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Editoriale
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ESTERI
ITALIA
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ESTERI
‘’’GAZA’’’
«La prossima fase deve essere la eliminazione del terrorista Ismail Haniyeh»: lo ha affermato oggi il ministro israeliano dell'edilizia Zeev Boim (Kadima). Il ministro commentava i recenti lanci di razzi da Gaza verso il territorio israeliano e la necessità di una reazione militare. «Il capo dell'esecutivo di Hamas a Gaza deve essere il nostro obiettivo» ha insistito Boim. «Fintanto che Hamas controllerà Gaza e attiverà da là il terrorismo, non solo contro Israele ma anche contro la popolazione locale, i razzi continueranno ad esplodere in Israele». Da parte sua il quotidiano Maariv scrive che il n. 2 di Hamas a Gaza Mahmud a-Zahar si trova al riparo nel Sinai egiziano. Una imprecisata fonte diplomatica ha detto al giornale che a-Zahar si è raso la barba per non farsi riconoscere. La notizia non ha finora conferma. Nelle settimane scorse era stato affermato che a-Zahar era rimasto ferito durante la operazione Piombo Fuso e che era stato ricoverato in Egitto. Anche quella notizia non ha però avuto conferma
‘’’PAKISTAN’’’
Trenta agenti delle forze di sicurezza pakistane sono stati sequestrati da un gruppo di militanti islamici durante un agguato sferrato nella notte nella turbolenta Valle di Swat, vicino al confine con l'Afghanistan. È quanto riferisce l'agenzia di stampa 'Dpà, citando ufficiali della polizia locale. Stando alla ricostruzione delle autorità, un centinaio di militanti islamici ha assaltato una stazione di polizia nella zona di Shamozai, dopo una giornata di combattimenti, e catturato 30 agenti. Dopo aver sequestrato i paramilitari, i guerriglieri hanno fatto esplodere la stazione di polizia. «Non siamo in grado di metterci in contatto con la stazione di polizia di Shamozai», si è limitato a dire un portavoce della polizia locale, non confermando la notizia del sequestro degli agenti
Nuovo attacco questa mattina nella parte nordoccidentale del Pakistan contro i camion della Nato che assicurano il trasporto di rifornimenti alle forze americane e dei paesi alleati impegnate in Afghanistan. L'attacco - contro i mezzi sono stati esplosi diversi razzi nella citta' di Landi Kotal nella Khyber Agency, una delle regioni semiautonome al confine tra i due paesi - ha causato la distruzione di nove veicoli, riferisce oggi la CNN. I camion stavano rientrando dall'Afghanistan ed erano bloccati nella citta' a causa dell'attacco sferrato ieri dai militanti contro il ponte che collega Landi Kotal a Jamrod, in un'altra zona della Khyber Agency
‘’’ALGERIA’’’
gruppi islamici armati continuano a colpire nella regione berbera dell'Algeria, la Cabilia, dove nelle ultime 24 ore hanno compiuto almeno tre attacchi in diverse zone. Un militare, scrive la stampa algerina, è morto e 9 sono rimasti gravemente feriti ieri pomeriggio nell'esplosione di una bomba vicino a Ait Chaafa, tra le due città cabile di Tizi Ouzou e Bejaia. L'ordigno è stato probabilmente azionato a distanza al passaggio del convoglio dell'esercito (ANP). Un'altra esplosione avvenuta sempre ieri pomeriggio nella foresta di Hazouza ha ferito un civile di 27 anni, precisa Libertè, mentre nella notte tra lunedì e martedì una bomba è stata piazzata in un parcheggio comunale di Ain Zaouia, 50 km a sud di Tizi Ouzou. La deflagrazione ha distrutto due camion cisterna e uno scuolabus ma non ha fatto vittime. Un secondo ordigno è stato disinnescato nelle vicinanze all'interno della nuova sede della polizia di Ain Zaouia. Lunedì 5 militari, tra cui due capitani dell'Anp, sono rimasti gravemente feriti nell'esplosione di una bomba artigianale vicino a Iflissen, 60 km a nord-est del capoluogo della Cabilia. In queste ore è in corso nella regione un'imponente operazione di rastrellamento avviata dopo le informazioni fornite da Ali Ben Touati, alias Abu Tamim, 'emirò di una delle principali branche di Al Qaida per il Maghreb Islamico (ex- Gruppo Salafita per la predicazione e il combattimento), che pochi giorni fa si è consegnato alle autorità.
‘’’INGHILTERRA’’’
I lavoratori inglesi in sciopero alla raffineria Lindsay di Grimsby hanno respinto un compromesso offerto dai servizi di mediazione Acas dopo colloqui con la Total: l'accordo prevedeva l'assunzione di un certo numero di operai locali al sito dove l'appalto è stato vinto dall'azienda italiana Irem, alla quale gli scioperanti rimproverano di impiegare solo i propri addetti, italiani e portoghesi. Alcune notizie dicevano che agli scioperanti sarebbe stato offerta la metà dei circa 200 posti di lavoro per la costruzione di una unità di desolforizzazione, ma pare che alla fine si trattasse di meno del 25% (circa 60), riferisce la Bbc. Il negoziato continua. Molte centinaia di lavoratori in vari siti industriali in Inghilterra e Scozia hanno incrociato le braccia in solidarietà con i colleghi di Grimsby
‘’’GERMANIA’’’
Il consolato turco della città di Dusseldorf, nella Germania centro-occidentale, è stato attaccato oggi con alcune Molotov. È quanto riferisce l'emittente turca 'Ntv', precisando tuttavia che non si registrano morti né feriti. Non si conoscono al momento altri dettagli sulla vicenda
‘’’SPAGNA’’’
Il proprietario di un palazzo di Barcellona ha scritto negli ultimi giorni ai suoi inquilini per annunciare loro una riduzione dell'affitto mensile di 50 euro, a causa della crisi economica che colpisce duramente la Spagna: lo riferisce l'edizione elettronica di El Mundo. «A causa della situazione economica di crisi nel Paese il proprietario ha voluto fare un gesto nei suoi confronti: nei prossimi 12 mesi procederemo a una riduzione dell'affitto di 50 euro» ha scritto agli inquilini, stupiti, l'amministratore del palazzo. Il proprietario, che ha 75 anni ed è un ex-dipendente di una cassa di risparmio, oggi pensionato, ha detto a El Mundo di «non essere ricco, ma di non avere problemi economici». Ha spiegato il suo gesto affermando che «la crisi cresce, e tutti devono dare un contributo». La Spagna ha ora il tasso di disoccupazione (14%, oltre 3,3 milioni di persone) più alto di tutta l'Ue, e in oltre 800mila famiglie tutti i componenti adulti sono senza lavoro. L'Ue prevede che il tasso di disoccupazione in Spagna raggiungerà il 19% nel 2010
ITALIA
‘’’MOLFETTA’’’
Sono stati rimossi questa mattina dai carabinieri i sigilli alla Truck Center la ditta di autolavaggio di Molfetta dove, il 3 marzo del 2008, all'interno di una cisterna che avrebbero dovuto lavare, morirono il titolare e quattro suoi operai. La rimozione dei sigilli è stata disposta dal gup del Tribunale di Trani dopo l'udienza del 29 gennaio scorso nella quale sono state rinviate a giudizio quattro persone fisiche e tre società accusate a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro. Secondo quanto accertato nelle indagini, fu un'intossicazione acuta da acido solfidrico a provocare la morte dei lavoratori che si calarono nella cisterna e morirono l'uno dopo l'altro nel tentativo di salvarsi a vicenda. Nel processo sono costituiti parte civile i familiari delle vittime e l'Inail
Siparietto
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