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esteri

Kirghizistan, annunciata la chiusura della base militare Usa di Manas

Le motovedette da guerra israeliane bombardano i pescherecci al largo di Gaza.

Almeno 20mila civili tamil sarebbero stati uccisi in Sri Lanka dai bombardamenti governativi durante gli ultimi quattro mesi di guerra

Feriti in Afghanistan tre militari italiani

italia

Palermo, indagini su Ciancimino Vizzini lascia l'Antimafia

Università La Sapienza, tafferugli con le forze dell'ordine, dissenso a rischio

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Kirghizistan, annunciata la chiusura della base militare Usa di Manas

Il Kirghizistan ha confermato la chiusura della base militare statunitense di Manas entro il prossimo mese di luglio. La repubblica asiatica, nata dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, ha annunciato, dunque, ufficialmente la chiusura della base Usa. Il 19 aprile scorso il presidente, Kurmanbek Bakiev, aveva lanciato un ultimatum agli Stati Uniti con le nuove condizione dall'accordo tra i due paesi. Da luglio Washington doveva pagare 200 milioni di dollari di affitto (adesso paga solo 2 milioni), una proposta fatta per essere rifiutata e avere così un pretesto per mandare via gli statunitensi. La base di Manas è un punto di transito di grande importanza per l'approvvigionamento delle truppe della coalizione internazionale nel vicino Afghanistan ed era l'ultima base militare degli Usa in Asia centrale.

Le motovedette da guerra israeliane bombardano i pescherecci al largo di Gaza.

Le motovedette da guerra israeliane bombardano i pescherecci al largo di Gaza. Infopal. Anche ieri sera, le motovedette da guerra israeliane hanno bombardato i pescherecci palestinesi di Gaza City. Testimoni oculari hanno riferito che le navi israeliane, che pattugliano il mare scorrazzando ad alta velocità per intimorire i pescatori e i cittadini, hanno aperto il fuoco contro i pescherecci che si trovavano davanti alla costa di Shaikh Ajlin, il campo profughi al-Shati al-Shamali, e il porto, a nord della città di Gaza, causando ingenti danni materiali. I testimoni hanno aggiunto che i bombardamenti israeliani hanno creato uno stato di panico tra le persone che si erano recate in spiaggia un sfuggire al caldo. Sabato scorso, le motovedette israeliane hanno attaccato due pescherecci ormeggiati di fronte al campo profughi al-Shati al-Shamali, sequestrando sei pescatori di cui non si è più saputo nulla. Sempre questa mattina, invece, carrarmati israeliani appostati nei pressi a Nahel Oz, alla frontiera est della Striscia di Gaza, hanno bombardato le proprietà dei cittadini situate nel quartiere di al-Shujaiyah, ad est della città di Gaza. Ieri, nella stessa area, i militari hanno attaccato un gruppo di cittadini, uccidendone tre e ferendone altri.

Almeno 20mila civili tamil sarebbero stati uccisi in Sri Lanka dai bombardamenti governativi durante gli ultimi quattro mesi di guerra

Secondo le inchieste realizzate da due autorevoli quotidiani come il britannico Times e il francese Le Monde, almeno ventimila civili tamil sarebbero stati uccisi in Sri Lanka dai bombardamenti governativi durante gli ultimi quattro mesi di guerra: il triplo rispetto alle stime ufficiali fornite dalle Nazioni Unite nelle ultime settimane del conflitto. Oltre 20mila i civili tamil uccisi. "A fine aprile - scrive il Times - i rapporti confidenziali delle Nazioni Unite parlavano di circa settemila civili tamil uccisi dai bombardamenti sulla No Fire Zone. Fonti Onu ci hanno poi detto che il bilancio è aumentato nei giorni successivi a un ritmo di mille morti al giorno fino al 19 maggio, il giorno dopo l'uccisione di Velupillai Prabhakaran, leader delle Tigri tamil. Cifre che coincidono con le stime forniteci da padre Amalraj, un prete cattolico che è fuggito il 16 maggio dalla No Fire Zone e che ora è internato con altri 200mila sfollati nel campo profughi governativo di Manik Farm. Quindi il bilancio finale sarebbe superiore ai ventimila morti: ‘Anche di più', ci dice una fonte Onu". "Vijay Nambiar, capo-gabinetto del segretario generale delle Nazioni Unite - scrive Le Monde - è stato informato che il bilancio finale dei morti supererà senza dubbio i 20mila morti".

Nessuna inchiesta internazionale. In seguito a queste notizie, Amnesty International ha chiesto alle Nazioni Unite di "rendere immediatamente pubbliche le informazioni in suo possesso sul numero di civili tamil uccisi nelle ultime settimane di guerra" e di avviare "un'inchiesta internazionale e indipendente per accertare i crimini di guerra commessi dal governo dello Sri Lanka e dalle Tigri tamil". L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la sudafricana Navi Pillay, ha accolto questo appello chiedendo che la risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu invocasse un'inchiesta internazionale: ma la sua richiesta non è stata accettata. Human Rights Watch ha criticato la debole risoluzione emessa dal massimo organo internazionale per i diritti umani, sottolineando che sono stati in particolare i delegati indiani, pachistani, brasiliani, sudafricani, cinesi e cubani ad opporsi all'approvazione di una risoluzione più decisa.

Feriti in Afghanistan tre militari italiani Tre militari italiani sono rimasti feriti, due in modo lieve e uno in modo più grave, in uno scontro a fuoco avvenuto a Farah, nell'ovest dell'Afghanistan. Il ferito grave è stato colpito sotto l'ascella, gli altri due uno al piede e l'altro alla mano. Nessuno, dopo i primi accertamenti, risulta in pericolo di vita. Al momento dell'attacco i tre, paracadutisti della brigata Folgore, erano impegnati in un pattugliamento congiunto con i militari dell'esercito afgano. E' il secondo conflitto a fuoco che ha visto impegnati i soldati italiani nella zona da questa notte. Sempre vicino a Farah, durante la notte, si è avuto un altro attacco ad una pattuglia di militari italiani, che hanno risposto al fuoco, senza riportare alcuna conseguenza. Quella di stamattina è stata un'azione preparata in modo meticoloso, secondo una prima ricostruzione del comando italiano di Herat, "in modo da colpire le nostre unità al termine di una attività di rastrellamento in un'area nota per la presenza di consistenti milizie ostili". I militari afgani e i paracadutisti del 187/o Reggimento Folgore, con il supporto dei carri 'Dardo' del 1/o Reggimento bersaglieri, hanno "immediatamente risposto al fuoco, manovrando le forze contro il fianco avversario". La provincia di Farah si trova nella parte meridionale della Regione ovest, a comando italiano. E' una zona tradizionalmente calda, così come lo è anche quella della provincia di Bala Morgab, che si trova invece nella parte nord dell'area di responsabilità italiana: proprio qui, ieri, si è verificata una dura battaglia durante la quale sono stati colpiti due elicotteri Mangusta, ma non ci sono stati feriti tra gli italiani. Ingenti, invece, le perdite tra gli insorti.

ITALIA

Palermo, indagini su Ciancimino Vizzini lascia l'Antimafia Carlo Vizzini (Pdl, presidente della commissione Affari Costituzionali), Salvatore Cintola, Saverio Romano e Salvatore Cuffaro, tutti dell'Udc. Sono questi 4 i senatori siciliani indagati dalla Procura di Palermo per "concorso in corruzione", aggravata dall'accusa di aver favorito l'associazione mafiosa che faceva capo a Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo condannato per mafia e morto nel 2002. Vizzini si è subito dimesso dalla commissione parlamentare antimafia di cui faceva parte.

Le dichiarazioni del figlio. La Procura indaga da anni sul "tesoro" di "don Vito" ma quest'ultima inchiesta è partita dalle recenti dichiarazioni del figlio dell'ex sindaco, Massimo, già condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi per riciclaggio dei soldi del padre. Massimo aveva parlato di "personaggi ben più importanti di lui" coinvolti nella gestione del patrimonio paterno, alludendo anche ad alcuni uomini politici, e si era autodefinito "capro espiatorio" nella vicenda.

I 4 senatori dovranno spiegare ai pm a che titolo avrebbero intascato i soldi provenienti dal conto "Mignon" dove Vito Ciancimino nascondeva le sue provviste. Soldi prelevati dal figlio Massimo per conto di Gianni Lapis, il tributarista accusato di aver gestito il tesoro dell'ex sindaco di Palermo. Insieme all'avviso di garanzia, i quattro parlamentari hanno ricevuto un avviso a comparire in Procura il prossimo 17 giugno.

Vizzini lascia l'antimafia. Scosso dopo aver appreso la notizia delle indagini a suo carico, Carlo Vizzini ha annunciato di essersi dimesso dalla commissione parlamentare antimafia. "Ho la serenità di chi sa di essere estraneo ad ipotesi di reato e di potere compiutamente rispondere ai magistrati - ha detto il senatore - adesso si potrà fare luce sulle verità, mettendo fine al lungo e spesso velenoso chiacchiericcio che negli ultimi mesi mi ha accompagnato".

Università la Sapienza frees tyle corrispondenza

Sardegna, un compagno sardo Bruno Bellomonte è stato arrestato a Roma

ieri pomeriggio un compagno sardo Bruno BellomonteA manca pro s'Indipendentzia", movimento sardo per il socialismo e l' indipendenza del popolo sardo è stato arrestato a Roma, mentre tornava da casa sua a palermo. Contemporaneamente è stata effettuata una perquisizione nella sua casa e nella sua macchina e nella sede del gruppo sardo. Bruno Bellomonte, dirigente nazionale membro del Direttivu Politicu Natzionale dell’organizzazione a Manca pro s’Indipendentzia. Dalle notizie frammentarie che abbiamo ricevuto il compagno Bruno Bellomonte è uno dei cinque arrestati per un’inchiesta dell’Antiterrorismo italiano che indaga presumibilmente su organizzazioni legate alle Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente. L’accusa a suo carico e a carico degli altri arrestati parrebbe essere quella di partecipazione a banda armata e associazione sovversiva, per quanto, ripetiamo, le informazioni in nostro possesso sono ancora molto vaghe e frammentarie. corrispondenza

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan, i talebani attaccano gli italiani. Un militare grave, altri due feriti

Scontro a fuoco tra una pattuglia della missione Isaf e alcuni guerriglieri talebani nei pressi di Farah, nell'ovest del Paese: tre i militari italiani rimasti feriti, due in modo lieve e uno gravemente. Uno di loro è stato ferito ad un piede, uno a una mano e l'ultimo sotto l'ascella. Lo hanno confermato fonti militari. Il più grave dei militari feriti è quello colpito all'ascella. I soldati stavano effettuando un servizio di pattugliamento per il controllo del territorio nell'area di Farah insieme ai militari dell'Esercito afghano.

E' il secondo scontro in poche ore. Nella stessa zona, durante la notte, si è avuto un altro attacco ad una pattuglia di militari italiani, che hanno risposto al fuoco, senza riportare alcuna conseguenza. E ieri, in un'altra zona (l'area di Bala Murgab in provincia di Badghis) i militari afghani, con il supporto dei paracadutisti della Folgore, erano stati impegnati in uno scontro a fuoco di circa tre ore che ha richiesto anche l'intervento di quattro elicotteri Mangusta italiani.

Usa: museo Shoah, antisemita di 89 anni spara e uccide

WASHINGTON - L'odio antisemita ha armato ieri la mano di un vecchio teorico della supremazia ariana al museo dell'Olocausto di Washington, provocando la morte di un addetto alla sicurezza, il panico tra i turisti a poca distanza dalla Casa Bianca e l'immediato stato d'assedio nel cuore della capitale americana. Un gesto che ha riportato i riflettori sui filonazisti americani e il terrorismo di matrice razzista che ha più volte insanguinato l'America.

L'autore, identificato dai media come l'ottantanovenne James von Brunn, le cui condizioni restano critiche dopo essere stato ferito da una guardia, è una vecchia conoscenza dell'Fbi: un ex soldato della Seconda guerra mondiale che si è trasformato in un teorico dell'odio razziale.

Von Brunn è entrato armato di un fucile poco prima delle 13:00 locali (le 19:00 in Svizzera) nel museo dove ogni anno oltre un milione e mezzo di persone vanno a ripercorrere la storia della Shoah. Gli addetti alla sicurezza hanno visto l'arma e gli hanno urlato di gettarla, ma l'uomo ha aperto il fuoco, abbattendo una guardia. La reazione degli altri addetti alla sicurezza è stata immediata e l'uomo è stato ferito, disarmato, arrestato e condotto in ospedale.

Alla Casa Bianca, lo staff del presidente ha tenuto informato minuto per minuto Barack Obama, che solo pochi giorni fa aveva lanciato un messaggio contro l'antisemitismo e i negazionisti visitando il campo di concentramento di Buchenwald, in Germania.

BOLIVIA

URUGUAY

HAITI

ITALIA

“PACCHETTO SICUREZZA”, ANCORA DENUNCE DI INCOSTITUZIONALITÀ

Il disegno di legge noto come “pacchetto sicurezza” prefigura una serie di violazioni dei diritti umani a danno dei migranti irregolari e dei loro figli: lo ha sottolineato oggi il Consiglio superiore della magistratura (Csm), in un parere adottato all’unanimità da una delle sue commissioni. Secondo l’organismo di Palazzo dei Marescialli, a configurare profili di incostituzionalità è anzitutto la previsione del reato di clandestinità e di norme che legano l’accesso ad alcuni servizi pubblici alla presentazione da parte dello straniero di un permesso di soggiorno. “L’esperienza giudiziaria - si osserva nel parere della Sesta commissione, che sarà discusso nel pomeriggio dal plenum del Consiglio - evidenzia un’inevitabile incidenza negativa del nuovo reato in tema di accesso a servizi pubblici essenziali relativi a beni fondamentali tutelati dalla Costituzione da parte degli immigrati non dotati di valido titolo di soggiorno”. Nel parere del Csm si evidenzia anche il rischio che i figli degli “irregolari” siano discriminati sin dalla nascita. “L’obbligo di esibire il permesso di soggiorno al momento della registrazione del nuovo nato - sostengono i consiglieri del Csm – si pone in contrasto con il diritto della persona minore di età alla propria identità personale e alla cittadinanza, da riconoscersi immediatamente al momento della nascita”.Qualora il disegno di legge fosse licenziato dal parlamento nella sua versione attuale, si afferma ancora nel parere, si verrebbe a determinare “un’iniqua condizione del figlio di genitori stranieri non regolari nel nostro territorio, con la conseguenza che lo stesso non solo verrebbe privato della propria identità ma potrebbe essere più facilmente esposto ad azioni volte a falsi riconoscimenti da parte di terzi, per fini illeciti e in violazione della legge sull’adozione”.

Siparietto


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gror090611 (last edited 2009-06-11 17:28:59 by anonymous)