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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

È ACCUSATO ANCHE DI concussione «sessuale» E induzione alla calunnia Genova, sesso in cambio di favori Sospeso direttore carcere femminile Avrebbe abusato di una detenuta marocchina ricattandola. L'interdizione avrà durata di due mesi

GENOVA - Avrebbe abusato sessualmente di una detenuta marocchina concedendole in cambio vari favori, tra cui anche il permesso di rientrare in ritardo in carcere dopo le uscite previste dal regime di semilibertà. Per questo il direttore del carcere femminile di Genova Pontedecimo, Giuseppe Comparone, è stato sospeso dall'incarico, per decisione del gip del tribunale genovese Adriana Petri, su richiesta dei pm Alessandro Bogliolo e Vittorio Ranieri Miniati. I magistrati ipotizzano a carico di Comparone i reati di violenza sessuale continuata e aggravata dal fatto che la vittima era detenuta, concussione «sessuale», induzione alla calunnia, falso ideologico e materiale. Click Here LA RICATTAVA - Gli inquirenti si erano accorti che la detenuta aveva a disposizione un cellulare nel quale custodiva vari numeri di agenti di polizia penitenziaria che non avrebbe dovuto avere. Nella rubrica aveva anche il numero di cellulare del direttore del carcere. Il caso emerse un giorno che la donna non si presentò al lavoro. In quell'occasione il direttore Comparone fu accusato di avere svolto accertamenti per appurare dove fosse stata la donna, senza poi presentare rapporto all'Amministrazione carceraria. Fu la donna stessa, interrogata dagli inquirenti, a parlare delle violenze sessuali che sarebbero state perpetrate non come violenza fisica, ma come ricatto. La donna, dopo l'apertura dell'inchiesta, fu immediatamente trasferita nel carcere di Monza. Comparone, difeso dall'avvocato Mario Iavicoli, sostenne un interrogatorio di fronte al gup durato sette ore. Le sue spiegazioni non sono state giudicate convincenti dal giudice Petri. L'interdizione avrà durata di due mesi e sarà passibile di reiterazione dietro richiesta della procura.

20 ottobre 2009

VIOLENZA DEGLI UOMINI CONTRO LE DONNE

Come MFLA abbiamo deciso di aprire i nostri GR ricapitolando i femminicidi avvenuti nella settimana: stupri, percosse, maltrattamenti, palpeggiamenti, ecc. I femminicidi infatti sono tutte quelle violenze, sia fisiche che psicologiche, rivolte contro le donne e volte al loro annientamento: annientamento psichico (o morale) e annientamento fisico. E gli autori sono degli uomini conosciuti: mariti, ex mariti, padri, zii, nonni, compagni di classe, professori, vicini di casa.

20 ottobre - Ascoli Piceno - Due ragazzi diciottenni hanno fatto ubriacare e poi stuprato una sedicenne. Il gip, Annalisa Gianfelice, ha disposto l'arresto dei due giovani uomini, accusati di violenza sessuale di gruppo.

17 ottobre – Torino – Un uomo ha molestato 7 tra donne e ragazze, fra cui due ragazze di 17 anni e una di 14 figlie di alcune delle vittime, facendole cadere, secondo quanto raccontato dalle donne stesse, in una sorta di ‘trance’ che impediva loro di reagire. Le indagini sono partite dopo la denuncia di una donna che ha raccontato di aver subito delle molestie da parte del titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche: l’uomo si è prima permesso di dirle che la vedeva strana, come posseduta dal demonio; poi l’ha molestata. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.

16 ottobre – Varese – Un uomo ha abusato della figlia per 24 anni, e lei non l’ha mai denunciato per difendere la figlia: «Basta che lasci stare la mia bambina». Ma quando l’uomo, oggi sessantenne, ha molestato anche la nipote di 7 anni, la figlia ha finalmente deciso di denunciarlo. L’uomo è stato arrestato per abusi sessuali ai danni della nipote, ma le indagini hanno rivelato una lunga storia di abusi e silenzi.

16 ottobre – Avellino – Due mesi di continue minacce al telefono, atti persecutori e aggressioni fisiche da parte di un 35enne contro l’ex moglie. L’arresto è scattato in questi giorni quando l’uomo ha minacciato di morte la ex moglie e poi le ha messo le mani alla gola e l’ha colpita alla nuca. 13 ottobre - Sono in aumento i casi di maltrattamenti delle donne in famiglia. Per troppe donne la casa è una prigione. Per troppe donne la violenza e il maltrattamento sono una realtà quotidiana. Parlano chiaro i dati dello Sportello donna di Schio per i primi nove mesi del 2009: su circa 200 primi colloqui, il 21% racconta situazioni di violenza in casa da parte del marito o del compagno o dell’ex convivente. L’età media delle donne che chiedono aiuto è di 41 anni e la maggior parte ha figli ancora minorenni. Nel 35% dei casi si tratta di violenze psicologiche, nel 65% di violenza fisica.

ITALIA

Lavoro, la parità tra uomo e donna farebbe crescere il Pil del 32%

E' quanto emerge da uno studio svedese rilanciato dalla Commissione Europea, intitolato "parità dei sessi, crescita economia e occupazione". L'Italia ha ancora molta strada da fare: il nostro paese nel 2007 era agli ultimissimi posti (peggio fanno solo Malta e Grecia) per divario occupazionale tra donne e uomini: se ci fosse la piena parità di sessi sul lavoro il pil italiano potrebbe crescere del 32%. Inoltre l’Italia è al primo posto per il divario di stipendio uomo-donna.

A Roma nasce "Nondasole" (da Redattore sociale – ma è una notizia???)

Un centro di ascolto, aperto 24 ore, dedicato esclusivamente a donne e minori, sia italiani che stranieri, con vissuti di oppressione, maltrattamenti e abusi. Si chiama “Nondasole”, l’iniziativa promossa dall’ l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) in collaborazione con l’asl Roma D. Il progetto conterà su mediatrici linguistico culturali, psicologhe/i, pediatre/i, ginecologhe e altre specialiste di riferimento, che forniranno risposte e interventi di sostegno sociale e sanitario. Inoltre saranno individuate azioni mirate per superare i problemi clinici delle donne sottoposte a violenza.

ESTERI

In Somalia donne picchiate perché indossano il reggiseno

In America si proibisce l’esposizione di centinaia di reggiseni per una causa benefica e in Somalia si prendono frustrate per il solo fatto d’indossarne uno. La notizia racconta la punizione che il gruppo estremista islamico al Shabaab ha inflitto ad alcune donne colpevoli di avere indossato un reggiseno in contrasto con la legge islamica che ne vieta l’uso perché ingannevole. Bande di uomini armati di frusta se ne vanno in giro per individuare le donne che sembrano indossare un reggiseno: seguono le frustate pubbliche in strada.


Gr 13:00

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI 'Operazione Piombo Fuso': palestinesi sepolti vivi da soldati israeliani.

Gaza. L'attivista palestinese per i diritti umani, Nashaat al-Wahidi, ha rivelato ieri che durante l'aggressione militare contro la Striscia di Gaza, nel dicembre del 2008, le forze di occupazione israeliane hanno deliberatamente ucciso dei palestinesi dopo averli sequestrati e che ne hanno sepolti altri mentre erano ancora vivi.

Nel suo report, Wahidi ha affermato che i soldati israeliani hanno ucciso molti civili palestinesi imprigionati nelle aree della Striscia invase durante la guerra.

E ha aggiunto che durante l'invasione del quartiere di az-Zaytun, a est di Gaza, nello stesso mese, le truppe israeliane hanno sotterrato diversi civili feriti, ma vivi. E' quanto è accaduto a Ihab Malaka, Walid Azzam e ad altri. Tali crimini sono stati commessi contro civili feriti che si trovavano nell'edificio "Dawla".

L'attivista ha anche rivelato che durante la guerra molti cittadini palestinesi sono scomparsi senza lasciare traccia. Tutto ciò rende necessaria, ha sottolineato, l'apertura di inchieste sugli "scomparsi" e la denuncia dell'esistenza di prigioni segrete.

Bombe all'Università di Islamabad

Due bombe sono esplose all'Università internazionale islamica di Islamabad. Lo ha riferito la polizia pakistana. L'ateneo si trova nella zone est della capitale del Paksitan. L'attentato arriva mentre è in corso un'offensiva delle forze armate di Islamabad contro la guerriglia talebana e qaedista nel sud Waziristan, al confine con l'Afghanistan

ITALIA Industria, la crisi è profonda

Crollano ordini e fatturato industriale ad agosto. Gli ordinativi, segnala l'Istat, sono scesi dell'8,6% rispetto a luglio e del 27,5% su base annua. Il dato mensile è il peggiore dall'inizio della serie storica nel gennaio 2000. Il fatturato è invece diminuito dell'1,4% su base mensile per una variazione tendenziale negativa del 21,2%.

A luglio gli ordini avevano segnato un aumento del 2,1% rispetto a giugno (+3,2% in prima lettura), mentre il fatturato aveva registrato un incremento dello 0,7%.

Il fatturato è diminuito dell'1,1% sul mercato interno e del 2% su quello estero; gli ordinativi nazionali hanno registrato una flessione del 6,1% e quelli esteri del 12,8%. Nel confronto degli ultimi tre mesi (giugno-agosto) con i tre mesi immediatamente precedenti (marzo-maggio) le variazioni congiunturali sono state pari a -2,3% per il fatturato e a -0,8% per gli ordinativi.

LAVORO: MORTI MARLANE; CHIUSE INDAGINI, AVVISO PER 15 - PAOLA (COSENZA), 20 OTT - Quindici avvisi di conclusione indagini sono stati emessi dalla Procura di Paola nei confronti di altrettanti ex dirigenti ed ex responsabili della fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare, chiusa da anni, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte per cancro di 40 operai a causa delle esalazioni tossiche sprigionate dalla sostanze utilizzate nella produzione. Nell'avviso si ipotizzano, a vario titolo, i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, disastro ambientale e realizzazione di discarica abusiva e rimozione od omissione dolosa di cautela contro gli infortuni sul lavoro. Tra gli indagati figurano, tra gli altri, dirigenti ed ex dirigenti della Marzotto e della Marlane. Secondo la Procura, il cui lavoro si basa su diverse consulenze, ci sarebbe una stretta connessione tra i decessi e l'uso di alcune sostanze quali i coloranti azoici che contengono ammine aromatiche, presunte responsabili delle patologie tumorali. Inoltre, viene ipotizzato che alcune morti possano essere state provocate dall'uso di amianto presente sui freni dei telai utilizzati nella fabbrica. I magistrati stanno indagando anche sullo smaltimento di rifiuti provenienti dalla produzione della Marlane e in questo contesto hanno sequestrato il terreno circostante l'azienda. La Procura ipotizza che i morti causati delle esalazioni tossiche possano essere più di ottanta visto che non tutte le famiglie degli operai deceduti avrebbero presentato denuncia.

Siparietto


Gr 9:30

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