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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

TORINO: LE CONTESTAZIONI AL G8 DELL'UNIVERSITA' (corrisp. ROR)

E' partita ieri la 3 giorni contro il G8 University Summit di Torino. Il via alla mobilitazione contro il G8 dell'università l'ha dato il corteo, sfilato per le vie del centro cittadino nel pomeriggio di ieri, indetto a conclusione del campeggio "Climat Camp", partito venerdì e ieri conclusosi con la manifestazione. Oltre 500 studenti e studentesse sono partiti da piazza Vittorio con un corteo allegro ma determinato nella denuncia dell'inaccettabile G8 torinese. I manifestanti hanno provato ad effettuare 2 deviazioni rispetto al percorso autorizzato, nel tentativo di avvicinarsi il più possibile all'hotel dove albergano i 50 rettori e presidenti d'ateneo che partecipano ai lavori del summit. Il corteo è andato poi a concludersi al parco del Valentino. Intorno alle 19 sono invece iniziate le azioni della rete contro il G8 dell'università, in una Torino blindata, in special modo il quartiere universitario, colmo di celere schierata e camionette di trasverso sulle strade. L'Onda ha assediato la Mole Antoneliana dove erano in visita i rettori lanciando contro la polizia gavettoni d'acqua. La celere ha risposto con delle cariche di alleggerimento. Infine, nella serata di ieri si è svolto il primo dibattito di discussione e confronto: beni comuni e movimenti a difesa del territorio, nel continuo dell'elaborazione di un discorso su ambiente sostenibilità sviluppo. Questa mattina davanti al Castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura, dove poi è iniziato il G8 dell'Università alla presenza di 40 rettori provenienti da 19 paesi del mondo, la polizia ha caricato alcune decine di studenti determinati a presidiare l'area. Gli studenti hanno srotolato anche uno striscione con la scritta "A Torino c'é Profumo di marcio" che fa riferimento al rettore del Poliltecnico, Francesco Profumo, che è tra gli organizzatori. Sono volate le prime manganellate, mentre i giovani hanno tirato uova contro polizia e carabinieri. Gli studenti si sono spostati in quartiere San Salvario.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SRILANKA: Uccisi il capo delle Tigri Tamil e i suoi luogotenenti

L'intera dirigenza delle Tigri Tamil (Ltte) e' stata "eliminata", secondo quanto ha annunciato la tv pubblica Itn, dello Sri Lanka. "Insieme al capo Vellupillai Prabhakaran e ai suoi due luogotenenti, Pottu Amman e Soosai, che sono stati uccisi, e' l'insieme della dirigenza delle Tigri a essere stata eliminata", ha detto la tv. Per la prima volta dal 1983, dall'inizio della guerra civile, l'intera isola di Sri Lanka e' sotto il controllo dell' esercito regolare, che hanno sconfitto i ribelli delle Tigri Tamil. Abche Charles Antony, figlio del leader dell'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil e' stato ucciso durante gli ultimi scontri fra l'esercito e la guerriglia. Inoltre il ministero ha annunciato che altri tre alti dirigenti delle Tigri Tamil, tra cui il capo della sezione politica, B. Nadesan, l'ex capo del segretariato alla pace delle Tigri, S. Puleedeva e il capo del settore orientale S. Ramesh sono stati uccisi e che i loro corpi sono stati ritrovati oggi. L'Unione europea chiederà che venga avviata un'indagine indipendente sulle presunte violazioni dei diritti umani in Sri Lanka e chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia.

AFGHANISTAN: SANGUINOSI ATTACCHI CONTRO LA POLIZIA

Almeno sei poliziotti e due soldati sono stati uccisi dopo una serie di bombe esplose nel sud dell'Afghanistan. Secondo quanto ha spiegato il capo della polizia locale, Abdul Rahman Sarjang, una bomba è esplosa sul ciglio di una strada nella provincia di Zabul. Nell'esplosione sono morti cinque agenti di polizia. Inoltre, una seconda bomba è esplosa a Qalat uccidendo un altro agente. Mentre, secondo quanto ha dichiarato il capo del distretto di Naw Bahar, due soldati dell'Esercito nazionale dell'Afghanistan sono morti a causa di una terza esplosione accaduta nella stessa zona. Sempre oggi, Ahmadi Wali Karzai, capo del consiglio provinciale di Kandahar e fratello del presidente afghano, Hamid Karzai, è uscito illeso da un attacco contro il suo convoglio lanciato da un gruppo di uomini armati con fucili d'assalto e lanciagranate. Nell'attacco è rimasto ucciso una delle sue guardie del corpo.

PAKISTAN: STRAGI DI CIVILI NELLA VALLE DI SWAT (Tahir Ali / settimanale Weekly Pulse)

Le forze di sicurezza pachistane affermano di aver ucciso finora 700 militanti talebani nell'offensiva contro le milizie guidate da Maulana Fazullah nelle montagne di Swat e dicono che i talebani sono in fuga dalle aree sotto attacco militare. Chi scrive ha trascorso una settimana nella zona di guerra, dove ha visto le infrastrutture talebane ancora intatte e ha scoperto che i morti e i feriti a causa dell'attacco sono gli abitanti poveri della zona. Il governo ha ordinato alla popolazione di evacuare i villaggi ma non ha fornito alle persone in fuga alcun mezzo di trasporto. Dopo l'evacuazione dell'area, i villaggi sono stati bombardati mentre i Talebani non sono stati presi di mira. I trasportatori hanno alzato le proprie tariffe, e portare una famiglia da Chakdara nel basso Dir fino a Peshawar costa intorno ai 20 mila rupie (180 euro). I più poveri, che non possono permettersi di pagare questo prezzo, hanno deciso di rimanere nelle loro case, ma a casa del coprifuoco stanno affrontando una seria carenza di cibo e di altri beni di uso quotidiano. Parlando con i residenti dell'area è facile capire il loro odio sia nei confronti dei talebani che delle forze di sicurezza. E' una percezione comune nell'area quella che i talebani siano un prodotto dei servizi segreti. I residenti pensano che ancora una volta il governo sta usando i talebani per i propri interessi, per ricevere fondi dagli Usa. Gli abitanti di queste zone, in maggior parte contrari ai talebani, criticano duramente anche il governo che invece di mandare truppe sul campo per combattere i miliziani, bombarda i villaggi con elicotteri e aerei.

PERU': DOPO PROTESTE, INDIGENI ACCETTANO DI TRATTARE CON GOVERNO

Gli indigeni della regione amazzonica, che protestano contro una serie di leggi lesive dei loro diritti sulle risorse del territorio nel quale vivono da sempre, hanno revocato un appello alla ‘insurgencia’ e accettato un compromesso con il governo per trovare una soluzione negoziata. La decisione è stata presa dopo che venerdì scorso il governo aveva autorizzato l’esercito a intervenire per garantire la prestazione dei servizi di base nei distretti interessati dalla protesta. Il presidente Alan García aveva in precedenza criticato la presa di posizione dei dirigenti indigeni dicendo che “le terre dell’Amazzonia sono vostre e dei vostri figli, ma sono anche di tutta la nazione”. La mobilitazione indigena va avanti dallo scorso aprile contro alcuni decreti approvati a dicembre nell’ambito del piano di adeguamento della legislazione previsto dal Trattato di libero commercio con gli Stati Uniti, entrato in vigore a febbraio. Migliaia di nativi hanno occupato impianti petroliferi e altre infrastrutture in diverse province chiedendo l’abrogazione di due normative sullo sfruttamento delle foreste e le risorse idriche che, sostengono, vulnerano i loro diritti, sia per l’impatto sull’ambiente che per la mancanza di una preventiva consultazione popolare.

Nigeria: i miliziani chiudono la rotte commerciali del Delta del Niger

A seguito degli scontri avvenuti nei giorni scorsi, come risposta al raid dell'esercito con un elicottero e una lancia militare contro il proprio campo base, che aveva liberato i 17 ostaggi sequestrati nell'attacco del Mend di venerdì, il più importante gruppo di miliziani nigeriani, il MEND, ha dichiarato la chiusura di alcune importanti rotte navali sia per l'importazione di raffinati petroliferi, sia per l'eportazione di greggio e di gas. A sua volta il raid dell'esercito rispondeva a un attacco dei miliziani contro due imbarcazioni nella giornata di venerdì, dando vita al più cruento scontro a fuoco degli ultimi otto mesi. Il Mend, ha dichiarato in una e-mail che chi navigherà su quelle rotte lo farà a proprio rischio. Nel raid condotto dall'esercito sono Il delta del Niger è una delle zone del mondo più ricche di petrolio.

Somalia: Shabaab conquistano citta di Mahaday senza trovare resistenza'

Gli Shabaab, milizie islamiche, continuano l'avanzata e oggi sono entrati senza colpo ferire in un'altra citta' strategica. Si tratta di Mahaday, nella regione del Medio Shebeli, poco piu' di 20 km a nord di Jowhar, che avevano conquistato ieri, anche in quel caso senza trovare resistenza. Lo si apprende a Nairobi da fonti certe e concordi. Ieri gli insorti hanno portato via da alcune agenzie di cooperazione internazionale materiali strategici per la prosecuzione della guerra.

STATI UNITI: FORTE TERREMOTO A LOS ANGELES, NESSUNA VITTIMA'

Un terremoto di magnitudo 5.0 ha scosso domenica sera per circa 15 secondi la città di Los Angeles, in California, alle 20:40 locali (le 4:40 di oggi in Italia) a 13,5 km di profondità sotto la zona di Lennox, a 15 km dal centro città. I residenti di una vasta area della città hanno avvertito una scossa lunga 15". Un portavoce dei Vigili del fuoco di Los Angeles afferma che non sono stati segnalati danni o feriti.

ITALIA

FIAT: Nel piano Marchionne l'addio a Lancia per Opel

Secondo il settimanale tedesco Automobilwoche prevede la scomparsa del marchio Lancia a favore di Opel, ha spiegato al giornale una persona vicina all'ad di Fiat, Sergio Marchionne. Secondo il progetto la svedese Saab verrebbe inoltre fusa con Chrysler e dovrebbe costruire in futuro modelli sportivi e cabrio; Alfa Romeo potrebbe invece trarre vantaggio dalle tecnologie Opel e costruire un altro, grosso modello. Il nuovo gruppo dovrebbe produrre oltre cinque milioni di auto all'anno e servire anche mercati come l'Asia e l'America latina. L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, avrebbe assicurato al governatore del Nord Reno-Westfalia, Juergen Ruettgers (Cdu), che la Fiat manterrà tutti gli impianti della Opel in Germania nel caso in cui l'acquisto della casa automobilistica tedesca andasse in porto. Lo scrive oggi il tabloid Bild e l'incontro è stato confermato da un portavoce della cancelleria della regione. Il Nord Reno-Westfalia ospita l'impianto di Bochum della Opel, che dà lavoro a 5.000 persone. L'8 maggio il manager del Lingotto aveva incontrato i governatori dell'Assia (Roland Koch, Cdu) e della Renania Palatinato (Kurt Beck, Spd), le regioni tedesche dove si trovano gli impianti di Ruesselsheim e Keiserslautern della Opel.

TRENTO: AGGRESSIONE FASCISTA ALLA PRIMA SERATA DI UNIVERSINVERSI

Venerdì 15 maggio 2009 si è tenuta la prima serata di Universinversi. Alle 23.15, non appena conclusi gli eventi in programma, tre ragazzi sono passati davanti all`ingresso, ormai chiuso, del luogo dove si era svolto lo spettacolo, gridando: "Sono fascista". Girato l`angolo tra via Rosmini e via Verdi, sono stati raggiunti da un altro gruppo di 10-15 uomini, in cordone e tutti armati di mazza. Il gruppo si è diretto verso il luogo di Universinversi, simulando una carica ed arrivando fino al cancello della facoltà di Economia. A fronte del fatto che non ci siamo allontanate/i dallo spazio antistante il Centro Polifunzionale e non abbiamo reagito alle provocazioni, il gruppo di fascisti se n'è andato. Le forze dell'ordine, chiamate telefonicamente, non si sono presentate. Denunciamo una continua escalation di aggressività e violenza nella città di Trento nei confronti di soggettività non conformi. Dobbiamo aspettare le teste fracassate di tutte/i noi affinchè questa città reagisca? Questi fanno volantinaggio finchè c'è luce, sotto lo sguardo premuroso della polizia, e poi prendono le mazze quando viene notte. Noi andiamo avanti, in direzioni ostinate e contrarie Tavolo LGBTQ* Trento

FASCISTI: AGGRESSIONE CONTRO UNIVERSITARIO

Un giovane universitario, Luca 23 anni di Cava dei Tirreni attivista della radio "Radiovostok" è stato aggredito questa notte da un gruppo di neofascisti. Il giovane stava viaggiando in treno dove da Napoli avrebbe raggiunto Torino per partecipare alla manifestazione contro il G8. Ad un certo punto del viaggio "subito dopo Roma" racconta il ragazzo, è uscito dal suo scompartimento per recarsi in bagno ed è stato fermato da tre uomini di età compresa fra i 25 e i 30 anni che, armati di coltelli, lo hanno bloccato e poi picchiato. In un secondo momento, poi, uno dei tre fascisti ha tirato fuori dalla tasca un coltello a serramanico e ha inciso una svastica sulla pelle di un braccio del ragazzo No Global. Una volta giunto a Torino il giovane universitario è stato medicato all'ospedale e in seguito ricoverato.

NAPOLI: MANIFESTAZIONE CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA

Ieri a Napoli manifestazione contro le disposizioni contenute nel pacchetto sicurezza, già approvato dalla Camera dei deputati, in cui si prevede che la clandestinità diventi reato, determinando il dovere per i medici di denunciare gli stessi clandestini. Tra le norme in esame ora al senato anche quella riguardante i figli di clandestini, che non potranno essere registrati all'anagrafe. Al corteo che è partito alle ore 18 da piazza del Gesù hanno partecipato Italiani e immigrati provenienti soprattutto dall'Africa e dalle regioni dell'Europa dell'Est. Un canto ha accompagnato la marcia: la traduzione in Italiano è "Diritto di soggiorno per tutti, diritto di soggiorno per tutti!" Il corteo si è fermato davanti al castello maschio Angioino; su un piccolo palco hanno preso la parola dei bambini, che hanno letto richieste di pace e fratellanza, e rappresentanti di immigrati. E' intervenuto anche Esmaeli Qorbanali, presidente dell'Associazione Afgani in Italia. Qorbanali ha detto che "gli immigrati non vogliono vivere nascosti, vogliono essere chiamati col loro nome. Non tutti gli immigrati sono onesti, ma la responsabilità penale è individuale, non si può considerare un intero popolo criminale. Come è possibile pensare che una persona attraversi il mare con grande pericolo di vita per venire in Europa a delinquere? La grandissima parte delle persone fugge da persecuzioni, dalla fame, dalla guerra. In Afganistan c'è la guerra da quando sono nato, e posso dirvi che la guerra è la madre di tutte le miserie. La convivenza con altri popoli ed altre culture genera ricchezza, economica,e , ancora più importante, etica. Questa propaganda del governo crea paura e sospetto. Ma noi immigrati vogliamo contribuire alla crescita di questo Paese."


Gr 13:00

In primo Piano

TORINO: LE CONTESTAZIONI AL G8 DELL'UNIVERSITA'

E' molto tesa la situazione a Torino in occasione del contro summit al G8 sull'università. Questa mattina davanti al Castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura, dove fra poco inizierà il G8 dell'Università alla presenza di 40 rettori provenienti da 19 paesi del mondo la polizia ha caricato alcune decine di studenti determinati a presidiare l'area. Gli studenti hanno srotolato anche uno striscione con la scritta "A Torino c'é Profumo di marcio" che fa riferimento al rettore del Poliltecnico, Francesco Profumo, che è tra gli organizzatori dell'iniziativa. Sono volate le prime manganellate, mentre i giovani hanno tirato uova contro polizia e carabinieri. Gli studenti si sono spostati in quartiere San Salvario. L'obiettivo è raggiungere il vicino corso Vittorio Emanuele per bloccare la circolazione. I manifestanti chiedono anche che vengano rilasciati i quattro giovani che sono stati fermati dalle forze dell'ordine per essere identificati dopo le cariche di stamattina. E' partita ieri la 3 giorni contro il G8 University Summit di Torino. Il via alla mobilitazione contro il G8 dell'università l'ha dato il corteo, sfilato per le vie del centro cittadino nel pomeriggio di ieri, indetto a conclusione del campeggio "Climat Camp", partito venerdì e ieri conclusosi con la manifestazione. Oltre 500 studenti e studentesse sono partiti da piazza Vittorio con un corteo allegro ma determinato nella denuncia dell'inaccettabile G8 torinese. I manifestanti hanno provato ad effettuare 2 deviazioni rispetto al percorso autorizzato, nel tentativo di avvicinarsi il più possibile all'hotel dove albergano i 50 rettori e presidenti d'ateneo che partecipano ai lavori del summit. Il corteo è andato poi a concludersi al parco del Valentino. Intorno alle 19 sono invece iniziate le azioni della rete contro il G8 dell'università, in una Torino blindata, in special modo il quartiere universitario, colmo di celere schierata e camionette di trasverso sulle strade. L'Onda ha assediato la Mole Antoneliana dove erano in visita i rettori lanciando contro la polizia gavettoni d'acqua. La celere ha risposto con delle cariche di alleggerimento. Infine, nella serata di ieri si è svolto il primo dibattito di discussione e confronto: beni comuni e movimenti a difesa del territorio, nel continuo dell'elaborazione di un discorso su ambiente sostenibilità sviluppo, con segno capovolto rispetto alla farsa laccata di verde ed insostenibile in discussione nel G8 dell'università

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Uccisi il capo delle Tigri Tamil e i suoi due luogotenenti

L'intera dirigenza delle Tigri Tamil (Ltte) e' stata "eliminata", secondo quanto ha annunciato la tv pubblica Itn, dello Sri Lanka. "Insieme al capo Vellupillai Prabhakaran e ai suoi due luogotenenti, Pottu Amman e Soosai, che sono stati uccisi, e' l'insieme della dirigenza delle Tigri terroriste a essere stata eliminata", ha detto la tv.

I militari: tutta l'isola sotto controllo Per la prima volta dal 1983, dall'inizio della guerra civile, l'intera isola di Sri Lanka e' sotto il controllo dell' esercito regolare, che hanno sconfitto i ribelli delle Tigri Tamil. Lo hanno annunciato i militari.

Ucciso anche il figlio del leader Abche Charles Antony, figlio del leader dell'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil e' stato ucciso durante gli ultimi scontri fra l'esercito e la guerriglia.

L'Ue chiede un'indagine presunte violazioni dei diritti umani L'Unione europea chiede che venga avviata un'indagine indipendente sulle presunte violazioni dei diritti umani in Sri Lanka e chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia. E' quanto si legge in una bozza di conclusioni del Consiglio Esteri di cui l'ANSA ha preso visione. "L'Ue chide che le presunte violazioni delle leggi siano accertare attraverso un'indagine indipendente", si legge nella bozza che i ministri discuteranno oggi. "I responsabili - prosegue il documento - dovranno essere assicurati alla giustizia".

AMAZZONIA: DOPO PROTESTE, INDIGENI ACCETTANO DI TRATTARE CON GOVERNO

Gli indigeni della regione amazzonica, che protestano contro una serie di leggi considerate “lesive” dei loro diritti sulle risorse del territorio nel quale vivono da sempre, hanno revocato un appello alla ‘insurgencia’ e accettato un compromesso con il governo per trovare una soluzione negoziata. La decisione è stata presa dopo che venerdì scorso il governo aveva autorizzato l’esercito a intervenire per garantire la prestazione dei servizi di base nei distretti interessati dalla protesta. Il presidente Alan García aveva in precedenza criticato la presa di posizione dei dirigenti indigeni dicendo che “le terre dell’Amazzonia sono vostre e dei vostri figli, ma sono anche di tutta la nazione”. La mobilitazione indigena va avanti dallo scorso aprile contro alcuni decreti approvati a dicembre nell’ambito del piano di adeguamento della legislazione previsto dal Trattato di libero commercio con gli Stati Uniti, entrato in vigore a febbraio. Migliaia di nativi hanno occupato impianti petroliferi e altre infrastrutture in diverse province chiedendo l’abrogazione di due normative sullo sfruttamento delle foreste e le risorse idriche che, sostengono, vulnerano i loro diritti, sia per l’impatto sull’ambiente che per la mancanza di una preventiva consultazione popolare.

Nigeria, i miliziani chiudono la rotte commerciali del Delta del Niger

A seguito degli scontri avvenuti nei giorni scorsi i ribelli dichiarano inutilizzabili i canali per l'importazione e l'esportazione

Il più importante gruppo di miliziani nigeriani ha dichiarato la chiusura di alcune importanti rotte navali sia per l'importazione di raffinati petroliferi, sia per l'eportazione di greggio e di gas.

I ribelli hanno dichiarato la chiusura delle tratte marittime come risposta al raid di un elicottero e di una lancia militare contro il proprio campo base. A sua volta il raid dell'esercito rispondeva a un feroce attacco che i miliziani avevano portato nei confronti di due imbarcazioni nella giornata di venerdì, dando vita al più cruento scontro a fuoco degli ultimi otto mesi. Il Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger, Mend, ha dichiarato in una e-mail: "Abbiamo ordinato la chiusura dei più importanti canali alle imbarcazioni delle industrie petrolifere. Questo significa che chi navigherà su queste rotte lo farà a proprio rischio". Nel raid condotto dall'esercito sono stati liberati 17 ostaggi, sette filippini, sette ucraini e quattro nigeriani, che erano stati sequestrati nell'attacco del Mend di venerdì. Il delta del Niger è una delle zone del mondo più ricche di petrolio al momento è sfruttato completamente a causa delle continui scontri tra ribelli e forze di sicurezza.

Somalia: Shabaab conquistano citta di Mahaday senza trovare resistenza'

Gli Shabaab, milizie islamiche, continuano l'avanzata e oggi sono entrati senza colpo ferire in un'altra citta' strategica. Si tratta di Mahaday, nella regione del Medio Shebeli, poco piu' di 20 km a nord di Jowhar, che avevano conquistato ieri, anche in quel caso senza trovare resistenza. Lo si apprende a Nairobi da fonti certe e concordi. Ieri gli insorti hanno portato via da alcune agenzie di cooperazione internazionale materiali strategici per la prosecuzione della guerra.

Lituania, Grybauskaite eletta presidente

L'ex commissario europeo al bilancio sarà la prima donna a guidare il paese baltico

Dalia Grybauskaite, 53 anni, è stata eletta presidente della Lituania al primo turno con il 69.04 percento dei consensi. La Grybauskaite sarà il pimo capo di stato lituano donna.

La Grybauskaite si era candidata alle presidenziali come indipendente e succede a Valdas Adamkus, 82 anni, per dieci anni a capo dello Stato baltico. Il presidente in Lituania non ha potere esecutivo, ha piuttosto un ruolo di controllo, in paricolare in politica estera e per cio che concerne giustizia e difesa. Il capo di Stato ha però possibilità di influenzare le decisioni in cambito economico e di bilancio, nonchè sulla composizione del governo. La Grybauskaite ha già dichiarato che il suo primo atto ufficiale saà di valutare il lavoro del governo, ed entro quindici giorni, proporrà la candidatura di un nuovo primo ministro.

LA TERRA TREMA A LOS ANGELES, UNA SCOSSA MAGNITUDO 5.0

LOS ANGELES - Un terremoto di magnitudo 5.0 ha scosso domenica sera la città di Los Angeles, in California. Lo rende noto l'Istituto americano di studi geologici (Usgs). Al momento non ci sono notizie di vittime o danni. Il sisma si è prodotto alle 20:40 locali (le 4:40 di oggi in Italia) a 13,5 km di profondità sotto la zona di Lennox, a 15 km dal centro di Los Angeles. I residenti di una vasta area della città hanno avvertito una scossa lunga circa 15 secondi. Un portavoce dei Vigili del fuoco di Los Angeles afferma che non sono stati segnalati danni o feriti.

ITALIA

Nel piano Marchionne l'addio a Lancia per Opel

Eccolo, il piano Marchionne per inserire Opel nell'orbita del Lingotto. Secondo il settimanale tedesco Automobilwoche prevede la scomparsa del marchio Lancia. "Secondo il piano, Lancia dovrebbe essere soppressa a favore di Opel", ha spiegato al giornale una persona vicina all'ad di Fiat, Sergio Marchionne.

Progetto globale Secondo il progetto la svedese Saab verrebbe inoltre fusa con Chrysler e dovrebbe costruire in futuro modelli sportivi e cabrio; Alfa Romeo potrebbe invece trarre vantaggio dalle tecnologie Opel e costruire un altro, grosso modello. Il nuovo gruppo dovrebbe produrre oltre cinque milioni di auto all'anno e servire anche mercati come l'Asia e l'America latina, aggiunge Automobilwoche.

Partita Opel alle battute decisive L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, avrebbe assicurato al governatore del Nord Reno-Westfalia, Juergen Ruettgers (Cdu), che la Fiat manterrà tutti gli impianti della Opel in Germania nel caso in cui l'acquisto della casa automobilistica tedesca andasse in porto. Lo scrive oggi il tabloid Bild, rivelando che il manager di Torino ha incontrato l'esponente dell'Unione durante il fine settimana a Colonia. L'incontro è stato confermato all'agenzia stampa tedesca Dpa da un portavoce della cancelleria della regione, che però non ha voluto fornire dettagli sui contenuti dei colloqui. Il Nord Reno-Westfalia ospita l'impianto di Bochum della Opel, che dà lavoro a 5.000 persone.

Secondo la Bild, Marchionne avrebbe garantito che anche questa fabbrica uscirebbe indenne dal piano di ristrutturazione preparato per la controllata Gm. Secondo quanto ha riferito il portavoce della regione, l'incontro fra Marchionne e Ruettgers si è tenuto in un hotel di Colonia ed e' durato circa un'ora e mezza. L'8 maggio il manager del Lingotto aveva incontrato i governatori dell'Assia (Roland Koch, Cdu) e della Renania Palatinato (Kurt Beck, Spd), le regioni tedesche dove si trovano gli impianti di Ruesselsheim e Keiserslautern della Opel.

Siparietto


Gr 9:30

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gror090518 (last edited 2009-05-18 17:33:06 by anonymous)