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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

IMMIGRAZIONE: CORTE EUROPEA CONDANNA ROMA

La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per il rimpatrio forzato di un cittadino tunisino contestando a Roma la violazione della convenzione relativa al divieto di tortura e trattamenti inumani o degradanti. La sentenza riguarda il caso di Essid Sami Ben Khemais che è stato espulso il 3 giugno 2008 nonostante la stessa corte avesse chiesto la sospensione del provvedimento nel timore che, una volta rientrato in Tunisia, Ben Khamis potesse subire torture. Il governo italiano si è difeso sostenendo di aver ricevuto “assicurazioni diplomatiche” da parte di Tunisi; la Corte Europea non ha invece rinvenuto motivi validi per rivedere le conclusioni cui era arrivata in precedenza. L’espulsione ha avuto secondo la Corte affetti sull’esercizio del diritto di difesa da parte di Ben Khemais e la sentenza finale ha riconosciuto a quest’ultimo un risarcimento da parte dell’Italia. La decisione è arrivata poco prima della dichiarazione del governo italiano di aver rimpatriato nell’ultimo mese dall’isola di Lampedusa 190 immigrati irregolari (54 questa settimana). Nelle ultime ore, la prefettura di Agrigento ha negato il permesso di accesso al centro di identificazione e espulsione (Cie) dell’isola a una missione inviata dalla Rete euromediterranea per i diritti umani. Il fatto risale a ieri e a denunciarlo è stata oggi la stessa rete di cui fanno parte la Lega tunisina per la difesa dei diritti dell’uomo (Ltdh), la Federazione dei tunisini per una cittadinanza delle due rive (Ftrc) e il Consiglio italiano per i rifugiati (Cir). “Siamo tornati ieri sera da Lampedusa – ha raccontato all’agenzia italiana ‘Ansa’ Mokhtar Trifi, presidente della Ltdh – dove centinaia di tunisini trattenuti nel centro vivono isolati dal mondo, senza potere avere contatti con l’esterno, senza nemmeno la possibilità di caricare i telefoni cellulari perché mancano anche le prese elettriche. Le minime tutele e i diritti garantiti dalle leggi italiane e dal diritto internazionale sono sospese”.

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GUADALUPA: CAROVITA, RAGGIUNTO ACCORDO PARZIALE

Un primo accordo per l’aumento dei salari più bassi è stato firmato stanotte in Guadalupa da rappresentanti del collettivo sindacale “Liyannaj kont pwofitasyon” (Contro lo sfruttamento a oltranza), governo francese e due associazioni degli imprenditori. Intorno a mezzanotte, una folla di diverse centinaia di persone si è riunita davanti la sede del Lkp a Point-a-Pitre per mostrare l’entusiasmo di veder accettate le proprie rivendicazioni dopo 39 giorni di sciopero generale. L’accordo prevede l’aumento dei salari di 200 euro netti mensili, aumento che riguarda però solo una piccola parte dei salariati dell’isola, circa 15.000 persone su 85.000 lavoratori, e che non è stato accettato dalla principale associazione padronale, secondo la quale i negoziati si sono svolti in un clima di minacce e violenze. “È un primo passo – ha detto il responsabile del Lkp, Elie Domota, ai militanti – i negoziati continuano finché tutte le organizzazioni degli imprenditori avranno firmato l’accordo: quello che chiediamo è una retribuzione per il lavoro, non un’allocazione dei redditi”. Il sindacalista ha aggiunto che gli scioperi potrebbero continuare “perché siamo abituati ai voltafaccia dei padroni”. Se in Guadalupa la situazione sembra tranquillizzarsi, nella vicina Martinica per la terza notte di seguito sono stati saccheggiati negozi e incendiate automobili, mentre i media internazionali riferiscono di gruppi di giovani che girerebbero armati di fucili a pompa per le strade di Fort-de-France. Nonostante il clima di tensione, i negoziati tra le parti sociali sono notevolmente avanzati: il collettivo sindacale che guida la protesta ha abbassato le sue richieste per un aumento salariale a 250 euro mensili, mentre gli imprenditori sembrano disposti ad accettare aumenti di poco inferiori.

Usa, a breve verrà aperta un'inchiesta sui metodi usati dalla Cia durante l'era Bush

Stando a quanto pubblicato oggi dal Los Angeles Times, il Senato statunitense si starebbe preparando a lanciare un'inchiesta sull'operato della Cia durante la presidenza Bush.

Al centro dell'indagine vi sarebbero, in particolare, le detenzioni segrete e i metodi di interrogatorio utilizzati dalla Cia. Il mandato della Commissione non sarebbe quello di stabilire eventuali comportamenti illeciti tenuti da singoli agenti, ma indagare l'origine e le modalità di svolgimento dei metodi sotto accusa. Fonti del Congresso Usa spiegano che "sarà un'inchiesta conoscitiva tesa ad imparare dagli errori commessi e vedere se vi sono raccomandazioni per le detenzioni e gli interrogatori in futuro", fortemente voluta dalla maggioranza democratica. Lo scorso martedì, il presidente Usa Barack Obama ancora una volta ha ripetuto al Congresso che "senza equivoci ed eccezioni gli Stati Uniti non torturano". "Se le commissioni vorranno avere informazioni in alcune aree, noi coopereremo. Abbiamo la responsabilità di essere trasparenti e fornire informazioni", ha dichiarato in proposito Leon Panetta, ex capo dello staff di Bill Clinton scelto da Obama come capo della Cia, assicurando, quindi, la massima disponibilità nei confronti di un'eventuale inchiesta del Senato.

Le bottiglie di acqua in plastica inquinano e costano

Produrre acqua in bottiglia ha un costo fino a 2.000 volte maggiore rispetto alla produzione di acqua del rubinetto. In America, si stima che fino a 54 milioni di barili di petrolio siano stati consumati nel 2007 per produrre i 33 miliardi di litri che gli americani hanno bevuto.

A denunciarlo e' stato una ricerca pubblicata dalla rivista Environmental Research Letters e condotta da Peter Gleick e Heather Cooley del Pacific Institute di Oakland, in California, Stati Uniti.

I ricercatori americani hanno calcolato il dispendio energetico totale e delle singole fasi della catena, dalla produzione di bottiglie di plastica ai controlli sull'acqua, dalla etichettatura e riempimento delle bottiglie fino al trasporto e alla vendita. Dai risultati e' emerso che le due fasi del processo che costano di piu' a livello energetico sono la produzione delle bottiglie di plastica e il trasporto. Solo per la produzione delle bottiglie di acqua e' stato stimato un consumo di 50 milioni di barili di petrolio l'anno.

Nel 2007 sono stati venduti circa 200 miliardi di litri di acqua in bottiglia in tutto il mondo. Solo in America, sono stati bevuti 110 litri per persona, un quantitativo che e' aumentato del 70% dal 2001 e che ha superato le vendite di latte e birra in bottiglia.

ITALIA

Due settimane di cassa integrazione a Mirafiori

Tutto lo stabilimento di Mirafiori si fermera' nelle prime due settimane di aprile per la cassa integrazione. La notizia e' stata anticipata dalla Fismic.

Il provvedimento interessera' circa 6.000 lavoratori delle Carrozzerie, delle Presse e delle Costruzioni e Stampi

Barragan, se Englaro ha ucciso. . . .

Allora e' un omicida. Cardinale, abbiamo un Comandamento (ANSA) - ROMA, 27 FEB - 'Se Beppino Englaro ha ammazzato allora e' un omicida; se non ha ammazzato Eluana allora non e' un omicida', afferma il cardinale Barragan. 'Abbiamo un comandamento, il quinto - spiega il presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari per la pastorale della salute - che dice non uccidere. Chi uccide un innocente commette un omicidio e questo e' chiaro'. 'Gia' una volta ho parlato con Beppino Englaro - aggiunge - e penso di non dover aggiungere nulla di piu'.

Quello che alcuni temevano accadesse, altri invece auspicavano, è successo: è stato aperto il fascicolo che imputa di omicidio volontario aggravato 14 persone a cominciare da Beppino Englaro, il padre di Eluana, morta lunedì 9 febbraio. L'imputazione vede tra gli indagati anche due memdici, tutti gli infermieri che hanno ruotato intorno alle tre stanze della clinica La Quiete di Udine. Per qualcuno si tratta di un cosidetto atto dovuto. Ma questa nuova indagine partirebbe da una serie di esposti, firmati sia da singoli che da associazioni, che hanno raccontato la storia di Eluana come se fosse la storia di un omicidio. Il fatto che ci sia stata una sentenza della Corte civile d'appello di Milano, confermata dalla Cassazione, e che fosse stato approntato un protocollo per accompagnare gli ultimi giorni di Eluana non ha mai interessato i firmatari di queste denuncie, che in nome della sacralità della vita hanno puntato il dito contro il padre di Eluana. Il commento dell'avvocato della famiglia Englaro, Vittorio Angiolini [Scarica il contributo audio, durata: 49 sec.]

Operaio muore cadendo da carroponte

Incidente sul lavoro avvenuto in azienda di Barbarano Vicentino (ANSA) -VICENZA, 27 FEB -Un operaio di 57 anni e' morto nel pomeriggio per le ferite riportate in una caduta da un carroponte in un'azienda di Barbarano Vicentino. L'incidente e' avvenuto nella Zincol Italia. Da quanto si e' appreso, l'uomo sarebbe caduto malamente da un'altezza di circa tre metri. Nonostante il pronto intervento dei colleghi di lavoro e di un mezzo dell'elisoccorso di Padova, l'operaio ha cessato di vivere poco dopo. Sul posto carabinieri e i tecnici dello Spisal.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

ELUANA: DENUNCIA A PROCURA UDINE PER OMICIDIO,INDAGINI PER 14

(ANSA) - UDINE, 27 FEB - Una denuncia per omicidio volontario è stata inviata dall'associazione 'Verità e vita' alla Procura della Repubblica di Udine in relazione alla morte di Eluana Englaro, la donna deceduta il 9 febbraio scorso nella casa di riposo La Quiete del capoluogo friulano dopo 17 anni in stato vegetativo persistente.

L'associazione aveva preso in carico la donna dalla clinica privata di Lecco, la notte del 2 febbraio scorso, per portarla alla casa di riposto 'La Quiete' di Udine dove, sulla base del decreto della Corte d'appello di Milano, è stato attuato il protocollo per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CANCELLATE LA GIURISDIZIONE PENALE MILITARE E LA RELATIVA PENA CAPITALE

La giurisdizione penale militare cesserà ufficialmente di esistere oggi con l’entrata in vigore di una nuova legge in base alla quale gli esponenti delle forze armate che commetteranno reati in tempo di pace saranno sottoposti, come ogni altro cittadino, ai tribunali civili ordinari. “Promossa dal governo dell’ex-presidente Néstor Kirchner e approvata con 59 voti contro due dal parlamento, questa legge è una novità assoluta in America Latina dove ai militari è stata riservata, in un modo o nell’altro, sempre la giurisdizione specifica pur di evitare che fossero giudicati dalla magistratura civile” ha detto Ileana Arduino, responsabile dei diritti umani e del diritto umanitario del ministero della Difesa, tra gli estensori della nuova normativa. La nuova legge prevede tra l’altro la cancellazione di reati ‘contro l’onore militare’ e l’inserimento nel codice penale ordinario di delitti specifici dell’ambiente militare, come il nuovo reato di violenza sessuale commesso da un superiore; scompaiono inoltre la pena di morte e il reato di omosessualità esistenti nel codice penale militare. La riforma è accompagnata da altre misure mirate a modificare sostanzialmente la formazione professionale dei soldati che saranno tra l’altro tenuti a frequentare corsi sui diritti umani, la storia contemporanea argentina e l’educazione civica, a 25 anni dalla fine dell’ultima dittatura (1976-‘83); in via sperimentale, i cadetti della scuola navale assisteranno alle lezioni di diritto internazionale presso un’istituzione civile, l’Università di La Plata.

Obama: ritiro dall'Iraq entro il 2011. Krugman: la sua Finanziaria può cambiare l'America

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncerà oggi il ritiro completo dei militari americani dall'Iraq entro il 2011. Lo ha anticipato alla stampa una fonte governativa: il grosso delle truppe americane lascerà l'Iraq entro agosto 2010 ma resterà sul territorio iracheno un contingente tra i 35mila e i 50mila uomini. Numero che sarà portato "a zero" entro il 31 dicembre 2011".

L'annuncio arriverà in un intervento di Obama programmato per oggi presso la base dei Marines di Camp Lejeune, in North Carolina.

Obama annuncerà che "la nostra missione di combattimento in Iraq si concluderà il 31 agosto 2010. - ha detto il responsabile Usa citato dalle agenzie di stampa - A quel punto le forze americane restanti in Iraq assumeranno una nuova missione, più limitata", i cui compiti saranno di addestramento delle forze irachene, protezione del personale civile americano in Iraq, partecipazione ad operazioni mirate.


Il segretario alla Difesa annuncia: '"la scelta spetta alle famiglie delle vittime"

Le foto dei caduti Usa non saranno più censurate. E' una delle prime decisioni simboliche la nuova amministrazione Usa, ed è stata annunciata dal segretario alla Difesa Robert Gates, scelto da Obama come elemento di continuità con l'ex amministrazione Bush.

Gates ha annunciato che spetterà alle famiglie dei soldati la scelta se pubblicare o meno le immagini delle bare dei loro congiunti caduti in guerra. La politica di non permettere ai media di riprendere e divulgare quelle immagini era stata adottada dal pentagono sin dal 1991, ma venne ulteriormente ristretta dal governo di Bush Jr, che tentò di nascondere i costi umani delle guerre in Afghanistan e Iraq evitare di perdere consensi.

Caraibi: Guadalupa si placa, la Martinica s'infiamma

A Guadalupa possibili aumenti di salario, in Martinica le trattative sono bloccate e proseguono gli scontri

Il governo della Guadalupa non si sbilancia e mantiene un atteggiamento prudente per la risoluzione della crisi che attanaglia il Paese da settimane.

Guadalupa resta paralizzata dallo sciopero generale che iniziò oltre un mese fa, ma il governo dell'isola caraibica non azzarda decisioni sbrigative, per la paura di aggravare la crisi. Nuovi accordi scaturiti mercoledì sera dai mediatori delle parti in causa - imprenditori, governo francese e sindacati - dovrebbero venire incontro alle rivendicazioni salariali del collettivo intersindacale Lkp. L'aumento concordato consisterebbe in circa 200 euro netti mensili, ma i negoziati sono comunque ancora in corso. Le parti devono ancora intendersi sulle modalità di applicazione dell'accordo. Il responsabile dell'Lkp, Elie Domota, ha ricordato che le organizzazioni impegnate nello sciopero rifiutano il principio di reddito minimo proposto dal dispositivo Rsa - Reddito di solidarietà attiva - che è previsto dal 2007 dall'Eliseo per assicurare un salario minimo e l'aiuto sociale ai cittadini dei 34 territori d'oltremare francesi. ‘E' una retribuzione per il lavoro che domandiamo, non un'allocazione dei redditi' ha sottolineato Domota. Il sindacalista promette che gli scioperi potrebbero continuare in quanto ‘abituato ai voltafaccia dei padroni'. Se la situazione sembra tranquillizzarsi a Guadalupa, la vicina Martinica s'infiamma. Sempre a causa dei bassi salari e del caro vita, per la seconda notte di fila a Fort-de-France sono stati saccheggiati negozi e incendiate automobili. Bande di giovani girerebbero armate di fucili a pompa e una trentina di persone sarebbero state interrogate dalla polizia, secondo quanto citato dalla radio Rci. I negoziati tra il ‘collettivo del 5 febbraio' e gli imprenditori sarebbero momentaneamente sospesi. Il collettivo reclama un aumento di 354 euro al mese ma i 'padroni' non cedono. Secondo un sondaggio condotto in Francia da OpinionWay-Le Figaro, il 51 percento dei cittadini nella madrepatria si dichiara favorevole all'indipendenza di Guadalupa.

UBS: apartheid, tribunale Usa esamina denunce vittime contro banca

NEW YORK - Un tribunale di New York ha esaminato ieri una richiesta di rigetto delle denunce inoltrate da vittime dell'apartheid in Sudafrica contro quattro società internazionali, tra cui UBS. La decisione dovrebbe essere presa entro tre settimane.

I querelanti hanno nuovamente accusato UBS, la banca Barclays, il costruttore automobilistico Daimler e IBM d'avere direttamente sostenuto il regime segregazionista. Violando l'embargo internazionale contro Pretoria, i gruppi hanno consapevolmente partecipato alle violazioni dei diritti dell'uomo commesse contro la popolazione di colore, ha dichiarato il principale avvocato dei querelanti, Michael Hausfeld.

Dal canto suo, il legale di UBS Francis Barron ha chiesto alla giudice, Shira Scheindlin, di respingere le denunce. Ha ricordato che Washington e Pretoria si sono pronunciate contro questa procedura, che minaccia le relazioni tra i due Paesi. Inoltre, stando a Barron, la querela è di competenza di un tribunale sudafricano.

Per la giudice il solo fatto di commerciare con il governo dell'apartheid non costituisce delitto. Ha dunque chiesto ai querelanti di provare che le attività delle quattro società hanno effettivamente prodotto violazioni dei diritti dell'uomo.

Denunce contro i quattro gruppi erano già state inoltrate nel 2002 sulla base dell'Alien Tort Act, che permette di perseguire società attive negli Stati Uniti. Erano tutte state respinte per mancanza di prove.

Michael Hausfeld è fiducioso: questa volta la giustizia accetterà le denunce, ha detto all'ATS. Il legale si aspetta una decisione tra circa tre settimane.

Michael Hausfeld è uno degli avvocati che avevano attaccato le banche svizzere in nome delle vittime dell'Olocausto negli anni Novanta. Già allora era opposto a Francis Barron.

ITALIA

MISSIONARI DA CASTELVOLTURNO: “QUI PACCHETTO SICUREZZA APPLICATO DA TEMPO”

“Dallo scorso ottobre, qui, a Castelvolturno, alcune centinaia di immigrati irregolari sono stati arrestati e smistati nei vari centri di identificazione e di permanenza temporanea; fa tutto parte di un piano attuato lentamente dietro il quale ci sono le pressioni di potentati economici locali interessati al litorale e chiari collegamenti al cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, attualmente in discussione in parlamento ma che qui sembra già applicato nella sua sostanza”: padre Giorgio Poletti, missionario comboniano e parroco degli immigrati di Castelvolturno, parla alla MISNA dell’aria che si respira nel centro del casertano che lo scorso settembre fu teatro di un agguato camorrista costato la vita a sette immigrati africani. “Da allora, la situazione per i circa 6000 immigrati che cercano di sopravvivere come possono si è fatta più difficile - aggiunge padre Giorgio - e nel silenzio dei mezzi d’informazione, le forze dell’ordine si stanno concentrando proprio su di loro; con grande beneficio della camorra che, con forze dell’ordine e governo concentrati sui migranti irregolari, si sta riprendendo dai pesanti colpi subiti nei mesi scorsi”. Secondo stime dei missionari comboniani, almeno 5000 dei circa 6000 immigrati che vivono a Castelvolturno sono africani, provenienti soprattutto da Nigeria e Ghana; il restante migliaio è originario dell’Europa dell’Est; per vivere lavorano spesso in nero e per pochi euro alle dipendenze di italiani.

Pomigliano d'Arco si ferma: spettro disoccupazione per migliaia di lavoratori

Sciopero generale, oggi, dei metalmeccanici delle aziende di Pomigliano d'Arco: non solo Fiat, ma anche l' indotto. Quattro le ore di astensione dal lavoro per esprimere solidarietà alle tute blu dello stabilimento Fiat Auto della cittadella industriale alle porte di Napoli. In piazza accanto ai lavoratori delle industrie della zona anche scolaresche, parrocchie, sindacati e commercianti.

Trenitalia: "Abbiamo portato via ad Alitalia il 50% dei passeggeri. E ora puntiamo sul low cost"

Treniitalia punta al mercato low cost. Lo ha detto oggi Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo, anticipando l'intenzione di riservare una parte dei posti della seconda classe sui treni ad alta velocita a biglietti low cost.

Trenitalia, soprattutto attraverso il progetto Alta Velocità, "ha sottratto ad Alitalia quasi il 50% del traffico passeggeri. I nostri treni sono sempre pieni, gli aerei un po' più vuoti", ha detto Moretti a Panorama del Giorno su Canale 5.

Un'inchiesta di Altroconsumo, intanto, rivela il 'doppio binario' delle ferrovie italiane: sul primo i 'Frecciarossa' ad alta velocità, sul secondo treni vecchi, lenti e sporchi, su cui viaggiano ogni giorno due milioni di pendolari, con scarsa puntualità. Su 571 treni a lunga percorrenza presi in esame in due differenti periodi, il 64% è risultato in ritardo, compresi quelli ad alta velocità.

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gror090227 (last edited 2009-02-27 18:24:55 by anonymous)