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ITALIA

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ESTERI

GRECIA

IERI SERA: Numerosi feriti e contusi, tra i quali 14 agenti di polizia, 280 giovani fermati 10 dei quali deferiti già oggi all'autorità giudiziaria: questo il bilancio dei violenti disordini scoppiati ieri sera ad Atene al termine della grande dimostrazione per l'anniversario della rivolta del Politecnico contro i Colonnelli nel 1973. Gli agenti sono rimasti feriti in modo non grave, ma uno ha la mascella inferiore spezzata, secondo quanto indicato dalle forze dell'ordine che non hanno fornito dati sui dimostranti. Secondo testimoni oculari tuttavia tra questi vi sarebbero soprattutto contusi e qualche ferito leggero. Gli incidenti sono avvenuti solo al termine della manifestazione pacifica con la partecipazione di 10-15.000 mila persone, tra cui esponenti politici e sindacali, all'insegna di slogan antimperialistici, a difesa della democrazia, della scuola e del lavoro ma anche degli immigrati e dei detenuti in protesta nelle prigioni. Mentre la marcia studentesca si concludeva, centinaia di giovani radicali hanno cominciato a lanciare sassi e bombe molotov contro gli agenti all'altezza della direzione generale di polizia, nel centro di Atene. Gli agenti hanno reagito con bombe lacrimogene e granate luminose, caricando, inseguendo e fermando gli attaccanti, che si sono dispersi soprattutto verso il quartiere anarchico di Exarchia. Disordini e fermi anche a Salonicco dove si è svolta una marcia parallela a quella nella capitale con la partecipazione di alcune migliaia di persone

OGGI: nella capitale greca compagne e compagni stanno dando vita ad una prima manifestazione ad Alexandras, dov'è la sede della direzione generale di polizia che è stata ieri l'epicentro degli scontri. altre e altri sono in marcia verso l'edificio del tribunale, dove compariranno in direttissima i 10 tra i quasi 300 fermati deferiti immediatamente all'autorità giudiziaria; e dove Antigone, la compagna del Politecnico arrestata venerdì scorso e accusata di terrorismo mentre l'organizzazione che le è imputata ha già smentito la sua affiliazione, comparirà davanti al giudice sempre in queste ore...

ISRAELE: INSEDIAMENTI

GAZA: HAMAS

Un premio in denaro a chi rapirà un soldato israeliano. È quanto hanno promesso i vertici di Wàed, un'organizzazione vicina a Hamas che si occupa dei diritti dei prigionieri palestinesi, stando a quanto riferisce oggi l'agenzia d'informazione 'Dpà. «Siamo pronti a consegnare un milione di dinari giordani a chiunque rapisca un soldato sionista da scambiare con i prigionieri palestinesi», si legge in un comunicato della Wàed. L'organizzazione è stata fondata da Hamas nel 2007 e ha sede nella striscia di Gaza. «Ognuno dovrebbe fare il possibile per liberare i prigionieri», si legge nella nota di Wàed, nella quale si invitano i gruppi militanti palestinesi a prendere sul serio l'appello a rapire i soldati dello Stato ebraico. L'annuncio di Wàed giunge a pochi giorni dall'iniziativa lanciata da un'orgnizzazione israeliana che ha offerto 10 milioni di dollari ai palestinesi che daranno informazioni sul sequestro del caporale israeliano Gilad Shalit, al momento ancora nelle mani di Hamas

AFGHANISTAN

Un soldato statunitense è stato ucciso ieri nel sud dell'Afghanistan dall'esplosione di un ordigno artigianale (Ied). Lo annuncia un comunicato della Forza internazionale a guida Nato (Isaf). La bomba è deflagrata al passaggio del mezzo su cui si trovava il militare. Il bilancio dei soldati stranieri uccisi in Afghanistan dall'inizio dell'anno sale così a 471, tra i quali 291 statunitensi

Il nuovo governo tedesco, formato dalla Cdu di Angela Merkel e dal Partito Liberale di Guido Westerwelle, ha deciso di estendere di un anno il mandato delle truppe in Afghanistan. Stando a quanto reso noto da fonti governative nella capitale tedesca, l'accordo è stato raggiunto questa mattina nel corso della riunione dei ministri nel Palazzo di Meseberg, vicino Berlino. La decisione deve comunque ricevere l'approvazione del Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco.

SUDAN

È di 47 morti e 16 feriti il bilancio di una nuova serie di scontri tribali che sono iniziati ieri nel sud del Sudan. Secondo quanto riferisce l'inviato della tv araba 'al-Jazeerà, gli scontri hanno interessato la provincia di al-Buhayrat. Mailul Shawuj, leader 'Movimento Popolare per la Liberazione del Sudan', afferma che alcuni miliziani del clan degli al-Mundari hanno assaltato due campi agricoli dove erano presenti elementi di un clan avversario, quello degli al-Dinka. I membri del clan degli al-Mundari avrebbero voluto in questo modo protestare contro la fine della registrazione degli elettori che potranno partecipare alle elezioni politiche in Sudan previste per il prossimo anno. Alcuni partiti locali hanno denunciato violazioni nelle registrazioni degli elettori chiedendo di rinviare di 15 giorni il termine ultimo delle operazioni di registrazione del corpo elettorale.

ITALIA

STRAGI SUL LAVORO

Un uomo di 62 anni, residente a Narni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto stamani nella frazione San Lorenzo della cittadina umbra. L' uomo era alla guida di una ruspa impegnata in un cantiere della strada per San Faustino. Verso le 10, per motivi ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, c' è stato uno smottamento sulla strada e la ruspa si è rovesciata, schiacciando il conducente che è morto per la gravità delle ferite. I pompieri stanno ancora operando per recuperare il cadavere.

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