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Novità dagli aresti di Berlino, 1° Maggio

Restano in carcere 16 dei 17 arrestati durante gli scontri del 1 Maggio a Berlino con accuse di saccheggio e devastazione. Uno solo di loro è stato processato e dovrà scontare più di tre anni per il lancio di alcune pietre. Prosegue per loro lo stesso regime carcerario: un'ora d'aria, niente telefonate, la possibilità di un colloquio ogni 15 giorni della durata di mezz'ora (un'ora solo se si tratta di familiari). Mercoledi 29 ci sarà il processo del compagno romano, accusato del lancio di bottiglie vuote contro le forze dell'ordine. Contro di lui sembra non esserci nient'altro che la testimonianza di un poliziotto che dice di averlo visto compiere questo gesto. Poche settimane fa al primo poliziotto se ne è aggiunto un secondo intenzionato a deporre la stessa testimonianza del primo al processo. Il compagno rischia anche più di due anni, perchè sembra che il giudice non abbia intenzione di patteggiare. Degli altri 15 non si sa ancora nulla. Fra i 15 sono considerati anhe i quattro minorenni che hanno l'accusa di tentato omicidio per aver lanciato delle bottiglie incendiarie. Al processo del compagno romano parteciperanno tutte le persone che hanno sostenuto con un comitato di sostegno a Berlino e a Roma la causa dei 17 arrestati del primo maggio.

Le carceri scoppiano

Fano paura i dati sul sovraffollamento delle carceri: dal Trentino alla Sicilia, è già stato superato il limite cosiddetto tollerabile previsto dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), andando ben oltre la capienza regolamentare degli istituti di pena italiani. A livello nazionale, citando i dati forniti dal Sappe, il conto alla rovescia per l'esplosione delle prigioni è quasi scaduto: il livello di tollerabilità ha raggiunto il 99 percento dati i 63 mila e 661 reclusi rilevati il 20 luglio, a fronte di un massimo previsto in 64 mila 111 unità. E si fa riferimento al massimo 'tollerato', poiché la capienza regolare fissata dal Dap è di 43 mila 327 posti. Il record del superamento della capienza 'regolamentare' alla casa circondariale di Caltagirone, Catania: sono attualmente presenti 259 detenuti, ma il limite tollerabile sarebbe di 150, ben il 345 percento in più rispetto alla capienza originaria fissata in 75 posti. La situazione più 'intollerabile' si registra invece a San Severo, provincia di Foggia, dove si arriva al 213 percento della capienza tollerabile. Per quanto riguarda i cittadini immigrati, quasi 14 mila risultano in stato di carcerazione preventiva e oltre 2 mila sono imprigionati per non aver rispettato l'obbligo imposto di espatriare fornito dalle questure. La nuova legge sulla sicurezza approvata lo scorso 2 luglio non farà che peggiorare questa situazione, in quanto si moltiplicheranno gli ordini di espulsione di cittadini senza documenti da parte dei prefetti che, se non ottemperati, li spediranno dritti in prigione.

Al di là dei numeri, che tra l'altro son quelli forniti dal Sapppe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, è evidente come le condizioni di reclusione italiane stiano pegggiorando semrpe più, a dimostrare uil fatto che una continua criminalizzazione dei comportamenti ed il continuo richiamo alla sicurezza ed alla legalità non fanno altro che produrre più carcerazione_; mentre si prepara il piano carceri per il prossimo anno.

Lazio: sanità penitenziaria, lo Stato deve 22 milioni a Regione

Ansa, 22 luglio 2009

Roma - Sono circa 22 i milioni di euro che la Regione Lazio attende dal ministero dell’Economia, nell’ambito del trasferimento alle Regioni delle competenze sanitarie delle carceri. Ad annunciarlo il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino, che stamani ha consegnato 46 nuovi macchinari medici per il centro clinico di Regina Coeli. "Noi dovevamo avere 5 milioni di euro per il residuo del 2008- ha spiegato Montino- ma dal ministero non abbiamo ricevuto nulla. Così come ancora stiamo aspettando i 17 milioni di euro per il 2009. Sono fondi che la Regione sta anticipando con difficoltà, perché la sanità del Lazio non brilla certo sotto l’aspetto della disponibilità finanziaria, ma non potevamo non prenderci cura dei detenuti".

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Sudan, la Corte dell’Aja ridefinisce i confini della regione petrolifera dell'Abyei

Il governo di Khartoum e le autorità del Sud Sudan hanno accettato il lodo arbitrale

La Corte permanente d'arbitrato dell'Aja, ha ridefinito oggi i confini della regione petrolifera contesa dell'Abyei, modificando le frontiere a nord e a est.

Alla Corte d'arbitrato erano ricorsi nel 2008, grazie alla mediazione dell'Onu, il governo di Khartoum e le autorità della regione autonoma del Sud Sudan, cioè gli ex ribelli del Movimento popolare di liberazione. L’accordo si può considerare raggiunto in quanto le parti hanno accettato l’arbitrato della Corte che ridefinisce l’ampiezza di quest’area ricca di petrolio. La questione dell’Abyei era rimasta in sospeso dopo il raggiungimento dell’accordo di pace nel 2005 che sancisce ufficialmente la fine del ventennale conflitto fra Nord e Sud Sudan costato la vita a oltre 2 milioni di persone. Tuttavia, nel maggio 2008 la città di Abyei era stata teatro di gravi scontri tra gli eserciti del Nord, musulmano e prevalentemente arabo, e quello del Sud, di popolazione animista e cristiana. Il conflitto aveva fatto un centinaio di morti, mentre migliaia di persone erano state costrette ad abbandonare le loro case. Tra le altre cose, l'accordo di pace del 2005 prevede che nel 2011 i cittadini della regione di Abyei vengano chiamati a decidere se appartenere al nord o al sud del Paese, con un referendum che potrebbe portare all'indipendenza del Sud Sudan. La speranza è che l’attuale accordo arbitrale ponga fine agli scontri che hanno minacciato la stabilità del processo di pace conclusosi solo apparentemente tre anni fa.

ITALIA

La prossima settimana verrà esaminato il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Il testo unico corretto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sarà esaminato nel Consiglio dei ministri della prossima settimana. Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, augurandosi che «possa essere un testo largamente condiviso», in particolare sulla norma relativa alla responsabilità del datore di lavoro «che più aveva fatto discutere», visto che di fatto fa ricadere tutte le responabilità sui singoli lavoratori e non si chi invece li obbliga ad orari e ritmi di lavoro che sono dimostrati essere la causa principali di incidenti sul lavoro.

Non furono massacratori

Serviva una sentenza del giudice per deciderlo? I partigiani di via Rasella che il 23 marzo del '44, a Roma, organizzarono l'attentato contro i nazisti del battaglione SS Bozen. Lo ha sancito la Cassazione nell'accogliere il ricorso di Elena Bentivegna, la figlia di Carla Capponi e Rosario Bentivegna, che chiedeva di essere risarcita in seguito ad un articolo comparso sul quotidiano 'Il Tempo' nel quale si sosteneva che "la Cassazione da' la patente di eroi ai massacratori di civili in via Rasella".

Arrestata Drag Queen in vacanza in Sardegna

E' stata allontanata con foglio di via

La vicenda inizia mercoledì 15 Luglio, durante una delle frequenti retate della polizia a danno di prostitute nella zona di Predda Niedda,una nota Drag Queen toscana con il nome d'arte di Nikita Balli, è stato arrestato dalla polizia, schedato e trattenuto in carcere per più di 18 ore senza poter bere, mangiare e nemmeno telefonare ad un avvocato. Al rilascio gli è stato consegnato un foglio di via con il divieto di ingresso nel comune di Sassari per i prossimi tre anni.

Al momento dell'arresto Michele si trovava all'interno della sua autovettura parcheggiata ed aspettava degli amici. ,

Durante la retata sfrecciano di fianco a lui diverse pattuglie di polizia. Alcune si fermano, notano che non si tratta di immigrata e continuano dritti con battute del tipo: Tu non ci interessi, noi cerchiamo ragazze vere.

Alla fine una pattuglia si ferma e chiede a

Impronte digitali, foto segnaletiche e battute da caserma chiariscono a Michele che non si tratta affatto di un controllo di routine ma di un vero e proprio arresto. In quel momento cerca di spiegare l'errore, e per tutta risposta viene condotto nella cella comune dove rimarrà fino al rilascio avvenuto alle 18:00 del giorno seguente.

Anticipando il decreto sicurezza appena licenziato dal Governo, la Questura di Sassari ha rispolverato una legge del 1956, modificata nel 1988, che prevede la facoltà per il Questore di avvisare oralmente o allontanare con foglio di via, persone la cui condotta viene ritenuta 'pericolosa per la sanità , la sicurezza e la tranquillità pubbliche' Una formula talmente generica da conferire al Questore un enorme potere rispetto alla libertà individuale di chiunque.

La notizia ariva da un comunicato stampa del Movimento omosesuale sardo, il quela chiede anche un incontro ufficiale con la questura uin merito a quanto è accaduto.

Inquilini delle case popokari di Ponte di Nona occupano la via Prenestina

Per chiedere un incontro con l'asessorato alle politiche abitative.

Siparietto


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gror090722 (last edited 2009-07-22 17:29:41 by anonymous)