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ATTACCO AEREO PROVOCA DECINE DI VITTIME, ANCHE CIVILI, NEL NORD

Decine di persone, inclusi molti civili, sarebbero stati uccisi in un bombardamento aereo effettuato questa mattina dalle forze della Nato nel nord dell’Afghanistan. Lo riferiscono i media locali e internazionali, citando fonti della polizia e delle autorità della provincia di Kunduz dove si è verificato l’episodio. Secondo una prima ricostruzione, tra le 60 e le 90 persone sono morte dopo che aerei della forza internazionale attiva in Afghanistan hanno bombardato una delle due autocisterne (cariche di benzina e provenienti dal Tajikistan) rubate poco prima da elementi dell’opposizione armata al governo, definiti dai media ‘talebani’. Secondo il corrispondente dell’emittente panaraba ‘Al Jazeera’ nel paese, una delle due autocisterne si sarebbe impantanata lungo la riva di un fiume vicino a un villaggio, spingendo i talebani a invitare la popolazione del piccolo centro abitato a radunarsi intorno alla cisterna per prelevare con secchi e bottiglie il carburante. In quel momento gli aerei internazionali hanno fatto la loro apparizione aprendo il fuoco. Se la ricostruzione in circolazione al momento venisse confermata, si tratterebbe di uno degli episodi di guerra con civili coinvolti più gravi mai registrati in Afghanistan, proprio mentre i vertici militari Usa sono stati ripetutamente pressati per evitare le troppe vittime civili durante le loro operazioni militari.

Honduras: governo; aiuti sospesi, Usa stanno con Chavez

TEGUCIGALPA - La sospensione da parte di Washington di gran parte degli aiuti inviati all'Honduras significa che gli Usa si sono "messi dalla parte di Hugo Chavez": lo afferma il governo de facto honduregno guidato dal presidente Roberto Micheletti, commentando gli annunci fatti oggi dall'amministrazione Usa.

"Ci dispiace che un governo, un paese e un popolo amico degli honduregni abbia preso la decisione di mettersi dalla parte di Chavez, e condanni così di fatto un popolo che lotta contro l'espansione marxista in America Centrale", ha detto il capo gabinetto di Micheletti, Rafael Pineda.

"Le decisioni annunciate oggi non sono amichevoli nei nostri confronti", ha proseguito Pineda, sottolineato che "i più colpiti da tali misure saranno i più poveri del nostro paese".

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