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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

Tre antifascisti del TPO di Bologna indagati Tre compagni del Tpo sono indagati per lo scontro con i fascisti di casa pound, avvenuto il 21 febbraio a Bologna durante un 'volantinaggio antifascista'.

ROM: ancora sgomberi e deportazioni

Per il momento, a pagare le conseguenze più gravi di questo clima di intolleranza e caccia allo straniero montata dai media e utilizzata dai politici, sono le persone di nazionalità rumena e senz'altro anche la comunità Rom.

E' di oggi la notizia di un incendio in un campo rom alla Borghesiana, campo che sorgeva su un terreno di proprietà di un italiano. L'incendio ha causato due vittime: una donna e un uomo rumeni sono rimasti ustionati gravemente e, sebbene non più in pericolo di vita, le loro condizioni restano gravi.

E poi ci è arrivata l'informazione di un rastrellamento effettuato in questi giorni nel campo di via Salone, vicino a Lunghezza. Si tratta di un campo molto sorvegliato, con videocamere, recinzioni e guardie a pattugliarne l'ingresso. La notizia non è comparsa sui giornali, ma operatori e operatrici riferiscono dell'arrivo nel campo di camion della Folgore. La popolazione del campo è stata rastrellata, con la scusa della ricerca di ipotetici trasgressori della legge. Sette persone sono state deportate. Quattro di loro si troverebbero a ponte galeria, mentre degli altri tre non se ne sa ancora nulla. Uno di questi è un uomo bisognoso di costanti cure ospedaliere.

TAV sentenza

26 condanne da tre mesi d'arresto a 5 anni di reclusione e un risarcimento danni di oltre 150 milioni di euro. E' la sentenza del processo che si e' chiuso a Firenze per i danni ambientali causati dai lavori per l'Alta velocita' tra Firenze e Bologna. Fra le persone condannate a 5 anni, figurano i vertici del Consorzio Cavet, che ha avuto in appalto i lavori Tav. Il processo si era aperto nel novembre 2004 a Firenze, per i danni ambientali causati dai cantieri dell'Alta velocita' tra i due capoluoghi. Una cinquantina gli imputati, fra i quali vertici e dipendenti del consorzio di imprese Cavet, che ha avuto in appalto i lavori Tav, ditte in subappalto, gestori di cave e di discariche. Fra le accuse, a vario titolo, i danni alle falde acquifere e ai torrenti, il furto d'acqua e la cessione illecita di rifiuti prodotti dall'opera. I magistrati che hanno coordinato le indagini avevano chiesto complessivamente condanne per oltre 180 anni di reclusione Per l' accusa, i lavori della Tav, tra prosciugamento di torrenti e falde acquifere e la contaminazione provocata dallo smaltimento dei residui di escavazione, hanno provocato danni per 751 milioni di euro. L'inchiesta, raccontata in oltre 100 faldoni e 3 dvd, porto' nell'estate 2001, anche al sequestro temporaneo dei cantieri. Ma l'alta velocità, continua a seminare morte. Ieri un operaio di Torino, e' morto in un incidente sul lavoro verificatosi in una galleria di un cantiere della Tav nel territorio di Caivano, nel napoletano.

Sardegna: incidente sul lavoro

Sardegna/ Tempio, grave un operaio ferito in sugherificio Un 57enne ha riportato la parziale amputazione delle gambe E' in gravissime condizioni l'operaio ferito ieri in un incidente sul lavoro avvenuto in un sugherificio di Tempio. L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio: l'operaio era intento allo svuotamento di un silos contenente polveri di sughero quando è rimasto incastrato all'interno del macchinario che lo ha trascinato sul fondo della struttura. Soccorso da un collega, è stato poi liberato dai vigili del fuoco.

l'Ilva di Taranto ci risarcisca Richieste di risarcimento milionarie sono state presentate dagli eredi di alcuni operai morti per malattie che avrebbero contratto lavorando all’interno dello stabilimento siderurgico Italsider prima e Ilva poi. Sono imputati 32 ex dirigenti del Siderurgico per cooperazione in omicidio colposo e cooperazione in omissione colposa di cautele o difese contro gli infortuni sul lavoro. Una trentina i casi di operai morti o che hanno contratto gravi malattie lavorando a contatto con quella che il pm ha definito «una particolare miscela di elementi dannosi per la salute». L’udienza preliminare è stata aggiornata al 20 aprile prossimo.

Taranto: rimandata l'udienza per l'assassinio di Carmela E' stata rimandata l'udienza del nuovo processo per le violenze sessuali e l'assassinio di Carmela, la ragazza di 13 anni che nell'aprile 2007 si buttò dal un balcone per gli stupri subiti e per l'indifferenza/colpevolizzazione verso di lei delle istituzioni. Carmela, infatti, invece di essere sostenuta, è stata rinchiusa in un istituto e riempita di psicofarmaci. Dall'inizio del processo le donne si sono organizzate per partecipare alle udienze e alcune si costituiranno parte civile.

Cosenza: una esemplare storia dell'orrore Riportiamo la storia di una donna, sequestrata da un uomo alla fermata dell'autobus, sotto gli occhi indifferenti dei passanti. La donna è stata tenuta segregata in un capannone per una decina di giorni. L'uomo ogni giorno chiudeva il capannone e tornava ogni giorno per ripetere le violenze sessuali sulla donna. Dopo le violenze l'uomo ha riportato la donna alla stazione degli autobus. Qui un altro uomo di 34 anni, con la scusa di aiutarla, l'ha portata in un altro capannone dove per altri cinque giorni l'ha sottoposta a violenze ed abusi sessuali. La donna è riuscita alla fine a liberarsi approfittando dell'assenza del suo secondo aguzzino ed ha denunciato le violenze subite ai carabinieri. Ci sono tanti elementi agghiaccianti in questa vicenda, non ultima l'indifferenza dei passanti: in entrambe le occasioni, infatti, la donna ha gridato, ha chiesto aiuto, ma nessuno è intervenuto. Oltre il 70% delle violenze maschili contro le donne, avvengono tra le quattro mura domestiche. Ma anche quando avvengono per strada e in luoghi pubblici si consumano nell'indifferenza e spesso grazie ad essa.

ESTERI

GAZA

Altre due persone sono morte oggi in Egitto in seguito alle ferite riportate nella Striscia di Gaza durante l’operazione 'Piombo Fuso'. Sale così a 1455 il numero delle vittime, per la maggior parte civili palestinesi, dell'offenisva israeliana.

La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa palestinese Ma’an, secondo la quale sono almeno cento le persone morte per le ferite riportate dalla fine delle ostilità.

Anche oggi l’aviazione israeliana - in risposta ai 18 razzi e proiettili di mortaio lanciati sul Negev negli ultimi quattro giorni - ha bombardato i tunnel di Hamas al confine con l’Egitto, ferendo sei persone, mentre i soldati hanno sparato contro alcuni contadini palestinesi nella città di Al-Farrahin, ad est di Khan Younis, costringendoli ad abbandonare il proprio lavoro nei campi.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa italiana Misna, sarebbero undici le vittime degli attacchi israeliani, che sono proseguiti dopo il cessate il fuoco. Tel Aviv infatti continua a tenere sotto controllo una fascia di territorio di un chilometro lungo tutto il confine.

NIGERIA

Un oleodotto della Royal-Dutch Shell e' esploso nel sud della Nigeria. Lo ha riferito un portavoce del gruppo petrolifero. L'esplosione ha riguardato una condotta che alimenta il terminal per l'export di Escravos.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Fosforo bianco in Israele. documentio della Stella di david pubblicato sul sito di peacerporter ammette che l'esercito israeliano è in possesso di munizioni di fosforo bianco

http://it.peacereporter.net/articolo/14395/Il+documento+della+Stella+di+David+Rossa+israeliana%2C+sulle+munizioni+al+fosforo+bianco

L'accord est signé en Martinique, statu quo en Guadeloupe

A Fort-de-France, les partenaires se sont entendus sur une augmentation de 200 euros nets mensuels pour les bas salaires. A Pointe-à-Pitre, la fin de la grève générale est, elle, toujours incertaine.

Un accord cadre sur les salaires a été signé mardi matin en Martinique, prévoyant une augmentation de 200 euros nets mensuels pour les salaires jusqu'à 1,4 smic, ont annoncé à la presse le patronat et le "Collectif du 5 février".

En GUadeloupe en revanche, le protocole d'accord conditionnant l'issue de la grève générale n'a pu être signé lundi soir par le préfet et le collectif LKP, faute de temps, a-t-on appris auprès des deux parties.

"Il n'y aura pas de signature d'accord ce soir parce que le collectif est en train d'examiner le document qui doit être signé", a indiqué une porte-parole de la préfecture.

"C'est la vérité", a confirmé Max Evariste, secrétaire général de Force ouvrière (FO), membre du LKP, interrogé par l'AFP.

Dimanche, Elie Domota, porte-parole du LKP, avait douché les espoirs d'une suspension immédiate du mouvement en Guadeloupe, en annonçant que la décision sur la suite du mouvement serait prise "lundi après-midi".

Une fois que le collectif, à l'origine de la grève générale entrée lundi dans sa 42ème journée, aura examiné ce document, "il le renverra au préfet qui à son tour l'examinera", a-t-on ajouté à la préfecture.

"Compte-tenu de l'heure", ce processus ne pourra déboucher lundi sur la signature du texte, dont le collectif a fait un préalable à toute suspension du mouvement entamé le 20 janvier.

"On va le lui envoyer cette nuit mais il n'y aura pas de signature cette nuit", a précisé M. Evariste, faisant référence au projet d'accord.

Ce document, réclamé par le collectif, doit recenser les avancées obtenues au cours de la négociation, notamment la liste des 100 familles de produits susceptibles de bénéficier d'une baisse de prix.

Un avant-projet de cette liste a été transmis au LKP qui l'étudiait lundi soir, a-t-on appris de source proche des négociations.

Lundi matin (début d'après-midi à Paris), les partisans du collectif guadeloupéen LKP ont maintenu la pression, en manifestant devant les portes restées closes d'un vaste centre commercial de Baie-Mahault (8 km à l'ouest de Pointe-à-Pitre).

(Source AFP)

ITALIA

INCENDI: DUE USTIONATI IN CAMPO ABUSIVO ALLA BORGHESIANA (2) CRO S43 QBXL INCENDI: DUE USTIONATI IN CAMPO ABUSIVO ALLA BORGHESIANA (2) (ANSA) - ROMA, 3 MAR - I due ustionati nell' accampamento abusivo realizzato alla Borghesiana, un uomo e una donna romeni, sono stati ricoverati nel reparto ustionati del sant'Eugenio. Non sono in pericolo di vita ma le loro condizioni, contrariamente a quanto appreso in precedenza, sono gravi. Entrambi hanno sofferto ustioni sul 30% del corpo. Secondo quanto riferito, le fiamme potrebbero esser state scatenate da una piccola fuga di gas che si è incendiato a causa di una fiamma libera. Il campo, dove vivono esclusivamente extracomunitari, è stato realizzato abusivamente con alcune casette in muratura e due container su un terreno di proprietà di un italiano.

TRUCK CENTER UN ANNO DOPO La città non dimentica

03/03/2009 Nel giorno del primo anniversario della morte di cinque operai molfettesi (Guglielmo Mangano, Luigi Farinola, Michele Tasca, Biagio Sciancalepore e Vincenzo Altomare), deceduti nel tragico incidente della Truck Center, la città tutta si stringe nel doloroso ricordo di un giorno che ha segnato profondamente l'intera comunità. Riportiamo, di seguito, le parole del sindaco, sen. Antonio Azzollin, a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la città: “Andando oltre le commemorazioni ufficiali, la comunità di Molfetta continua, ogni giorno, a celebrare la memoria dei suoi cinque concittadini che un anno fa morirono sul lavoro alla Truck Center. Non potremo mai dimenticare quella tragica catena umana di solidarietà che li ha visti cadere da eroi nel tentativo disperato di soccorrersi l’uno con l’altro. Con sommesso dolore e in silenzio continuiamo sempre a ricordare quella tragedia assurda, a unirci al dolore dei familiari e a operare in concreto per far sentire loro il nostro sostegno. In ogni sede, inoltre, diamo il nostro contributo a tutte quelle iniziative che puntano ad evitare il ripetersi di altre tragedie sul lavoro» Questa mattina è stata deposta una corona in via Caduti sul Lavoro.

di redazione@laltramolfetta.it

l'Ilva di Taranto ci risarcisca»

Richieste di risarcimento milionarie sono state presentate dagli eredi di alcuni operai morti per malattie che avrebbero contratto lavorando all’in - terno dello stabilimento siderurgico Italsider prima e Ilva poi. Oltre a una decina di familiari delle vittime, ha chiesto di costituirsi parte civile anche la Fiom Cgil. Sono imputati 32 ex dirigenti del Siderurgico per cooperazione in omicidio colposo e cooperazione in omissione colposa di cautele o difese contro gli infortuni sul lavoro. Una trentina i casi di operai morti o che hanno contratto gravi malattie lavorando a contatto con quella che il pm Italo Pesiri ha definito «una particolare miscela di elementi dannosi per la salute».

Gli episodi presi in esame riguardano un arco di tempo di 35 anni. Tra le carte processuali c’è la storia in filigrana dell’Italsider, della monocultura siderurgica, del passaggio dalle Partecipazioni statali al Gruppo Riva, della lotta all’inquinamento. La magistratura tarantina ha puntato l’indice sulle conseguenze sociali, sanitarie e ambientali della presenza dello stabilimento siderurgico. In alcuni casi, come evidenziato dall’avv. Giuseppe Lecce, uno dei difensori di parte civile, le consulenze tecniche hanno già evidenziato il nesso di causalità fra le patologie di cui sono rimasti vittime gli operai ed il loro luogo di lavoro e l’Inail eroga già assegni vitalizi agli eredi. Il legale ha citato per la responsabilità civile il rappresentante legale pro tempore dell’Ilva. Gli imputati, sempre a parere del pm Pesiri, avrebbero omesso di informare i dipendenti dello stabilimento dei rischi che la loro salute stava correndo alla luce delle sostanze e degli elementi, come le polveri, con cui avevano contatto.

Gli altri familiari delle vittime sono rappresentati in giudizio dagli avvocati Rosario Orlando (che ha chiesto per tre assistiti un risarcimento di un milione e mezzo di euro), Stefania Pollicoro, Caterina Campanelli e Francesco Nevoli. L’inchiesta fu avviata in seguito a una denuncia contro ignoti presentata da un avvocato di Matera, figlio di un operaio del Siderurgico morto per neoplasia. Le indagini sono state supportate dall’acquisizione di un’imponente mole di documenti e di testimonianze e dalle consulenze tecniche assegnate per ricostruire, partendo dalle cartelle cliniche degli operai deceduti per malattie ritenute di natura professionale, la diretta conseguenza del decesso con l' assorbimento o l' inalazione di sostanza letali, prima fra tutte l' amianto, che è comunque la sostanza che ha causato le morti per asbestosi.

Sono finiti sul banco degli imputati coloro che fra il 1960 ed il 1995, ha ricoperto ruoli dirigenziali nell’ambito dell’allora Italsider-Ilva. Il cocktail di sostanze tossiche sarebbe stato composto soprattutto da acidi tossici, apirolio, diossina, polveri di amianto, polveri sottili, carbone, silice, particelle di ferro, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, policlorobifenili, mercurio, anidride carbonica. I dirigenti avrebbero dovuto informare i dipendenti dei rischi che correvano. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 20 aprile prossimo. In quella sede, i difensori degli imputati presenteranno le loro eccezioni e il gup Carriere si esprimerà sulle richieste di costituzione di parte civile.

3/3/2009

Sardegna/ Tempio, grave un operaio ferito in sugherificio Un 57enne ha riportato la parziale amputazione delle gambe

Cagliari, 3 mar. (Apcom) - E' in gravissime condizioni l'operaio ferito ieri in un incidente sul lavoro avvenuto in un sugherificio di Tempio. Giovanni Biosa, 57 anni, questo il nome dell'uomo, è ricoverato in rianimazione all'ospedale di Olbia, ha riportato la parziale amputazione delle gambe. L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio: l'operaio era intento allo svuotamento di un silos contenente poveri di sughero quando è rimasto incastrato all'interno del macchinario che lo ha trascinato sul fondo della struttura. Soccorso da un collega, è stato poi liberato dai vigili del fuoco. Sull'episodio sono state aperte due inchieste: una della Procura di Tempio, l'altra dell'Ispettorato del Lavoro.

SCUOLA: GELMINI, NESSUN PROBLEMA PER TEMPO PIENO

(AGI) - Roma, 3 mar. - Le famiglie che hanno richiesto il tempo pieno, nell'iscrizione dei bambini alla scuola elementare, "saranno assolutamente soddisfatte". E' quanto ha ribadito il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, secondo cui "con un miglore impiego delle risorse siamo riusciti non solo a mantenere il tempo pieno ma anche ad aumentarlo". "Non prevedo problemi - ha detto Gelimini intervistata da Maurizio Belpietro nel corso della trasmissione Panorama del giorno su Canale 5 - ho parlato con molti direttori scolastici regionali e le notizie sono tranquillizzanti".

Siparietto


Gr 9:30

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gror090303 (last edited 2009-03-03 18:41:18 by anonymous)