Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Napoli: operai in manif

Dopo il blocco stradale a Termini Imerese dell'altro ieri, anche a Napoli gli operai della Fiat si fanno sentire in difesa dei loro posti di lavoro, con una mobilitazione sotto la Regione Campania. AUDIO

Non sicurezza sul lavoro

Un tir ha investito 5 operai che erano al lavoro sulla A5 Aosta-Torino all'altezza di Arnad: uno e' morto e gli altri 4 sono stati feriti.Il mezzo pesante, che trasportava maiali macellati, si e' ribaltato su un fianco ed e' finito nella scarpata mentre gli operai tagliavano l'erba ai bordi della carreggiata e uno di loro era su un camion con la segnalazione luminosa dei lavori sul retro. L'operaio morto, un marocchino di 57 anni, e'rimasto schiacciato sotto la cabina del mezzo rovesciatosi.

Quattro operai sono rimasti feriti nello scoppio di uun incendio nello stabilimento Comital di Spinetta Marengo (Alessandria).Uno sarebbe grave. Secondo la dinamica ricostruita dai vigili del fuoco, i 4 operai stavano sollevando un serbatoio di vernice con un carrello quando si e' rotto un rubinetto da cui e' iniziato a fuoriuscire vapore e subito dopo una scintilla che ha fatto divampare il rogo. L'operaio in condizioni piu' gravi avrebbe riportato ustioni sull'80% del corpo. L'azienda, controllata dal fondo Management e Capitali, con sede centrale a Volpiano (Torino), controlla i marchi Cuki, Domopak e Tonkita.

--

IRAN: la polizia spara ancora

Le forze di sicurezza iraniane hanno aperto il fuoco sui manifestanti radunati fuori dal Parlamento di Teheran. Lo hanno riferito alcuni testimoni alla Cnn. Le milizie "hanno cominciato a colpire chiunque, alcuni sono stati gettati da un ponte", ha dichiarato una testimone. Secondo alcuni blog, nella piazza del Parlamento, le milizie usano anche le asce per disperdere la folla. Elicotteri militari sorvolano piazza Enghelab e furgoni blindati proseguono su via Azadi. Sopra, vi sono installate mitragliatrici. Due persone sarebbero state colpite dal fuoco in via Jomhori e una donna sarebbe stata lasciata in fin di vita dopo un violento pestaggio. Intanto, il regime degli ayatollah non ha intenzione di cedere "in alcun modo" alle pressioni in merito al risultato del voto presidenziale. Lo ha affermato alla Tv di Stato il leader supremo Ali. "Insisto e insistero' - ha detto Khameini - sull'attuazione della legge elettorale. Ne' l'establishment, ne' la stessa nazione cedera' in alcun modo alle pressioni". Il ministro degli esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, non ha in programma di andare Trieste per partecipare al G8 dei ministri degli esteri. Lo rende noto l'agenzia iraniana Isna.

Iran, arrestati cittadini stranieri accusati di contribuire agli scontri dopo le elezioni

Le autorità iraniane hanno annunciato oggi di aver arrestato alcuni cittadini stranieri, tra i quali ci sarebbero dei britannici, accusati di essere responsabili delle azioni di strada dopo le elezioni nel Paese. Il ministro dell'Intelligence iraniano, Gholam Hossein Mohseni-Ezhei, ha, inoltre, dichiarato che alcune persone con legami con l'Occidente e Israele avrebbero pianificato attentati in occasione delle elezioni presidenziali dello scorso 12 giugno, secondo quanto riferisce l'agenzia stampa iraniana ‘Fars'. Ieri Londra ha deciso di ritirare i suoi diplomatici dall'Iran in risposta alle accuse del governo iraniano di ingerire negli affari interni della Repubblica Islamica. "L'Inghilterra è tra i Paesi che più hanno soffiato sul fuoco delle proteste con la loro propaganda, che è contraria a tutte le norme diplomatiche", ha dichiarato il ministro. "Anche la ‘Bbc' in versione farsi ha avuto un ruolo rilevante nei recenti tumulti", ha aggiunto Mohseni-Ezhei.

TERRITORI OCCUPATI

Progetti per la costruzione di 240 nuovi immobili e la 'legalizzazione' di 60 abitazioni illegali in Cisgiordania sono stati approvati dal ministero della Difesa israeliano: a denunciarlo è l'organizzazione non governativa israeliana 'Bimkom', specializzata in questioni relative alla pianificazione urbanistica, secondo cui “la documentazione è stata approvata dalle autorità israeliane nel mese di Aprile”. Tale atteggiamento, sottolineano i responsabili di Bimkom, “vanifica gli sforzi dispiegati dalla nuova amministrazione statunitense per la ripresa del processo di pace” e legittima i timori dei palestinesi che “ritengono gli insediamenti un'arma di colonizzazione e di confisca del loro territorio”. In particolare, le accuse della ong si riferiscono all'avamposto di 'Water Reservoir Hill', vicino all'insediamento di Talmon, non lontano da Ramallah, uno degli oltre 100 insediamenti illegali eretti senza l'approvazione ufficiale del governo israeliano ma con la collaborazione di enti e organizzazioni governative.

WASHINGTON ANNULLA INCONTRO PRIMO MINISTRO ISRAELE

E’ stato annullato un incontro previsto a Parigi domani tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’inviato degli Stati Uniti per il Medio oriente George Mitchell. Diversi, a seconda delle fonti, i motivi che avrebbero portato all’annullamento dell’incontro. Secondo il quotidiano israeliano ‘Yediot Aharonot’ l’appuntamento sarebbe stato annullato da Washington in segno di protesta per il proseguimento della costruzione di colonie israeliane in Cisgiordania e le dichiarazioni di Netanyahu che ha parlato di “naturale crescita degli insediamenti già esistenti”. Già nel suo incontro con Netanyahu, alcune settimane fa, Obama aveva chiesto il completo blocco di nuove costruzioni sia in Cisgiordania sia a Gerusalemme Est. Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak si rechera', tuttavia, lunedì a Washington per un incontro con Mitchell.

EGITTO: GIOVANE MIGRANTE UCCISO ALLA FRONTIERA CON ISRAELE

Un giovane migrante africano di nazionalità ignota è stato ucciso oggi dalla polizia egiziana lungo la frontiera con Israele. Lo hanno riferito fonti della sicurezza del Cairo, precisando che il giovane è stato intercettato da una pattuglia mentre cercava di varcare il confine con Israele nel deserto del Sinai e dopo alcuni colpi di avvertimento sparati in aria gli agenti lo hanno colpito a morte. Si tratta del terzo migrante ucciso lungo la frontiera con Israele dalla metà di maggio. Lo scorso anno - quando in totale le statistiche ufficiali hanno riferito di 28 migranti uccisi (altre fonti ritengono che il bilancio reale di queste vittime sia molto più elevato) - il Cairo è stato bersaglio di forti critiche da parte di numerose organizzazioni umanitarie per quella che è stata definita una “mattanza silenziosa”. Anche le Nazioni Unite hanno espresso la loro insoddisfazione per la scelta di rimpatriare alcune migliaia di migranti africani, inclusi moltissimi giovani eritrei in fuga dagli arruolamenti forzati nell’esercito nel proprio paese. Dopo una politica particolarmente tollerante, dal 2008 le autorità egiziane – d’intesa, e secondo alcune fonti, sotto pressione israeliana – hanno avviato un controllo militare dei 250 chilometri di confine con Israele che ha provocato numerosi episodi violenti, soprattutto ai danni di giovani sudanesi ed eritrei.

Afghanistan: La Bbc intervista 27 ex detenuti, 25 dei quali denunciano abusi in stile Guantanamo

Su 27 ex detenuti del Carcere di Bagram in Afghanistan, intervistati da un giornalista della Bbc, solo due hanno dichiarato di non essere stati maltrattati. Tutti gli altri, intervistati separatamente nel corso di un'inchiesta che è durata due mesi, hanno sostenuto di essere stati picchiati, privati del sonno e minacciati con i cani. Fra gli abusi, gli intervistati hanno denunciato di aver dovuto tenere una certa posizione per ore, di essere stati costretti a sopportare temperature eccessive, di essersi dovuti spogliare davanti a donne e, in quattro casi, di essere stati minacciati di morte con un'arma puntata alla tempia. Tutti i detenuti, arrestati perché sospettati di appartenere al gruppo dei talebani, sono stati rilasciati in seguito senza alcuna accusa e senza aver ricevuto assistenza legale per tutto il periodo della detenzione. Il Pentagono ha negato ogni accusa e, attraverso un portavoce, ha fatto sapere che le condizioni nel carcere di Bagram "rispondono ai criteri internazionali".

Nigeria, 9 arrestati per il sabotaggio dell'oleodotto Eni

Le autorità nigeriane hanno annunciato l'arresto di nove persone in connessione con l'attentato che venerdi' scorso ha sabotato un oleodotto dell'Eni. Il quotidiano nigeriano "This Day" scrive che le persone fermate sono state trovate in possesso di numerosi proiettili, due pistole e una lancia. Nella solita e-mail inviata alla stampa, il Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger ha però negato ogni coinvolgimento nel sabotaggio, autodefinendosi "un capro espiatorio", arrestati dall'esercito nigeriano "per tenere calmi i colossi petroliferi che hanno perso fiducia in questa forza". In seguito all'attacco all'oleodotto, l'Eni ha annunciato di aver dovuto interrompere la produzione nei campi collegati, con la conseguente perdita di 33 mila barili e 2 milioni di metri cubi di gas al giorno. La compagnia italiana ha annunciato oggi lo Stato di forza maggiore, una clausola che le permette di non rispettare i contratti di consegna senza dover pagare penali. Ma le risorse energetiche della Nigeria continuano ad attirare l'attenzione dei Paesi europei che cercano di aggiudicarsi i contratti di sfruttamento. Il capo del governo spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, in visita nel Paese, ha incontrato oggi, ad Abuja, il presidente Umaru Yar'Adua, con il quale ha discusso "di energia, petrolio e gas, ma anche di energie rinnovabili", come ha avuto di dichiarare lui stesso in conferenza stampa. A questo proposito, il ministro delle Finanza, Mansur Muhtar, si è augurato investimenti massicci da parte della Spagna “per contribuire allo sviluppo del settore del gas”. Infine, l'ambasciatore russo in Nigeria, Alexander Polyakov, alla vigilia della visita del presidente Dmitri Medvedev, ha promosso una partnership con Gazprom, la compagnia del gas russo, che "rilancerà lo sviluppo dell'industria del gas in Nigeria, costruirà nuovi gasdotti, svilupperà le infrastrutture e metterà fine al gas flaring". Il gas flaring è una pratica ancora in uso in Nigeria nonostante i divieti internazionali, che consiste nel bruciare gas a cielo aperto, con gravi ripercussioni per l'ambiente.

Abolita la pena di morte in Togo

In Togo il parlamento ha votato all’unanimità l’abolizione della pena di morte approvando un progetto di legge promosso lo scorso dicembre dal governo. La legge, composta da cinque articoli, prevede la conversione della pena capitale nell’ergastolo e la sostituzione di qualunque riferimento alla pena di morte nel codice penale e in qualunque altro testo giudiziario. Da almeno trent'anni, comunque, non si verificano più assassini di Stato della Repubblica africana; l’approvazione del provvedimento cancella ora definitivamente la possibilità di ricorrere a questa misura. “L’abolizione della pena di morte, considerata come una pena umiliante e degradante e crudele dalla comunità delle Nazioni rispettose dei diritti umani, si è imposta alla coscienza collettiva dei togolesi dopo trent’anni di moratoria” diceva una nota diffusa a dicembre dal Consiglio dei ministri di Lomé. Al momento del voto, era presente in parlamento il presidente spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, che include nella sua politica estera il tema di una moratoria universale della pena di morte.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

‘’’TERRITORI OCCUPATI’’’

Progetti per la costruzione di 240 nuovi immobili e la 'legalizzazione' di 60 abitazioni illegali in Cisgiordania sono stati approvati dal ministero della Difesa israeliano: a denunciarlo è l’organizzazione non governativa israeliana ‘Bimkom’, specializzata di questioni relative alla pianificazione urbanistica, secondo cui “la documentazione è stata approvata dalle autorità israeliane nel mese di Aprile”. Tale atteggiamento, sottolineano i responsabili di Bimkom, “vanifica gli sforzi dispiegati dalla nuova amministrazione statunitense per la ripresa del processo di pace” e legittima i timori dei palestinesi che “ritengono gli insediamenti un’arma di colonizzazione e di confisca del loro territorio”. In particolare, le accuse della ong si riferiscono all’avamposto di ‘Water Reservoir Hill’, vicino all’insediamento di Talmon, non lontano da Ramallah, uno degli oltre 100 insediamenti illegali eretti senza l’approvazione ufficiale del governo israeliano ma con la collaborazione di enti e organizzazioni governative

‘’’ISRAELE’’

L'ex ministro delle finanze Avraham Hirschson, uno dei dirigenti del partito Kadima, è stato condannato oggi a cinque anni e cinque mesi di carcere dal tribunale distrettuale di Tel Aviv che lo ha giudicato colpevole di furto e di frode. Da parte sua la Corte Suprema di Gerusalemme ha oggi condannato Shlomo Benizri - un dirigente del partito ortodosso Shas (ex ministro della assistenza sociale e poi della sanità) - a quattro anni di carcere per corruzione. Hirschson è stato riconosciuto colpevole di aver rubato oltre mezzo milione di dollari dal sindacato che dirigeva, prima di essere nominato ministro delle finanze da Ehud Olmert.

‘’’AFGHANISTAN’’’

Un attacco ai militari italiani ed afgani è stato compiuto nell’area di Bala Morgab: nello scontro, condotto con armi automatiche e razzi RPG, «è rimasto lievemente ferito uno dei paracadutisti del 183/o reggimento della Folgore che non ha «riportato conseguenze: è stato medicato sul posto e ha potuto proseguire l'attività». È invece morto un militare afgano e altri 4 sono rimasti feriti. «Leggermente danneggiati» 4 blindati italiani 'Lince’ che hanno comunque potuto proseguire il loro lavoro.

L'organizzazione armata marxista Setta dei Rivoluzionari, che nei giorni scorsi ha rivendicato l'uccisione di un poliziotto di scorta ad una supertestimone in un processo di terrorismo, ha avvertito che continuerà ad uccidere poliziotti e altri «maiali di stato» e «strapperà la lingua» a chiunque collaborerà con il potere. In un comunicato pubblicato oggi dal quotidiano Ta Nea, la Setta, che si autodefinisce formazione di 'guerriglia urbanà, afferma che «d'ora in poi le esecuzioni politiche passano all'ordine del giorno» sulla base della strategia maoista di «colpirne uno per spaventarne cento». Secondo una lista stilata dalle forze dell'ordine, i bersagli possibili sono oltre ai poliziotti, politici, giornalisti e imprenditori. La Setta avverte la supertestimone al processo contro l'organizzazione armata Ela, Sofia Kyriakidou, che per ora è stata risparmiata per «i suoi chiari disturbi psichici» ma che «se continuerà a parlare e raccontare bugie le strapperemo la lingua, così come faremo con tutti gli altri collaborazionisti». Ed avverte gli abitanti della zona dove è stato ucciso l'agente di scorta, che se testimonieranno faranno la stessa fine.

‘’’IRAN’’’

Si acuisce la tensione tra governo iraniano e inglese dopo la reciproca espulsione degli ambasciatori. Oggi il ministro dell'Intelligence iraniano, Gholamhossein Mohseni-Ejei, ha detto oggi che alcune persone «con passaporto britannico» risultano coinvolte nei recenti disordini avvenuti in Iran contro il risultato delle elezioni presidenziali che hanno visto rieletto Mahmud Ahmadinejad. Citato dall'agenzia Fars, ha detto che sono stati arrestati i membri di «gruppi che erano entrati in Iran prima delle elezioni, tra i quali uno che, agendo sotto la copertura di giornalista, raccoglieva informazioni» Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, ha detto oggi che non sarà domani alla riunione allargata dei ministri degli Esteri del G8 a Trieste sull'Afghanistan e il Pakistan. Lo riferisce l'agenzia Isna

‘’’LAVORO’’’

Un macchinario è esploso questa mattina nello stabilimento Comital di Spinetta Marengo (Alessandria) che ha una 70ina di dipendenti. Diversi lavoratori sono feriti, due molto gravi, uno dei quali è stato da poco trasferito al centro grandi ustionati di Torino. L'azienda, controllata dal fondo Management e Capitali, con sede centrale a Volpiano (Torino), controlla i marchi Cuki, Domopak e Tonkita

Un tir si è rovesciato sull’autostrada A5 all’altezza di Arnad, investendo in pieno un gruppo di operai. Oltre a cinque feriti - quattro operai (due lievi) e l'autista - c'è anche un disperso : I vigili del fuoco stanno sollevando il tir per accertare se sia rimasto bloccato sotto. Secondo quanto si è appreso, si tratta di un operaio magrebino di 54 anni. Due feriti sono già giunti all'ospedale di Aosta e le loro condizioni - in base ai primi esami - non sono critiche. Anche l'autista del tir è rimasto ferito ma in maniera non grave.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror090624 (last edited 2009-06-24 16:57:19 by anonymous)