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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

ITALIA

MORTI SUL LAVORO Un agricoltoredi 53 anni, è morto schiacciato dal proprio trattore ribaltato, probabilmente, a causa di un eccessivo carico di legna e della pendenza elevata del tratto percorso. Il fatto - è accaduto a Marino del Tronto, località nei pressi di Ascoli. NAPOLI CHIAIANO

CORTEO CONTRO LA DISCARICA DI CHIAIANO, ALTRE INIZIATIVE NEL POMERIGGIO I comitati che si oppongono all'apertura della discarica di Chiaiano si stanno intanto mobilitando per protestare ancora una volta contro la decisione del governo: dopo essersi ritrovati in assemblea per strada, hanno inscenato un corteo che in questi minuti sta raggiungendo il Comune confinante di Marano, anch'esso direttamente interessato dall'attivazione della discarica, nel pomeriggio ci sarà un'altra manifestazione.

ROMA: ANCORA RICOVERATI LE 4 VITTIME DELLA RAPPRESAGLIA RAZZISTA Restano in serie condizioni due dei quattro cittadini di origine romene feriti ieri sera a Roma all'interno di una kebabberia. Una ventina di giovani incappucciati, dopo avergli domandato da dove venissero, li hanno aggrediti urlando “Romeni adesso vi ammazziamo” e colpendoli ripetutamente a colpi di mazze di legno. Il locale, che si trova sulla via Appia, dista poche centinaia di metri dal luogo dove l'altro ieri sera sono stati aggrediti i due fidanzatini di 14 e 16 anni e lei era stata stuprata da due uomini da lei stessa indicati dell'Est Europa. Un altro immigrato, invece, è stato aggredito e pestato in via Tuscolana. Nella stessa zona poco prima si era svolta per le vie del quartiere una manifestazione di Forza Nuova per protestare contro lo stupro avvenuto nel parco della Caffarella.

ROMA: RAPPRESAGLIA NEI CONFRONTI DEI CAMPI ROM Nell'ansia di mostrare i muscoli, dopo aver promesso in campagna elettorale sicurezza, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha deciso in mattinata di colpire con una rappresaglia i campi rom che circondano la Capitale. Oltre 200 Carabinieri sono in azione da questa mattina all'alba in decine di strutture definite “abusive”, ma che fungono di fatto da unico rifugio per migliaia di persone senza possibilità. Sgomberate, o abbattute, decine di abitazioni di fortuna nella pineta di Castelfusano e Ostia, rifugio in buona parte di famiglie provenienti dalla Ex Jugoslavia.

ROMA Sabato, al termine del corteo «No Vat», un’attivista del gruppo Mega (Movimento emergente giovani anticlericali) è stata fermata, portata in questura e indagata per «vilipendio a capo di stato estero» a causa di uno striscione che recava la scritta «Razi-nazi» e un cartello con l’immagine del papa con svastica e baffetti alla Hitler. Già durante il corteo che si era snodato nelle vie del centro storico della capitale alcuni agenti di polizia municipale avevano tentato di sequestrare lo striscione, suscitando la rabbia dei promotori del corteo, Striscione e cartellone, però, riescono a sfilare per tutto il percorso, la voce della minaccia si sparge e le/i attiviste/i di M.E.G.A. ricevono la solidarietà e la protezione dell’intero corteo, ma mentre quelle/i di MEGA si stanno allontanando da Campo de’ Fiori, vengono fermati da circa dieci agenti della Digos che, dopo l’identificazione, portano in questura un’attivista per procedere con il sequestro del cartellone e dello striscione ‘incriminati’.

MILANO Scuola, religione fin dalle materne A Milano un patto diocesi-Comune Palazzo Marino assume a tempo indeterminato 46 educatrici ad hoc segnalate dalla curia. Nessun concorso pubblico, come invece avviene per le altre educatrici, ma stipendio comunale, come il resto del corpo docente nelle materne. Senza alcun concorso. Il Comune ha siglato un accordo con la diocesi per garantire l'insegnamento di religione in tutte le 175 scuole dell'infanzia, a tutti i 23mila iscritti. Per convincere gli studenti stranieri delle superiori, poi, la curia ha inviato una lettera in cui si consiglia di seguire le lezioni di fede cattolica per integrarsi meglio tradotta in sei lingue.

SARDEGNA ELEZIONI IL CANDIDATO DI BERLUSCONI E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA Ugo Cappellacci è il nuovo governatore della Sardegna. Il candidato Pdl, spesso sostituito e oscurato da Berlusconi durante la lunga campagna elettorale, ha battuto il presidente uscente Renato Soru, in lizza per il Pd e sostenuto da una coalizione comprendente anche forze di sinistra e Italia dei valori. A scrutinio terminato, Cappellacci guadagna quasi il 52% dei consensi, con circa 9 punti percentuali di vantaggio sul rivale. Soru ha riconosciuto la sconfitta. Crolla con il voto disgiunto anche la coalizione di centrosinistra, inchiodata al 38,67% contro il 56,66 del centrodestra. Nel dettaglio, il Pdl diventa il primo partito nell'isola, superando il 30%; il Pd al contrario affonda e non arriva al 25%. Nel centrodestra crescono i Riformatori (dal 6 al 7% circa) e si conferma l'Udc, che viaggia sul 9-10%. Nella casa degli avversari, balzo in avanti dell'Idv, che passa dallo 0,99% del 2004 all'attuale 5%. Scende di un punto Rifondazione, ferma al 3%. Irrompe infine un inedito partito, quello delle schede nulle: quasi 15mila.

ESTERI

Grecia: strage di Domenikon, Italia chiede scusa per crimini fascisti febbraio 16, 2009 Per la prima volta un ambasciatore italiano in Grecia ha partecipato alla commemorazione dell’eccidio compiuto dalla truppe italiane d’occupazione il 16 febbraio del 1943, durante la seconda guerra mondiale, a Domenikon, un villaggio della Tessaglia divenuto simbolo di crimini di guerra a lungo dimenticati dalla storiografia ufficiale. Cosa successe? Dopo un’imboscata a un convoglio militare italiano dei partigiani greci alle porte di Domenikon, in cui morirono nove soldati, gli uomini della Divisione Pinerolo comandati dal generale Cesare Benelli compirono una feroce rappresaglia. Il 16 febbraio 1943 il villaggio fu circondato e l’aviazione lo bombardò con bombe incendiarie. Al tramonto, raccontano i testimoni superstiti, le famiglie di Domenikon furono portate sulla curva dei partigiani; i maschi sopra i 14 anni furono separati dalle donne e portati via, sostenendo che sarebbero stati portati a Larisa per interrogatori. In tutto, furono 150 tra uomini e ragazzi dai 15 agli 80 anni a essere fucilati e poi sepolti in fosse comuni dai soldati della Pinerolo. Secondo la storica italiana Lidia Santarelli, del Centro per gli studi mediterranei e europei della New York University, Domenikon non fu soltanto un capitolo isolato e terribile del conflitto, ma l’inizio di una nuova strategia fascista nei territori occupati, quella della “responsabilità collettiva” e delle rappresaglie contro la popolazione civile.

SPAGNA: MIGRANTI: NAUFRAGIO ALLE CANARIE, MORTI E DISPERSI Sono per il momento cinque, tra cui una bambina, le vittime accertate del naufragio di un barcone carico di un numero ancora imprecisato di migranti di origine africana, rovesciatosi ieri sera di fronte alle coste di Teguise a Lanzarote, nelle isole Canarie. La stampa spagnola riferisce che a pochi metri dal litorale sono stati ritrovati i cadaveri di una bambina, tre uomini e una donna; sei i sopravvissuti, ricoverati in ospedale con sintomi di ipotermia, avvistati e tratti in salvo da due surfisti che si sono tuffati in acqua insieme ad alcuni abitanti, muniti di cime e salvagente, sentendo le grida dei naufraghi. Secondo le informazioni raccolte tra i superstiti la barca trasportava 24-28 persone di origine magrebina, presumibilmente partiti dal Marocco; alcuni testimoni avrebbero visto altri tre migranti raggiungere la spiaggia e lasciare la zona a piedi. Le autorità di Lanzarote hanno già definito nella notte vane le speranze di trovare altri sopravvissuti.

Dall'Unione europea 20 milioni alla Libia contro l'immigrazione TRIPOLI, La notizia è di alcuni giorni fa, Un assegno da 20 milioni di euro. Per combattere l'immigrazione africana. A tutti i costi. A pagare è l'Unione europea. E a fare il lavoro sporco sarà al solito la polizia libica. L'annuncio viene dal Commissario Ue per le relazioni esterne Benita Ferrero Waldner in visita a Tripoli. Pur di combattere l'invasione che non c'è - lo dicono i numeri: 67.000 arrivi in tutto il Mediterraneo nel 2008 - i nostri governi sono disposti a collaborare con la polizia di un regime come quello di Gheddafi. E a finanziare campi di detenzione come quello di Kufrah, nel deserto del Sahara, dove la tortura è la regola. E a rimpatriare i rifugiati politici del Corno d'Africa, che rappresentano una buona metà di coloro che attraversano il Canale di Sicilia.

AFGHANISTAN: ONU, 2.118 VITTIME CIVILI NEL 2008 Kabul, 17 feb. (Adnkronos/Dpa) - Il numero di vittime civili in Afghanistan e' salito nel 2008 del 40 per cento, per raggiungere i 2.118, il piu' grave bilancio dalla caduta del regime del Talebani alla fine del 2001. A renderlo noto e' stata la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA). I militanti talebani sono responsabili della morte di 1.160 civili, ossia il 55 per cento del totale mentre 828 civili sono stati uccisi dalle forze internazionali e afgane. Il numero dei civili uccisi dai militanti e' salito da 700 nel 2007 a 1.160 nel 2008 (oltre il 65 per cento in piu'), mentre quelli uccisi dalla Nato, dagli Usa o dalle truppe afgane e' salito del 31 per cento, dai 629 del 2007. I raid aerei condotti da forze Nato e Usa sono stati responsabili dell'uccisione di 552 civili.

GUADALUPA Barricate sulle strade, scontri con la polizia e una sessantina di fermi tra i manifestanti: alla quarta settimana di sciopero generale, in Guadalupa diventano più radicali le contestazioni dopo il rifiuto del governo francese di mediare una soluzione. In mattinata, grande tensione si è registrata dopo una carica della polizia contro una barricata a Pointe-a-Pitre, capoluogo dell’isola; nella ressa è rimasto ferito uno dei responsabili dell'Lkp, il collettivo “Contro lo sfruttamento” che guida le proteste iniziate lo scorso 20 gennaio. Immediata risposta dei dimostranti, che hanno lanciato pietre contro i gendarmi. Iniziata come reazione alle misere condizioni di vita, la protesta è diventata rapidamente una crisi politica e istituzionale. Il presidente del Consiglio regionale della Guadalupa, Victorin Lurel, ha detto che “la situazione è peggiorata perché lo Stato francese non ha mantenuto la parola e non riesce a sedersi al tavolo dei negoziati”. I sindacati avevano richiesto un aumento di 200 euro per i salari minimi, una misura di cui avrebbero beneficiato circa 40.000 persone. Il problema è però più radicato: secondo l’Istituto nazionale di statistica francese, nei Territori d'oltremare il reddito medio pro capite è stato nel 2007 due volte inferiore rispetto alla madrepatria.

VENEZUELA: REFERENDUM COSTITUZIONALE: VINCE IL ‘SÌ’, MA L’OPPOSIZIONE AVANZA il progetto di riforma di cinque articoli della Costituzione per la rielezione indefinita del presidente, di sindaci, governatori e deputati, ha ottenuto una vittoria con il 54,85% dei ‘sì’ contro il 45,14% dei ‘no’; l’astensione è stata inferiore al 30% e i suffragi nulli sono stati 206.419. La proposta del presidente Hugo Chávez, che si è subito pre-candidato alle elezioni del 2012 annunciando come priorità “la lotta all’insicurezza nelle strade e alla corruzione”, ha ottenuto un chiaro consenso, ma l’opposizione ha conseguito un’inaspettata affermazione, riuscendo a superare i cinque milioni di suffragi (il miglior risultato elettorale negli ultimi 10 anni), imponendosi nelle grandi capitali e nelle aree metropolitane di stati strategici come Miranda, Zulia, Táchira, Mérida e Nueva Esparta. Un aspetto, quest’ultimo, che ha unito i principali avversari politici di Chávez, soprattutto in vista delle elezioni legislative del 2010, che si profilano decisive per il ritorno dell’opposizione all’Assemblea nazionale dove al momento non ha rappresentanza avendo boicottato le elezioni del 2005 ritirando tutte le candidature.

UGANDA: RIMPASTO DI GOVERNO, PER LA PRIMA VOLTA UNA DONNA ALLE FINANZE Un ampio rimpasto di governo è stato annunciato ieri sera in Uganda dal presidente Yoweri Museveni, che ha così confermato le voci in circolazione già da giorni. Le nuove nomine – che come scrive oggi il quotidiano ufficiale ‘New Vision’ includono “grandi sorprese” – riguardano sia i titolari di importanti ministeri, sia molti ministri di Stato. Oltre all’alternanza di poltrone tra uomini che avevano già incarichi di governo, spiccano alcune nuove nomine a cominciare da quella di Syda Bbumba al ministero della Finanze al posto dell’uscente Ezra Suruma. La Bbumba, che negli anni scorsi era stato ministro dell’Energia e poi delle Pari Opportunità, diventa così la prima donna a guidare l’importante dicastero delle Finanze nella storia dell’Uganda. Molti altri gli ingressi femminili nella compagine governativa, tra cui spiccano quello della moglie del presidente, Janet Museveni, al ministero di Stato per la Karamoja (una delle più arretrate regioni del paese) e quello di Hajat Janet Mukawaya all’ufficio imposte del primo ministro.

SUDAFRICA – L’ex-presidente sudafricano Nelson Mandela ha partecipato a una manifestazione elettorale dell’‘African National Congress’ (Anc) ed è salito sul palco insieme con Jacob Zuma, candidato numero uno del partito di governo per le legislative di aprile. Secondo una nota dell’Anc diffusa ieri, Mandela sostiene il partito nonostante la scissione interna che alcuni mesi fa ha dato vita al Congresso del popolo

STRISCIA DI GAZA MISTERIOSA ESPLOSIONE” NEL NORD E NUOVI RAZZI Un palestinese è morto e altri quattro sono rimasti feriti in quella che l’agenzia di stampa palestinese ‘Maan’ definisce “una misteriosa esplosione” avvenuta oggi nel nord della Striscia di Gaza, non lontano dal confine con Israele. Secondo la stessa fonte un giovane di 25 anni, identificato come Rajab Usama Subuh, è morto nella deflagrazione, mentre almeno due dei quattro feriti versano in gravi condizioni. Incerte le cause dell’esplosione, secondo alcune fonti giornalistiche internazionali a provocarla sarebbe stato un colpo di cannone israeliano, secondo altre, invece, il giovane di Beit Lahiya sarebbe morto dopo che il razzo artigianale a cui stava lavorando è deflagrato accidentalmente. Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ invece fornisce, citando fonti della sicurezza palestinesi, un’altra versione ancora: il giovane, che stava raccogliendo resti metallici da rivendere poi sul mercato del riciclaggio nei pressi della frontiera, avrebbe urtato inavvertitamente un ordigno nel terreno.

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ITALIA

Siparietto


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Nella polveriera di Roma Sud dove le ronde sono già realtà di CARLO BONINI

Nella polveriera di Roma Sud dove le ronde sono già realtà

ROMA - La pineta di Procopio è la terra di nessuno che divide il mare di Ostia dall'ultima macchia residenziale di Roma: Axa, Casalpalocco, Infernetto. È un immenso bosco, lercio di siringhe, bottiglie, preservativi, stracci e scheletri di baracche dove, da quarantotto ore, sono tornate a nascondersi "le facce da romeni". Dove voci cattive dicono che "presto verrà saldato il conto". Perché qui, come era successo dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani e Luigi Moriccioli, la caccia è di nuovo aperta.

"Perché qui - come spiega un tabaccaio che guarda la via Ostiense - non abbiamo mai avuto bisogno di nessuna autorizzazione per difendere le nostre donne e le nostre case". Lo stupro del parco della Caffarella è tornato ad accendere una polveriera di cui il Comune di Roma, la Questura, il comando provinciale dei carabinieri e chiunque abbia ancora il termometro della città conosce a memoria il perimetro. Quattro municipi. Il dodicesimo, il tredicesimo, il quinto e il settimo. Le due "porte di Roma" per chi arriva dalla Romania. A sud, la cintura che tiene stretti il Lido di Ostia e Castel Fusano, Axa e Casalpalocco ad Acilia, la Cecchignola, il Torrino, Vallerano, Castel di Decima. A nord-est, il Tiburtino, Pietralata, Collatino, Ponte Mammolo, San Basilio e, scendendo, Centocelle, Tuscolano, Prenestino, Alessandrino e don Bosco.

Un pugno di quartieri con una densità pari a quella di una città come Bologna, dove i cosiddetti "insediamenti abusivi" e i campi nomadi censiti superano le mille unità, abitati da una popolazione di fantasmi che oscilla tra le 15 e le 18 mila anime. E dove le ronde già esistono, ma non hanno nulla del chiassoso folclore nordico. Perché non indossano foulard colorati, non hanno portavoce, né salutano il vigile o il poliziotto di quartiere. Perché puniscono in silenzio.

La traccia è nelle statistiche dei commissariati di zona. Lì dove la presenza di immigrazione è più forte, il numero dei reati denunciati è il più basso e, soprattutto, in costante diminuzione. Nessuno denuncia più il furto di un portafoglio o in appartamento, la molestia a una fermata dell'autobus o su una linea notturna, lo scippo di una busta della spesa all'uscita di un supermercato. Perché la questione viene risolta altrimenti.

Racconta un funzionario di polizia in servizio sul litorale: "Chi si fa giustizia da solo sa perfettamente una cosa. Che la sua vittima, se clandestino, non parlerà mai di quello che gli è accaduto. Non si avvicinerà mai né a un commissariato, né a un pronto soccorso. È capitato e capita di fermare clandestini conciati come stracci. Con ferite che testimoniano pestaggi. Ma non c'è verso evidentemente di sapere chi sia stato, né perché. Senza contare che se sparisce un romeno a noi certo non ce lo viene a dire nessuno. Né qualcuno ci racconta le ragioni per cui è sparito, e come".

Le ronde clandestine raccolgono un consenso contagioso, politicamente trasversale, e dal consenso dei quartieri sono protette. Perché spontanee. Gli autoconvocati dell'ordine e della quiete pubblica parlano il linguaggio della destra, ma non necessariamente militano. Si mobilitano nei bar o nella curva dello stadio, come hanno documentato i fatti di Guidonia e le più recenti inchieste della Procura di Roma. Non hanno bisogno di una sede di partito. E non è un caso che chi li avverte come più vicini e oggi prova a intercettarne e cavalcarne la furia è chi ancora ne ha il termometro. Vale a dire quel pezzo di destra sociale che, a Roma, dopo il voto, ha divorziato dal sindaco Alemanno (che pure aveva sostenuto) proprio in nome della "sicurezza", parola d'ordine decisiva nella campagna elettorale e ora umore impossibile da ricacciare nella lanterna.

Nel dodicesimo municipio, ieri, circolava una nota del segretario di quartiere della "Destra", Stefano Ambrosetti, chiara come il sole. "Fino a quando non avremo la certezza che alle troppe parole buttate al vento da parte del sindaco Alemanno non seguiranno i fatti così come richiesto dal segretario nazionale de La Destra Francesco Storace, saremo a fianco delle nostre donne, dei nostri figli e dei nostri anziani minacciati ogni giorno da chi, per colpa della sinistra, attenta alle loro vite. Nel ricordo di Luigi Moriccioli, assassinato su una pista ciclabile e della signora Reggiani, violentata e assassinata a Tor di Quinto, e di tante altre vittime innocenti, noi continueremo a denunciare le situazioni di illegalità".

E non sembra una voce isolata, se anche un centro sociale di destra come il "Foro 753" ha deciso in queste ore di muoversi, chiedendo ad Alemanno di arruolare la propria gente nella "sorveglianza delle aree verdi e dei parchi della città". Se "Forza Nuova" ora avverte che "se l'amministrazione capitolina continuerà con slogan e promesse senza fatti concreti la rabbia popolare continuerà a crescere e non saremo in grado di controllarla". Perché "se condanniamo i raid punitivi, non possiamo biasimare un popolo, quello di Roma, che si sente abbandonato dalle istituzioni e decide di agire in prima persona"Circa 200** tonnellate di rifiuti sono state sversate da una decina di camion nella discarica di Chiaiano, a Napoli, **aperta** questa notte. Secondo quanto riferisce lo staff del sottosegretario all'emergenza rifiuti in Campania Guido Bertolaso, lo sversamento è avvenuto in una situazione di «tranquillità». L'ordinanza che autorizza il conferimento dei rifiuti provenienti dalle aree limitrofe a Napoli è stata firmata questa notte. Nella fase iniziale la discarica continuerà a ricevere **tra le 150 e le 200** tonnellate al giorno per poi arrivare a riceverne circa 700, pari alla produzione di tutta l'area che gravita intorno a Chiaiano. L'apertura della struttura è avvenuta dopo i lavori di bonifica che hanno interessato l'area dove lo staff del sottosegretario aveva trovato residui di lavorazioni edilizie contenenti frammenti di amianto, che sono stati eliminati per consentire la riapertura.

È verosimile che Palazzo Chigi e il Viminale, anche alla luce dell'incontro di ieri tra il ministro dell'Interno e il capo dello Stato, cancellino le ronde dall'agenda parlamentare. Ma osservato dalla pineta di Procopio o da Centocelle, il desiderio di vendetta ha rotto gli argini. E non da ieri. Un dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza lo dice con un sospiro, quasi fosse uno scongiuro: "Dobbiamo solo prendere presto gli stupratori della Caffarella e sperare che la città riesca a spegnere, ancora una volta, la furia dei suoi quartieri più esposti. Perché di tempo non ne è rimasto molto".

CONTROLLI POLIZIA AL PARCO DELL'APPIA ANTICA, SMANTELLATO CAMPO NOMADI

Nel quadro dell'attività di controllo delle aree golenali dei fiumi Tevere ed Aniene e dei nodi di scambio, gli agenti della Polizia della Questura, hanno individuato e smantellato un piccolo insediamento abusivo nel Parco dell'Acquedotto Felice, alle spalle della Chiesa di San Policarpo, dove sono state controllate 3 persone, di cui una accompagnata negli Uffici della Questura per accertament

I sindaci solerti propongono già moedlli di ronde

Il sindaco di Assisi Claudio Ricci, esprime «sostanziale condivisione» in merito alla proposta dal Governo di inserire nel pacchetto sicurezza, la possibilità di organizzare ronde di cittadini, anche se il termine ronda «non appare appropriato». Lo stesso Ricci ricorda che il Comune di Assisi, nel biennio 2003-2004 istituì un «Gruppo volontari per la sicurezza» (solitamente militari in pensione) che rispondono al comandante dei vigili urbani, sono dotati di mezzi forniti del Comune e «possono solo, con l'ausilio di telefonini, dare informazioni su potenziali situazioni di pericolo». Questa esperienza del Comune di Assisi «è stata molto positiva in quanto questi Volontari per la sicurezza - spiega ancora Ricci in una nota - operando con grande discrezione e buon senso, hanno svolto un ruolo importante di supporto al controllo del territorio come servizio, comunque, ai vigili urbani

NOTIZIE BREVI

ESTERI

17/02/2009 Darfur, il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza firma un accordo con il governo

I negoziati per la risoluione del conflitto in Sudan potrebbero trarre notevoli benefici da questo accordo

Il gruppo ribelle Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (Jem), il più attivo operante nella regione del Darfur, ha firmato un accordo che aprirebbe la strada a una serie di negoziati di pace che potrebbero portare alla fine delle violenze nell'area.

Lo stato del Qatar, dove l'accordo è stato firmato, durante i negoziati aveva svolto il ruolo di mediatore tra il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (Jem) e il governo del Sudan. L'accordo prevede la fine degli attacchi perpetrati contro gli oltre due milioni di sfollati chiusi nei campi profughi e uno scambio di prigionieri. Il raggiungimento di questo accordo, però, per quanto importante potrebbe rivelarsi non decisivo. Le sorti del negoziato sono minate dal fatto che gli altri gruppi ribelli, per il momento, non hanno intenzione di dialogare con il regime, e che la Corte Penale Internazionale sta valutando se incriminare il presidente sudanese Omar al-Bashir per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Il premier del Qatar ha però dichiarato: "Sono molto ottimista, poiché entrambe le parti sono seriamente determinate a porre fine al conflitto", secondo quanto riportato dall'agenzia stampa Afp. Stando ai dati diffusi dalle Nazioni Unite, dall'inzio del conflitto, sei anni fa, a oggi, sono morte oltre 300mila persone, mentre in più di 2,2 milioni sono stati costretti a fuggire dal dilagare delle violenze.

CONTINUANO LE AGGRESSIONI ISRAELIANE IN CISGIORDANIA: sequestrati altri 26 palestinesi

Scritto il 2009-02-17 in News

Cisgiordania - Infopal. Non si fermano le aggressioni dell'esercito israeliano contro i palestinesi cisgiordani: anche questa notte sono stati compiuti numerosi sequestri. La radio israeliana ha riferito di "26 arresti per ragioni di sicurezza".

A Tulkarem sono stati sequestrati 7 cittadini. Nella provincia di Qalqiliya 7. Nella cittadina di Husan, in provincia di Betlemme, 8. Nell'area di Hebron, 4 - uno a Beit Ummar e 3 nella città di Hebon.

Tra domenica e ieri, le forze di invasione israeliane hanno rapito 50 palestinesi, di cui una ventina solo a Ramallah.

Per il secondo giorno consecutivo, le forze di occupazione israeliane invadono la città di Jenin e la cittadina di Arbonah.

Fonti della sicurezza hanno riferito che, all'alba di oggi, i corazzati delle forze di occupazione hanno scorrazzato per le strade di Jenin, tentando di provocare la popolazione.

Le fonti hanno riferito che un’altra truppa ha invaso la cittadina di Arbonah e ha installato un posto di blocco con il pretesto di dare la caccia ai “ricercati”.

Notizia correlata:

L'ESERCITO ISRAELIANO ASSALTA DIVERSE AREE DELLA WB: 37 palestinesi sequestrati.

ITALIA

Pomigliano corteo lavoratori fiat-

Nuova cassa integrazione per gli operai della Fiat auto di Pomigliano d'Arco (Napoli), che rientreranno al lavoro il prossimo 9 marzo, per poi fermarsi nuovamente il 14 dello stesso mese e riprendere il 20 aprile prossimo. La notizia è stata comunicata alle Rsu dello stabilimento dai rappresentanti nazionali dei sindacati, nel corso di un corteo in svolgimento a Napoli. Gli operai, che protestano contro la mancanza di un piano di produzione che, dicono, mette a repentaglio il loro futuro occupazionale, hanno raggiunto viale Marconi, dove si trova la sede della Rai. Diverse centinaia i lavoratori, in cassa integrazione da mesi, che stanno partecipando al corteo, e che annunciano nuove forme di protesta per la comunicazione appena ricevuta.

Chiaiano aperta la discarica

Circa 200** tonnellate di rifiuti sono state sversate da una decina di camion nella discarica di Chiaiano, a Napoli, **aperta** questa notte. Secondo quanto riferisce lo staff del sottosegretario all'emergenza rifiuti in Campania Guido Bertolaso, lo sversamento è avvenuto in una situazione di «tranquillità». L'ordinanza che autorizza il conferimento dei rifiuti provenienti dalle aree limitrofe a Napoli è stata firmata questa notte. Nella fase iniziale la discarica continuerà a ricevere **tra le 150 e le 200** tonnellate al giorno per poi arrivare a riceverne circa 700, pari alla produzione di tutta l'area che gravita intorno a Chiaiano. L'apertura della struttura è avvenuta dopo i lavori di bonifica che hanno interessato l'area dove lo staff del sottosegretario aveva trovato residui di lavorazioni edilizie contenenti frammenti di amianto, che sono stati eliminati per consentire la riapertura

Sul presidio diieri alla Sapienza

Rimpatri a Lampedusa, protestano gli immigrati

Duecento migranti sarebbero stati trasferiti ieri sera da Lampedusa a Roma e 68 di loro sarebbero già stati rimpatriati. A sostenerlo sono gli immigrati che si trovano ancora nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa, trasformato dal Viminale in Centro di identificazione ed espulsione, e che hanno cominciato uno sciopero della fame di protesta contro i rimpatri coatti. Gli extracomunitari hanno telefonato agli avvocati che si sono offerti nei giorni scorsi di assisterli gratuitamente, dopo avere visitato il Centro insieme a una delegazione di parlamentari europei guidata dall'esponente di Rifondazione Comunista, Giusto Catania

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gror090217 (last edited 2009-02-17 17:47:15 by anonymous)