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Operai Fiat scioperano a Termini Imerese

Sono in strada a scioperare da questa mattina gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese in Sicilia. I lavoratori sin dal primo turno si sono riuniti in assemblea bloccando lo svincolo della autostrada Palermo – Catania, alcuni far gli scioperanti erano intenti a distribuire volantini nei quali era richiesto l’apertura di un tavolo di trattative per evitare la riconversione dello stabilimento a partire dal 2011, così come e' stato annunciato nei giorni scorsi dall'ad del Lingotto Sergio Marchionne.

Blocchi in autostrada, bloccata stazione di Fiumetorto Blocchi sull'autostrada Palermo-Catania, all'altezza dell'area industriale di Termini Imerese, stanno rallentando la circolazione. In entrambe le corsie, verso Palermo e verso Catania, gruppi di operai distribuiscono volantini agli automobilisti, ai quali spiegano le ragioni della protesta. Le vetture, pur rallentate, vengono fatte transitare.

Gli operai della Fiat e delle aziende dell'indotto hanno occupato i binari della stazione ferroviaria di Fiumetorto, bloccando la circolazione ferroviaria.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

In migliaia sfidano il coprifuoco in Honduras

Uccisi il capo della polizia e 8 agenti a Kandahar

Il capo della polizia di Kandahar, il capo delle indagini criminali, nel sud dell'Afghanistan, e otto poliziotti sono stati uccisi. Lo hanno detto autorita' afghane.

Il capo del consiglio provinciale di Kandahar, Ahmed Wali Karzai, ha detto che il capo della polizia e gli agenti, otto secondo l'Afp, sono stati uccisi in uno scambio di tiri tra polizia e forze speciali afghane addestrate dagli Stati Uniti.

Secondo Karzai, che e' fratello del presidente Hamid Karzai, lo scontro e' scoppiato quando le forze afghane sono entrate nell'ufficio del procuratore di Kandahar e hanno prelevato con la forza un detenuto non identificato. Wali Karzai ha detto alla Reuters che nello scontro sono stati uccisi oltre al capo della polizia della citta' il capo della sezione criminale di Kandahar e altri sette agenti. Non e' emersa per ora alcuna indicazione sull'identita' del detenuto.

Nigeria, nuovo attacco a un impianto petrolifero Shell

L’ultimo attacco contro la compagnia petrolifera olandese Shell avrà gravi ripercussioni per il sud della Nigeria. Infatti, è di stamane la notizia che un nuovo attacco del gruppo armato del Mend, attivo nel Delta del Niger, e' stato condotto dagli stessi guerriglieri contro installazioni petrolifere della Shell in Nigeria.

"Siamo pronti a chiudere gli impianti e richiamare il personale", dopo i cinque attacchi subiti da gennaio sino a giugno, una media di circa un attacco al mese. "Questa sospensione delle operazioni avrà ripercussioni sui contractor - ha detto la fonte - avrà ripercussioni sulle entrati federali e sulle nostre entrate". In un documento riservato ottenuto dal quotidiano nigeriano This Day, la Shell afferma che “le sue operazioni in Nigeria, così come quelle delle altre aziende internazionali che operano sia on-shore sia off-shore nel Paese africano, continuano a risentire delle precarie condizioni di sicurezza nella regione meridionale del Delta del Niger”.

Con il crescente numero di attacchi, non è per niente sicuro per il personale e i contractor portare avanti la produzione e, purtroppo, questo significa che i nostri progetti per lo sviluppo locale dell'area Western Niger Delta hanno subito un rallentamento".

Secondo This Day, la decisione della Shell comporta la cessazione della produzione nell'impianto EA, capace di 115.000 barili al giorni, e nel Terminal Forcados per le esportazioni, capace di 450.000 barili al giorno. I continui attacchi subiti negli ultimi anni hanno fatto perdere al colosso anglo-olandese la posizione di primo produttore di greggio in Nigeria, oggi occupata dall'americana ExxonMobil: da un livello record di circa 999.000 barili al giorno, garantito nel 2003, pari a quasi la meta' della produzione complessiva della Nigeria, oggi Shell garantisce meno di 500.000 barili.

Iran, liberati cinque dei nove dipendenti dell'ambasciata britannica arrestati sabato

La televisione di stato iraniana ha annunciato che cinque dei nove dipendenti iraniani dell'ambasciata britannica a Teheran, arrestati sabato, sono stati rilasciati. L'accusa era di aver svolto un ruolo nelle proteste contro il presidente mahmoud Amadinejad.

Intanto il Consiglio dei Guardiani ha iniziato oggi il riconteggio del 10 percento dei voti delle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno. Il riconteggio si svolge a Teheran e nelle province e verrà terminato entro questo pomeriggio. I risultati saranno reso noti nelle successive 24 ore. Il Consiglio dei Guardiani, massimo organo legislativo iraniano, fra l'altro preposto al controllo della validità delle consultazioni elettorali, aveva già annuncaito di voler condurre il riconteggio. Ma sia Mir Hossein Moussavi che Mehdi Karroubi, i candidati sconfitti che hanno fatto ricorso contro i brogli, avevano respinto questa proposta chiedendo l'annullamento del voto e nuove elezioni. Ed ancora il tam tam dai blog chiama a raccolta i dimostranti, molti dei quali gia stanno scandendo slogan anche oggi contro il regime nelle piazze della capitale.

Argentina, elezioni di metà mandato: la maggioranza sconfitta

Il candidato dell'opposizione dell'alleanza Unión - PRO, Francisco de Narváez, ha vinto le elezioni legislative nella provincia di Buenos Aires, con un 34,56 percento, contro un 32,30 dell'ex presidente e marito dell'attuale, Néstor Kirchner, che ha ammesso la sconfitta del suo partito nei maggiori distretti del paese.

"Abbiamo perso per molto poco, abbiamo lottato con tutta la dignità nella provincia di Buenos Aires e tuttavia non abbiamo raggiunto i risultati nazionali sperati", ha precisato l'ex presidente. Secondo quanto riferito dal corrispondente di TelSUR, davanti al 78,06 percento delle schede scrutinate, "la tendenza è irreversibile", Narváez e il sindaco di Bueno Aires suo alleato Mauricio Macri già si sono proclamati vincitori. In città, con il 73,67 percento dello scrutinio, la candidata conservatrice Gabriela Michetti, di Proposta repubblicana, ha vinto con il 31,08 percento, seguita da Pino Solanas, il regista di sinistra che si è aggiudicato il 24,22 percento. La maggioranza ha perso anche a Cordoba, la terza provincia argentina per peso elettorale, dove con un 69,78 percento dei voti scrutinati, risulta vincitrice Unión Cívica Radical. Sconfitta anche a Mendoza e Santa Cruz, dove i Kirchner hanno governato per dodici anni.

Spagna: affonda barca migranti, morti

si temono altre vittime, proseguono le ricerche (ANSA) - MADRID, 29 GIU - Almeno 4 immigranti sono morti quando il barcone che li portava in Spagna e' affondato urtando contro gli scogli della costa di Cadice. I morti sono 2 uomini e 2 donne, di nazionalita' marocchina. Un giovane, ferito grave, e' stato trasportato nell'ospedale di Puerto Real. Altri 8 giovani sono stati trovati sulla spiaggia in buone condizioni di salute. Secondo le autorita' di Cadice non e' escluso che sul barcone ci fossero altre persone. Le ricerche proseguono in mare e sulla costa.

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gror090629 (last edited 2009-06-29 10:45:05 by anonymous)