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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Arresti contro l'Onda. A Roma gli studenti dormiranno al rettorato

La Digos di Torino, assieme alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha eseguito oggi 21 misure cautelari (15 in carcere e 6 ai domiciliari) e diverse perquisizioni in giro per l'Italia ai danni di altrettanti compagni e compagne impegnati nelle contestazioni antiG8 dell'Università del 19maggio a Torino. 12 arresti riguardano il capoluogo piemontese, dove è stato perquisito anche il Csoa Askatasuna. 4 arresti invece a Padova, dove all'alba la polizia è nuovamente entrata nel Festival di Radio Sherwood, dove già le forze dell'ordine erano entrate sabato scorso. 4 arresti si segnalano anche a Bologna, mentre uno ha coinvolto un compagno di Napoli, attivo nell'Onda, ma anche tra i solidali con l'Abruzzo fin dalla prima ora. In quest'ultimo caso l'intervento della Polizia è avvenuto addirittura ai margini della fiaccolata contro il terremoto all'Aquila, a cui diversi compagni e compagne partenopee hanno partecipato nella notte. Perquisizioni anche a Milano. Le accuse sarebbero violenza nei confronti degli appartenenti alla forza pubblica, lesioni personali e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Diverse le iniziative di solidarietà e le conferenze stampa indette dalle realtà di movimento colpite. Fra le prime a muoversi a mezzogiorno le università di Torino, Roma e Bologna. Occupato il rettoraro anche a Napoli, dove è iniziata nel tardo pomeriggio un'assemblea pubblica.

Venezia

(Sempre sugli arresti)

Occupazione Roma 3

Mentre prosegue l'occupazione del Rettorato alla Sapienza, gli studenti e le studentesse di Roma 3, insieme ad altri attiviste ed attivsti, hanno dato inizio alla V Strategy occupando uno spazio vuoto della Facoltà di Architettura e lanciando le iniziative dei prossimi giorno contro il G8. Nel pomeriggio si è tenuta una conferenza stampa, mentre noi andiamo ad ascoltare la corrispondenza raccolta qualche ora prima.

(dopo la corrispondenza)

L'occupazione continua e questa sera serata reggae + info.

Sentenza Aldrovandi

Il tribunale di Ferrara, giudice Francesco Maria Caruso, ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, morto il 25 settembre 2005 per le percosse della polizia che lo aveva fermato al rientro da una festa. Alla lettura della sentenza in aula sono partiti applausi.

Gran Bretagna, Londra ordina nuova indagine sull'uccisione di 20 iracheni

Il segretario alla Difesa britannico, Bob Ainsworth, ha concesso una nuova indagine sulla morte di 20 iracheni, avvenuta vicino a Bassora nel 2004. Secondo la versione fornita dalle autorità britanniche i venti rimasero uccisi durante la battaglia di "Danny Boy", avvenuta il 14 maggio del 2004, vicino alla città di Al Majar-al-Kabir, nella provincia di Maysan. Ma gli avvocati di sei iracheni, che a loro volta sostengono di aver subito abusi da parte delle forze di sicurezza britanniche, hanno presentato in aula dei referti medici che proverebbero una versione diversa: gli iracheni sarebbero stati portati nella base di Abu Naji, dove sarebbero stati torturati, uccisi e i loro corpi mutilati. Di fronte ai nuovi elementi presentati dagli avvocati dell'accusa, Ainsworth ha riconosciuto che i giudici che si sono espressi fino ad ora lo hanno fatto in assenza di informazioni sufficienti ed ha quindi ordinato una nuova indagine, indipendente.

‘PACCHETTO SICUREZZA’: “BARBARIE” PER PRESIDENTE ECUADOR

“Aumentano i mesi di prigione per coloro che sono senza documenti, gli si proibisce di affittare una casa, si incentivano le denunce dei cittadini contro i migranti… Che vergogna! E’ questa l’Europa, l’Europa dei Lumi?”. Nel suo programma radiofonico del fine-settimana, il presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha condannato con forza il cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, approvato la scorsa settimana dal senato italiano, giudicandolo “una barbarie”. “Queste sono le cose incredibili che accadono nel XXI secolo… Immaginatevi se in America Latina fossero state applicate queste leggi incredibili, disumane, anti-etiche come quelle che sta applicando Berlusconi in Italia… Ci opporremo con tutte le nostre forze a questa criminalizzazione della migrazione” ha proseguito Correa, citato dal quotidiano ‘Hoy’, aggiungendo: “Come si può comprendere che in questo mondo globalizzato, dove si permette e si incentiva la mobilitazione di merci e capitali, si criminalizzi, ogni volta di più, l’immigrazione?”. Con il ‘pacchetto sicurezza’ italiano, ha detto ancora il presidente dell’Ecuador, “si riempiono le carceri europee con ‘criminali’ migranti, con gente che ha voluto cercare un avvenire in altri luoghi”. Si stima che siano circa 185.000 gli ecuadoriani immigrati in Italia, terzo paese di accoglienza dopo Stati Uniti e Spagna; almeno tre milioni di ecuadoriani hanno abbandonato il loro paese d’origine in cerca di migliori opportunità di vita, per la maggior parte tra il 1998 e il 1999 quando l’Ecuador si trovò ad affrontare la più grave crisi economica della sua storia.

Messico: ELEZIONI LEGISLATIVE: VINCE EX-PARTITO UNICO

Con il 65% delle schede scrutinate nel conteggio preliminare, l’ex-partito unico ‘Partido Revolucionario Institucional’ (Pri) è uscito vincente dalle elezioni legislative di medio termine per il rinnovo dei 500 seggi della Camera svolte ieri, in una giornata definita “esemplare” per il sostanziale clima di serenità che ha accompagnato il voto; per la prima volta anche l’Organizzazione degli stati americani (Osa) ha inviato una missione di osservatori. Secondo gli ultimi dati ufficiali, il ‘dinosauro’ che ha governato il paese per più di 70 anni prima dell’avvicendamento con il ‘Partido de Acción Nacional’ (Pan, governo) nel 2000, ha ottenuto il 40% dei suffragi a fronte del 29% assegnato allo schieramento al potere; terzo il ‘Partido de la Revolución Democrática’ (Prd, opposizione di sinistra), con il 13%. Non è ancora disponibile un dato certo sull’affluenza che, secondo gli exit poll si attesterebbe attorno al 60%. “Il governo si felicita con i nuovi eletti ed esprime la più grande disponibilità a dialogare e collaborare con i deputati” ha detto in un messaggio al paese il presidente Felipe Calderón del Pan, ammettendo la sconfitta e rivolgendo un appello all’unità. “L’elezione democratica, al di là del partito a cui si appartiene, obbliga a governare e legiferare per tutti” ha aggiunto il capo dello stato convocando tutti gli schieramenti a lavorare per mantenere la stabilità economica e trovare intese per favorire “il benessere dei messicani, soprattutto di coloro che hanno di meno”. Alle elezionio di ieri 77 milioni di cittadini erano chiamati a designare anche sei dei 31 governatori statali, 12 parlamenti locali, 549 sindaci e 16 vice-sindaci del distretto federale.

Nigeria, il Mend sequestra sei marinai di una petroliera

E' stato rivendicato dal Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend) il sequestro di sei membri dell'equipaggio della petroliera Sichem Pace. Si tratta di tre cittadini russi, tra cui il capitano della nave, due filippini e un indiano: "Avendo ignorato il nostro monito di tenersi alla larga dalle acque del Delta del Niger - ha fatto sapere il Mend, attraverso un comunicato diffuso via mail- sei membri dell'equipaggio sono stati catturati domenica a circa 20 miglia nautiche da Escravos e verranno tenuti in custodia fino a nuovo avviso". Il sequestro dell'equipaggio della Sichem Pace arriva a poche ore dall'annuncio dei ribelli di aver distrutto un impianto del gruppo petrolifero statunitense Chevron e dalla rivendicazione di un attacco contro un sito dell'azienda anglo-olandese Shell.


Gr 13:00

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gror090706 (last edited 2009-07-06 17:27:51 by anonymous)