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Se la polizia mi ferma per strada per un controllo…

Quando la polizia ti ferma e ti chiede i documenti, anche se secondo te non c'è nessun motivo per la loro richiesta, in Italia sei obbligato/a a darglieli. Se non vuoi dare i tuoi documenti, la polizia è autorizzata a portarti in commissariato, in caserma o in questura, per controllare la tua situazione. Anche agenti in borghese e fuori servizio possono chiedere i documenti a una persona. Se dovesse capitare, si deve chiedere agli agenti di mostrare il loro tesserino e loro sono obbligati a farlo (ricordiamoci, però, che alla fine fanno sempre come vogliono). Entro le 48 ore la persona accompagnata in commissariato deve essere rilasciata, a meno che non venga accusata di aver commesso un reato. La persona accompagnata può chiedere (ne ha diritto) di avvisare un familiare o un convivente e un avvocato.

Se la polizia mi chiede i documenti durante una manifestazione o un presidio…

Se a un presidio o in un’altra iniziativa di piazza ti chiedono i documenti, è sempre meglio rimanere vicino ai/alle compagni/e e perdere tempo (dire “Ma perché? Non c’è bisogno… siamo tanti/tante… qui non c’è un capo, non c’è un responsabile… ecc.). Se dai i documenti è molto probabile che ti arrivi una denuncia o che ti trattengano, quindi cerca di evitare direttamente che si creino situazioni di questo tipo.

Se partecipo a una manifestazione, cosa fare prima…

È sempre meglio non andare a una manifestazione di piazza da soli/e. La cosa migliore sarebbe avere un gruppo di compagni/e di riferimento, ma può essere utile anche semplicemente avvisare gli amici o qualcuno che stai andando al corteo. La prima cosa da guardare è se c'è un servizio d'ordine autorganizzato del corteo, di solito disposto all'inizio alla fine e lungo I lati del corteo. Anche quando ti allontani da un’iniziativa è meglio non essere solo/a e comunque è sempre utile accordarsi con qualcuno su dove ritrovarsi, anche immaginando il caso in cui la manifestazione venga sciolta con la forza dalla polizia (la polizia carica i manifestanti).

Cosa faccio se il corteo viene caricato…

In caso di cariche dalla polizia: cercare di rimanere uniti/e e di indietreggiare tutti/e insieme. È molto pericoloso farsi prendere dal panico perché si rischia di far male agli altri/e; spesso si cade a terra, rischiando di essere calpestati/e. Se la tensione aumenta e la Polizia carica, fate attenzione ad ascoltare se vengono date indicazioni con megafoni o dal camion su cosa fare e dove dirigersi. Se vedi una persona in difficoltà, cerca sempre di aiutarlo/a. Fai in modo di proteggerti sempre la testa dalle manganellate. Se vedi che qualcuno/a viene preso/a dalla polizia ed è impossibile liberarlo/a, devi gridargli di dire il suo nome in modo che si possano avvertire gli avvocati. Se la manifestazione viene dispersa è meglio rimanere in gruppo, possibilmente misto (uomini e donne) e allontanarsi senza farsi notare troppo. Quando vai in piazza porta sempre con te il nome e il numero di un avvocato da chiamare se vieni fermato/a dalla polizia.

Cosa faccio se mi inseguono…

Scappa, cercando di rimanere sempre in gruppi misti. Ricordati che se per qualunque motivo scappi dalla polizia oppure ti trovi in situazioni di forte tensione, i poliziotti potrebbero tirare fuori la pistola intimandoti l'ALT. In realtà non lo potrebbero fare e non possono sparare se non sono minacciati direttamente. Purtroppo gli abusi di potere della polizia e dei carabinieri in Italia sono quotidiani. Nel caso di Carlo Giuliani è bastata una «minaccia» con un estintore a giustificare un proiettile sparato direttamente in testa. Processo al Poliziotto Placanica archiviato per «legittima difesa». Quindi valuta sempre la situazione, non servono eroismi ma lucidità.

Cosa faccio se vengo preso dalle guardie durante un corteo o una manifestazione…

C'è una fase in cui forse ti troverai solo/a a contatto con le guardie. Cerca di proteggerti sempre la testa e chiuderti a uovo il più possibile, finchè non sei sicuro/a che vogliano solo trascinarti e caricarti sul camioncino. Le forze dell'ordine in Italia sono note per la loro violenza. Cerca di sottrarti finchè è possibile, ma senza opporti direttamente o reagire alle provocazioni e cerca di tenere la situazione sotto controllo. Se vedi che ci sono manifestanti nei dintorni urla che ti stanno arrestando, così potranno chiamare gli avvocati e avvertirli. Gli arresti fatti durante le manifestazioni di piazza sono quasi sempre «di massa», quindi ti troverai a contatto con altre persone e manifestanti. Entra subito in comunicazione con loro, sia per aumentare la vostra forza di resistere e confrontarvi su cosa fare insieme, sia per avere informazioni su avvocati, reti legali e di moviemnto e altro. Se vi tengono per strada in attesa dell'arrivo dei cellulari, spesso seduti, incorociate le braccia gli uni con gli altri/e e state sempre vicini.

Cosa faccio se la polizia mi vuole perquisire…

Ci sono due tipi di perquisizione: quella prevista dall’autorità giudiziaria (il giudice che svolge le indagini) nei confronti delle persone sospettate di aver commesso un reato, e quella prevista dalla polizia, molto più frequente. I poliziotti ti possono perquisire quando sei in “flagranza di reato”, che vuol dire che il poliziotto vede che stai commettendo un reato, oppure ti vedono le persone che subiscono un reato. Flagranza è anche quando i poliziotti ti inseguono se scappi dopo che hai commesso il reato e ti catturano. Ricorda che in Italia vieni considerato/a ancora in flagranza anche nelle 48 ore dopo il presunto reato, se ci sono testimonianze, foto o video che mostrano che c'eri. Anche quando gli agenti di polizia o gli ufficiali giudiziari «vengono a sapere» o meglio sospettano che in un luogo ci siano armi, munizioni o oggetti che possono esplodere, può scattare una perquisizione, anche senza il mandato dell'autorità giudiziaria. Quindi se dopo un corteo teso vai in un centro sociale o a casa di qualcuno, pensaci prima!

Cosa faccio se la polizia mi porta in caserma accusandomi di qualcosa (si chiama «Fermo di polizia»)…

Hai il diritto di: chiedere di cosa sei accusato/a; chiedere di avvisare una persona (convivente o familiari); chiamare un avvocato. In caso di interrogatorio ti puoi rifiutare di parlare (è sempre meglio!) finché non arriva l'avvocato (si dice: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere»). Il PM (la persona che fa le indagini) è l’unico che ti può interrogare anche se non c’è l’avvocato (ma tu non sei comunque obbligato/a a rispondere, quindi puoi avvalerti lo stesso della facoltà di non rispondere). Se non sai bene l’italiano, hai il diritto di chiedere un traduttore. Non firmare nulla che non hai letto o capito bene, o che non corrisponde alle cose che hai dichiarato. Aspetta sempre l’arrivo dell’avvocato e fatti spiegare bene da lui/lei i tuoi diritti e la tua situazione.

Ricordati sempre che non sei solo/a! Comunica e coordinati con gli altri arrestati, ma non fidarti di tutt@! E’ pratica delle forze dell’ordine infiltrare i movimenti sia in piazza che nei commissariati e caserme. Quindi attento/a!

gror090707 (last edited 2009-07-07 12:17:03 by anonymous)