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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

ITALIA

TERREMOTO IN ABRUZZO: ANCORA IN CRESCITA IL BILANCIO DELLE VITTIME (corrisp. ROR 1)

I soccorritori continuano ininterrottamente fin dalle prime ore del mattino a scavare tra le macerie all'Aquila e in tutti i paesi colpiti dal violento sisma. Oltre mille i soccorritori, con mezzi leggeri per evitare nuovi crolli. Il numero delle vittime è destinato a salire oltre quota 100. Il bilancio ufficiale provvisorio è di 91 morti e oltre 1.500 feriti, molte migliaia di sfollati. Numero che aumenterà anche perché sono centinaia gli immigranti residenti nei centri della cintura aquilana, non tutti facilmente raggiungibili. Macedoni, marocchini, romeni, moldavi, africani da anni sono insediati nei centri storici di Poggio Picenze, Paganica, San Gregorio, Petogna; proprio quelli più colpiti dai crolli. Indispensabile sarà scavare tra le macerie di tutte le case abitate, lavoro che richiederà almeno alcuni giorni. Una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, e' stata avvertita intorno alle 18.40 all'Aquila: la terra ha tremato per circa tre secondi. Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza nazionale. Requisiti tutti gli alberghi della costa abruzzese per ospitare i senzatetto. Secondo il responsabile della protezione civile Guido Bertolaso, nominato commissario straordinario per il terremoto in Abruzzo, il centro dell'Aquila è inagibile: sono inagibili tutti gli edifici pubblici, inclusa la Prefettura. La commissione "Grandi rischi" (proff. Barberi e Boschi) il 30 marzo aveva detto che non c'erano elementi scientifici che facessero prevedere una scossa violenta. Bertolaso ha detto che una scossa così intensa era impossibile da prevedere, ma solo sei giorni fa, il 31 marzo, lo stesso Bertolaso aveva attaccato "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", ovvero un ricercatore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani. Il ricercatore, studiando lo sciame di terremoti che da settimane facevano tremare la regione, aveva avertito le autorità abruzzesi che il 29 marzo ci sarebbe stato un terremoto disastroso. Studiando le emissioni di un gas radioattivo fuoriuscite dal terreno, il radon, Giuliani aveva previsto una scossa almeno del quarto grado della scala Richter. Quella di questa notte, una settimana dopo la previsione, ha sfiorato il sesto. Giampaolo Giuliani è stato denunciato per procurato allarme.

TERREMOTO IN ABRUZZO: Polemiche dai Vigili del Fuoco (corrisp. ROR 2)

"Diciamo che l'attività della natura non si poteva limitare e nemmeno fermare ma un'azione di prevenzione era necessaria" racconta furibondo Antonio Jiritano a nome delle rappresentanze sindacali del pubblico impiego- Coordinamento nazionale dei vigili del fuoco. "La responsabilità è totalmente del sottosegretario Bertolaso. Come al solito ha avuto un atteggiamento saccente, quello del professore di turno, e ha sottovalutato le missive che da almeno due settimana continuavamo a inviare. Noi come Vigili del fuoco sono almeno 15 giorni che riceviamo richieste di informazione per questa attività sismica che prosegue da un paio di settimane. Noi avevamo il sentore che qualche cosa era nell'aria. Si poteva benissimo pensare a un'attività di prevenzione sul territorio. Non dico che bisognava evacuare la popolazione ma almeno portare avanti tutte quelle attività che avrebbero potuto evitare danni maggiori. A noi manca proprio l'attività di prevenzione sul territorio". Jiritano si lamenta del fatto che dal ministero abbiamo sottovalutato il problema e le richieste provenienti dai vigili del fuoco. "Oltretutto qualche professionista che aveva avvisato dei pericoli è stato anche denunciato per procurato allarme. Avevamo chiesto di attivare in tavolo propedeutico all'attività di preallarme. Ma non c'è stato nulla da fare: si gestiscono a vista le attività giornaliere ma non si fa prevenzione. Tale è stata la sottovalutazione del problema che il sottosegretario Bertolaso deve dimettersi. Sono anni ormai che l'attività di prevenzione della Protezione Civile non c'è. Ormai il loro lavoro è centrato solo sui grandi eventi. Viviamo in un paese a rischio sismico sotto cui si muovono quotidianamente le placche tettoniche. Nonostante tutto questo attività di prevenzione da parte della Protezione Civile non se ne vede. A cosa serve il sottosegretario se non fa valutazioni immediate?"

MILANO: IERI RIVOLTA AL CIE DI VIA CORELLI; FUGA DAL CIE DI TORINO (corrisp. Black Out dal CIE)

Intorno alle 22,30 di ieri sera i detenuti del centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano sono saliti in massa sui tetti dei gabbiotti nei quali sono rinchiusi. Al centro della rivolta i motivi di sempre: condizioni di vita inumane e contro la nuova legge che consente la reclusione per sei mesi. La polizia ha caricato i migranti usando, secondo gli stessi detenuti, non solo manganelli ma anche i calci dei lancialacrimogeni. Due migranti sono stati ricoverati in infermeria per le botte ricevute. A Torino, invece, 20 persone sono fuggite dal Cie di Corso Brunelleschi. Pare che in 4 siano riusciti a dileguarsi. Sentiamo Aziz cittadino marocchino recluso nel Centro.

ROMA: IERI CORTEO ANTIRAZZISTA A TOR BELLA MONACA (corrisp. 1 ROR / da 2'25")

BOLOGNA: SGOMBERATO IL BARTLEBY

Sgomberato stamattina all'alba Bartleby, spazio occupato due settimane fa dall'Onda Anomala di Bologna in via Capo di Lucca 30. Alle 6.15 di stamattina la Digos, polizia e carabinieri hanno scavalcato i cancelli e sono entrati nello stabile, dove dormivano una trentina di compagni. A 12 di loro sarebbero state notificate le denunce per l’occupazione. Dopo lo sgombero, gli studenti si sono recati in corteo sotto la sede del Rettorato, al 33 di via Zamboni, chiedendo di parlare con la prorettrice Paola Monari. La polizia ha però violentemente caricato gli studenti dell'Onda. Una ragazza di 21 anni, colpita alla testa da diverse manganellate, è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale Sant'Orsola. Al momento gli studenti dell'Onda sono in presidio permanente in centro. Alle 14 è stata indetta un'assemblea pubblica con presidio davanti al rettorato di via Zamboni, 33. Sentiamo Donatella.

ROMA: SARA' PROCESSATO L'EX DITTATORE ARGENTINO EMILIO MASSERA

Emilio Massera sarà processato in Italia per la morte di tre cittadini italiani durante la dittatura argentina (1976 - 1983). Il tribunale di Roma lo ha rinviato oggi a giudizio dopo aver riscontrato che si trova nelle condizioni di salute adatte ad affrontare un processo, che si aprirà il 30 settembre prossimo, dopo che nel 2005 il procedimento a suo carico per la morte e la sparizione degli italiani Angela Aietta Gullo, Giovanni Pegoraro e sua figlia Susana venne sospeso perché una perizia lo aveva giudicato affetto da demenza senile. Per questo medesimo caso sono stati condannati in contumacia in prima istanza (14 marzo 2007) e in appello (24 aprile 2008) gli ex ufficiali argentini Jorge Eduardo Acosta, Alfredo Ignacio Astiz, Jorge Raúl Vildoza e Antonio Vañek. La condanna è scattata per la sparizione, la tortura e l'uccisione, fra il 1976 e il '77, di Gullo, Pegoraro e di sua figlia Susana, così come del sequestro della figlia di questa, nata durante la detenzione. Il Suprema corte italiana, il 26 febbraio scorso, ha confermato la condanna all'ergastolo anche per Astiz, ex ufficiale della Marina argentina e l'unico ad aver presentato ricorso.

ESTERI

STRASBURGO: CRONACHE DALL'OPPOSIZIONE ALLA NATO (corrisp. ROR)

MOLDOVA

Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MOLDOVA

ITALIA

CORRISPONDENZA DALL'AQUILA

Un ricercatore aveva previsto la scossa per il 29 marzo: denunciato per procurato allarme

Secondo il responsabile della protezione civile Guido Bertolaso, una scossa così intensa "era impossibile da prevedere". "È ben evidente - ha poi aggiunto - che non avremmo mai immaginato di dover evacuare una intera regione come l’Abruzzo senza sapere quello che sarebbe accaduto successivamente". Bertolaso è già stato nominato commissario straordinario per il terremoto in Abruzzo, e il Premier Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza nazionale. Solo sei giorni fa, il 31 marzo, lo stesso Bertolaso aveva attaccato "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie falese". Obiettivo delle ire del commissario era un ricercatore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani. Il ricercatore, studiando lo sciame di terremoti che da settimane facevano tremare la regione, aveva avertito le autorità abruzzesi che il 29 marzo ci sarebbe stato un terremoto disastroso. "Lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere" aveva commentato allora Bertolaso. Giampaolo Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. Studiando le emissioni di un gas radioattivo fuoriuscite dal terreno, il radon, Giuliani aveva previsto una scossa almeno del quarto grado della scala Richter. Quella di questa notte, una settimana dopo la previsione, ha sfiorato il sesto.

CORRISPONDENZA DAL CIE DI VIA CORELLI A MILANO

Intorno alle 22,30 di ieri sera i detenuti del centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano sono saliti in massa sui tetti dei gabbiotti nei quali sono rinchiusi. Al centro della rivolta i motivi di sempre: condizioni di vita inumane e contro la nuova legge che consente la reclusione per sei mesi. La polizia ha caricato i migranti usando, secondo gli stessi detenuti, non solo manganelli ma anche i calci dei lancialacrimogeni. Due migranti sono stati ricoverati in infermeria per le botte ricevute. A Torino, invece, 20 persone sono fuggite dal Cie di Corso Brunelleschi. Al momento pare che in 4 siano riusciti a dileguarsi.Sentiamo Aziz cittadino marocchino recluso nel Centro.

CORRISPONDENZA DAL CORTEO ANTIRAZZISTA DI TOR BELLA MONACA

BOLOGNA: SGOMBERATO IL BARTLEBY

Sgomberato stamattina all'alba Bartleby, spazio occupato due settimane fa dall'Onda Anomala di Bologna in via Capo di Lucca 30. Alle 6.15 di stamattina la Digos, polizia e carabinieri hanno scavalcato i cancelli e sono entrati nello stabile, dove dormivano una trentina di compagni. A 12 di loro sarebbero state notificate le denunce per l’occupazione. Dopo lo sgombero, gli studenti si sono recati in corteo sotto la sede del Rettorato, al 33 di via Zamboni, chiedendo di parlare con la prorettrice Paola Monari. La polizia ha però violentemente caricato gli studenti dell'Onda. Una ragazza di 21 anni, colpita alla testa da diverse manganellate, è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale Sant'Orsola. Al momento gli studenti dell'Onda sono in presidio permanente in centro. Alle 14 è stata indetta un'assemblea pubblica con presidio davanti al rettorato di via Zamboni, 33. Sentiamo Donatella.

Siparietto


Gr 9:30

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ITALIA


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gror090406 (last edited 2009-04-06 18:06:37 by anonymous)