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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

VICENZA: CARICATA LA MOBILITAZIONE PER BLOCCARE I LAVORI DELLA BASE

I manifestanti No Dal Molin di Vicenza stamattina hanno cercato di bloccare l'accesso dei camion al sito in cui si sta lavorando per realizzare la nuova base militare statunitense. i poliziotti sono intervenuti con i manganelli per disperdere gli attivisti No base. I manifestanti per circa un’ora hanno bloccato due camion,

Sentiamo una corrispondenza da Vicenza con Cinzia Bottene, del presidio permanente No Dalmolin.

CARICHE DELLA POLIZIA CONTRO GLI STUDENTI ANTIFASCISTI A PADOVA

presidio antifascista degli studenti dell’onda oggi a Padova contro una manifestazione di alcuni gruppi neofascisti formazioni di estrema destra (Forza Nuova, Destra Universitaria e Lotta Studentesca) davanti al palazzo universitario per commemorare i morti delle foibe.

Sentiamo Davide dell'onda universitaria di Padova

CARICHE DELLA POLIZIA CONTRO GLI OPERAI DELL'INNSE DI MILANO

Questa mattina la polizia è intervenuta per sgomberare il presidio operaio all'INNSE di Via Rubattino a Milano. L'azienda sta dismettendo l'impianto e gli operai, che sono in mobilità, da settembre sono in presidio nei capannoni di via Rubattino, per impedire che vengano smantellati i macchinari.

Sentiamo Diego del cs Baraonda e comitato di solidarioetà con gli operai dell'INNSE che questa mattina era al presidio .

VERONA: Ieri udienza per il processo contro gli assassini di Nicola Tommasoli, il ragazzo di Verona ucciso di botte da fascisti.

Ascoltiamo la corrispondenza.

ROMA: 17enne arrestato PER DUE ‘CANNE’ E SOTTOPOSTO A > TRATTAMENTI PSICHIATRICI:

Ma > sembra non essere così per il 17enne che viene sottoposto ad una misura > cautelare presso una comunità di minori a Catanzaro A gennaio arriva > il processo di primo grado: il Pm chiede una condanna a 5 mesi e 10 giorni > mentre la difesa chiede l'irrilevanza penale del fatto. Il giudici del > tribunale dei minori dispone una perizia psichiatrica per Simone e lui deve > rimanere ancora in comunità. «Così facendo il Tribunale protrae strumentalmente > l'applicazione di misure cautelari in un caso - pena inferiore ai 2 anni > qualora ci sia condanna - che la legge vieta - spiega l'avvocato difensore - il > pregiudizio sociale ancora una volta è più feroce del diritto. Un caso > gravissimo di abuso della misura cautelare poiché la permanenza di Simone nella > comunità per minori equivale a tutti gli effetti agli arresti domiciliari, ad > una condizione di privazione della libertà personale».

Forse la colpa di Simone è quella dall'essere stato in passato affidato ai servizi sociali per aver denunciato un padre violento.

11 febbraio - Sit-In per Niki Aprile Gatti

Arrestato il 19 giugno a Cattolica e 'suicidato' nel carcere di Firenze. Il Comitato Verità e Giustizia per Niki organizza per domani un sit-in in Piazza Montecitorio dalle ore 11,00 alle ore 16,00. http://abruzzo.indymedia.org

ESTERI

Elezioni in Israele

Oggi i palestinesi della Striscia aspettano il risultato delle elezioni. Come sempre, riguardano anche loro

Oggi gli israeliani eleggono il nuovo Primo Ministro e i nuovi membri del Knesset. Forte è la sfida tra i partiti Kadima,di centro-destra guidato da Tzipi Livni, il Likud, guidato da Benjamin Netanyahu, Yisrael Beitena di estrema destra, guidato da Avigdor Lieberman e i Laburisti, guidato da Ehud Barak.

Secondo gli ultimi sondaggi, il partito Yisrael Beitena di Avigdor Lieberman diventerà il terzo partito d’Israele con 19 seggi. Il quotidiano Maariv ricordava ieri che, se le previsioni dei sondaggi trovassero conferma, questo partito diverrebbe cruciale per qualsiasi alleanza governativa. Liberman potrebbe chiedere un ministero importante, come la Difesa o il Tesoro, in particolare se a formare il governo fosse il capo del partito Likud, Benjamin Netanyahu.

L'attenzione nei paesi arabi

I principali quotidiani arabi guardano stamani con pessimismo alla possibile vittoria alle elezioni legislative israeliane del partito del Likud, guidato dall'ex premier Benyamin Netanyahu. «La gara elettorale è tra la destra e l'estrema destra», titola in prima pagina il quotidiano saudita «ash-Sharq al-Awsat», edito a Londra. Da Damasco, il giornale «al-Baath», organo dell'omonimo partito al potere in Siria da 45 anni, prevede che «la politica israeliana passerà di male in peggio». Gli fa eco il filogovernativo «Tishrin», che nel suo editoriale scrive: «Chiunque formi il nuovo governo, il risultato politico delle elezioni non sarà migliore di quello attuale, e sarà sempre così finchè questa entità usurpatrice (Israele) sarà guidata dal linguaggio della guerra». «Sia i palestinesi che gli americani sono pessimisti circa la possibilità che Netanyahu diventi primo ministro», scrive dal canto suo il kuwaitiano «as-Siyasa». Come gran parte della stampa araba, anche il «Jordan Times» di Amman prevede la vittoria del leader del Likud, mentre dal Qatar il quotidiano «al-Jazira» afferma che «in ogni caso le elezioni sanciranno una larga vittoria dei partiti di destra»

PALESTINA: COMMISSIONE INDAGHERÀ SU BOMBARDAMENTI CONTRO STRUTTURE ONU A GAZA

Il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon ha informato il consiglio di Sicurezza dell’intenzione di creare una commissione di indagine sui bombardamenti israeliani contro le strutture delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza durante l’offensiva ‘Piombo fuso’. Secondo Ryad Mansour, osservatore delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi l’organismo, la cui composizione sarà resa nota nei prossimi giorni, sarà diretto da Ian Martin, rappresentante del Segretario Generale per la missione dell’Onu in Nepal, e includerà oltre a quattro rappresentanti anche un membro della Segreteria. Diversi palazzi e strutture delle Nazioni Unite sono stati danneggiati dai bombardamenti israeliani durante i 22 giorni dell’offensiva: in particolare, il 6 gennaio un bombardamento ha ucciso circa 40 persone appena fuori dai cancelli di una scuola dell’Unrwa, agenzia per i profughi palestinesi, mentre il 15 gennaio l’aviazione di Tel Aviv ha demolito un magazzino di riserve alimentari.

Dal territorio palestinese, intanto, è arrivato oggi l’appello dell'inviato speciale dell’Onu per i minori in zone di conflitto, secondo cui “i minorenni di Gaza, ovvero il 56% dell’intera popolazione del territorio, mostrano di aver subito gravi traumi dall’offensiva israeliana; in particolare, secondo l’inviata, “sono i bambini più piccoli ad aver riportato uno shock dai bombardamenti e le violenze”.

PALESTINA: IN UN ANNO OLTRE 500 ATTACCHI ISRAELIANI CONTRO MEZZALUNA ROSSA

Sono più di 500 gli attacchi subiti dagli operatori della Mezzaluna rossa nei Territori palestinesi occupati nel corso del 2008. Lo riferisce il rapporto annuale diffuso ieri dalla Mezzaluna rossa, secondo cui “sparare e aggredire i medici e il personale della Mezzaluna rossa palestinese è diventata un’abitudine per i soldati israeliani, soprattutto in Cisgiordania”. Il rapporto riferisce di 521 casi di aggressione ai danni di autoambulanze e team di medici impegnati a svolgere il loro servizio di assistenza. La gran parte delle aggressioni riportate – riferisce il documento – costituiscono delle palesi violazioni al diritto umanitario internazionale e al quarto protocollo della convenzione di Ginevra, relativo alla protezione dei civili in zone di guerra.

COLOMBIA:ATTACCO CONTRO INDIGENI AWA

Il ‘Defensor del pueblo’ (ombudsman) Vólmar Pérez ha chiesto l’invio urgente di una commissione d’inchiesta presso la comunità indigena Awa di Tortugaña Telembí, remoto villaggio del dipartimento sud-occidentale di Nariño, dove, secondo informazioni diffuse dalle autorità locali almeno otto nativi sono stati uccisi nei giorni scorsi in un attacco attribuito alla guerriglia. L’ufficio del ‘Defensor del pueblo’ di Nariño ha segnalato che una ‘allerta preventiva’ per il rischio di imminenti violenze contro il popolo Awa era già stata lanciata all’inizio di gennaio per la presenza, nelle loro terre, di guerriglia e paramilitari in lotta per il controllo del territorio, e dell’esercito governativo, impegnato in operazioni militari: “Nella zona dove vivono gli indigeni Awa ci sono grandi coltivazioni di coca. E dove c'è coca, sempre ci sono altissimi interessi che devono essere protetti militarmente”.

Barcellona: Sgomberato Calle Amor! Ieri mattina la polizia ha sgomberato la casa occupata Calle Amor di Barcellona. Alle 6 e mezza del mattino l'antisommossa Catalana ha fatto irruzione dentro la casa occupata. Gli occupanti sono saliti sul tetto ed uno di Loro è nuovamente salito sulla croce per tentare una nuova resistenza. Questa volta la polizia ha usato metodi ancora più violenti. Il compagno sulla croce è stato sradicato con essa con l'uso d'un scavatore. I ragazzi che portavano la solidarietà agli amici sgomberati, sono stati spintonati violentemente dalla polizia. In mattinata sono arrivati i Salesiani, proprietari dell'immobile e con Loro i mezzi pesanti per la demolizione della casa occupata.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Elezioni in Israele

Oggi gli israeliani eleggeranno il nuovo Primo Ministro e i nuovi membri del Knesset. Forte è la sfida tra i partiti Kadima,di centro-destra guidato da Tzipi Livni, il Likud, guidato da Benjamin Netanyahu, Yisrael Beitena di estrema destra, guidato da Avigdor Lieberman e i Laburisti, guidato da Ehud Barak.

Secondo gli ultimi sondaggi, il partito Yisrael Beitena di Avigdor Lieberman diventerà il terzo partito d’Israele con 19 seggi. Il quotidiano Maariv ricordava ieri che, se le previsioni dei sondaggi trovassero conferma, questo partito diverrebbe cruciale per qualsiasi alleanza governativa. Liberman potrebbe chiedere un ministero importante, come la Difesa o il Tesoro, in particolare se a formare il governo fosse il capo del partito Likud, Benjamin Netanyahu.

Dirigenti del partito Likud hanno dichiarato al giornale che “nel caso in cui Lieberman, durante le trattative per formare il governo, chiedesse il Ministero della Difesa, Netanyahu non potrà ignorare questa richiesta”. I dirigenti hanno chiarito che Netanyahu preferisce formare un governo di ‘larghe intese’ che comprenda i partiti Kadima, Yisrael Beitena e Laburista; sarà pertanto costretto ad affrontare la richiesta di Liberman.

Il Primo Ministro Ehud Olmert ha dichiarato il suo appoggio al partito Kadima e alla Livni, augurandosi che possa venire eletta per guidare il governo. Le dichiarazioni di Olmert giungono nonostante l’attrito nato tra i due in seguito alle richieste di dimissioni rivolte da quest’ultima a Olmert, a causa delle indagini contro di lui.

L'attenzione nei paesi arabi

I principali quotidiani arabi guardano stamani con pessimismo alla possibile vittoria alle elezioni legislative israeliane del partito del Likud, guidato dall'ex premier Benyamin Netanyahu. «La gara elettorale è tra la destra e l'estrema destra», titola in prima pagina il quotidiano saudita «ash-Sharq al-Awsat», edito a Londra. Da Damasco, il giornale «al-Baath», organo dell'omonimo partito al potere in Siria da 45 anni, prevede che «la politica israeliana passerà di male in peggio». Gli fa eco il filogovernativo «Tishrin», che nel suo editoriale scrive: «Chiunque formi il nuovo governo, il risultato politico delle elezioni non sarà migliore di quello attuale, e sarà sempre così finchè questa entità usurpatrice (Israele) sarà guidata dal linguaggio della guerra». «Sia i palestinesi che gli americani sono pessimisti circa la possibilità che Netanyahu diventi primo ministro», scrive dal canto suo il kuwaitiano «as-Siyasa». Come gran parte della stampa araba, anche il «Jordan Times» di Amman prevede la vittoria del leader del Likud, mentre dal Qatar il quotidiano «al-Jazira» afferma che «in ogni caso le elezioni sanciranno una larga vittoria dei partiti di destra»

Il sostegno alla Livni dei principali quitidiani

Un esplicito invito agli elettori a scegliere la leader di Kadima Tzipi Livni giunge oggi dall'editoriale del quotidiano «Haaretz». La Livni, spiega il giornale, «non è il candidato ideale». Eppure è da preferirsi per il suo impegno a favore della pace con i palestinesi, mentre il Likud di Netanyahu - secondo il quotidiano - ostenta posizioni «estremiste» a favore delle colonie, cosa che «rischia di condurre a un confronto con l'amministrazione di Barak Obama». Maariv, da parte sua, dà il benvenuto in maniera originale sia «al prossimo primo ministro Benyamin Netanyahu» sia al «prossimo primo ministro Tzipi Livni». La prima pagina inventata dai grafici del giornale si presenta come una carta da gioco ed è spezzata a metà: la parte superiore mostra Netanyahu, mentre capovolgendo il giornale si vede invece il volto della Livni.

Ancora incendi in Australia

Sono ancora 25 i grandi incendi fuori controllo in zone rurali nello stato di Victoria, nel sudest dell'Australia, mentre il primo ministro dello Stato John Brumby avverte che il numero delle vittime potrà superare i 200. Il bilancio ufficiale è finora di 181 morti e più di 50 dispersi, ritenuti morti, nel più grave disastro nella storia del Paese. Il fuoco scoppiato sabato scorso non lontano da Melbourne (seconda città australiana con 4 milioni di abitanti) ha incenerito più di 3.000 kmq di territorio, e intere cittadine sono state cancellate dalla mappa nel giro di 24 ore. Più di 900 case sono rimaste distrutte, e 7.000 sopravvissuti si sono registrati con la Croce Rossa per ricevere assistenza e alloggio in centri di ricovero.

ITALIA

Studenti dell'onda a Padova contestano un convegno sulle foibe

Mobilitazione degli studenti dell’onda oggi a Padova contro un manifestazione in memoria delle foibe di fronte al Palazzo del Bò di alcune formazioni di estrema destra, Forza Nuova, Destra Universitaria e Lotta Studentesca. Gli studenti avevano lanciato un presidio contro la presenza di questi gruppi neo-fascisti e dopo circa un’ora hanno tentato di entrare nel Palazzo del Bò. All’improvviso è partita una carica ferocissima con caccia all’uomo per i vicoli del centro, normalmente affollati in queste ore per il mercato. Uno studente è stato fermato.

corr global project

Ieri udienza per il processo contro gli assassini di Nicola Tommasoli corr ror

Polizia sgombera il presidio dei lavoratori dell'Innse a Milano

Dure reazioni di una parte del mondo politico e sindacale per l'intervento messo in atto questa mattina dalle forze dell'ordine con lo scopo di sgombrare gli operai dell'Innse di via Rubattino, che da mesi presidiano i luoghi per scongiurare la chiusura della fabbrica. La segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha espresso: «Una dura condanna dell'intervento della polizia contro i lavoratori dell'Innse in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro. Il moltiplicarsi di questo tipo di operazioni non può che aumentare una tensione sociale diffusa». Vittorio Agnoletto, eurodeputato del Prc, accorso questa mattina davanti ai cancelli della fabbrica, si è detto indignato nel vedere «le forze dell'ordine che picchiano degli operai per permettere al proprietario di portar via i macchinari», da una fabbrica in buona salute, «lasciando così senza lavoro 49 famiglie». E, rivolgendosi al prefetto e al questore di Milano ha chiesto loro se «è questa la ricetta con cui intendono combattere la disoccupazione nel capoluogo lombardo»


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gror090210 (last edited 2009-02-10 18:30:26 by anonymous)