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Lunedì 14 settembre, le forze del disordine si sono introdotte con la forza nell'edificio della ex-scuola 8 Marzo occupata di Magliana, con l’evidente intenzione di sgomberare lo stabile che ospita le famiglie di sfrattati, precari, disoccupati. Lo sgombero non è riuscito, grazie alla resistenza pacifica ma determinata degli occupanti e delle occupanti, così i carabinieri hanno portato via 5 occupanti che sono stati tratti in arresto. Contro di loro sono state mosse accuse infamanti, basate solo ed esclusivamente sulle dichiarazioni false di un ex occupante allontanato dall’occupazione un anno fa per aver aggredito la sua compagna e attualmente indagato per lesioni aggravate contro di lei. Queste dichiarazioni sono state riportate ed amplificate nei giorni scorsi dalla stampa, che ha lanciato una campagna mediatica per criminalizzare tutto il movimento per il diritto all’abitare. Oggi il Gip ha convalidato gli arresti per i 4 occupanti che, quindi, rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane. Francesca è stata addirittura trasferita da Rebibbia a Civitavecchia. A uno dei compagni sono stati confermati gli arresti domiciliari. Un altro è attualmente recluso presso il centro clinico di Regina Coeli e ieri è stato medicato d'urgenza: affetto da un tumore, è in attesa di un terzo intervento chirurgico al San Camillo. | Dopo la convalida degli arresti per le compagne e i compagni dell'ex 8 Marzo che rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane, si e' svolta ieri a magliana un'assmblea per decidere i prossimi appuntasmenti di lotta. |
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'''Palermo, Laboratorio Zeta Lab sotto sgombero''' Per la quarta volta, martedì 22 Settembre l'ufficiale giudiziario verrà al Laboratorio Zeta. Questa volta però la situazione è diversa dalle precedenti: il dialogo iniziato con l'associazione Aspasia e le istituzioni si è interrotto a Luglio senza risultati concreti. C'era quindi il pericolo concreto che venisse richiesta l'esecuzione dello sgombero. Oggi lo sgombero e' stato bloccato ed e' previsto un tavolo con le istituzioni per martedi' prossimo |
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Stato d’assedio | |
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Diario | Via Corelli |
Gr 13,00
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Sgombrata la giungla di Calais Parigi, 22-09-2009
La chiamano la giungla. Sono iniziate questa mattina a Calais le operazioni di sgombero dell'area occupata da accampamenti di migranti che vogliono raggiungere la Gran Bretagna dalle coste francesi.
Il ministro dell'Immigrazione francese, Eric Besson, ha confermato alla radio Rtl che lo sgombero è iniziato: "Il prefetto ha dato il via all'operazione una decina di minuti fa", ha affermato Besson, secondo il quale sul posto ieri si trovavano ancora circa 250 "clandestini". Nell'area della "giungla" sono però anche centinaia di volontari di associazioni umanitarie e di militanti dell'organizzazione "No Border". Una decina di camion della polizia della CRS sono arrivati sul posto poco prima delle 7,30.
I migranti, in maggioranza afghani, circa 600-800, hanno atteso l'arrivo della polizia dietro a striscioni e cartelli scritti in inglese e pastun. "Abbiamo bisogno di unn tetto e di protezione. chiediamo l'asilo, vogliamo la pace. La giungla è la nostra casa", ha urlato uno di loro.
All'arrivo della poilzia, alcuni sono scappati, altri si sono limitati ad un "Inshallah": "Non possiamo andare da nessun'altra parte. A Calais la polizia ci prenderà comunque. La giungla è l'unico posto. Non abbiamo paura", dice Bilal, 18 anni.
Scattato l'intervento della polizia davanti a centinaia di giornalisti, i militanti delle ong si sono mossi urlando 'no deportazione'.
22/09/2009 Cisgiordania, militari israeliani uccidono un arabo israeliano a un posto di blocco
Non si sarebbe fermato al check point
I soldati israeliani in servizio a un posto di blocco nei dintorni dell'insediamento di Mevò Betar, in Cisgiordania, hanno sparato e ucciso oggi un arabo israeliano che, in auto, non si sarebbe fermato allo stop dei militari. Almeno a quanto riferito dalla radio dell'esercito. Secondo l'emittente l'uomo, nel forzare il blocco avrebbe ferito un soldato. I suoi commilitoni gli hanno intimato di fermarsi, ma l'uomo ha proseguito nella sua fuga. A questo punto - secondo la radio - i soldati hanno sparato in direzione dell'automobile, ferendo il conducente in modo grave. L'uomo, di cui non si conosce ancora l'identità, è morto poco dopo.
ITALIA
ROMA: CONFERMATI GLI ARRESTI PER GLI OCCUPANTI DELLA 8 MARZO
Dopo la convalida degli arresti per le compagne e i compagni dell'ex 8 Marzo che rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane, si e' svolta ieri a magliana un'assmblea per decidere i prossimi appuntasmenti di lotta.
Milano - DOMANI PREVISTO SGOMBERO AMBULATORIO MEDICO POPOLARE DI VIA DEI TRANSITI
La mattina del 23 Settembre sono previsti lo sgombero dell'Ambulatorio medico popolare (AMP) di Via dei Transiti 28 a Milano, e di un appartamento della casa occupata. La casa occupata nel 1979 rappresenta un esempio di lotta per il diritto alla casa che dura da 30 anni mentre l'Ambulatorio medico popolare dal 1994 lotta per il diritto alla salute e contro ogni forma di razzismo ed esclusione.
Questo sgombero si colloca all'interno di uno scontro politico in atto che è più ampio. Da una parte c'è una politica caratterizzata da campagne securitarie, leggi razziali, lager di stato (i cosiddetti CIE), che serve a mantenere una larga parte dei lavoratori e delle lavoratrici ricattabili ed a coprire i problemi reali della società come l'impoverimento generale, l'emergenza abitativa ed i tagliallo stato sociale. Le sevizie all'interno dei CIE e l'opera di pulizia etnica ai danni della popolazione rom, operazione che sta lasciando sulla strada anche numerosi bambini e bambine, rappresentano solo la punta estrema dell'imbarbarimento in atto. Dall'altra parte chi si oppone a questa situazione deve fare i conti con una radicalizzazione dei conflitti sociali. L'emergenza casa fa sì che si stiano significativamente radicando esperienze di occupazioni a scopo abitativo basate sull'auto-organizzazione, mentre la rivolta di agosto in via Corelli, con la successiva repressione e trasferimento di 14 rivoltosi/e a San Vittore, ha rappresentato, a nostro avviso, una punta avanzata di lotta per la chiusura dei CIE e, più in generale, contro il pacchetto sicurezza.
(corrispondenza ROR)
Palermo, Laboratorio Zeta Lab sotto sgombero
Per la quarta volta, martedì 22 Settembre l'ufficiale giudiziario verrà al Laboratorio Zeta.
Questa volta però la situazione è diversa dalle precedenti: il dialogo iniziato con l'associazione Aspasia e le istituzioni si è interrotto a Luglio senza risultati concreti.
C'era quindi il pericolo concreto che venisse richiesta l'esecuzione dello sgombero. Oggi lo sgombero e' stato bloccato ed e' previsto un tavolo con le istituzioni per martedi' prossimo
GORIZIA: RIVOLTA NEL CIE DI GRADISCA http://www.autistici.org/macerie/?p=19743
Oggi è scoppiata una rivolta nel Cie di Gradisca di Isonzo, provincia di Gorizia. Le notizie sono frammentarie e confuse. In una sezione è stato appiccato un incendio e la polizia sta picchiando forte chiunque gli capiti sotto tiro. Tutto comincia questa notte, quando in 35 tentano la fuga dal Cie. Purtroppo il tentativo è sventato dalla polizia, che comincia a picchiare brutalmente i fuggiaschi. A questo punto gli altri reclusi, anche chi non aveva partecipato all’evasione fallita, iniziano a protestare e salgono sui tetti, rimanendoci fino alle 6 di questa mattina. Pare che siano anche giunti sul posto dei giornalisti, che forse hanno preferito mantenere il riserbo sulla vicenda (sono sempre giorni di lutto, questi…). All’alba, dietro la promessa della polizia di non fare rappresaglie, i reclusi scendono dai tetti, e la situazione ritorna tranquilla. Fino alle 13, quando scatta una perquisizione. I poliziotti si lasciano andare ad offese pesanti, strappando in due un Corano, e pare che durante il loro passaggio siano spariti anche dei soldi e dei cellulari. Di lì a poco, scoppia la rivolta. Alle cinque di pomeriggio, la rivolta era ancora in corso. Il numero di feriti è salito a una ventina. La polizia continua a picchiare e tirare lacrimogeni nelle celle. Dall’altro lato, i reclusi tentano di spaccare i lucchetti per rispondere ai poliziotti. L'ultimo aggiornamento dice che dalle sette di sera la situazione è tornata relativamente tranquilla. Ma non è chiara la situazione dei feriti, alcuni dei quali sembrano davvero in gravi condizioni.
Via Corelli
In occasione della quarta udienza del processo ai ribelli di via Corelli, arrestati per la rivolta che in agosto ha semidistrutto il lager di Milano, un centinaio di persone si raduna fuori dal tribunale per un presidio in solidarietà con gli imputati e con tutti i reclusi in lotta. Con un provvedimento inaudito - nel senso letterale del termine: non s’era mai sentito prima d’ora - l’avvocatura di Stato ha decretato lo stato d’assedio dell’intero Tribunale di Milano, impedendo l’ingresso a chiunque non avesse un “valido motivo” per entrare. E così, i solidali hanno improvvisato un blocco stradale a singhiozzo che è durato diverse ore.
http://www.autistici.org/macerie/?p=19763
LAVORO: -378 MILA POSTI, MAI COSI' MALE DAL '94 ROMA - Il tasso di disoccupazione in Italia del secondo trimestre è stato pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008. Si tratta del dato più alto dal primo trimestre 2006. Lo comunica l'Istat spiegando che il dato risente soprattutto dell'incremento degli inattivi (+434mila unità).
L'occupazione del secondo trimestre del 2009 è diminuita dell'1,6% rispetto al 2008 registrando un calo di 378mila unità, dato peggiore dal secondo trimestre 1994. Lo comunica l'Istat spiegando che rispetto al primo trimestre in termini destagionaliozzati il calo è dello 0,3% (-58mila unità).
L'Istat segnala che il tasso di occupazione nel secondo trimestre è sceso al 57,9% dal 59,2% del secondo trimestre 2008. Il numero delle persone in cerca di occupazione è salito a un milione 841 mila unità (+137 mila) pari al +8,1% rispetto al secondo trimestre 2008. Rispetto alla caduta dell'occupazione e alla crescita più contenuta della disoccupazione l'Istat segnala un incremento sensibile dell'inattività con 434 mila unità in più (+3%) concentrato nelle regioni meridionali. La crescita contenuta del tasso di disoccupazione quindi - spiegano i tecnici Istat - è dovuta in gran parte a fenomeni di scoraggiamento e quindi alla mancata ricerca di lavoro di molte donne e al ritardato ingresso dei giovani nel mercato. I posti di lavoro - segnala l'Istat - sono stati perduti soprattutto nel Mezzogiorno (271 mila sui 378 mila complessivi) mentre il nord ha perso 117 mila occupati e il centro appena diecimila. Le persone in cerca di occupazione sono invece aumentate prevalentemente al nord (149 mila) mentre il Mezzogiorno ne ha perse 27 mila. Ciò è dovuto alla riduzione degli inattivi concentrata nel Mezzogiorno. Al sud infatti le forze di lavoro si sono ridotte di 298 mila unità a fronte del calo complessivo di 241 mila unità. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,4% con differenze significative tra nord (5%), centro (6,7%) e Mezzogiorno (12%). L'Istat segnala anche che la caduta della occupazione è dovuta in gran parte al calo della componente italiana (-399 mila occupati maschi e +163 mila occupate donne) mentre prosegue la crescita dell'occupazione degli stranieri (+89 mila unità maschi e +95 mila unità femmine).
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