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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CONSIGLIO GUARDIANI CONVALIDA ELEZIONI, G8 NON CONTESTA RISULTATI

Il Consiglio dei guardiani, l’organismo incaricato di verificare la regolarità delle elezioni presidenziali del 12 Giugno, ha escluso oggi che il voto sia stato viziato da irregolarità significative; nessuna contestazione dei risultati è giunta da Trieste, dove i ministri degli Esteri del G8 hanno discusso molto delle tensioni in Iran. La posizione del Consiglio dei guardiani è stata resa nota dal portavoce Abbasali Kadkhodai, secondo il quale l’inchiesta avviata nei giorni scorsi ha confermato il carattere “trasparente” del voto. Nel tentativo di alimentare un dialogo con l’opposizione, comunque, il Consiglio ha annunciato la creazione di una commissione speciale nella quale saranno rappresentati anche i due candidati sconfitti che contestano la conferma elettorale di Mahmoud Ahmadinejad. A suggerire che dopo i cortei della settimana scorsa la crisi di Teheran stia rientrando è anche la posizione del G8. Il presidente di turno del gruppo, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, ha chiesto la “fine immediata delle violenze” contro i dimostranti; nessuna contestazione dei risultati elettorali, però, e il “pieno riconoscimento” della sovranità dell’Iran.

SCONTRO POLITICO SU VIOLENZE IN AMAZZONIA, TENSIONI IN ALTRE REGIONI

E’ stato duro il confronto tra governo e opposizione dopo l’intervento in parlamento del primo ministro Simon Yehude, che ha cercato di spiegare la gestione della crisi nel nord dell’Amazzonia, teatro negli ultimi mesi di un’imponente mobilitazione dei nativi contro alcuni contestati decreti legge. Polemiche e proteste hanno suscitato soprattutto la tesi del capo del governo secondo la quale gli scontri dell’inizio del mese nel distretto di Bagua sono stati causati da “gruppi radicali, finanziati da altri paesi”. Le tensioni nel nord dell’Amazzonia sono diminuite solo dopo la revoca di due decreti sullo sfruttamento della terra, parte di un pacchetto di norme necessarie per armonizzare la legislazione nazionale con il Trattato di libero commercio fra Perù e Stati Uniti. Le politiche economiche di stampo liberale del governo di Lima, sostenute da Washington, hanno alimentato disordini anche nelle regioni andine di Junin, Apurimac e Cuzco, nel centro, nel sud-est e nel sud del paese. Negli ultimi giorni, cortei e blocchi stradali sono stati segnalati in diverse località. Il governo è riuscito a trovare un compromesso nella cittadina di Andahuaylas, dove gli organizzatori della protesta hanno consentito la ripresa del traffico e la riapertura dell’aeroporto.

HONDURAS: TENTATIVO DI COLPO DI STATO

Superata forse in Honduras la grave crisi istituzionale aperta dopo la decisione del presidente Manuel Zelaya di destituire il capo della forze armate, generale Romeo Vasquez. A Tegucigalpa si era parlato nelle ultime ore anche della possibilità di un colpo di Stato: tale rischio "è stato scongiurato" ha assicurato oggi Zelaya, precisando che "la calma" è tornata nel paese. Al centro del lungo braccio di ferro militari-presidente c'è un controverso referendum popolare indetto per domenica, tramite il quale Zelaya punta ad ottenere una riforma costituzionale che gli permetterebbe di presentarsi per un secondo mandato presidenziale di quattro anni. Le forze armate, dal canto loro, sono oggi rimaste nelle caserme, dichiarando di essere in attesa della nomina di un nuovo capo dell'esercito e di un nuovo ministro della difesa al posto di Edmundo Orellana, che si è dimesso per protestare contro la decisione del presidente. Il parlamento ha d'altra parte deciso di creare una commissione che indaghi "sulla condotta inappropriata" di Zelaya che, affermano molti parlamentari, sarebbe colpevole di non aver ascoltato i massimi organi giuridici del paese, scatenando la crisi. Per il referendum di domenica, Zelaya conta sul sostegno di molti settori della società civile, tra i quali i sindacati, le organizzazioni degli indios e dei contadini, la sinistra honduregna. Zelaya infatti, dopo essere stato eletto come rappresentate liberale, ha virato su posizioni vicine al bolivarismo moderno.

MOGADISCIO: NUOVI SCONTRI, PARLAMENTARI IN FUGA

Mentre prosegue l’esodo dei civili in fuga da Mogadiscio, teatro di violenti combattimenti tra forze governative e gruppi armati, la maggioranza dei parlamentari somali ha abbandonato il paese, bloccando di fatto il lavoro delle istituzioni e dell’Assemblea. nche oggi, come nei giorni scorsi, sono in corso scontri nel nord della città , nei quartieri di Yaqshid e Karan, da cui la gente continua a fuggire in massa. Secondo un nuovo bilancio dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr/Acnur), solo negli ultimi cinque giorni circa 26.000 civili hanno abbandonato la capitale per timore dei combattimenti, andando ad affollare i campi profughi alla periferia dei Mogadiscio, già gremiti di persone. La maggior parte degli sfollati, secondo gli operatori umanitari, è costituita da donne e bambini privi di mezzi di sostentamento e ogni tipo di protezione. “Ieri, nel distretto di Karan è rimasto ucciso nei combattimenti anche l’autista di un’ambulanza – racconta Mohalin – e i feriti che si trovavano nel quartiere hanno dovuto aspettare che gli scontri a fuoco cessassero, la sera, per potersi recare in ospedale e farsi curare”.

Cipro, intesa fra le parti per l'apertura di un nuovo valico

L'accordo, raggiunto con l'aiuto dell'Unione Europea, considerato un passo avanti nei colloqui di pace

I leader ciprioti, turchi e greci, hanno acconsentito oggi all'apertura di un nuovo valico fra i due territori dell'isola.

"I due leader hanno deciso di procedere con l'apertura del valico di Yesilirmak (sul versante turco) Limnitis (sul lato greco), secondo le normali leggi che regolano i passaggi già esistenti" ha dichiarato il rappresentante speciale per Cipro delle Nazioni Unite, Taye-Brook Zerihoun. Il posto di confine, a lungo richiesto dagli abitanti della zona, verrà aperto in una zona semimontagnosa del nord ovest del Paese. Anche se non è stato fissato un termine per l'apertura del check point, la decisione viene vista come un passo in avanti nei colloqui di pace che sono in corso dal settembre scorso. "Questa è un'ottima notizia e un'eccellente risposta all'appello che avevo fatto ieri ad entrambe le parti per proseguire nei negoziati" ha dichiarato il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, che giovedì era a Cirpo per una breve visita. Il Cyprus Mail, il giornale dell'isola, oggi apriva parlando di "una storica possibilità per mettere fine al conflitto", alludendo anche alla proposta europea di finanziare le opere viarie necessarie all'apertura del valico.

ITALIA

PROTESTE DEI DETENUTI NEL CARCERE MARASSI DI GENOVA

Rivolta ieri sera nel carcere di Marassi a Genova con lincendio di materassi, schiamazzi, urla e battitura delle stoviglie. I detenuti protestano per il sovraffollamento disumano dei penitenziari. Oltre 63.300 i detenuti, con un governo che continua imperterrito a sputare proclami securitari, allontanando ogni spiraglio per soluzioni reali e concrete. La situazione di Genova è infatti la norma e non l'eccezione: da Trieste - dove è stato istituito un registro per la rotazione dei materassi a terra che consenta a tutti di coricarsi su una branda almeno per un paio di notti a settimana - fino a Favignana, dove dai rubinetti esce acqua salata, lo stato Italiano continua a calpestare ogni giorno la dignità di decine di migliaia di persone e delle loro famiglie. Il commento di Stefano Anastasia di Antigone

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

IL GOVERNO REGIONALE BASCO TOGLIE GLI AIUTI ALLE FAMIGLIE DEI DETENUTI

Ancora repressione nei paesi baschi spagnoli contro la sinistra indipendentista e i familiari dei detenuti. Il premier regionale basco, il socialista Patxi Lopez, ha annunciato che dalla prossima finanziaria verranno stralciati gli aiuti economici concessi finora alle famiglie dei detenuti di Eta affinch possano visitarli nelle carceri di tutta Spagna: lo riferisce il quotidiano La Vanguardia. Gli aiuti ai familiari dell'Eta erano stati introdotti dal precedente governo del Partito nazionalista basco, contro il parere dei socialisti, che ne chiedevano da tempo ipocritamente l'abolizione. Sempre oggi, la polizia francese ha arrestato due militanti baschi a sudest di Parigi accusandoli di essere membri di spicco della stessa Eta.

ATTENTATO NEL CENTRO DI BAGHDAD, VITTIME CIVILI

Non pare volersi arrestare l’ondata di attentati che negli ultimi giorni sta interessando Baghdad. Anche questa mattina, l’esplosione di un ordigno ha causato la morte di almeno 9 persone e il ferimento di altri 25; lo riferiscono i media locali aggiungendo che il bilancio resta parziale e che alcuni feriti si trovano ricoverati in ospedale in gravi condizioni. L’esplosivo era nascosto all’interno di una motocicletta parcheggiata in una zona centrale della città. Ieri due attentati avvenuti nei pressi di Falluja e a Baghdad avevano causato sei vittime e circa 40 feriti; episodi di violenza che avevano seguito di un giorno un più grave attentato che, sempre a Baghdad nel popoloso quartiere di Sadr City, aveva provocato una settantina di vittime e circa 130 feriti. In Iraq violenze e attentati si intrecciano a scadenze importanti. Nei giorni scorsi i comandi statunitensi hanno ribadito l’impegno a ritirare entro Martedì 30 Giugno tutte le truppe americane da città e centri abitati. Questa decisione è in linea con un accordo sottoscritto dai governi di Washington e Baghdad che prevede la fine delle operazioni militari americane entro Settembre 2010 e il rimpatrio dei 133.000 soldati statunitensi a oggi in Iraq per la fine del 2011.

Israele, imminente la liberazione di Shalit

La liberazione del caporale dell'esercito israeliano Gilad Shalit sarebbe imminente. Lo rivelano fonti diplomatiche europee, che rivelano come il suo trasferimento in Egitto farebbe parte di un accordo di scambio con prigionieri di Hamas. La notizia rientra nel quadro di un'iniziativa sollecitata dagli Stati Uniti, che prevede pressioni egiziane e siriane su Hamas, la riconciliazione interna tra palestinesi e l'apertura dei valichi a Gaza. La fonte è definita 'attendibile' dal quotidiano israeliano Haaretz. Gilad Shalit è ostaggio da tre anni delle milizie di Hamas. La sua liberazione è al centro di negoziati che prevedono la scarcerazione di donne, adolescenti, parlamentari e ministri palestinesi da tempo nelle prigioni di Israele. Negoziati cui ha dato impulso soprattutto l'ex presidente statunitense Jimmy Carter, recentemente in visita a Gaza. Carter ha incontrato il mese scorso il padre del caporale israeliano, Noam Shalit.

Nigeria: attaccato oleodotto Shell

“Amnistia e perdono incondizionato” a tutte le persone che hanno partecipato, in modo diretto o indiretto, ad azioni legate alle attività del Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend); un’offerta che scadrà tra 60 giorni, il prossimo 4 Ottobre. È la proposta del presidente Umaru Yar’Adua, annunciata da mesi e pronunciata ieri sera durante un’affollata conferenza stampa. Difficile prevedere quale sarà la reazione del Mend, il principale gruppo armato della regione ricca di petrolio del Delta. In un primo comunicato diffuso ieri il portavoce del Mend ha negato le voci che circolano da giorni sulla stampa nigeriana su una trattativa di alcuni militanti con il governo per un incentivo economico all’amnistia. Inoltre, nella proposta di Yar’Adua non c’è alcun accenno al tavolo di negoziati per risolvere il conflitto e ai “garanti internazionali” che il gruppo richiedeva; viene sottolineata però la possibilità del perdono incondizionato per chi è attualmente in carcere o sotto processo “per reati connessi con le attività militanti”, come il principale esponente del Mend, Henry Okah, in carcere dal Settembre 2007 nel nord del paese. La liberazione di Okah è considerata dal Mend “prioritaria” a qualsiasi trattativa.

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - I ribelli del Mend hanno rivendicato stamani un nuovo attacco contro l'oleodotto della Shell nel delta del Niger, nel sud della Nigeria. Il Movimento per l'emancipazione del delta del Niger (Mend), che da anni colpisce le strutture dell'industria petrolifera (colpita piu' volte anche l'Agip)nella regione, spiega che si tratta della rappresaglia contro un'azione dei militari nigeriani. Ieri il primo attacco a un oleodotto della Shell ha spinto il prezzo del greggio a oltre 70 dlr al barile.

Usa-Venezuela: ambasciatore Usa torna entro fine settimana

WASHINGTON - Il Dipartimento di Stato ha confermato che l'ambasciatore americano Patrick Duddy tornerà a Caracas entro la fine della settimana normalizzando così i rapporti tra Stati Uniti e Venezuela.

Nei giorni scorsi i due paesi avevano annunciato l'intenzione di normalizzare i rapporti dopo che nel settembre scorso il Venezuela aveva espulso l'ambasciatore Usa e gli Stati Uniti avevano risposto in modo analogo a causa di una disputa centrata su presunte interferenze americane in Bolivia.

Ma adesso i due paesi sembrano intenzionati ad aprire una nuova pagina nei rapporti: il presidente venezolano Hugo Chavez ha attenuato le critiche alla politica Usa (da quando Barack Obama è alla Casa Bianca), mentre l'amministrazione Obama sta perseguendo a sua volta una politica di dialogo con Caracas.

Arrestato ex dg Siemens Grecia

In Germania, scandalo tangenti scuote il Paese ellenico (ANSA) - ATENE, 25 GIU - L'ex direttore generale della Siemens ellenica ricercato in Grecia per uno scandalo di tangenti milionarie e' stato arrestato in Germania.Lo scandalo sta scuotendo la vita politica greca. Il direttore generale Mikhalis Christoforakos e' stato arrestato a Monaco di Baviera dopo che contro di lui la magistratura greca aveva spiccato un mandato d'arresto internazionale. E' indagato, insieme ad altri dirigenti, per le tangenti pagate dalla Siemens per diversi anni a socialisti e conservatori.

ITALIA

L'occupazione nelle grandi imprese scende del 4,1% ad aprile

L'occupazione nelle grandi imprese ad aprile ha registrato una variazione, rispetto al mese precedente, di -0,1% al lordo della cassa integrazione guadagni e di -0,4% al netto dei dipendenti in cig.

In termini tendenziali, rispetto cioe' ad aprile 2008, si sono registrati cali dell'1,3% al lordo della cassa integrazione guadagni e del 4,1% al netto della cig. Lo comunica l'Istat. Il calo tendenziale del 4,1% e' il piu' ampio almeno da gennaio 2001.

Nei primi quattro mesi dell'anno la variazione media dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2008, e' stata di -1,1 per cento al lordo della cig e di -3,3% al netto della cig.

INCIDENTI: MATERA, MUORE SCHIACCIATO DA TRATTORE RIBALTATOSI SULLA STRADA

Un rumeno di 29 anni, T. G. V., e' morto stasera ad Irsina, in provincia di Matera, schiacciato dal trattore che si e' ribaltato lungo una strada interpoderale. L'incidente e' avvenuto alle 18.45 in localita' Santa Maria d'Irsi. Il giovane agricoltore era alla guida del mezzo che si e' ribaltato per cause che sono ancora in fase di accertamento.

Incidenti lavoro: morto operaio marocchino Comital

TORINO - Non ce l'ha fatta Idrissi Aatouf Moulay Merouane. L'operaio marocchino di 32 anni, ferito nell'incidente sul lavoro di mercoledì mattina nello stabilimento alessandrino della Comital, è morto questa notte. Aveva ustioni di terzo grado sul 90% del corpo e, per i medici dell'ospedale Cto di Torino in cui era ricoverato, le sue condizioni erano apparse da subito disperate.

L'uomo, sposato e padre di due figli, era il più grave dei quattro operai feriti nell'incidente di Spinetta Marengo (Alessandria). Insieme ai suoi colleghi, tutti non gravi, stava lavorando nello stabilimento specializzato nella produzione di imballaggi flessibili in alluminio quando, per cause in corso di accertamento, è scoppiato un incendio. Dalla prima ricostruzione dell'accaduto, il rogo sarebbe stato provocato da una scintilla mentre due operai trasportavano una cisterna verso il macchinario di stampaggio. Dal rubinetto del contenitore, ma il particolare è ancora da verificare, è uscita della vernice, che i lavoratori hanno cercato di bloccare senza però riuscirci.

Pride 2008: Archiviate le accuse contro Graziella

A circa un anno dai fatti del Pride di Bologna del 28 giugno 2008 , in seguito ai quali veniva fermata, Graziella Bertozzo, attivista storica del movimento lgbtiq, ha ricevuto notizia dell´archiviazione delle accuse nei suoi confronti. L´attivista di Facciamo Breccia aveva l'intenzione di esporre, assieme ad altri/e compagni/e della rete, sul palco del Pride uno striscione con la scritta "28 giugno 1982. Indietro non si torna. Facciamo Breccia" per ricordare la "presa" del Cassero di Porta Saragozza, uno dei momenti fondativi del movimento lgbt italiano, ed era stata bloccata da volontarie del Comitato Pride e da un agente in borghese e in seguito ammanettata e portata incomprensibilmente in questura, indagata per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni finalizzate alla resistenza, rischiando così alcuni anni di carcere.

Ringraziamo anzitutto gruppi, associazioni e singoli/e che hanno espresso solidarietà a Graziella e a Facciamo Breccia e condiviso le spese legali mentre esprimiamo amarezza per chi, avendo già anticipato una sentenza colpevolista o solertemente fornito alle forze dell´ordine dichiarazioni spontanee e pubbliche a carico della supposta colpevolezza di Graziella, non voglia nemmeno oggi ricredersi.

Facciamo Breccia non può che accogliere con sollievo la notizia dell'archiviazione, anzitutto per la vita di Graziella, rivendicando contestualmente le nostre pratiche di lotta gestite sui concetti di autodeterminazione, costruzione dal basso e orizzontale e rifiuto del rpincipio di rappresentanza, non per questo violente o prevaricatrici come rischiano di suggerire striscianti tentativi di criminalizzazione.

"Basta lezioni di sesso a scuola" Diktat a Milano: troppo esplicite

"Basta lezioni di sesso a scuola" Diktat a Milano: troppo esplicite MILANO - La Asl vieta ai suoi operatori di fare educazione sessuale agli studenti sotto i sedici anni. Da ora potranno solo istruire mamme e insegnanti, a cui spetterà poi il compito di rispondere alle domande dei giovani. Una circolare, datata 18 giugno, cancella infatti gli incontri fra i ragazzi e gli esperti, chiamati da 30 anni a parlare alle classi senza la presenza dei professori.

Nel documento, la direzione dell'azienda sanitaria dispone che "non debbano essere ulteriormente svolte attività di educazione alla salute nelle istituzioni scolastiche che prevedano un rapporto diretto fra gli operatori e gli allievi delle scuole dell'obbligo". E nelle scuole scoppia la protesta, per una decisione considerata "bigotta e inspiegabile".

Una scuola media cittadina ha già scritto una lettera alla Asl in cui chiede spiegazioni, e almeno altri 11 istituti si preparano a farlo. Gli insegnanti sbottano: "Si vuole impedire che gli studenti sappiano troppo di profilattici, malattie e interruzione di gravidanza". I professori da settembre continueranno a proiettare filmati sulla crescita e a dare descrizioni anatomiche di pene, vagina ed embrione. In più, dovranno rispondere alle domande - solitamente molto dirette - che i ragazzi fino a oggi hanno rivolto agli operatori Asl, sempre in forma anonima, tramite questionari. Nel documento si precisa infatti che "i destinatari diretti dei nostri interventi sono gli adulti (insegnanti e genitori)" e non i giovani, che sono "destinatari indiretti". In pratica: l'operatore spiegherà alla professoressa o alla mamma come si mette un preservativo. La signora poi lo illustrerà al figlio sedicenne. "E' assurdo - dice un'insegnante che da anni segue l'educazione sessuale - l'attività funzionava perché c'era un contatto diretto fra ragazzi e operatori, e questo aiutava a superare l'imbarazzo".

La circolare disciplina pure le visite ai consultori. Anche in quel contesto, si legge, "non dovranno essere posti in essere momenti educativi diretti da parte degli operatori Asl", che dovranno quindi fare da guide e basta. La circolare arriva dopo la polemica innescata dal settimanale "Tempi", che il 5 maggio in un articolo titolato "Un innocuo sapore di fragola - il sesso chiedi e gusta spiegato ai ragazzini delle scuole medie", nel descrivere le visite di una terza media in consultorio parlava di un progetto "calato dall'alto dall'Asl locale" che instillerebbe nello studente "un senso di onnipotenza negativo per la sua crescita e per chi gli sta intorno". Detto fatto, progetto sparito. Per la cronaca: su 110 ragazzi che avevano partecipato all'incontro descritto da "Tempi", 103 si erano poi detti soddisfatti e per nulla imbarazzati.

Siparietto


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gror090626 (last edited 2009-06-26 17:31:03 by anonymous)