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Sommario
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In primo Pian
La terra continua a tremare
Mentre sono già nove le scosse di magnitudo fra 2.5 e 3.0 registrate in Abruzzo dalla mezzanotte di ieri nelle cinque aree sismiche, già colpite la settimana scossa dalla socssa che ha causato, finore, 294 Morti e migliaia di feriti, oltre 75 mila sono le persone sfollate. Proseguono le spole da Roma e da altre città d'Italia verso i centri abitati delle zone limitrofe de l'Aquila; centri adottati da attiviste e attivisti che fanno la spola tra la nostra città e l'Abruzzo.
corr ror su epicentro solidale
Terremoto in Abruzzo, quali progetti per la ricostruzione
La questione che si apre ora è capire come affrontare la ricostruzione nelle zone terremotate. Se il governo propone new towns da affidare alla Impregilo, l'azienda della Tav, del ponte sullo stretto de dell'ospedale de l'Aquila, distrutto dal terremoto; attiviste ed attivisti si stanno organizzando per monitorare i passaggi amministrativi e dire la loro. corr ror su l'aquila
400 SISMOLOGI PRECARI A RISCHIO DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO
In questi giorni 400 precari rischiano il posto di lavoro. Persone che svolgono un lavoro molto importante, visto che non sono poi molti quelli in grado di spiegarci cosa accade quando la terra trema sotto i nostri piedi. E dove la forza della natura si è scatenata con maggiore intensità e quali potrebbero essere le zone maggiormente a rischio sismico. Parliamo dei precari dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che rischiano di perdere il posto di lavoro per effetto della legge Brunetta. Quattrocento persone che negli ultimi giorni stanno facendo turni massacranti e che hanno sospeso ogni forma di agitazione, dopo il dramma dell'Abruzzo. Tenuto conto che, in totale, i dipendenti dell'Ingv sono 1.000, si tratta del 40% del personale che rischia di venire spazzato via da una norma di legge. "Sono fondamentali, non voglio neanche prendere in considerazione l'ipotesi di dover fare a meno di loro - dice il presidente dell'Istituto Enzo Boschi- parliamo di persone che conoscono due o tre lingue, che si sono laureate in maniera brillante: ricercatori, tecnologi, collaboratori tecnici e addetti ai servizi amministrativi e di supporto. Un contributo importante: da 80 a 400 stazioni. Che controlla anche tutti e sette i vulcani principali. Tre sale di sorveglianza attive 24 ore al giorno. Una solo dedicata al Vesuvio, il problema di protezione civile più grande del mondo. I precari sono centinaia di persone, in prima linea ogni volta che la terra trema assieme ai colleghi regolarmente assunti: l'istituto opera, infatti, con turni che coprono le 24 ore e fornisce alla Protezione civile servizi e consulenza. Ora tutti, precari e non, stanno facendo turni massacranti dalla notte di domenica scorsa. Tutti a disposizione, anche oltre l'orario di lavoro, per fronteggiare l'emergenza. In totale sono 284 i dipendenti con un contratto a tempo determinato. Di questi, 224 sono "stabilizzandi", cioè praticamente assunti, avendo acquisito con oltre tre anni di contratto a tempo determinato il diritto all'assunzione in base alle precedenti finanziarie. E 60 sono "non stabilizzandi": potevano almeno contare sul rinnovo del contratto, ma con la nuova legge non ne avrebbero più diritto. Inoltre, ci sono circa 60 assegni di ricerca e 60 tra borsisti e dottorandi. La maggior parte non solo rischia di non vedere rinnovato il contratto ma ha un'anzianita' molto alta. Una situazione gia' piu' volte denunciata dai sindacati della ricerca - che nei mesi scorsi si sono mobilitati e il primo ottobre scorso era stata inviata anche una lettera al governo per richiamare l'attenzione sulla questione.
NOTIZIE BREVI
ESTERI
AFGHANISTAN
Nell'Afghanistan dei "Liberatori" la condizione della donna non cambia, taliban o non taliban. Una donna impegnata nella difesa dei diritti umani, Sitara Achkzai, che era stata eletta nel Consiglio provinciale di Kandahar è stata uccisa domenica scorsa a colpi di arma da fuoco da sconosciuti nel capoluogo della provincia, una delle più turbolente per la forte presenza di talebani, 450 km a sud-ovest di Kabul. La donna è stata uccisa mentre dal suo ufficio stava tornando a casa. Negli ultimi giorni è tornata a infuriare in Afghanistan la polemica sui diritti delle donne dopo l'approvazione da parte del parlamento nazionale di una legge, fortemente voluta dagli ambienti religiosi, in cui si stabilisce la subordinazione della moglie al marito e in pratica se ne autorizza lo stupro. Karzai su pressione degli occidentali ha promesso di rivedere il testo ma ieri un eminente esponente religioso è tornato sull'argomento affermando che ogni ripensamento sarebbe inaccettabile oltre che anticostituzionale.
AFGHANISTAN: TALEBANI ORGANIZZANO ESECUZIONE PUBBLICA DI GIOVANE COPPIA
ERANO FUGGITI INSIEME MALGRADO RIFIUTO FAMIGLIE AL LORO MATRIMONIO Kabul, 14 apr. - (Adnkronos/Dpa) - I talebani afghani hanno eseguito la condanna a morte a colpi d'arma da fuoco di due ragazzi di 23 e 19 anni fuggiti insieme dopo il rifiuto delle famiglie al loro matrimonio. A denunciarlo e' il governatore della provincia di Nimroz, Gholam Dastagir Asaad, precisando che l'esecuzione e' avvenuta, a sua insaputa, di fronte a un gruppo di abitanti del distretto di Josh Rud.
Turchia: ancora una trans uccisa ad Ankara
martedì 14 aprile 2009 Non si arresta l’ondata di omicidi all’insegna dell’omofobia e della transfobia in Turchia. L’ultima vittima è una trans, morta sabato 11 dopo una violenta aggressione subita in casa propria ad Ankara. Le associazioni lgbt turche denunciano il clima violento in atto nel paese e l’alto grado di impunità di cui godono gli aggressori. Spesso, infatti, anche se il colpevole viene individuato - e non è sempre così anche per l’indolenza della polizia - può approfittare di alcune attenuanti come la “provocazione sessuale” che spesso viene tirata in ballo quando la vittima è gay o trans. In più le trans ultimamente subiscono anche una forte discriminazione sociale: hanno difficoltà a trovare lavoro e non sono accettate nella vita quotidiana e sono costrette alla prostituzione. La conseguenza è che la loro vita non vale nulla ed è sempre più in pericolo.
India: mogli-bambine, no di Rekha d'esempio
NEW DELHI - Una bambina indiana di 12 anni, cresciuta a Bararola, uno dei villaggi più poveri e remoti dello Stato del West Bengala, è diventata da qualche tempo un clamoroso caso nazionale dopo il secco 'no' opposto in novembre ad un matrimonio deciso dalla sua famiglia. Di per sé l'episodio sarebbe passato inosservato in questo enorme paese pieno di contraddizioni dove le mogli-bambine sono una drammatica realtà nonostante i divieti di legge, se non fosse che il gesto di ribellione di Rekha Kalindi si è trasformato in una parola d'ordine per le coetanee della zona.
"E' vero ed è incredibile - ha dichiarato all'Hindustan Times il vice consigliere per il Lavoro del distretto di Purulia, Prasenjit Kundu - ma da quando quattro mesi fa Rekha si é rivoltata al volere paterno, nessun'altra bambina non ancora adolescente ha accettato di sposarsi".
- Rekha conosce bene le regole matrimoniali che non risparmiano le figlie femmmine. "Mia sorella Jyotsna adesso ha 15 anni - racconta - si è sposata a 12 e ha avuto quattro figli nati morti. Lei adesso vive con un secondo marito perché il primo se ne è andato". Quando è arrivato il suo turno per il matrimonio combinato, la bambina-prodigio ha alzato la testa e ha detto a chiare lettere il suo no al padre, chiedendo di poter continuare a studiare nella scuola che funziona nell'ambito del Progetto nazionale dei bambini al lavoro.
Budhamani Kalindi, compagna di banco di Rekha, ha rivelato che "per alcuni giorni il papà l'ha lasciata senza cibo, acqua e anche sapone per lavarsi, ma poi ha ceduto". Di recente la rivista scientifica Lancet ha pubblicato il risultato di un'inchiesta da cui è emerso che il 44,5% delle donne indiane si è sposata prima dei 18 anni. Ed un aspetto ancora più preoccupante è che un quinto di queste donne (il 22,6%) si è sposata prima dei 16 e un 2,6% prima dei 13. E secondo l'Unicef, infine, il 40% dei matrimoni di minori avvengono proprio in India, con 78.000 bambine che muoiono ogni anno di parto.
Striscia di Gaza, le navi da guerra israeliane bombardano pescherecci palestinesi
da Infopal Questa mattina, la navi da guerra israeliane hanno bombardato le imbarcazioni da pesca palestinesi, che si trovavano a poche centinaia di metri dalla costa di as-Sudaniyah, nel nord della Striscia di Gaza. I missili hanno provocato diverse esplosioni. Il direttore del servizio pronto soccorso del ministero della Sanità di Gaza, Mu'awiya Hassanein, ha reso noto che l'attacco israeliano non ha causato feriti. Ieri, le motovedette israeliane hanno aperto il fuoco contro un piccolo peschereccio, sospettato di essere imbottito di esplosivo. Le aggressioni contro le imbarcazioni palestinesi avvengono su base quotidiana, con un pretesto o l'altro, in violazione degli accordi marittimi siglati con l'Anp e delle leggi nautiche internazionali. La pesca è la fonte di sostentamento di un gran numero di famiglie palestinesi, e impedirla rappresenta uno dei tanti crimini commessi da Israele ai danni di una popolazione inerme.
ANCORA DETENUTI I DUE INTERNAZIONALI ARRESTATI DALLE FORZE ISRAELIANE
Un tedesco e una italiana sono stati arrestati e sono ancora detenuti dalle forze israeliane mentre accompagnavano dei contadini alle 11 di mattina del 11 aprile. Entrambe sono stati portati alla stazione di polizia di Kyrat Arba. I contadini palestinesi in At-Tuwani contano sulla presenza di presenze internazionali e anche israeliane per contenere la violenza da parte dei coloni. Così i soldati nell'area spesso ignorano la violenza dei coloni e raramente intervengono per proteggere i contadini, gli attivisti intervnazionali aiutano e supporatno i palestinesi. Il lavoro nei campi è iniziato alle 8.30 e i due internazionali sono stati arrestati alle 11. At-Tuwani è un villaggio di 300 palestinesi a sud di Hebron. I residenti vivono del lavoro nei campi specialmente orzo, grano, olive e allevamento. At-Tuwani è anche uno dei diversi villaggi sotto minaccia quotidiana da parte dei coloni estremisti che vivono nella regione. I palestinesi a sud di Hebron stanno resistendo in maniera non violenta e quotidiana all'espansione delle colonie e alle violenze dell'esercito israeliano. Gli internazionali accompagnano i palestinesi sia quando lavorano nelle loro terre sia nelle varie manifestazioni di protesta, lavorano con loro e documentano attraverso i video l'espansione delle colonie, la repressione dei soldati e della polizia e intervegnogono quando i paelstinesi lo richiedono.
TURCHIA
Polizia turca arresta 40 persone per sospetti legami con il Pkk Secondo i curdi gli arresti sarebbero ritorsione per i buoni risultati del Dtp alle scorse amministrative Le forze di sicurezza turche hanno arrestato oggi una quarantina di persone, accusate di avere legami con il partito del lavoratori curdi, il Pkk. illegale in Turchia. Lo riferisce l'agenzia turca Andalou. All'alba di questa mattina, a conclusione di un'operazione pianificata per oltre un anno, la polizia di Ankara ha perquisito le abitazioni e gli uffici di sospetti collaboratori del Pkk in 13 provincie del paese. Tra gli arrestati figurano tre vice presidenti del Democratic Society Party, Dtp, accusato di collaborare con il Pkk, e tre avvocati del pool che assiste il leader del Pkk, Abdullah Ocalan. Quest'ultimo sconta il carcere a vita nell'isola-prigione di Imrali, dove è il solo detenuto. La polizia ha anche perquisito il centro di Gun Tv, nella città di Dyarbakyr, nella parte sud-orientale del paese. Recentemente all'emittente era stato imposto il divieto di trasmettere in lingua curda per almeno dodici giorni. Secondo fonti curde locali, la retata di oggi sarebbe una forma di ritorsione per gli ottimi risultati ottenuti dal Dtp nelle elezioni municipali del mese scorso.
SPAGNA : E' MORTO L' ANARCHICO ABEL PAZ
Barcellona, 14 apr. - (Adnkronos) - Abel Paz, militante e storico dell'anarchismo spagnolo, ultimo grande testimone della rivoluzione del 1936, e' morto in un ospedale di Barcellona all'eta' di 88 anni. E' autore di numerose opere a meta' fra la ricostruzione storica e la militanza anarchica. Oltre alla sua autobiografia in quattro volumi, ha raccolto per anni materiale per la sua opera piu' importante, l'imponente biografia di Buenaventura Durruti (1896-1936), sindacalista rivoluzionario anarchico spagnolo, una delle figure centrali della guerra civile. Il libro Durruti e la rivoluzione spagnola. Da ribelle a militante 1896-1936 e' stato tradotto nel 1999 dalla Biblioteca Franco Serantini di Pisa. Nato in Almeria il 12 agosto 1921 con il vero nome di Diego Camacho, Abel Paz (questo e' il suo pseudonimo di scrittore) si trasferi' con la famiglia a Barcellona all'eta' di 8 anni. Nel 1935 inizio' a lavorare nell'industria tessile ed entro' nella Confederacion Nacional del Trabajo. Nel luglio 1936, con l'inizio della guerra civile e della rivoluzione in Spagna, entro' nella colonna anarchica Durruti. Dopo la caduta della Catalogna nel gennaio 1939, fini' in esilio in Francia. Rientrato in Spagna per cercare di riorganizzare la lotta antifranchista, Camacho fini' in carcere dal 1942 al 1954. Torno' poi da esule in Francia e rientro' in patria solo alla morte del dittatore Francisco Franco.
ITALIA
PERUGIA, FINTO ANNUNCIO LAVORO PER ADESCARE STRANIERE
1 Denunciato uomo per violenza sessuale a danni di una giovane colf Perugia, 14 apr. (Apcom) - Mette un finto annuncio di lavoro per cercare ragazze straniere da violentare. Con l'accusa di violenza sessuale un giovane di 29 anni della Provincia di Arezzo è stato denunciato a piede libero dopo la denuncia di una straniera che lo scorso 9 aprile aveva sporto denuncia contro ignoti al Comando dei carabinieri di Perugia. L'individuazione del sospettato è scattata solo in queste ore dopo che la donna ha visionato diversi album di foto segnaletiche a disposizione delle autorità. Il presunto violentatore era schedato per reati contro la persona e anche in fatto di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La denuncia della giovane straniera insiste sull'incontro-truffa: l'uomo avrebbe messo in annuncio per cercare una badante. Poi si è offerto di venire a prendere la ragazza per un colloquio già concordato telefonicamente. Ma invece di raggiungere un'abitazione dove avrebbe dovuto fare la badante, la straniera è stata portata in un posto sperduto dove si è consumata la violenza sessuale.
ROMA AGGRESSIONE RAZZISTA
Un senegalese di 30 anni è stato aggredito l'altra notte, a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma, da un ragazzo che prima l'ha preso in giro, spalleggiato da alcuni amici, per la vecchia macchina che utilizzava, poi gli ha spaccato una bottiglia in testa, e l'ha ingiuriato. Il senegalese, operato d'urgenza, ha perso la vista ad un occhio. I carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato con l'accusa di lesioni personali gravissime aggravate un romano di 20 anni, pregiudicato. Non è la prima volta che nel quartiere di Tor Bella Monaca si verificano aggressioni, anche per futili motivi, nei confronti di immigrati. L'ultima è avvenuta il 23 marzo scorso ai danni di un uomo pakistano ridotto in coma dai calci e pugni presi da un gruppo di ragazzi. Il senegalese, che ha chiesto aiuto a una pattuglia dei carabinieri, è stato aggredito verso le 2 della notte di Pasquetta, nei pressi di un bar sulla via Casilina. Soccorso e trasportato al Policlinico di Roma Tor Vergata, è stato ricoverato e operato d'urgenza. Perderà la vista ad un occhio. l
Bsta morti sul lavoro, verso la manifestazione del 18 aprile a Taranto
corr ror
CNR
: riscaldamento globale drammatica certezza / Il riscaldamento globale e' una "drammatica certezza" destinata a portare "un regime di precipitazioni quasi tropicale nelle regioni temperate, come l'Europa Meridionale e l'Italia". E' quanto sostiene Antonello Provenzale, dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr, interpellato sull'argomento da Geo, il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Marco Casareto, in edicola sabato 18 aprile con un ampio servizio dedicato ai cambiamenti climatici. [ http://snipurl.com/fv9u4 ]
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