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Roma Iniziativa inostegno delle donne afgane che stanno vivendo il triste spettacolo di un governo che approva una legge che leggittima lo stupro nel matriminio e opera una pesantissima repressione verso i gruppu atti vi e le donne singole. Iniziativa di donne stamattina a piazza di spagna. AUDIO Si attendeva per oggi il giudizio per la causa di lavoro fatta dai primi licenziati di atesia . Le motivazioni dei licenziamenti erano date dalla partecipazione e organizzazione di un'assemblea sindacale. AUDIO Manifestazione oggi a Siracusa contro il g8 ambiente. AUDIO Il Decreto Sicurezza approvato dal Senato dimentica le piccole vittime del pedobusiness. A denunciarlo è Telefono Arcobaleno, l'associazione che da 13 anni opera in prima linea contro il traffico di bambini in internet. bambina in lacrimeBambini dimenticati. Nella legge non è previsto il patrocinio gratuito dello Stato per quel bambino che sia stato sfruttato sessualmente dal pedofilo allo scopo di produrre e diffondere materiale pedopornografico. “Miliardi di scambi nel web scandiscono la circolazione di immagini dello strazio di circa 40.000 bambini, la maggioranza dei quali tra i 7 e i 9 anni, vittime dimenticate. E in Italia, ancora una volta, non potranno beneficiare delle tutele previste con il decreto sicurezza - ha denunciato il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno Giovanni Arena - E' in atto un processo culturale pericoloso che vede considerare la pedofilia on line un crimine virtuale informatico e non un vero e proprio crimine contro l’umanità che coinvolge bambini veri e sempre più piccoli e che, come non ci stancheremo mai di sottolineare, ha poco a che fare con il virtuale, ma anzi alimenta quotidianamente un turpe mercato di esseri umani”. Oggi e domani astensione dal lavoro contro licenziamenti (ANSA) - BRUXELLES, 23 APR - Protesta dei lavoratori della Fiat di Bruxelles: i dipendenti in sciopero hanno attuato stamani un blocco stradale davanti alla sede. I sindacati avevano annunciato ieri due giorni di astensione dal lavoro, oggi e domani, con azioni a sorpresa contro l'annunciato licenziamento di 24 su 90 lavoratori. La vicenda della sede Fiat di Bruxelles aveva fatto clamore perche' i lavoratori, di fronte alla chiusura della dirigenza, avevano trattenuto tre dirigenti, facendo pensare a un sequestro ESTERI Delegazioni di diversi paesi si trovano da ieri nel villaggio di Bil’in per la IV conferenza annuale della resistenza non violenta all’occupazione israeliana. “Siamo in 150, provenienti da tutto il mondo - ha detto alla MISNA Iyad Burnat, capo del Comitato popolare contro il muro – e il nostro obiettivo è di sostenere ed estendere il nostro modo di fare resistenza contro l’occupazione israeliana”. Tra i presenti, una delegazione del Sudafrica, una del governo catalano, una dalla Colombia, il premio Nobel per la pace Mairead Maguire e il vice-presidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini. Bil’in è un villaggio palestinese a pochi chilometri da Ramallah, in Cisgiordania. A partire dagli anni ’80 le sue terre sono state man mano confiscate dallo stato di Israele che dopo la costruzione di un muro di separazione controlla adesso il 60% dell’originario territorio appartenuto a pastori e contadini palestinesi. Gli abitanti di Bil’in manifestano ogni venerdì pacificamente davanti al muro, nella speranza e con la voglia di riconquistare l’antica libertà. Contro lo stesso muro si è ‘scontrato’ oggi il sindaco di Betlemme, Viktor Batarse, che stava partecipando alla Maratona della Pace ‘Giovanni Paolo II’; al primo cittadino del villaggio dove nacque Gesù è stato vietato l’ingresso a Gerusalemme dalla polizia israeliana per “motivazioni” politiche. Turchia-Armenia: accordo su "road map" grazie a mediazione svizzera BERNA - Armenia e Turchia si sono accordate per una "road map" (tabella di marcia) in vista della normalizzazione delle loro relazioni. L'intesa è stata raggiunta con la mediazione della Svizzera, hanno annunciato nella tarda serata di ieri le tre capitali (Ankara, Ierevan e Berna) in un comunicato congiunto. I colloqui turco-armeni sono sfociati "in progressi concreti", orientati a una "reciproca comprensione", si legge nella nota. I due paesi - che hanno le frontiere comuni chiuse dal 1993 - hanno trovato un accordo su un quadro globale per portare alla normalità i rapporti fra i due Stati e promuovere così "la pace, la sicurezza e la stabilità in tutta la regione". Contattato dall'ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri non ha voluto fornire ulteriori precisazioni sui contenuti dell'accordo. Un portavoce del governo statunitense ha dal canto suo accolto il passo con soddisfazione e auspicato che venga concretizzato rapidamente. È da tempo che si parla di una possibile normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Le voci si sono fatte più insistenti dopo la recente visita a Istanbul del presidente americano Barack Obama, che il 6 aprile scorso ha incontrato il ministro degli esteri turco Ali Babacan e quello armeno Edward Nalbandian, oltre che la loro collega elvetica Micheline Calmy-Rey. In quell'occasione la consigliera federale aveva confermato per la prima volta il ruolo di mediatore assunto dalla diplomazia svizzera, tenendo però la bocca cucita sui contenuti dei colloqui per motivi di credibilità. TORTURE DELLA CIA, RICE DIEDE SUA APPROVAZIONE La documentazione dimostra che la Rice, all'epoca consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente George W. Bush, diede la sua approvazione alle tecniche, che prevedevano anche il waterboarding (annegamento simulato), nel luglio 2002 dopo una serie di incontri segreti, a cui, apparentemente, non presero parte il dipartimento di Stato e la Difesa. Secondo il Los Angeles Times, infatti, alcuni settori dell'amministrazione Bush potrebbero esser stati tenuti all'oscuro delle procedure per evitare possibili opposizioni all'uso di tali tecniche. Le rivelazioni potrebbero dare nuova linfa a chi chiede una commissione di inchiesta indipendente, e mettere sotto pressione l'attuale amministrazione perché siano declassificati (resi pubblici, ndr) ulteriori documenti sul caso. Sommario In primo Piano Editoriale NOTIZIE BREVI ESTERI Francia, operai assaltano prefettura / Assalto alla prefettura da parte di decine di operai di una delle aziende Continental. La clamorosa protesta e' avvenuta a Compiegne, nell'est del Paese: i lavoratori hanno saccheggiato e danneggiato gli uffici dopo che il tribunale aveva respinto la loro richiesta di annullare o sospendere la chiusura dell'azienda. Tanti i danni materiali. Il gruppo tedesco di pneumatici ha annunciato l'11 marzo la chiusura del sito francese di Clairoix, dove sono attualmente impiegate 1.120 persone. [ http://snipurl.com/gj6nm ] ITALIA Siparietto
In primo Piano NOTIZIE BREVI ESTERI Il Sudafrica ha scelto Zuma, Anc al 64% Prosegue lo spoglio delle schede elettorali in Sudafrica e, con un terzo dei voti scrutinati, l'African National Congress guidato da Jacob Zuma è al 64% delle preferenze contro il 19% ottenuto da Alleanza democratica del sindaco di Cape Town, Helen Zille, al secondo posto. In terza posizione, all'8%, il Cope (Congress of the People), fondato quattro mesi fa dai fedelissimi dell'ex presidente Thabo Mbeki che hanno abbandonato l'Anc al governo. Da record l'affluenza alle urne nelle elezioni anticipate. "La risposta della popolazione in tutto il paese e' stata travolgente", ha detto alla Bbc la presidente della Commissione Elettorale Indipendente, Brigalia Bam. Le elezioni che si sono tenute ieri, non ci soso più dubbi, daranno la maggioranza all'African National Congress e di conseguenza la presidenza del Paese al suo leader Jacob Zuma. Il vero obiettivo dell'Anc era però la conferma di un consenso oltre il 66%, che permetterebbe di avere in Parlamento una maggioranza in grado di fare anche modifiche costituzionali. Turchia-Armenia: accordo su "road map" grazie a mediazione svizzera BERNA - Armenia e Turchia si sono accordate per una "road map" (tabella di marcia) in vista della normalizzazione delle loro relazioni. L'intesa è stata raggiunta con la mediazione della Svizzera, hanno annunciato nella tarda serata di ieri le tre capitali (Ankara, Ierevan e Berna) in un comunicato congiunto. I colloqui turco-armeni sono sfociati "in progressi concreti", orientati a una "reciproca comprensione", si legge nella nota. I due paesi - che hanno le frontiere comuni chiuse dal 1993 - hanno trovato un accordo su un quadro globale per portare alla normalità i rapporti fra i due Stati e promuovere così "la pace, la sicurezza e la stabilità in tutta la regione". Contattato dall'ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri non ha voluto fornire ulteriori precisazioni sui contenuti dell'accordo. Un portavoce del governo statunitense ha dal canto suo accolto il passo con soddisfazione e auspicato che venga concretizzato rapidamente. È da tempo che si parla di una possibile normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Le voci si sono fatte più insistenti dopo la recente visita a Istanbul del presidente americano Barack Obama, che il 6 aprile scorso ha incontrato il ministro degli esteri turco Ali Babacan e quello armeno Edward Nalbandian, oltre che la loro collega elvetica Micheline Calmy-Rey. In quell'occasione la consigliera federale aveva confermato per la prima volta il ruolo di mediatore assunto dalla diplomazia svizzera, tenendo però la bocca cucita sui contenuti dei colloqui per motivi di credibilità. Scontri a Kfar Qassem, ancora ordini di demolizioni per abitazioni di palestinesi Circa 400 uomini hanno accolto con sassi e molotov la polizia arrivata per demolire case abusive È di cinque agenti israeliani contusi e diversi dimostranti arrestati il bilancio degli scontri verificatisi nel cuore della notte nel villaggio arabo-israeliano di Kfar Qassem, dove le forze di polizia erano arrivate per eseguire un ordine di demolizione della magistratura di un edificio in costruzione ritenuto abusivo. Di notte, come ladri. Secondo Ynet, l'agenzia online del giornale Yediot Ahronot, 400 abitanti del villaggio, armati di sassi e bottiglie molotov hanno atteso l'arrivo delle forze dell'ordine. Quattro dimostranti sono stati arrestati sul posto, mentre altri fermi sono in corso in queste ore. "Sono venuti di notte come ladri, ma eravamo pronti ad accoglierli", ha detto un abitante a Ynet, contestando come un pretesto il richiamo alle norme edilizie dietro l'ordine di demolizione. Le autorità israeliane sono impegnate in una serie di procedure di demolizione in aree contese - in particolare nella zona di Gerusalemme est, a maggioranza araba - denunciate dai palestinesi come altrettanti tentativi di modifica degli equilibri etnici e che hanno suscitato preoccupazioni anche da parte di Usa e Ue. Secondo Israele, si tratta invece di semplici azioni contro l'abusivismo edilizio che hanno coinvolto pure proprietà di ebrei. TORTURE DELLA CIA, RICE DIEDE SUA APPROVAZIONE La documentazione dimostra che la Rice, all'epoca consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente George W. Bush, diede la sua approvazione alle tecniche, che prevedevano anche il waterboarding (annegamento simulato), nel luglio 2002 dopo una serie di incontri segreti, a cui, apparentemente, non presero parte il dipartimento di Stato e la Difesa. Secondo il Los Angeles Times, infatti, alcuni settori dell'amministrazione Bush potrebbero esser stati tenuti all'oscuro delle procedure per evitare possibili opposizioni all'uso di tali tecniche. Le rivelazioni potrebbero dare nuova linfa a chi chiede una commissione di inchiesta indipendente, e mettere sotto pressione l'attuale amministrazione perché siano declassificati (resi pubblici, ndr) ulteriori documenti sul caso. ESERCITO ACCUSATO DI TORTURE IN OFFENSIVA ANTI-NARCOTRAFFICO Detenzioni arbitrarie accompagnate a percosse e atti di tortura sarebbero state commesse dai soldati governativi dispiegati per combattere il narcotraffico in diversi stati del paese: lo afferma la ‘Comisión Nacional de los Derechos Humanos’ (Cndh), precisando che le denunce sugli abusi dell’esercito contro la popolazione civile sarebbero aumentati da quando il governo ha dispiegato 10.000 militari a Ciudad Juárez, uno dei ‘bastioni’ dei cartelli della droga, alla frontiera con gli Stati Uniti. Secondo la Cndh, i sospetti vengono trattenuti fino a oltre 12 ore nelle caserme, minacciati e finanche torturati prima di essere consegnati alla polizia. La Commissione ha già presentato 22 denunce formali contro l’esercito da quando il presidente Felipe Calderón, che ha fatto della lotta senza quartiere al narcotraffico una priorità, ha cominciato il suo mandato nel 2006. La militarizzazione di gran parte del paese non è però riuscita a fermare un’ondata di violenza che lo scorso hanno ha causato 6300 vittime. Nel primo trimestre del 2009 sono quasi 200 le denunce ricevute dalla Cndh per detenzione arbitraria; l’anno scorso ne aveva documentate in totale 311. Francia: lotte operaie e misure anti-banlieue... Francia ancora fortemente caratterizzata delle proteste operaie, nel solco di un'onda di contestazione che prosegue da almeno un mese. Rabbia indirizzata sempre nei confronti delle dirigenze aziendali, con inoltre la capacità di allargare il raggio, muovendo la protesta anche contro l'immobilismo e la complicità delle istituzioni governative, sbaragliate di fronte alla global crisis, nella loro incapacità di gestirla e di disporre contro-misure, limitandosi e cercando al contempo di arginare le sue ricadute con misure di addomesticamento e repressione. Operai della Continental, tra i più attivi nel paese transalpino, nella lotta contro la chiusura della fabbrica di pneumatici, hanno costruito un altro momento di forte conflittualità, assaltando la prefettura di Compiegne, nell'est della Francia. I lavoratori hanno fatto irruzione e danneggiato gli uffici, gettando a terra computer e documenti. Ciò è avvenuto dopo che il tribunale ha dato notizia di aver respinto la loro richiesta di annullare o sospendere la chiusura del sito aziendale. 1120 persone sono impiegate alla Continenal di Clairox, le mobilitazioni delle scorse settimane avevano già visto il sequestro dei manager (costretti a rimanere negli uffici di fronte all'annunciata serrata per l'11 marzo) e la contestazione del direttore (colpito dal lancio di uova e costretto alla fuga). Sempre ieri altri 2 manager sono stati sequestrati dai lavoratori. A Villemur-sur-Tarn, nel sud-ovest della Francia, nella filiale francese della statunitense Molex, gli operai ha trattenuto il numero due dell'azienda, Marcus Kerriou, e la direttrice delle risorse umane, Coline Colboc. La Molex ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento francese per trasferire l'attività in Cina. La mobilitazione operaia contesta il piano di licenziamenti annunciato dalla direzione. In serata è giunta alla liberazione dopo aver ricevuto dall'azienda l'annuncio che vi sarà un "negoziato su tutto". ITALIA Incidenti sul lavoro: muore a Perugia mentre pota gli alberi / È morto folgorato all'interno di un cestello collegato al braccio meccanico di un autocarro, che è venuto a contatto con una linea elettrica per cause ancora in corso di accertamento. L’incidente sul lavoro si è verificato nel territorio di Sigillo (Perugia), in località Villa Scirca. La vittima è un uomo di 61 anni di Gualdo Tadino, titolare di una ditta impegnata nella potatura di alberi. L'uomo, di cui non si conosce ancora il nome, stava svolgendo il proprio lavoro in una villetta privata e si trovava a una decina di metri d'altezza. Dopo essere stato colpito dalla scarica elettrica è morto sul colpo. [ http://snipurl.com/gin7o ] Due milioni e mezzo di poveri / Nel 2007 erano 975 mila le famiglie italiane in condizioni di povertà assoluta (la percentuale di famiglie e di persone povere sul rispettivo totale delle famiglie e delle persone residenti in Italia). Lo rende noto l'Istat, specificando che in queste famiglie vivono 2 milioni e 427mila individui, vale a dire il 4,1% della popolazione. Il fenomeno è maggiormente diffuso nel Sud e nelle isole, dove l'incidenza di povertà assoluta (5,8%) è circa due volte superiore a quella rilevata nel resto del Paese: nel 2007, tra le famiglie residenti al Nord, la percentuale di quelle povere si attesta infatti al 3,5%, mentre al Centro si ferma al 2,9%. Tra il 2005, primo anno di rilevazione, e il 2007, l'incidenza di povertà assoluta in Italia è rimasta stabile, anche se ci sono stati dei miglioramenti e dei peggioramenti delle condizioni di alcune tipologie di famiglie. "Peggiorano - rileva l'istituto - le situazioni delle famiglie con a capo un adulto di età compresa tra i 45 e 54 anni o un lavoratore con basso profilo professionale, mentre si rileva un miglioramento nelle famiglie giovani". Tra le famiglie con a capo una persona occupata, l’incidenza più elevata si osserva quando la persona di riferimento è un operaio (5,2%). In questa categoria di famiglie l'Istat rileva segnali di peggioramento. Mentre l'istituto evidenzia un leggero miglioramento tra le famiglie di lavoratori autonomi, in particolare se lavorano in proprio (dal 3,3% all’1,8%). L’incidenza di povertà tra le famiglie con cinque o più componenti – rileva l'Istat nel suo rapporto - risulta, nel 2007, significativamente superiore a quella delle famiglie meno ampie: “Quasi un decimo (l’8,2%) si trova in condizione di povertà assoluta, si tratta per lo più di coppie con tre o più figli (il 72%) e di famiglie con membri aggregati (il 25%)”. “Tra le coppie con figli – si legge nel Rapporto - , l’incidenza della povertà assoluta cresce all’aumentare del numero di figli, raggiungendo il valore più elevato (8%) quando i figli sono tre o più. La presenza di più figli minori all’interno della famiglia si associa a un disagio economico ancor più evidente: tra le famiglie con un solo figlio minore è pari al 3,1%, sale al 3,8% e al 10,5% rispettivamente se i figli sono due o più di due.” L'Istat segnala valori di incidenza superiori alla media anche tra le famiglie monogenitore (4,9%) e tra le famiglie con almeno un anziano (5,4%). Un’incidenza più elevata si osserva anche tra le famiglie con a capo una donna (4,9%) che, nella maggior parte dei casi, sono rappresentate da anziane sole (55%) e da donne sole con figli (21%). [ http://snipurl.com/gin56 ] Siparietto
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