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Afghanistan: attentato a Kabul, 12 morti almeno

NEW DELHI - Un kamikaze si è lanciato oggi con un veicolo imbottito di esplosivo contro un ingresso laterale dell'ambasciata dell'India a Kabul, causando almeno 12 morti e 83 feriti. Si tratta del secondo attentato in poco più di un anno contro la sede diplomatica indiana.

Il pesante bilancio di vittime è stato annunciato con un comunicato del ministero dell'Interno afghano, che ha sede a poche decine di metri dal luogo dell'attentato, in cui si conferma anche che l'operazione terroristica è stata condotta da un attentatore suicida.

Il kamikaze, hanno reso noto fonti della polizia, è entrato in azione alle 8.30 (le 6 in Svizzera), in un momento in cui sull'altro lato della strada molte persone facevano acquisti di generi alimentari in un mercatino locale.

Intervistato da Ndtv, l'ambasciatore indiano a Kabul, Jayant Brasad, ha precisato oggi che fra i morti "non c'é nessun indiano" e che quattro fra i feriti sono "in gravi condizioni".

Brasad ha anche precisato che "poiché l'ingresso principale dispone di un forte meccanismo di sicurezza, l'attentatore ha scelto di realizzare il suo gesto in un punto intermedio fra questo ingresso ed un altro laterale", vicino all'ufficio passaporti.

Da parte sua, il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato con forza oggi l'attacco. In un comunicato diffuso dai servizi stampa della presidenza, il capo dello Stato indica che l'esplosione ha causato vittime "prevalentemente civili".

E' la seconda volta in poco più di un anno che la rappresentanza diplomatica indiana è oggetto di un attacco terroristico. L'8 luglio 2008, infatti, un altro kamikaze causò la morte di 41 persone e il ferimento di almeno altre 60. In quell'occasione - l'attacco non venne rivendicato dai talebani - fonti del governo afghano e di quello indiano puntarono l'indice contro i servizi segreti pachistani.

Somalia, accordo tra Shabaab e Partitto Islamico dopo battaglia per Chisimaio

I due gruppi integralisti somali che combattono il governo di transizione somalo e che la scorsa settimana si erano scontrati violentemente tra loro nel sud del Paese, in particolare nello strategico porto e aeroporto di Chisimaio, hanno raggiunto un'intesa. Gli Shabaab (ritenuto il braccio armato somalo di al Qaida), e l'Hizbul Islam (Hi, Partito Islamico, su posizioni più moderate) hanno deciso di risolvere con il dialogo la questione sul controllo di Chisimaio e altre future eventuali dispute e di unire gli sforzi per proseguire la lotta contro il governo e le forze di pace panafricane (Amisom). Molti speravano in una rottura definitiva tra Shabaab e Partitto Islamico, che isolasse i primi e avvicinasse i secondi al governo. I gruppi integralisti islamici somali controllano quasi tutta la parte centro-meridioanle del paese e gran parte di Mogadiscio.

ITALIA

Tre milioni di italiani sotto la soglia di poverta' alimentare

Il 4,4% delle famiglie residenti in Italia, ovvero tre milioni di persone, vive sotto la soglia di poverta' alimentare. E' quanto rileva una ricerca realizzata dalla Fondazione per la Sussidarieta' insieme alle universita' Cattolica e Milano-Bicocca.

Cosi' le soglie di poverta' oscillano a Nord tra i 233-252 euro, al centro tra i 207-233 euro e nel Mezzogiorno tra i 196-207 euro. Un milione e mezzo di famiglie si trova, quindi, in grave difficolta' ad acquistare quelli che sono prodotti necessari per vivere, come pane, pasta, carne.

L'analisi, che si basa sui dati della Rete della Fondazione Banco Alimentare, una onlus che offre assistenza alimentare in tutta la Penisola, traccia anche il profilo dei poveri d'Italia: meridionali, disoccupati, con un titolo di studio basso e una famiglia numerosa.

Dallo studio emerge, inoltre, un dato contrario all'idea comune di persona sola in difficolta' economiche, piu' spesso a impoverire gli italiani e' proprio la famiglia, che piu' e' numerosa e piu' si ritrova a fare economia a tavola: il 10,3% delle coppie con tre o piu' figli vivono sotto la soglia di poverta' alimentare. Mentre sono i single a poter spendere di piu' per mangiare e bere. Solo l'1,7 % vive con meno di 222 euro al mese per nutrirsi. E sta nella media nazionale (4,5%) l'anziano che vive solo. L'analisi, che rielabora dati Istat del 2007, invece conferma il divario tra Nord e Sud: nelle Isole oltre il 10% della popolazione fa fatica a trovare i soldi per mangia e bere; mentre in Toscana, Liguria, Veneto e Trentino Alto Adige "soffre la fame" una percentuale molto piu' bassa di persone, meno del 3%. Altro fattore influente, come si puo' immaginare, e' il titolo di studio: il 6,7 delle famiglie che ne sono prive e' indigente mentre si difende bene dalla poverta' chi ha la laurea, solo 1,6% e' sotto la soglia minima. Il rapporto, infine, stila quella che si puo' definire la dieta dei poveri.

Lo scontrino mensile non prevede piu' di 28 euro di pane e cereali, 35 di carne e salumi, 14 di frutta, 10 di pesce, 14 di frutta e 9 di bevande.

Sequestri in 11 circoli sportivi romani, 30 indagati

Giovanni Malago', presidente del circolo Canottieri Aniene ed ex presidente del comitato organizzatore dei mondiali di nuoto che si sono tenuti la scorsa estate a Roma, e' indagato dalla procura di Roma con altre trenta persone per abuso edilizio e per la presunta violazione delle leggi paesaggistiche e urbanistiche. Con l'imprenditore romano sono sotto inchiesta anche i rappresentanti legali delle societa' colpite dai provvedimenti.

In undici tra i più noti circoli sportivi romani sono state poste sotto sequestro piscine, foresterie, parcheggi, spogliatoi, palestre e altre strutture edificate in violazione delle norme paesaggistiche, urbanistiche e in genere ritenute abusive. Il gip nelle ordinanze di sequestro ipotizza, a vario titolo, la violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche, per le opere realizzate senza l'intesa con il Comune di Roma che non ha riscosso oneri concessori per circa cinque miliardi di euro.

La scorsa primavera analoghi provvedimenti erano stati presi nei confronti di altri quattro circoli (il Salaria sporting village, il Gav new city, il Tevere remo e il Flaminio sporting club).

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