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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PRESIDENZIALI (2): UFFICIALE VITTORIA DI BOUTEFLIKA PER UN TERZO MANDATO

Il presidente in carica, Abdelaziz Bouteflika, è stato rieletto per un terzo mandato consecutivo con il 90,2% dei voti: lo ha annunciato il ministro degli Interni Yazid Zerhouni precisando che il tasso di affluenza alle urne è stato del 74,54% degli aventi diritto. “Il presidente ha ottenuto 12.911.707 voti” su circa 15 milioni di votanti, ha affermato Zerhouni in una conferenza stampa oggi ad Algeri, aggiungendo che Louisa Hanoune, candidata del partito dei lavoratori, (Pt) è arrivata in seconda posizione con circa 600.000 preferenze, il 4,22% dei voti. Si tratta di una vittoria doppia per il presidente algerino, considerato che le votazioni si sono svolte senza gravi incidenti o attentati, come temuto, e che gli appelli al boicottaggio, rivolti dall’opposizione durante tutta la campagna elettorale, sono rimasti inascoltati. Polemiche sui “reali” dati dell’astensionismo sono già cominciati a circolare nel paese, dove i dirigenti del Fronte delle Forze socialiste di opposizione accusano il partito di governo di aver gonfiato le cifre a fronte di una partecipazione “che non supera il 18% degli aventi

In Georgia 100 mila in piazza per le dimissioni di Saakashvili

Centomila persone sono scese in piazza in Georgia per chiedere le dimissioni del presidente, ma Saakashvili ha annunciato di voler rimanere fino alla fine del suo mandato, ovvero fino al 2013. In un messaggio tv, il presidente ha detto però che "il governo e' pronto al dialogo con tutte le parti politiche, moderati e radicali". L'opposizione - che ha invitato i propri sostenitori alla "disobbedienza civile - lo accusa di aver trascinato il paese nella disastrosa guerra contro la Russia lo scorso agosto e di aver tradito la promessa di riforme per una maggiore democrazia. Le dimostrazioni sembrano ripercorrere, in senso inverso, la rivoluzione delle rose che portò Saakashvili al potere cinque anni fa. I manifestanti lo accusano di aver trascinato la Georgia in una disastrosa guerra contro la Russia.

Sahara Occidentale: ferito gravemente un giovane nella dimostrazione contro il muro marocchino

I manifestanti hanno chiesto un referendum per i rifugiati

Un giovane saharawi è rimasto ferito a una gamba dopo l'esplosione di una mina antiuomo nel percorso di una catena umana di circa 2.500 persone davanti al muro militare marocchino che divide il Sahara Occidentale in due.

La detonazione della mina ha lasciato il giovane Brahim Husein Labeid, sedicenne e residente nel campo di rifugiati di Dajla, senza una gamba, e ha ferito a un altro ragazzo, Salem Mohamed Larusi. L'avvenimento ha costretto i dimostranti a sospendere la catena umana. Lo svolgimento di questo evento è stato programmato a circa 1,5 chilometri dal muro divisorio. Gli autobus che portavano i manifestanti, provenienti dall'Italia, la Spagna, e la Francia, si sono fermati a 2 chilometri prima di iniziare la marcia, a poca distanza da un campo minato. Alcuni giovani saharawi che facevano parte della catena hanno attraversato la zona di sicurezza tra il muro e la recinzione. Poi uno di loro ha calpestato una mina che è stata attivata. Una parte della recinzione di sicurezza è stata strappata via dai manifestanti, sotto gli occhi dei soldati marocchini del muro, che non sono intervenuti.

Iraq, attentato a Mosul: 7 morti fra cui 5 soldati statunitensi

L'attentatore suicida si è scagliato, con un mezzo imbottito di esplosivo, contro una stazione di polizia

Sette persone morte oggi in un attentato a Mosul, in Iraq. Fra le vittime, cinque erano soldati statunitensi.

L'attentatore ha guidato un camion, carico di esplosivo, contro la barriera difensiva che delimitava una stazione di polizia. Nell'esplosione sono morti cinque soldati statunitensi e due poliziotti iracheni, oltre all'attentatore. Una ventina di persone rimaste ferite nell'esplosione, per la maggior parte agenti di polizia, sono state ricoverate nell'ospedale della città. Il comando militare statunitense ha comunicato di aver arrestato un paio di persone sospettate di aver partecipato all'organizzazione dell'attentato. Secondo quanto dichiarato dagli ufficiali statunitensi, Mosul sarebbe al momento la maggior roccaforte cittadina di al-Qaeda.

BUENOS AIRES (2): ABBATTUTO IL MURO

Un gruppo di manifestanti ha demolito il tratto di muro eretto tra il quartiere povero di Villa Jardín a San Fernando e l’esclusiva zona residenziale di La Horqueta, nel comune di San Isidro, al centro di una dura polemica tra il governo centrale e le autorità locali della provincia di Buenos Aires. Una folla di abitanti di San Fernando accompagnata da alcuni sindacalisti ha abbattuto la parte di la barriera già costruita che, secondo il sindaco di San Isidro, Gustavo Posse, si sarebbe dovuta estendere per un chilometro e mezzo, con un’altezza di tre metri, per motivi di ‘sicurezza’. L’iniziativa popolare si è unita a quella del giudice Fernando Ribeiro Cardadeiro che, in via cautelare, ha ordinato la sospensione dei lavori mentre è all’esame un ricorso presentato dal primo cittadino di San Fernando, Osvaldo Amieiro.

ITALIA

Fiat: non trattiamo con chi sequestra i dirigenti. A Bruxelles continua il presidio

Sono circa una trentina gli addetti della Fiat che stanno presidiando il quartier generale della casa del Lingotto a Bruxelles. Sono in attesa di essere ricevuti dal management della societa'.

Gli addetti di un centro vendita di Bruxelles avevano trattenuto,ieri, 3 dirigenti, durante una trattativa che prevede il taglio di 24 posti. "Sono state violate le norme del vivere civile" afferma la Fiat in una nota in cui annuncia che si riserva di promuovere azioni legali.

Emanuele Agostini, uno degli altri lavoratori che guida la protesta a Bruxelles, ha replicato cosi' al comunicato della Fiat: "Non siamo noi i sequestratori, anzi, ci consideriamo dei sequestrati. Perche' e' la direzione che ci lascia fuori e non fornisce nessuna risposta ai problemi che presentiamo". Per questo gli operai stanno ancora presidiando il quartier generale della Fiat in attesa di una risposta da parte del direttore responsabile per il Belgio e il Lussemburgo, Martin Rada.

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

PRESIDENZIALI: DATI NON UFFICIALI INDICANO CONFERMA BOUTEFLIKA

Abdelaziz Bouteflika è stato confermato ieri per la seconda volta alla guida dell’Algeria: a indicarlo sono dati non ufficiali diffusi oggi dalla radio nazionale. Secondo corrispondenze da diverse zone del paese, il capo di stato ha superato con un netto margine i cinque sfidanti, la comunista Louisa Hanoune, i nazionalisti Ali Fawzi Rebaine e Moussa Touati e gli ‘islamici moderati’ Djahid Younsi e Mohamed Said. A indicare come il voto abbia rappresentato un successo per Bouteflika erano stati già ieri sera i dati sull’affluenza diffusi dal ministro degli Interni Yazid Zerhouni, secondo il quale a votare è stato il 74,11% degli oltre 20 milioni di aventi diritto. Il dato è superiore rispetto a quello delle elezioni presidenziali del 2004, quando l’affluenza non aveva superato la soglia del 59%. Segnali rivelatori di tensioni e malcontento, però, sono arrivati da alcuni incidenti che hanno accompagnato lo scrutinio soprattutto nella regione della Cabilia dove si concentra la minoranza berbera.

Secondo giorno di manifestazioni in Georgia contro Saakashvili

Centinaia di manifestanti bloccano questa mattina in Georgia la strada di fronte al Parlamento di Tbilisi, nel secondo giorno di manifestazioni dell'opposizione che chiede le dimissioni del presidente Saakashvili. Anche oggi attese migliaia di persone nelle strade. Saakashvili, ha chiarito che non intende dimettersi, ma s'e' detto disposto al dialogo con l'opposizione.

Le dimostrazioni sembrano ripercorrere, in senso inverso, la rivoluzione delle rose che portò Saakashvili al potere cinque anni fa. I manifestanti lo accusano di aver trascinato la Georgia in una disastrosa guerra contro la Russia. La protesta arriva pochi giorni dopo manifestazioni simili tenute in Moldavia ed Ucraina, i cui leader filo occidentali non sono risuciti a mantenere la promessa di portare prosperità.

Thailandia, manifestanti assaltano l'hotel che ospita il summit economico dell'Asean

Secondo le fonti giornalistiche, sono circa 200 i manifestanti che sono riusciti, dopo violenti tafferugli con i cordoni di polizia, a introdursi nell'albergo del summit, dove hanno pacificamente sventolato bandiere del movimento delle "camicie rosse", che chiede le dimissioni del premier, Abhisit Vejjajiva, e il ritorno dell'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra. "Vogliamo manifestare pacificamente davanti all'albergo, non sfasceremo nulla", ha dichiarato uno dei leader dei manifestanti, Arismun Pongreungrong, poco prima dell'assalto all'hotel del vertice. "Ma vogliamo anche mostrare al mondo che questo governo non e' democratico", ha aggiunto. In totale circa un migliaio di manifestanti ha partecipato alla protesta a Pattaya.

BUENOS AIRES: ANCORA UN MURO PER SEPARARE RICCHI E POVERI?

Ha suscitato una dura polemica in Argentina, aprendo un secco confronto tra il governo centrale e le autorità locali, la costruzione di un muro in un comune della sterminata provincia che circonda la capitale Buenos Aires. La barriera, voluta dal sindaco di San Isidro, Gustavo Posse, intende separare il quartiere povero di Villa Jardín e l’esclusiva zona residenziale di La Horqueta; le prime pietre sono state posate nella notte di martedì e già hanno dato luogo a disordini tra gli abitanti del ‘barrio’ popolare e gli agenti della sicurezza dispiegati per controllare i lavori. “Il muro è un passo indietro, una misura separatista. Sono sconcertata, invece di separare bisogna unire” ha detto la presidente Cristina Fernández. In una nota inviata al sindaco di San Isidro, il ministero degli Interni ha chiesto che venga fermata la costruzione della barriera “perché minaccia la democrazia, la Costituzione nazionale e la convivenza”. Mentre sale la tensione tra i residenti, anche il governatore della provincia Daniel Scioli si è unito alle condanne del governo. “In questo momento dobbiamo concentrare ogni sforzo per unirci non per dividerci. La vita e la sicurezza dei più umili vale tanto quanto quella dei benestanti. È stato commesso un grave errore”.

Slovacchia: video su abusi polizia a rom, agenti puniti

Bratislava - Un video con le immagini di almeno sei poliziotti che costringono a atteggiamenti degradanti alcuni ragazzi rom è stato pubblicato sul sito Internet del quotidiano slovacco Sme e gli agenti saranno ora puniti.

E' quanto ha annunciato in una conferenza stampa a Bratislava il capo della polizia Jan Packa, stando al quale il ministero dell'Interno ha aperto un'inchiesta dopo le polemiche che hanno indotto l'opposizione a chiedere le dimissioni dello stesso ministro dell'Interno, Robert Kalinak, che però intende restare al proprio posto.

Il video, ricevuto dal giornale per e-mail, mostra i poliziotti che costringono sei ragazzi rom tra gli 11 e i 16 anni a colpirsi reciprocamente al volto, a baciarsi e a spogliarsi. L'incidente, secondo Packa, è avvenuto il 21 marzo scorso a Kosice, nell'est del paese. I giovani erano appena stati fermati perché sospettati di avere preso parte a una rapina.

In Slovacchia circa la metà dei 5,4 milioni di abitanti sarebbero di origini rom. Gruppi per la difesa dei diritti civili sostengono che questa comunità è da sempre soggetta a gravi discriminazioni. Molti rom vivono in povertà in baracche e alloggi fatiscenti privi di acqua corrente e di elettricità.

Fiat, continua la protesta in Belgio: lavoratori entrano nel quartier generale a Bruxelles

Uno dei sindacati: "Siamo entrati pacificamente a Rue de Genève. E adesso rimaniamo qui"

Bruxelles, 10 mar. (Adnkronos/Aki) - I lavoratori che rischiano il licenziamento da un centro Fiat del Belgio sono entrati questa mattina nel quartier generale della casa automobilistica a Bruxelles, chiedendo di parlare con il direttore responsabile per il Belgio-Lussemburgo, Martin Rada.

E' quanto ha riferito ad Aki-ADNKRONOS INTERNATIONAL Abel Gonzalez Ramos, segretario della Fdm-Brabante, uno dei sindacati che segue la protesta contro i tagli in un grande autosalone di Bruxelles. "Siamo entrati pacificamente nel quartier generle di Fiat-Belgio a Rue de Gene've. E adesso rimaniamo qui", ha detto Gonzalez Ramos, aggiungendo: "Stiamo aspettando l'amministratore delegato di Fiat-Belgio, perche' vogliamo parlare con lui".

ITALIA

BRESCIA: PRESIDIO ANTIRAZZISTA DAVANTI ALL' OSPEDALE

Si è svolto ieri il presidio organizzato dalle realtà di movimento e anti-razziste di Brescia davanti al pronto soccorso dell'ospedale civile di Brescia, dopo il caso del giovane senegalese denunciato perché senza permesso anziché essere curato.Il collegamento dal presidio.

Teme espulsione e non si ricovera

Pavia, in gravi condizioni boliviano di 21 anni (ANSA) - PAVIA, 9 APR - Si trova in rianimazione a Pavia un clandestino boliviano 21enne che temendo l'espulsione non e' andato in ospedale quando si e'sentito male. Il giovane per una decina di giorni ha combattuto i dolori addominali con farmaci antidolorifici ed antipiretici. Ma l'infezione si e' propagata, provocandogli una peritonite. Il sudamericano, che lavorava come muratore in un'azienda di Pavia, e' arrivato in ospedale il 28 marzo scorso e da allora ha subito gia' cinque operazioni chirurgiche.

TERREMOTO: L'EPICENTRO SOLIDALE DI SPAZIO LIBERO 51

Le realta' e i movimenti di lotta di Roma e della Campania composti da precari, migranti, studenti, occupanti di case e di spazi sociali, procedono intanto nella raccolta indipendente di aiuti a sostegno delle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Da mercoledi' scorso e' stato stabilito nella località di Fossa (L’Aquila) l’Epicentro Solidale: un punto di convergenza per l’afflusso continuo degli aiuti e la loro distribuzione nei centri vicini a Fossa che ne necessitano e in questo momento non coperti dalla macchina ufficiale dei soccorsi. Il servizio da Fossa con Enrico dello Spazio Libero 51 dell'Aquila

Terremoto, tecnici: sabbia di mare nel cemento armato delle case crollate

Roma, 10 apr. (Adnkronos) - Il cemento armato delle case dell'Aquila non ha retto perche' non era fatto a regola d'arte. Conteneva al posto della sabbia cava quella di mare, che non costa niente ma che "oltre alle molte impurita' e' piena di cloruro di sodio". E quei cloruri con il tempo si sono mangiati il ferro delle fondamenta. Lo ha dichiarato alla 'Repubblica' Paolo Clemente, ingegnere della task force Enea-Protezione civile al lavoro tra le macerie dell'Aquila.

Ecco perche' gli edifici di nuova costruzione dell'Aquila, cioe' quelli aventi meno di trent'anni di vita, sono implosi tutti allo stesso modo. Si sono seduti sulle proprie fondamenta per poi accartocciarsi al suolo sotto il proprio peso. Addirittura, "per quello che e' stato sin qui possibile vedere attraverso la ricognizione tra le macerie il collasso dei piani bassi e' stato prodotto dallo schianto dei pilastri in cemento", ha spiegato Clemente. Secondo Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) "se parliamo di sollecitazioni di grado e accellerazione pari a quelle registrate all'Aquila, il cemento armato se fatto a regola d'arte deve reggere. Non si discute". Ma "quel cemento non era di qualita'", Paolo Clemente e' daccordo.

Incapace di assorbire e disperdere energia, si e' sfarinato come pasta frolla non appena investito da una forza di accelerazione che e' stata domenica notte tutt'altro che irresistibile. "Normalmente i cattivi costruttori utilizzano sabbia di mare" , spiega, perche' "i margini di guadagno sono molto alti. Diciamo che fatto cento il costo della costruzione, chi gioca con la qualita' del cemento arriva a guadagnare fino a 50, 60. Chi costruisce a regola d'arte e' al 30".

"Per coprire gli investimenti potremo anche ritardare qualche grande opera", ma non il ponte di Messina. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro a 'Panorama del Giorno'.

Cede finestra, ferite 2 studentesse

In un Istituto di Conegliano, non sono gravi (ANSA) - CONEGLIANO (TREVISO), 10 APR - Il cedimento di un'anta a ribalta di una finestra ha causato il ferimento non grave di due studentesse. E' accaduto nell'istituto Ipsia Pittoni a Conegliano. Le due allieve, entrambe di 17 anni, sono state investite dalla struttura, montata recentemente, che avevano appena aperto durante l'intervallo delle lezioni. Trasportate all'ospedale sono state giudicate guaribili in una decina di giorni.

Siparietto


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gror090410 (last edited 2009-04-10 17:29:17 by anonymous)