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Sommario
ITALIA
COX 18 CORTEO SABATO
Il corteo di sabato a milano, da roma si parte ion pulman alle sette da scalo s. lorenzo Audio
AVVISI A COMPARIRE A POLIZIOTTI FERRARESI PER L'OMICIDIO DI FEDERICO ALDROVANDI
Tre avvisi a comparire per tre poliziotti ferraresi: e' questo quel che emerge oggi dall' indagine bis sui depistaggi relativi alla morte di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 a Ferrara dopo un intervento di quattro agenti di polizia, che sono gia' a processo. Il commento sulla vicenda di Patrizia Moretti, mamma di Federico Audio
IL GOVERNO VUOLE MODIFICARE IN PEGGIO LE REGOLE PER GLI SCIOPERI NEI TRASPORTI
Potrebbe arrivare gia' venerdi' in Consiglio dei Ministri il testo Sacconi che modificherebbe le regole per gli scioperi nei servizi pubblici ed in particolare dei trasporti. Per impedire, di fatto, la fruizione del diritto di sciopero a ferrovieri, controllori di volo e autisti si prevede l'uso di strumenti come il referendum consultivo preventivo obbligatorio per tutti quei sindacati che non superano la soglia del 50% di rappresentativita'. In alcuni caso potrebbe addirittura essere previsto il solo 'sciopero virtuale', una modalita' concepita come obbligatoria per alcune categorie professionali che erogano servizi strumentali o complementari nei trasporti. Il commento di Antonio Amoroso, Cub Trasporti Audio
RIPRENDIAMOCI LA CITTA
rete dei movimenti per il diritto all'abitare e tantissimi comitati di quartiere sabato dalle 10 ex fiera di roma
- tavoli tematici e assemblea, la città come bene comune.
Audio
Immigrato pestato e gettato da auto
Nel Vicentino, responsabili sarebbero tre italiani
- Un giovane immigrato e' stato aggredito la notte scorsa da tre uomini, forse italiani, caricato su un'auto e poi buttato giu'. L'aggressione a Cogollo del Cengio (Vicenza), nei pressi del cimitero. E' stato trovato sanguinante a Piovene Rocchette, nella strada che porta a Velo d'Astico. Il giovane macedone, che e' all'ospedale di Schio in prognosi riservata, ha riferito che i tre erano probabilmente italiani. Sono in corso indagini.
ESTERI
- Hamas e al Fatah d'accordo a rilasciare i rispettivi detenuti
Il Cairo, 26 febbraio - In un comunicato congiunto il dirigente di Hamas Mahmoud al Zahar e il capogruppo parlamentare di al Fatah Azzam al Ahmet hanno annunciato che "un certo numero" di detenuti (palestinesi) verranno rilasciati dalle autorità di Gaza e di Ramallah in concomitanza con l'avvio del dialogo di riconciliazione nazionale palestinese, previsto per oggi nella capitale egiziana: "Altri detenuti saranno rimessi in libertà successivamente, in modo che la questione venga chiusa prima della conclusione dei lavori del Dialogo nazionale palestinese".
GUATEMALA, ESERCITO CONSEGNA ARCHIVI DELLA GUERRA CIVILE
“I documenti ricevuti sono molto importanti, perché celano molte informazioni sulla repressione commessa durante la guerra… Come presidente della Repubblica e comandante in capo dell’esercito vi chiedo perdono per come ha funzionato il sistema”. Il presidente Alvaro Colom si è così rivolto ai guatemaltechi comunicando la consegna degli archivi militari relativi alle operazioni cosiddette anti-guerriglia durante la guerra civile (1960-1996); atti trasmessi dal ministro della Difesa, generale Abraham Valenzuela, alla magistratura, nel decimo anniversario della pubblicazione del rapporto della Commissione della Verità che documentò oltre 200.000 morti e ‘desaparecidos’ durante il conflitto attribuendo all’esercito il 93% dei crimini commessi contro i civili. La consegna è stata possibile anche grazie al pronunciamento della Corte Costituzionale che il 9 febbraio ha confermato un verdetto risalente al gennaio 2007 in cui respingeva la richiesta dei legali dell’ex-dittatore Efraín Ríos Montt di tenere segreti gli archivi “per non compromettere la sicurezza nazionale”. Sempre in occasione dell’anniversario del rapporto sulle violenze della guerra, migliaia di persone hanno marciato per le strade di Città del Guatemala per chiedere la fine dell’impunità sui crimini commessi dai militari; si stima che solo durante i 15 mesi della presidenza ‘de facto’ di Ríos Montt (23 marzo 1982-8 agosto 1983) fu condotta una campagna anti-guerriglia di inaudita ferocia: oltre 15.000 guatemaltechi vennero assassinati, 70.000 cercarono rifugio nei paesi vicini, specialmente in Messico, 500.000 si rifugiarono sulle montagne per sfuggire all’esercito e centinaia di villaggi vennero rasi al suolo.
Assolto Milan Milutinovic, accusato di crimini di guerra in Kosovo
Il Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia ha assolto l'ex presidente serbo Milan Milutinovic, per il suo ruolo nella guerra in Kosovo. Milutinovic era accusato di aver deportato, espulso e ucciso centinaia di albanesi kosovari nella prima metà del 1999. Gli altri cinque co-imputati, tra cui l'ex vice-premier Nikola Sainovic e l'allora capo delle forze armate Dragoljub Ojdanic sono stati invece condannati a pene che vanno dai 15 ai 22 anni di carcere. Si tratta delle prime condanne nei confronti di serbi accusati di crimini per la guerra in Kosovo. Gli altri tre condannati sono i generali Nebojsa Pavkovic e Vladimir Lazarevic e l'ex capo della polizia speciale Sreten Lukic. Milutinovic è stato assolto anche perchè la Corte ha riconosciuto che di fatto i poteri erano tutti concentrati nelle mani dell'allora predidente della federazione Jugoslava Slobodan Milosevic.
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COMINCIATI AL CAIRO I COLLOQUI INTERPALESTINESI
Sono cominciati questa mattina a Heliopolis, alla periferia del Cairo i colloqui tra gli schieramenti politici palestinesi, presenti le fazioni di Hamas e Fatah, che attraverso la mediazione dell’Egitto mirano ad una ‘riconciliazione’ nazionale e ad una svolta nell’attuale stallo politico-istituzionale. Ieri, dopo un incontro preparatorio di alto livello, dirigenti di Hamas e Fatah hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta di aver raggiunto un accordo per la liberazione di detenuti politici dei due schieramenti e per porre fine alla “campagna mediatica” di reciproca denigrazione in corso da mesi sulle televisioni e le radio di riferimento dei due movimenti. Mahmoud Al Zahar, dirigente e inviato di Hamas ai colloqui, ha affermato che 80 degli oltre 400 detenuti prigionieri politici del movimento detenuti nelle carceri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) in Cisgiordania sono stati rilasciati questa settimana mentre dal canto suo, Azzam al Ahmed, di Fatah, ha confermato l’annullamento degli arresti domiciliari imposto nelle ultime settimane ai dirigenti del suo partito nella Striscia di Gaza.
MOGADISCIO: DOPO DUE GIORNI DI COMBATTIMENTI, IN CORSO NEGOZIATI
“Non si spara da diverse ore, gli uomini di Hasan Daher Aweys e gli anziani del clan Hawiye stanno trattando un cessate-il-fuoco”: paura e speranze a Mogadiscio, dopo due giorni di combattimenti che hanno causato decine di vittime e costretto alla fuga circa 50.000 persone. “Nei quartieri meridionali – dice Ali Mohalin Mohamed, vice-direttore dell’ospedale ‘Medina’ – gli scontri hanno provocato tra martedì e ieri sera un’ottantina di vittime e oltre cento feriti”. Iniziati nei pressi delle basi dei ‘peacekeeper’ dell’Unione Africana (UA), i combattimenti hanno contrapposto ai ‘caschi verdi’ e alle forze governative i militanti di un’ala radicale delle cosiddette Corti islamiche, il movimento al potere a Mogadiscio tra il giugno e il dicembre 2006. Ieri pomeriggio a Mogadiscio sono arrivati circa 80 deputati del parlamento, tra i quali molti rappresentanti dell’Alleanza per la ri-liberazione della Somalia (Ars), l’ex-movimento di opposizione entrato a far parte dell’esecutivo dopo gli accordi di pace di ottobre. “Il presidente Sheikh Sharif Sheikh Ahmed intende trasferire la sede del parlamento da Gibuti a Mogadiscio: è già stata individuata un’area nel nord della città”. Questo progetto potrebbe essere ostacolato dalle violenze tra fazioni, proseguite nonostante il recente ritiro dei militari etiopici indicato dai principali gruppi armati della Somalia come la condizione necessaria per qualsiasi tentativo di riconciliazione nazionale. “I ‘caschi verdi’ dell’Uganda e del Burundi non riescono a controllare le zone sud di Mogadiscio: combattimenti, ma anche paura e incertezza, hanno spinto tantissime famiglie a trovare rifugio nei campi presso Afgoi, una cittadina 30 chilometri a ovest della capitale”.
Afghanistan, uccisi tre soldati britannici nella provincia di Helmand
L'ordigno è esploso nel distretto-roccaforte dei talebani, il cuore della produzione oppiacea mondiale
Un portavoce della Nato ha riferito della morte di tre soldati britannici uccisi dall'esplosione di un ordigno nella provincia meridionale di Helmand. Proprio la settimana scorsa, il presidente Usa Barack Obama ha ordinato l'invio di 17mila soldati statunitensi nella provincia che è considerata la maggiore area di produzione oppiacea al mondo e roccaforte dei talebani. L'esplosione è avvenuta mentre le truppe britanniche si muovevano per un'operazione nel distretto di Girishk.
Iraq, esplosione vicino all'università: 2 morti e una decina di feriti
Due soldati sono rimasti uccisi e 12 persone, per lo più studenti universitari, sono state ferite
Due soldati iracheni sono rimasti uccisi e 12 persone ferite dall'esplosione di una bomba sistemata in un canale di scolo lungo la strada. L'ordigno è esploso colpendo la vettura di servizio dei soldati che pattugliavano la zona. L'esplosione si è verificata vicino all'universita di Baghdad e secondo i primi dati forniti dall'ospedale e dalla polizia, tra i dodici feriti ci sarebbero molti studenti.
Bangladesh, almeno 50 i morti provocati dall'ammutinamento dei fucilieri
La situazione è tornata sotto controllo nella capitale, ma nel resto del paese i paramilitari hanno imbracciato le armi. Atteso per oggi discorso del premier
Non si è placata la rivolta dei fucilieri che si sono ammutinati a causa dei salari da fame che percepiscono. Almeno 50 sarebbero gli ufficiali rimasti uccisi nella sparatoria avvenuta a Decca: un centinaio di paramilitari avrebbe aperto il fuoco contro i loro superiori dopo che si sono visti negare, per l'ennesima volta, un aumento di stipendio. Solo dopo lunghe trattative e l'assicurazione da parte del premier Sheik Hasina che sarebbe stata proclamata l'amnistia, i fucilieri hanno posato le armi e liberato un centinaio di ostaggi che erano stati sequestrati nella giornata di ieri. Se nella capitale la situazione è andata normalizzandosi, in altre città come Feni, Teknaf, Satkania, Sylhet, Dinajpur e Naogaon, è precipitata. Anche qui i "Fucilieri del Bangladesh", addetti al controllo delle frontiere, hanno imbracciato le armi. Al momento non si hanno notizie di feriti o vittime. Oggi è atteso un discorso del premier alla nazione.
ITALIA
AVVISI A COMPARIRE A POLIZIOTTI FERRARESI PER L'OMICIDIO DI FEDERICO ALDROVANDI
Tre avvisi a comparire per tre poliziotti ferraresi: e' questo quel che emerge oggi dall' indagine bis sui depistaggi relativi alla morte di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 a Ferrara dopo un intervento di quattro agenti di polizia, che sono gia' a processo. Il commento sulla vicenda di Patrizia Moretti, mamma di Federico
IL GOVERNO VUOLE MODIFICARE IN PEGGIO LE REGOLE PER GLI SCIOPERI NEI TRASPORTI
Potrebbe arrivare gia' venerdi' in Consiglio dei Ministri il testo Sacconi che modificherebbe le regole per gli scioperi nei servizi pubblici ed in particolare dei trasporti. Per impedire, di fatto, la fruizione del diritto di sciopero a ferrovieri, controllori di volo e autisti si prevede l'uso di strumenti come il referendum consultivo preventivo obbligatorio per tutti quei sindacati che non superano la soglia del 50% di rappresentativita'. In alcuni caso potrebbe addirittura essere previsto il solo 'sciopero virtuale', una modalita' concepita come obbligatoria per alcune categorie professionali che erogano servizi strumentali o complementari nei trasporti. Il commento di Antonio Amoroso, Cub Trasporti
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