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=== Gr 19:30 === === Gr 13,00 ===
Line 25: Line 25:
'''ITALIA'''

'''Siparietto'''

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=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''RIFIUTI TOSSICI: CON NUOVO INDENNIZZO, MULTINAZIONALE EVITA PROCESSO'''

Un indennizzo equivalente a mille euro per ciascuno dei 31.000 querelanti che, in cambio, s’impegnano a non avviare nuove azioni giudiziarie: è l’accordo raggiunto tra gli avvocati delle vittime ivoriane e la multinazionale anglo-olandese Trafigura, coinvolta in uno dei più gravi scandali di smaltimento illegale di rifiuti tossici di questo secolo, avvenuto tre anni fa ad Abidjan. L’intesa, annunciata dalla Trafigura, non soddisfa però le migliaia di persone che nella principale città ivoriana hanno subito direttamente o indirettamente le conseguenze nefaste dello scarico di 528 tonnellate di scorie pericolose, trasportate dalla nave ‘Probo Koala’, noleggiata dalla Trafigura. L’intesa sta già suscitando critiche da parte di alcune associazioni di vittime, che preferirebbero vedere la multinazionale sotto processo per ottenere giustizia. “La Trafigura rifiuta di riconoscere che alcune persone sono decedute” ha commentato Marvin Ouattara, presidente di uno dei collettivi di difesa delle vittime, sottolineando che “nell’intesa tutti riceveranno la stessa somma di denaro, senza distinzione”. Secondo le associazioni, le emanazioni tossiche hanno ucciso 17 persone e oltre 100.000 si sono ammalate per aver inalato sostanze tossiche. Nel 2007 la Trafigura aveva già versato al governo della Costa d’Avorio 152 milioni di euro (in parte serviti per indennizzare le famiglie delle persone decedute) in cambio della rinuncia a qualsiasi azione legale presente e futura. La nuova intesa raggiunta nel fine settimana dovrebbe permettere alla multinazionale di evitare un processo che si doveva tenere a Londra tra qualche giorno; un altro processo è previsto l’anno prossimo in Olanda.

'''Somalia, scontri ribelli islamici-truppe governative: 17 morti'''
Line 45: Line 27:
Intanto a Mogadiscio si continua a sparare '''Sgombrata la giungla di Calais Parigi, 22-09-2009'''
Line 47: Line 29:
Gli scontri del fine settimana tra miliziani islamici e truppe del governo transitorio del presidente Ahmad Sharif hanno provocato almeno 17 morti, secondo quanto ha riferito la tv araba Al-Jazeera. Nuovi combattimenti sono iniziati anche questa mattina anche nella periferia meridionale di Mogadiscio, i 'Giovani mujahidin' hanno attaccato alcune basi militari del governo. Secondo la radio locale 'Shabell', al momento si registrano già diversi feriti. Gli scontri sono avvenuti in particolare nella cittadina di Yet, che si trova lungo il confine con l'Etiopia. Un portavoce del gruppo islamico ha rivelato ad Al Jazeera che motivo dell'attacco sarebbe "la presenza continua di truppe dell'esercito etiope nella zona". Delle 17 vittime 6 sono ribelli e 4 miliziani governativi, mentre il resto sarebbero civili che vivevano nella zona. La chiamano la giungla. Sono iniziate questa mattina a Calais le operazioni di sgombero dell'area occupata da accampamenti di migranti che vogliono raggiungere la Gran Bretagna dalle coste francesi.
Line 49: Line 31:
'''Israele, carri armati uccidono due militanti palestinesi''' Il ministro dell'Immigrazione francese, Eric Besson, ha confermato alla radio Rtl che lo sgombero è iniziato: "Il prefetto ha dato il via all'operazione una decina di minuti fa", ha affermato Besson, secondo il quale sul posto ieri si trovavano ancora circa 250 "clandestini". Nell'area della "giungla" sono però anche centinaia di volontari di associazioni umanitarie e di militanti dell'organizzazione "No Border". Una decina di camion della polizia della CRS sono arrivati sul posto poco prima delle 7,30.
Line 51: Line 33:
Cresce la tensione diplomatica alla vigilia dell'incontro di Washington fra Netanyahu e Abbas I migranti, in maggioranza afghani, circa 600-800, hanno atteso l'arrivo della polizia dietro a striscioni e cartelli scritti in inglese e pastun. "Abbiamo bisogno di unn tetto e di protezione. chiediamo l'asilo, vogliamo la pace. La giungla è la nostra casa", ha urlato uno di loro.
Line 53: Line 35:
Due militanti palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dei carri armati israeliani nel nord di Gaza. E' quanto affermato da fonti mediche palestinesi che hanno inoltre reso noti i particolari dell'azione. Gli uomini sarebbero stati colpiti da un proiettile sparato dall'esercito israeliano vicino a Jabaliya, roccaforte di Hamas. Secondo quanto rivelato dall'esercito israeliano, la pattuglia avrebbe aperto il fuoco contro il gruppo palestinese che stava piantando una bomba alla frontiera con Gaza. Hamas ha comunicato che una delle vittime è il ventunenne Abed Hafiz al-Silawi, che militava all'interno della propria organizzazione. L'altro uomo, di cui ancora non è stato comunicato il nome, sarebbe un mlitante del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina. L'incidente si registra parecchie ore dopo che la radio di Stato israeliana aveva riferito che due missili erano stai lanciati durante la notte in Israele dall'interno di Gaza senza comunque provocare lesioni o danni.
L'attacco accresce la tensione diplomatica alla vigilia dell'incontro fra il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Mahamoud Abbas invitati ufficialmente a Washington dal presidente Barack Obama per velocizzare gli accordi di pace.
All'arrivo della poilzia, alcuni sono scappati, altri si sono limitati ad un "Inshallah": "Non possiamo andare da nessun'altra parte. A Calais la polizia ci prenderà comunque. La giungla è l'unico posto. Non abbiamo paura", dice Bilal, 18 anni.
Line 56: Line 37:
'''Cuba, dedicato alla pace il più grande concerto dal 1956: un milione in piazza''' Scattato l'intervento della polizia davanti a centinaia di giornalisti, i militanti delle ong si sono mossi urlando 'no deportazione'.
Line 58: Line 39:
Un milione di persone a Plaza de la Revolucion per l'evento "Paz sem Fronteiras" '''22/09/2009 Cisgiordania, militari israeliani uccidono un arabo israeliano a un posto di blocco'''
Line 60: Line 41:
La capitale cubana ha ospitato ieri il più grande concerto che Cuba avesse visto dalla rivoluzione del 1956.
Circa un milione di persone si sono radunate in Plaza de la Revolucion, all'Havana, per partecipare alla manifestazione organizzata dal cantante cubano Juanes.
Nonostante il titolo della manifestazione, "Paz sem Fronteiras", il cantante ha ricevuto minacce di morte dalla comunità cubana in esilio. L'artista è infatti criticato per le sue posizioni vicine al regime comunista e a Miami, negli Stati Uniti, alcuni esuli si sono mostrati mentre distruggevano suoi cd. Il concerto è stata una grande occasione per molti cubani che sono accorsi da tutto il paese. Mantre dall'estero arrivavano le accuse, la gente dell'Havana ha danzato per cinque ore e mezza sfidando il caldo torrido che ha causato anche qualche malore.
Tra gli altri interpreti lo spagnolo Miguel Bosé, la portoricana Olga Tanon e il gruppo "Rodriguez e Los Van Van".
Non si sarebbe fermato al check point
Line 65: Line 43:
'''IMMIGRAZIONE: NAUFRAGIO A GIBILTERRA, NUOVI SBARCHI IN SICILIA'''

“È uno dei drammi peggiori dell’immigrazione quest’anno”: così una portavoce delle autorità di Ceuta, enclave spagnola in territorio marocchino, ha commentato il naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti dell’Africa subsahariana, tra cui donne e bambini, nel distretto di Gibilterra. Sono poche le speranze di ritrovare ancora vivi una ventina di dispersi da Sabato a largo dell’isola spagnola di Perejil, mentre otto cadaveri , ripescati in mare, sono stati consegnati dalla Guardia civil spagnola al Marocco. Sono stati trasferiti a Tangeri gli undici sopravissuti, sette dei quali sono stati incarcerati e presentati ieri davanti alla procura; gli altri tre, in grav i condizioni, sono ancora riceverati in un ospedale locale . Sono inoltre 138 i migranti, quasi tutti eritrei, bloccati dalle forze dell’ordine italiane sulla costa di Portopalo di Capo Passero, nel siracusano , dove sono sbarcati nel fine-settimana stipati su un barcone lungo 13 metri, partit o da un porto libico.

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''
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=== Gr 9:30 ===
I soldati israeliani in servizio a un posto di blocco nei dintorni dell'insediamento di Mevò Betar, in Cisgiordania, hanno sparato e ucciso oggi un arabo israeliano che, in auto, non si sarebbe fermato allo stop dei militari. Almeno a quanto riferito dalla radio dell'esercito. Secondo l'emittente l'uomo, nel forzare il blocco avrebbe ferito un soldato. I suoi commilitoni gli hanno intimato di fermarsi, ma l'uomo ha proseguito nella sua fuga. A questo punto - secondo la radio - i soldati hanno sparato in direzione dell'automobile, ferendo il conducente in modo grave. L'uomo, di cui non si conosce ancora l'identità, è morto poco dopo.
Line 76: Line 46:
'''ESTERI'''  '''ITALIA'''
Line 78: Line 48:
'''ITALIA'''
'''ROMA: CONFERMATI GLI ARRESTI PER GLI OCCUPANTI DELLA 8 MARZO'''

Dopo la convalida degli arresti per le compagne e i compagni dell'ex 8 Marzo che rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane, si e' svolta ieri a magliana un'assmblea per decidere i prossimi appuntasmenti di lotta.


'''Milano - DOMANI PREVISTO SGOMBERO AMBULATORIO MEDICO POPOLARE DI VIA DEI TRANSITI'''

La mattina del 23 Settembre sono previsti lo sgombero dell'Ambulatorio medico popolare (AMP) di Via dei Transiti 28 a Milano, e di un appartamento della casa occupata. La casa occupata nel 1979 rappresenta un esempio di lotta per il diritto alla casa che dura da 30 anni mentre l'Ambulatorio medico popolare dal 1994 lotta per il diritto alla salute e contro ogni forma di razzismo ed esclusione.

Questo sgombero si colloca all'interno di uno scontro politico in atto che è più ampio. Da una parte c'è una politica caratterizzata da campagne securitarie, leggi razziali, lager di stato (i cosiddetti CIE), che serve a mantenere una larga parte dei lavoratori e delle lavoratrici ricattabili ed a coprire i problemi reali della società come l'impoverimento generale, l'emergenza abitativa ed i tagliallo stato sociale. Le sevizie all'interno dei CIE e l'opera di pulizia etnica ai danni della popolazione rom, operazione che sta lasciando sulla strada anche numerosi bambini e bambine, rappresentano solo la punta estrema dell'imbarbarimento in atto. Dall'altra parte chi si oppone a questa situazione deve fare i conti con una radicalizzazione dei conflitti sociali. L'emergenza casa fa sì che si stiano significativamente radicando esperienze di occupazioni a scopo abitativo basate sull'auto-organizzazione, mentre la rivolta di agosto in via Corelli, con la successiva repressione e trasferimento di 14 rivoltosi/e a San Vittore, ha rappresentato, a nostro avviso, una punta avanzata di lotta per la chiusura dei CIE e, più in generale, contro il pacchetto sicurezza.

(corrispondenza ROR)

'''Palermo, Laboratorio Zeta Lab sotto sgombero'''

Per la quarta volta, martedì 22 Settembre l'ufficiale giudiziario verrà al Laboratorio Zeta.


Questa volta però la situazione è diversa dalle precedenti: il dialogo iniziato con l'associazione Aspasia e le istituzioni si è interrotto a Luglio senza risultati concreti.

C'era quindi il pericolo concreto che venisse richiesta l'esecuzione dello sgombero.
Oggi lo sgombero e' stato bloccato ed e' previsto un tavolo con le istituzioni per martedi' prossimo


'''GORIZIA: RIVOLTA NEL CIE DI GRADISCA'''
http://www.autistici.org/macerie/?p=19743

Oggi è scoppiata una rivolta nel Cie di Gradisca di Isonzo, provincia di Gorizia. Le notizie sono frammentarie e confuse. In una sezione è stato appiccato un incendio e la polizia sta picchiando forte chiunque gli capiti sotto tiro. Tutto comincia questa notte, quando in 35 tentano la fuga dal Cie. Purtroppo il tentativo è sventato dalla polizia, che comincia a picchiare brutalmente i fuggiaschi. A questo punto gli altri reclusi, anche chi non aveva partecipato all’evasione fallita, iniziano a protestare e salgono sui tetti, rimanendoci fino alle 6 di questa mattina. Pare che siano anche giunti sul posto dei giornalisti, che forse hanno preferito mantenere il riserbo sulla vicenda (sono sempre giorni di lutto, questi…). All’alba, dietro la promessa della polizia di non fare rappresaglie, i reclusi scendono dai tetti, e la situazione ritorna tranquilla. Fino alle 13, quando scatta una perquisizione. I poliziotti si lasciano andare ad offese pesanti, strappando in due un Corano, e pare che durante il loro passaggio siano spariti anche dei soldi e dei cellulari. Di lì a poco, scoppia la rivolta.
Alle cinque di pomeriggio, la rivolta era ancora in corso. Il numero di feriti è salito a una ventina. La polizia continua a picchiare e tirare lacrimogeni nelle celle. Dall’altro lato, i reclusi tentano di spaccare i lucchetti per rispondere ai poliziotti. L'ultimo aggiornamento dice che dalle sette di sera la situazione è tornata relativamente tranquilla. Ma non è chiara la situazione dei feriti, alcuni dei quali sembrano davvero in gravi condizioni.


Via Corelli


In occasione della quarta udienza del processo ai ribelli di via Corelli, arrestati per la rivolta che in agosto ha semidistrutto il lager di Milano, un centinaio di persone si raduna fuori dal tribunale per un presidio in solidarietà con gli imputati e con tutti i reclusi in lotta. Con un provvedimento inaudito - nel senso letterale del termine: non s’era mai sentito prima d’ora - l’avvocatura di Stato ha decretato lo stato d’assedio dell’intero Tribunale di Milano, impedendo l’ingresso a chiunque non avesse un “valido motivo” per entrare. E così, i solidali hanno improvvisato un blocco stradale a singhiozzo che è durato diverse ore.

http://www.autistici.org/macerie/?p=19763

'''LAVORO: -378 MILA POSTI, MAI COSI' MALE DAL '94'''
ROMA - Il tasso di disoccupazione in Italia del secondo trimestre è stato pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008. Si tratta del dato più alto dal primo trimestre 2006. Lo comunica l'Istat spiegando che il dato risente soprattutto dell'incremento degli inattivi (+434mila unità).

L'occupazione del secondo trimestre del 2009 è diminuita dell'1,6% rispetto al 2008 registrando un calo di 378mila unità, dato peggiore dal secondo trimestre 1994. Lo comunica l'Istat spiegando che rispetto al primo trimestre in termini destagionaliozzati il calo è dello 0,3% (-58mila unità).

L'Istat segnala che il tasso di occupazione nel secondo trimestre è sceso al 57,9% dal 59,2% del secondo trimestre 2008. Il numero delle persone in cerca di occupazione è salito a un milione 841 mila unità (+137 mila) pari al +8,1% rispetto al secondo trimestre 2008. Rispetto alla caduta dell'occupazione e alla crescita più contenuta della disoccupazione l'Istat segnala un incremento sensibile dell'inattività con 434 mila unità in più (+3%) concentrato nelle regioni meridionali. La crescita contenuta del tasso di disoccupazione quindi - spiegano i tecnici Istat - è dovuta in gran parte a fenomeni di scoraggiamento e quindi alla mancata ricerca di lavoro di molte donne e al ritardato ingresso dei giovani nel mercato. I posti di lavoro - segnala l'Istat - sono stati perduti soprattutto nel Mezzogiorno (271 mila sui 378 mila complessivi) mentre il nord ha perso 117 mila occupati e il centro appena diecimila. Le persone in cerca di occupazione sono invece aumentate prevalentemente al nord (149 mila) mentre il Mezzogiorno ne ha perse 27 mila. Ciò è dovuto alla riduzione degli inattivi concentrata nel Mezzogiorno. Al sud infatti le forze di lavoro si sono ridotte di 298 mila unità a fronte del calo complessivo di 241 mila unità. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,4% con differenze significative tra nord (5%), centro (6,7%) e Mezzogiorno (12%). L'Istat segnala anche che la caduta della occupazione è dovuta in gran parte al calo della componente italiana (-399 mila occupati maschi e +163 mila occupate donne) mentre prosegue la crescita dell'occupazione degli stranieri (+89 mila unità maschi e +95 mila unità femmine).

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Fonti

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In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Sgombrata la giungla di Calais Parigi, 22-09-2009

La chiamano la giungla. Sono iniziate questa mattina a Calais le operazioni di sgombero dell'area occupata da accampamenti di migranti che vogliono raggiungere la Gran Bretagna dalle coste francesi.

Il ministro dell'Immigrazione francese, Eric Besson, ha confermato alla radio Rtl che lo sgombero è iniziato: "Il prefetto ha dato il via all'operazione una decina di minuti fa", ha affermato Besson, secondo il quale sul posto ieri si trovavano ancora circa 250 "clandestini". Nell'area della "giungla" sono però anche centinaia di volontari di associazioni umanitarie e di militanti dell'organizzazione "No Border". Una decina di camion della polizia della CRS sono arrivati sul posto poco prima delle 7,30.

I migranti, in maggioranza afghani, circa 600-800, hanno atteso l'arrivo della polizia dietro a striscioni e cartelli scritti in inglese e pastun. "Abbiamo bisogno di unn tetto e di protezione. chiediamo l'asilo, vogliamo la pace. La giungla è la nostra casa", ha urlato uno di loro.

All'arrivo della poilzia, alcuni sono scappati, altri si sono limitati ad un "Inshallah": "Non possiamo andare da nessun'altra parte. A Calais la polizia ci prenderà comunque. La giungla è l'unico posto. Non abbiamo paura", dice Bilal, 18 anni.

Scattato l'intervento della polizia davanti a centinaia di giornalisti, i militanti delle ong si sono mossi urlando 'no deportazione'.

22/09/2009 Cisgiordania, militari israeliani uccidono un arabo israeliano a un posto di blocco

Non si sarebbe fermato al check point

I soldati israeliani in servizio a un posto di blocco nei dintorni dell'insediamento di Mevò Betar, in Cisgiordania, hanno sparato e ucciso oggi un arabo israeliano che, in auto, non si sarebbe fermato allo stop dei militari. Almeno a quanto riferito dalla radio dell'esercito. Secondo l'emittente l'uomo, nel forzare il blocco avrebbe ferito un soldato. I suoi commilitoni gli hanno intimato di fermarsi, ma l'uomo ha proseguito nella sua fuga. A questo punto - secondo la radio - i soldati hanno sparato in direzione dell'automobile, ferendo il conducente in modo grave. L'uomo, di cui non si conosce ancora l'identità, è morto poco dopo.

  • ITALIA

ROMA: CONFERMATI GLI ARRESTI PER GLI OCCUPANTI DELLA 8 MARZO

Dopo la convalida degli arresti per le compagne e i compagni dell'ex 8 Marzo che rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane, si e' svolta ieri a magliana un'assmblea per decidere i prossimi appuntasmenti di lotta.

Milano - DOMANI PREVISTO SGOMBERO AMBULATORIO MEDICO POPOLARE DI VIA DEI TRANSITI

La mattina del 23 Settembre sono previsti lo sgombero dell'Ambulatorio medico popolare (AMP) di Via dei Transiti 28 a Milano, e di un appartamento della casa occupata. La casa occupata nel 1979 rappresenta un esempio di lotta per il diritto alla casa che dura da 30 anni mentre l'Ambulatorio medico popolare dal 1994 lotta per il diritto alla salute e contro ogni forma di razzismo ed esclusione.

Questo sgombero si colloca all'interno di uno scontro politico in atto che è più ampio. Da una parte c'è una politica caratterizzata da campagne securitarie, leggi razziali, lager di stato (i cosiddetti CIE), che serve a mantenere una larga parte dei lavoratori e delle lavoratrici ricattabili ed a coprire i problemi reali della società come l'impoverimento generale, l'emergenza abitativa ed i tagliallo stato sociale. Le sevizie all'interno dei CIE e l'opera di pulizia etnica ai danni della popolazione rom, operazione che sta lasciando sulla strada anche numerosi bambini e bambine, rappresentano solo la punta estrema dell'imbarbarimento in atto. Dall'altra parte chi si oppone a questa situazione deve fare i conti con una radicalizzazione dei conflitti sociali. L'emergenza casa fa sì che si stiano significativamente radicando esperienze di occupazioni a scopo abitativo basate sull'auto-organizzazione, mentre la rivolta di agosto in via Corelli, con la successiva repressione e trasferimento di 14 rivoltosi/e a San Vittore, ha rappresentato, a nostro avviso, una punta avanzata di lotta per la chiusura dei CIE e, più in generale, contro il pacchetto sicurezza.

(corrispondenza ROR)

Palermo, Laboratorio Zeta Lab sotto sgombero

Per la quarta volta, martedì 22 Settembre l'ufficiale giudiziario verrà al Laboratorio Zeta.

Questa volta però la situazione è diversa dalle precedenti: il dialogo iniziato con l'associazione Aspasia e le istituzioni si è interrotto a Luglio senza risultati concreti.

C'era quindi il pericolo concreto che venisse richiesta l'esecuzione dello sgombero. Oggi lo sgombero e' stato bloccato ed e' previsto un tavolo con le istituzioni per martedi' prossimo

GORIZIA: RIVOLTA NEL CIE DI GRADISCA http://www.autistici.org/macerie/?p=19743

Oggi è scoppiata una rivolta nel Cie di Gradisca di Isonzo, provincia di Gorizia. Le notizie sono frammentarie e confuse. In una sezione è stato appiccato un incendio e la polizia sta picchiando forte chiunque gli capiti sotto tiro. Tutto comincia questa notte, quando in 35 tentano la fuga dal Cie. Purtroppo il tentativo è sventato dalla polizia, che comincia a picchiare brutalmente i fuggiaschi. A questo punto gli altri reclusi, anche chi non aveva partecipato all’evasione fallita, iniziano a protestare e salgono sui tetti, rimanendoci fino alle 6 di questa mattina. Pare che siano anche giunti sul posto dei giornalisti, che forse hanno preferito mantenere il riserbo sulla vicenda (sono sempre giorni di lutto, questi…). All’alba, dietro la promessa della polizia di non fare rappresaglie, i reclusi scendono dai tetti, e la situazione ritorna tranquilla. Fino alle 13, quando scatta una perquisizione. I poliziotti si lasciano andare ad offese pesanti, strappando in due un Corano, e pare che durante il loro passaggio siano spariti anche dei soldi e dei cellulari. Di lì a poco, scoppia la rivolta. Alle cinque di pomeriggio, la rivolta era ancora in corso. Il numero di feriti è salito a una ventina. La polizia continua a picchiare e tirare lacrimogeni nelle celle. Dall’altro lato, i reclusi tentano di spaccare i lucchetti per rispondere ai poliziotti. L'ultimo aggiornamento dice che dalle sette di sera la situazione è tornata relativamente tranquilla. Ma non è chiara la situazione dei feriti, alcuni dei quali sembrano davvero in gravi condizioni.

Via Corelli

In occasione della quarta udienza del processo ai ribelli di via Corelli, arrestati per la rivolta che in agosto ha semidistrutto il lager di Milano, un centinaio di persone si raduna fuori dal tribunale per un presidio in solidarietà con gli imputati e con tutti i reclusi in lotta. Con un provvedimento inaudito - nel senso letterale del termine: non s’era mai sentito prima d’ora - l’avvocatura di Stato ha decretato lo stato d’assedio dell’intero Tribunale di Milano, impedendo l’ingresso a chiunque non avesse un “valido motivo” per entrare. E così, i solidali hanno improvvisato un blocco stradale a singhiozzo che è durato diverse ore.

http://www.autistici.org/macerie/?p=19763

LAVORO: -378 MILA POSTI, MAI COSI' MALE DAL '94 ROMA - Il tasso di disoccupazione in Italia del secondo trimestre è stato pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008. Si tratta del dato più alto dal primo trimestre 2006. Lo comunica l'Istat spiegando che il dato risente soprattutto dell'incremento degli inattivi (+434mila unità).

L'occupazione del secondo trimestre del 2009 è diminuita dell'1,6% rispetto al 2008 registrando un calo di 378mila unità, dato peggiore dal secondo trimestre 1994. Lo comunica l'Istat spiegando che rispetto al primo trimestre in termini destagionaliozzati il calo è dello 0,3% (-58mila unità).

L'Istat segnala che il tasso di occupazione nel secondo trimestre è sceso al 57,9% dal 59,2% del secondo trimestre 2008. Il numero delle persone in cerca di occupazione è salito a un milione 841 mila unità (+137 mila) pari al +8,1% rispetto al secondo trimestre 2008. Rispetto alla caduta dell'occupazione e alla crescita più contenuta della disoccupazione l'Istat segnala un incremento sensibile dell'inattività con 434 mila unità in più (+3%) concentrato nelle regioni meridionali. La crescita contenuta del tasso di disoccupazione quindi - spiegano i tecnici Istat - è dovuta in gran parte a fenomeni di scoraggiamento e quindi alla mancata ricerca di lavoro di molte donne e al ritardato ingresso dei giovani nel mercato. I posti di lavoro - segnala l'Istat - sono stati perduti soprattutto nel Mezzogiorno (271 mila sui 378 mila complessivi) mentre il nord ha perso 117 mila occupati e il centro appena diecimila. Le persone in cerca di occupazione sono invece aumentate prevalentemente al nord (149 mila) mentre il Mezzogiorno ne ha perse 27 mila. Ciò è dovuto alla riduzione degli inattivi concentrata nel Mezzogiorno. Al sud infatti le forze di lavoro si sono ridotte di 298 mila unità a fronte del calo complessivo di 241 mila unità. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,4% con differenze significative tra nord (5%), centro (6,7%) e Mezzogiorno (12%). L'Istat segnala anche che la caduta della occupazione è dovuta in gran parte al calo della componente italiana (-399 mila occupati maschi e +163 mila occupate donne) mentre prosegue la crescita dell'occupazione degli stranieri (+89 mila unità maschi e +95 mila unità femmine).


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gror090921 (last edited 2009-09-22 17:29:20 by anonymous)