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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Stupri e omicidi "corretivi" per le lesbiche in Sudafrica

Sta diventando una vera e propria piaga sociale, in Sudafrica, lo stupro di gruppo usato come mezzo per 'curare' le donne lesbiche. Lo denuncia oggi un rapporto della Organizzazione non governativa (Ong) ActionAid intitolato 'Crimini d'odio: l'aumento dello stupro correttivo in Sudafrica'.

Sempre piu' spesso bande di uomini sudafricani attaccano, violentano e in alcuni casi uccidono donne il cui orientamento sessuale e' ritenuto una malattia da estirpare. La gravita' della situazione e' apparsa evidente dopo il caso di Eudy Simelane, calciatrice, lesbica, stuprata e uccisa l'anno scorso.

La Costituzione sudafricana e' peraltro una delle piu' progressive e il Sudafrica e' stato il primo paese dell'Africa a legalizzare, nel 2006, il matrimonio tra omosessuali. I pregiudizi pero' restano, soprattutto nelle enormi periferie metropolitane e gli omosessuali, in particolare le donne, continuano ad essere sotto tiro. Solo a Citta' del Capo, secondo i dati raccolti da ActionAid, ogni settimana sono almeno dieci le lesbiche aggredite e costrette a subire quello che viene definito 'stupro correttivo'.

Una donna che lavora in un gruppo di supporto alle vittime di violenza sessuale, anche lei lesbica, ha raccontato ad ActionAid: "Veniamo insultate ogni giorno, aggredite e picchiate se camminiamo da sole, rischiamo costantemente di essere stuprate. Ci dicono, quelli delle bande, 'se ti violento poi tu righerai dritto, comprerai le gonne e imparerai a cucinare. Perche' avrai imparato come deve essere una vera donna' ".

Dal 1998 ben 31 lesbiche sono state assassinate in Sudafrica da aggressori omofobici, ma la cifra e' probabilmente molto al di sotto della realta'. E i crimini di questo tipo sono in continuo aumento. Anche perche', secondo ActionAid, la polizia e la magistratura non riescono quasi mai ad arrestare e a condannare i colpevoli. Solo due dei 31 omicidi sono finiti con un processo e solo in un caso il tribunale ha emesso sentanza di condanna.

Turchia: 60 arresti in 6 città / Le organizzazioni socialiste in Turchia, tenute costantemente sotto attacco dal terrorismo di stato, sono state colpite ancora una volta. Al termine delle perquisizioni domiciliari e presso le sedi effettuate dalla polizia turca, sono state arrestate circa 60 persone e per molte altre sono stati spiccati dei mandati di cattura. All’alba del 10 marzo, la polizia ha perquisito gli uffici delle organizzazioni socialiste e le case dei loro attivisti simultaneamente in Istanbul, Ankara, Izmir, Adana, Antakya e Mersin. Ad Istanbul la Polizia ha perquisito l’ufficio centrale dell’ESP e sequestrato hard disks, computer portatili e molto altro materiale. Alle 05.30 del mattino la Polizia ha perquisito l’ufficio della Gunes Agency in Aksaray, Istanbul, dove viene portata avanti la preparazione tecnica del giornale Atilim. Un computer portatile, due hard disks, 46 cd, lettere dei prigionieri politici e appunti personali dell’ufficio sono stati sequestrati e Cetin Poyraz è stato arrestato. Durante le perquisizioni domiciliari, Figen Yuksekdag, editrice del giornale Atilim è stata arrestata così come i corrispondenti del giornale Onder Oner e Muharrem Demirikiran. [ http://snipurl.com/dqqd0 ]

U.S.A., Chiesto l'arresto del "boia di Sobibor" / E' iniziato il conto alla rovescia per John Demjanjuk, passato alla storia come il "boia di Sobibor", il campo di sterminio nazista in Polonia dove vennero sterminate migliaia di ebrei. La Procura di Monaco di Baviera ha emesso un mandato di arresto contro l'88enne ucraino che dal 1952 vive negli Stati Uniti a Cleveland in Ohio. Il tribunale bavarese lo accusa di complicità nell'uccisione di almeno 29 mila ebrei. Ex operaio in una fabbrica d'auto, perse la cittadinanza americana nel 2002 dopo che era emerso il suo ruolo di carnefice nei lager nazisti. Già processato in Israele nel 1986 e condannato a morte perché ritenuto responsabile di crimini nel campo di Treblinka, venne rilasciato nell'agosto del 1993 quando il processo venne annullato grazie a una testimonianza che lo scagionò. [ http://snipurl.com/dqqe5 ]

Sony France licenzia, i lavoratori sequestrano l'amministratore / L'amministratore delegato della multinazionale Sony France, Serge Foucher, è da ieri sera trattenuto dai suoi dipendenti all'interno dell'impianto di Pontnox-sur-l'Adour, nel sud ovest della Francia. I salariati sono mobilitati in una protesta contro i licenziamenti previsti in seguito alla chiusura della fabbrica fissata al 17 aprile prossimo. Secondo fonti sindacali, l'ad del gruppo si era recato ieri nella sede di Pontnox-sur-l'Adour per incontrare i 311 dipendenti un'ultima volta prima delle chiusura dell'impianto. I lavoratori, ritenendo che l'azienda ignorasse le loro richieste, hanno quindi trattenuto il dirigente nella sala riunioni dove ha passato la notte, ha detto oggi il delegato sindacale Patrick Hachaguer. "Non vuol sentire - aveva dichiarato ieri il sindacalista - e noi non abbiamo trovato altra soluzione". [ http://snipurl.com/dqqht ]

IL PARLAMENTO TORNA A RIUNIRSI A MOGADISCIO

Il parlamento somalo si è riunito a Mogadiscio, per la prima volta dalla creazione del governo federale di transizione (tfg) nel 2006. Lo ha reso noto il portavoce dell’Assemblea Sheikh Adan Mohamad Nur, precisando che nel corso dell’incontro i deputati si sono accordati sulla nomina di alcuni esponenti della vecchia opposizione dell’Alleanza per la ri-liberazione della Somalia (Ars), confluiti nel nuovo governo di unità nazionale, e rappresentanti della società civile. Il parlamento non ha finora presentato proposte di voto, ma l’attività legislativa vera e propria comincerà durante la prossima seduta prevista nella capitale somala il 16 marzo. Secondo la stampa locale, che dà ampio risalto alla notizia, percepita come un ulteriore passo avanti nel cammino per la pacificazione e la stabilizzazione del paese, hanno preso parte all’assemblea 289 deputati sugli attuali 550. Prima di essere trasferito per motivi di sicurezza diversi mesi fa a Gibuti, il parlamento somalo si era sempre riunito Baidoa, circa 260 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio dove, per l’occorrenza, era stata allestita una sala riunioni all’interno di un granaio.

MADAGASCAR: CARRI ARMATI NELLA CAPITALE

Militari dissidenti dalla linea governativa hanno dispiegato nella notte carri armati nella capitale malgascia con la dichiarata intenzione di impedire l'arrivo di non meglio precisati mercenari e quella implicita di sollecitare una conclusione del braccio di ferro che oppone da settimane il presidente Marc Ravalomananna al leader dell'opposizione Andry Rajoalina. In una situazione di totale confusione, le truppe hanno rotto la neutralità che aveva caratterizzato la loro posizione. Due giorni fa c'era stato un confuso cambiamento al vertice delle forze armate, pare senza il consenso del presidente, che si è rivolto alla popolazione di Antananarivo affinchè respinga i ribelli. Il servizio dal Madagascar con Rosangela, della redazione, che in questi giorni si trova nell'isola malgascia di Nosy Bay

ITALIA

BARI: GIOVANE NIGERIANA VITTIMA DELLE POLITICHE DISCRIMINATORIE

Era costretta alla condizione di clandestinità da alcuni mesi, per vivere faceva la prostituta nei dintorni di Bari e per paura di essere denunciata da un medico non è andata in ospedale: è morta così, per una tubercolosi polmonare avanzata, Bati Joy Johnson, 24enne di origine nigeriana. La giovane è stata trovata agonizzante da un cliente venerdì sera nelle campagne alle porte del capoluogo pugliese ed è morto dopo un'agonia di diversi giorni. Il commento di Lorenzo Trucco, dell'Associazione Giuristi Italiani.

Caffarella: PM non convalida il fermo di Loyos, emessa un'ordinanza contro la Polizia rumena / "Non e' stato convalidato il fermo per la calunnia nei confronti di Ratz ma e' stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare per calunnia nei confronti della polizia romena". E' quanto dichiara il pm di Roma Vincenzo Barba al termine dell'interrogatorio di Alexandru Loyos, uno dei due romeni indagati per lo stupro della Caffarella avvenuto il 14 febbraio a Roma. [ http://snipurl.com/dqpx0 ]

Pubblicato bando per la costruzione di un deposito di scorie radioattive a Sessa Aurunca

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un bando per la costruzione di un deposito di rifiuti radioattivi a Sessa Aurunca, il comune che ospita nel proprio territorio l'ex centrale nucleare del Garigliano.

L'importo del bando della Sogin (la societa' del Tesoro che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani) e' pari a 7,1 milioni di euro. La domanda di partecipazione al bando che prevede un tempi di esecuzione dell'impianto di 540 giorni dovra' pervenire entro il prossimo 10 aprile.

La costruzione del deposito temporaneo per i rifiuti radioattivi era stata gia' prevista nell'ordinanza del 2006 dell'allora commissario delegato per la Sicurezza dei Materiali Nucleari, Carlo Jean.

Le case degli onorevoli "off limits" per le forze dell'ordine anche in caso di abusi edilizi

Le case dei parlamentari, non possono essere perquisite dalle forze dell'ordine alla ricerca di indizi che provino l'avvenuto abuso edilizio.

Questo il verdetto della Cassazione con la sentenza 11170 che ha annullato tutti gli atti ispettivi e la sentenza di condanna emessa a carico del vicepresidente del Senato Domenico Nania (Pdl) per aver ristrutturato, senza le prescritte autorizzazioni, la villa di famiglia, in provincia di Messina.

Nell'abitazione di Nania - a seguito di una denuncia anonima - erano entrati i carabinieri il 19 dicembre 2003 per compiere un "accertamento a sorpresa". In seguito, nella villa, entrarono anche, per due volte, i tecnici del comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli accertamenti si conclusero con la redazione di verbali, rilievi tecnici e fotografici mentre non fu effettuato alcun sequestro in quanto i lavori erano risultati ultimati.

Senza successo Nania aveva sostenuto davanti ai giudici di merito che "essendo egli senatore della Repubblica, gli accertamenti compiuti all'interno della sua abitazione, cosi' come le testimonianze dei verbalizzanti che hanno riferito sugli esiti degli accertamenti stessi, erano inutilizzabili". La Cassazione gli ha, invece, dato ragione rilevando che "nessun membro del Parlamento puo' essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare senza autorizzazione della Camera di appartenenza" anche nel caso in cui dall'abitazione perquisita non sia stato prelevato nulla e si sia trattato, da parte dei pubblici ufficiali, di una "semplice visione dei manufatti".

E' stata cosi' annullata la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Messina il 10 aprile 2007.

Aumenta la violenza sulle donne, in casa e durante il matrimonio

La violenza sulle donne non solo fisica, ma anche psicologica, continua a crescere e il luogo di eccellenza continua ad essere il focolare domestico.

Questa la denuncia dell'associazione di volontarie Telefono Rosa sulla base dei dati delle richieste di aiuto da parte delle donne vittime illustrati oggi in occasione del ventennale dell'Associazione.

In crescita anche nel 2008, il numero di vittime di violenza che decidono spontaneamente di rivolgersi al "Telefono Rosa", in cerca di un aiuto o di specifiche consulenze. Se, infatti, nel corso del 2007 si sono registrati 1.492 casi di richieste di aiuto, il numero di testimonianze di violenza, nel 2008, raggiunge i 1.744 casi, 1.457 dei quali provenienti da cittadine italiane e i restanti 287 da donne straniere. Per le vittime italiane e' possibile notare una maggiore concentrazione di contatti all'interno delle fasce di eta' comprese tra i 35 ed i 54 anni.

Il 48% delle vittime che hanno contattato il "Telefono Rosa", evidenzia ancora l'organizzazione, la violenza ha iniziato a manifestarsi nel corso del matrimonio, ma e' da notare come spesso queste donne non riescano a liberarsi della violenza anche in assenza di vincoli matrimoniali: accanto all'11% di quante subiscono maltrattamenti durante la convivenza (la percentuale raggiunge il 16% tra le vittime straniere) vi e' un significativo 12% di vittime che hanno iniziato a subire atti violenti gia' nel periodo del fidanzamento.

Dai dati emerge, inoltre, come, spesso, gli autori della violenza pongano in essere personalita' duplici e comportamenti che tendono a separare e distinguere l'atteggiamento in casa e quello in pubblico. Questo rende complesso agli occhi degli estranei intuire il disagio che colpisce queste donne. Alla domanda "Il comportamento violento di esprime solo in famiglia?" risponde "si" il 69% delle vittime italiane.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia; piano di Obama per resa PKK, stampa

ANKARA - Gli Stati Uniti hanno preparato un piano comprendente numerose iniziative di carattere politico per convincere i curdi appartenenti al separatista Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) a deporre le armi e mettere fine alla lotta armata contro l'esercito turco. Lo rende noto il quotidiano Sabah secondo il quale il piano era all'ordine del giorno dell'agenda dei lavori in occasione della recente visita della segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ad Ankara.

La stessa fonte riferisce che, in occasione dell'incontro, i diplomatici Usa hanno intrattenuto colloqui con esponenti politici curdi tra i quali Esat Canan, Serafettin Elci e Orhan Miroglu, proponendo loro un'amnistia generale come primo passo verso la soluzione del problema. I diplomatici Usa avrebbero inoltre discusso delle problematiche legate alle trasmissioni Tv in lingua curda dell'emittente di Stato turca Trt-Ses.

Il governo di Ankara, come anche l'Ue e gli Usa, considera il Pkk un'organizzazione terroristica e lo accusa di essere responsabile della morte di oltre 40.000 persone dall'inizio della lotta armata nel 1984.


Il presidente statunitense, Barack Obama, ha annunciato la possibilità di inviare soldati al confine con il Messico. La misura vorrebbe essere una risposta alla crescente violenza che si sta registrando nella zona, nelle guerre fra bande di narcotrafficanti.

Obama ha però specificato che al momento nessuna decisione è ancora stata presa. "Esamineremo la situazione e vedremo se ha senso schierare la Guardia Nazionale e in quali condizioni - ha dichiarato in un'intervista rilasciata alla Casa Bianca ad alcune testate locali. Il presidente ha precisato di non essere "interessato a militarizzare la frontiera", ma - ha aggiunto - "è inaccettabile che ci siano gang di narcotrafficanti che attraversano il confine e uccidono cittadini americani". Dall'inizio dell'anno un migliaio di persone sono già state uccise lungo il confine nella lotta per il controllo del traffico di droga. Durante il fine settimana Obama ha ricevuto un resoconto della situazione dal capo degli Stati Maggiori del Pentagono, Mike Mullen, di ritorno da Città del Messico.

Pakistan in rivolta

Avvocati e opposizioni in marcia contro il governo. Scatta la repressione

Mentre nelle Aree Tribali proseguono i bombardamenti aerei statunitensi - l'ultimo questa notte con almeno 28 morti - il Pakistan rischia di sprofondare in una nuova violenta crisi politica.

Arresti di massaBombe e repressione. Nelle stesse ore in cui gli aerei Predator statunitensi bombardavano il campo d'addestramento del comandante talebano Fazal Saeed nell'area tribale di Kurram (il settimo raid del 2009, il 46° in sette mesi), nelle principali città del Paese le forze di sicurezza arrestavano migliaia di avvocati e oppositori politici che stavano partendo per la 'lunga marcia' di protesa contro il governo Zardari che lunedì doveva convergere davanti al parlamento di Islamabad. Rispolverando le vecchie leggi dell'epoca coloniale britannica, il governo ha vietato raduni e manifestazioni in tutto il Paese, ha sguinzagliato polizia e paramilitari dei 'Rangers Force' per arrestare tutti i capi della protesta e infine ha militarizzato la capitale, bloccando le principali strade d'accesso al parlamento con barriere di container. C'è il timore che la linea dura scelta dal governo possa far precipitare la situazione.

Lotta per il potere. A guidare la protesta anti-governativa sono le associazioni di avvocati che da tre anni chiedono il reinsediamento del popolarissimo giudice-capo della Corte Suprema Iftikhar Mohammed Chaudhry, rimosso dal generale Musharraf, e il partito d'opposizione dell'ex premier Nawaz Sharif, a cui l'attuale Corte ha recentemente imposto il divieto di candidarsi a future elezioni. Una mossa clamorosa, questa contro Sharif, orchestrata dal presidente Asif Ali Zardari proprio per evitare che il suo antagonista possa diventare premier e reinsediare un'alta Corte indipendente, che non esiterebbe ad avviare contro di lui un procedimento d'impeachment per tutti i reati di corruzione di cui Zaradari si è notoriamente macchiato. La lotta per il potere tra il Zardari e Sharif, iniziata in sordina subito dopo l'uscita di scena di Musharraf e di Benzair Bhutto, sta esplodendo assieme a tutte le contraddizioni di un Paese che sperava di passare dalla dittatura militare alla democrazia e che invece è rimasto impantanato in mezzo a un pericoloso guado.

HAMAS CONDANNA LANCIO DI RAZZI SU ISRAELE

Hamas ha condannato il recente lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele dicendo che “questo non è il momento adatto per attacchi di questo tipo”; attraverso una nota diffusa dal ministero degli Interni della Striscia, il movimento palestinese ha precisato di non aver nulla a che fare con gli attacchi in questione e di aver avviato un’inchiesta con l’obiettivo di rintracciare i responsabili. Una precisazione giunta mentre al Cairo sono in corso dall’inizio di questa settimana colloqui per la riconciliazione tra fazioni palestinesi e la creazione di un governo di unità nazionale. Fonti interne ai movimenti e ai partiti che partecipano agli incontri in Egitto hanno confermato che i negoziati procedono e che i rappresentanti di Hamas e Fatah stanno cercando un compromesso che riduca le distanze tra le rispettive posizioni sui colloqui di pace con Israele e il rilascio dei prigionieri. L’Egitto, impegnato in una difficile opera di mediazione tra i palestinesi e nei negoziati di pace tra questi ultimi e lo stato ebraico, ha ribadito più volte che qualsiasi governo frutto delle consultazioni dovrà accettare i precedenti accordi di pace con Israele. Fonti di stampa locale riferiscono che le autorità egiziane si aspettano di trovare entro oggi un'intesa sul prossimo governo di unità in modo da firmare un accordo complessivo entro fine mese; il Cairo avrebbe inoltre già avviato i preparativi per una cerimonia ufficiale da tenere il 30 marzo alla presenza del presidente egiziano, Hosni Mubarak.

APPROVATA NUOVA LEGGE SULLA PARITÀ DI GENERE

Prevenire e sradicare la violenza di genere in un paese in cui ogni tre giorni una donna viene assassinata da suo marito o ex-compagno: è l’obiettivo della nuova legge sulla parità di genere approvata dalla Camera dei deputati, “una necessità pendente per gli argentini”, come ha detto Maria Cristina Perceval, senatrice del ‘Frente para la Victoria’ (esecuvito). La nuova normativa, già passata al Senato lo scorso novembre, prevede l’istituzione di un Osservatorio della violenza contro le donne, nell’ambito del Consiglio nazionale della donna, incaricato di documentare dati e informazioni; le vittime saranno curate gratuitamente nei centri sanitari pubblici, sostenute con aiuti economici e assistite legalmente. La legge, ha aggiunto Perceval, “definisce chiaramente cosa di intende per violenza di genere in ogni ambito: non solo quello familiare, ma anche economico, lavorativo, sessuale e istituzionale e promuoverà il valore dell’uguaglianza”. Secondo i dati ufficiali più aggiornati, nei primi 10 mesi del 2008 sono state presentate 52.351 denunce, il 266% in più rispetto al 2006; solo nella provincia di Buenos Aires, presso i commissariati della donna e della famiglia se ne contano 166 al giorno.

Diritti umani: Turchia; denuncia Hrw dopo omicidio trans

ANKARA - L'uccisione di una transessuale turca impegnata nella difesa dei diritti dei gay, delle lesbiche e dei transgender sta suscitando nuove polemiche contro le autorità turche accusate di non fare abbastanza per contrastare il clima di violenza in cui nel Pese spesso in molti vivono sulla base dell'identità sessuale.

La denuncia viene dal gruppo per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw) che - in un comunicato trasmesso all'Agenzia di stampa italiana ANSA - ha reso noto che martedì scorso l'attivista del gruppo Lamba Istanbul Ebru Soykan, 28 anni, è stata accoltellata alla schiena e poi sgozzata nella sua abitazione nel centro della metropoli turca.

L'omicidio - come sostengono Hrw e Lambda - è ancora più grave in quanto il mese scorso la vittima si era rivolta all'ufficio del pubblico ministero chiedendo di essere protetta dalle violenze che da tempo subiva da parte di un uomo che più volte l'aveva picchiata e minacciata di morte. Nei giorni scorsi, ha riferito Lambda, l'uomo era stato fermato dalla polizia, interrogato per un paio d'ore e poi rilasciato. Adesso é in stato di fermo perché sospettato dell'omicidio.

"La polizia turca ha il dovere di prendere in esame tutte le minacce di violenza che siano attendibili, qualunque sia il sesso della vittima", ha detto Juliana Cano Nieto, portavoce di Hrw. Soykan è la seconda attivista del gruppo Lambda uccisa in meno di otto mesi. Lo scorso luglio, sempre a Istanbul, uno sconosciuto sparò e uccise Ahmet Yildiz mentre stava uscendo da un caffé. L'omicida non è mai stato trovato.

Un quarto delle aziende riduce l'orario di lavoro in Gran Bretagna

Un quarto delle aziende britanniche ha deciso di ridurre l'orario di lavoro per far fronte alla recessione e molte altre potrebbero fare presto altrettanto. E' quanto ha evidenziato uno studio condotto dall'organizzazione degli imprenditori Eef, riportato oggi dal Guardian.

Tuttavia, il crescente numero di questo genere di accordi minaccia i lavoratori con la paga piu' bassa, ammonisce lo studio, e la stessa riduzione dell'orario lavorativo puo' essere applicata per un periodo che oscilla tra i tre e i sei mesi. Se gli ordinativi delle industrie non dovessero migliorare in questo lasso di tempo, le aziende comincerebbero molto probabilmente a licenziare.

L'amministratore di Sony France trattenuto in fabbrica dai dipendenti e poi rilasciato

L' amministratore delegato di Sony France, Serge Foucher - che era bloccato da ieri sera all'interno dell'impianto dai dipendenti - e' uscito questa mattina dalla fabbrica.

L'amministratore delegato da ieri sera veniva trattenuto dai suoi dipendenti all'interno dell'impianto di Pontnox-sur-l'Adour, nel sud ovest della Francia. I salariati sono mobilitati in una protesta contro i licenziamenti previsti in seguito alla chiusura della fabbrica fissata al 17 aprile prossimo.

Secondo fonti sindacali, l'ad del gruppo si era recato ieri nella sede di Pontnox-sur-l'Adour per incontrare i 311 dipendenti un'ultima volta prima delle chiusura dell'impianto. I lavoratori, ritenendo che l'azienda ignorasse le loro richieste, hanno quindi trattenuto il dirigente nella sala riunioni dove ha passato la notte, ha detto oggi il delegato sindacale Patrick Hachaguer. "Non vuol sentire - aveva dichiarato ieri il sindacalista - e noi non abbiamo trovato altra soluzione".

Continuano intanto le trattative. Il problema è che la fabbrica di Pontnox-sur-l'Adour è specializzata nelle cassette per i videoregistratori, un prodotto ormai del passato. Un piano di riconversione degli impianti nella costruzione di pannelli solari è stato abbandonato nelle ultime settimane da Sony dopo le proteste dei sindacati per non esser stati consultati in via preventiva.

ITALIA

Roma, violentava le figlie da 10 anni. Arrestato

Hanno vissuto dieci anni di inferno due sorelle, che oggi hanno rispettivamente 17 e 18 anni, abusate sessualmente dal proprio padre.

L'uomo, un romano di 40 anni, e' stato arrestato dai carabinieri di Tivoli dopo la denuncia presentata dalle stesse giovani che hanno trovato il coraggio di porre fine al'incubo iniziato quando erano ancora adolescenti.

ROMA: GIULIETTO CHIESA, MI E' STATO IMPEDITO DI PARLARE CON I DUE RUMENI DELLA CAFFARELLA

Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - "Lo so benissimo che i tg nazionali non ne parleranno, ma mi e' stato impedito di parlare con i due rumeni incarcerati, con tutta una serie di trucchi". E' quanto dichiara l'europarlamentare Giulietto Chiesa uscendo dal carcere di Regina Coeli dove si era presentato per visitare i due rumeni indagati per lo stupro di San Valentino alla Caffarella a Roma.

Genova: muore un marinaio, si ferma il porto / Yuri Roshchin, un marinaio russo di 49 anni, è deceduto nel porto di Genova. L’incidente è avvenuto nella nave cargo 'Catherine' battente bandiera belga, del cui equipaggio il marinaio era membro. L'uomo è rimasto vittima di un trauma da schiacciamento che ha provocato le gravissime lesioni che hanno determinato la morte. Secondo una ricostruzione della Polmare, erano in corso le operazioni di scarico dei container dal garage della nave, quando la ralla (la motrice utilizzata per movimentare i container), guidata da un dipendente del Genoa Terminal, con una ruota è finita su un cavalletto che è stato sbalzato schiacciando il marinaio. Sempre ieri è avvenuto un altro incidente nel porto, per fortuna non mortale. Un portuale di Genova ha riportato varie ferite, tra cui un trauma del bacino. La vittima è un operaio della ‘Compagnia unica lavoratori merci varie’ (Culmv): precipitato da una scala a pioli a bordo di una nave della quale stava sistemando il carico. Ora è ricoverato all'Ospedale Villa Scassi, ma le sue condizioni non sono gravi. [ http://snipurl.com/dq3z7 ]

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror090313 (last edited 2009-03-13 18:28:10 by anonymous)