volonta' sul dispiegamento di Eulex, ma Eulex ha fatto poco o niente per prevenire gli incidenti degli ultimi giorni', ha detto il ministro serbo per il Kosovo, Goran Bogdanovic.
ITALIA
Istat, inflazione 2008 ai massimi dal '96. Frenata dei prezzi a dicembre -2,2%
Nuova frenata dell'inflazione in Italia. Il tasso d'inflazione nel 2008 si e' attestato al 3,3%, contro l'1,8% del 2007. Il dato, comunicato dall' Istat è ai massimi dal 1996. A dicembre - secondo le stime dell'Istat - l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' (NIC), registra una variazione di meno 0,1 per cento rispetto al mese di novembre 2008 e una variazione di piu' 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
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